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Autore: Khailea    04/04/2020    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack 
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
 
 
 
 
 
 
Normalmente quando alle prime due ore di lezione c’era attività fisica la stragrande maggioranza degli studenti ne era entusiasta, perché significava muoversi, sfogarsi un po’ e magari divertirsi.
Ma non era il caso per quella mattina, e sicuramente non con la professoressa Deer.
L’attività che si sarebbe svolta per tutta la mattinata era nuoto, quindi piscina all’aperto, per la precisione con un percorso ad ostacoli.
Il percorso consisteva nell’attraversare l’intera piscina; si partiva da un tuffo che doveva essere perfetto, ovvero doveva passare attraverso un cerchio e non andare troppo in profondità, altrimenti si avrebbe colpito dei tubi di metallo. In seguito bisognava percorrere qualche metro in dei tubi che andavano prima verso il fondo poi verso l’alto, dove si poteva riprendere un po’ di fiato. Usciti da questi ultimi era necessario darsi in qualche modo uno slancio abbastanza forte da uscire dall’acqua ed entrare in un altro cerchio, o almeno aggrapparvisi per superarlo.
La fine del percorso era molto semplice e basilare perlomeno, ma visto il fresco del giorno precedente non molti erano entusiasti di stare in costume.
-Ho una sorta di déja vù.-
Disse scherzando Khal mentre abbracciava alle spalle Ailea, riferendosi chiaramente ad una vecchissima lezione in piscina dove ancora però non stavano assieme.
-Il freddo potevo evitare di riviverlo…-
Ribatté lei cercando di scaldarsi, continuando a borbottare.
-Non penso nemmeno ci farà fare una pausa questa volta.-
-Vedrai che passerà rapidamente.-
Disse Seraph cercando di evitare si lamentasse troppo, altrimenti poteva diventare irritante.
Non era certo l’unica a non essere entusiasta, anche Lacie, che di solito adorava far ginnastica, stava in un angolo a strappare le erbacce oltre la recinzione.
-Andiamo, è solo una nuotata.-
Tentò di dire Astral per consolarla.
-Io odio l’acqua nya.-
Perfino la sua coda, tanto gioiosa, era ferma e triste. Non poteva evitare di partecipare alla lezione purtroppo, ma almeno tentava di ritardare il momento quanto più possibile.
Nadeshiko notandola le si avvicinò gattonando, sia per un effetto di tenerezza sia perché stava ancora smaltendo la serata precedente.
-Ehi, anche a me non piace l’acqua, però poi nuotare è bello.-
-Vorrei passare direttamente alla parte bella nya.-
-Magari possiamo chiedere di far il tuffo assieme, così non sarai sola!-
L’idea di Nadeshiko non era forse molto fattibile in quel percorso ad ostacoli, ma era dolce, e sia Lacie che Astral apprezzarono molto il gesto.
Nel frattempo altri come Zell si stavano preparando per il tuffo. Il fatto di rischiare di colpire dei tubi era la preoccupazione principale, ma superato era tutto abbastanza semplice, ed il ragazzo si stava riscaldando con un po’ di stretching.
-Ehi Zell, vuoi fare una gara per vedere il più veloce?-
Chiese Cirno avvicinatasi, completamente incurante del freddo ed anzi a proprio agio.
-Perché no. Almeno è un motivo in più per impegnarsi.-
Infondo un po’ di competizione gli aveva sempre fatto bene per migliorarsi.
-Fantastico! Qualcun altro vuole gareggiare?-
Chiese la ragazza guardandosi attorno.
-Passo. Mi limiterò a finire il prima possibile per scaldarmi subito dopo.-
Disse subito Vladimir scuotendo il capo non appena venne puntato dalla ragazza.
-Sarebbe divertente, ma non penso d’esser abbastanza brava.-
Disse invece Annabelle, visto che già solo guardando loro due era chiaro non aveva speranze di vincere; Zell era chiaramente uno sportivo, ed anche Cirno.
-Andiamo, l’importante è che vi divertiate. Tanto è scontato sia io a vincere.-
Rispose l’altra sorridendo. Per fortuna tutti i suoi amici non erano infastiditi dal suo atteggiamento, perché sapeva non diceva quelle cose con cattiveria.
-Basta non vi facciate male, che tendi sempre a strafare Cirno.-
Ribatté invece Ryujin, preoccupato la sua smania stavolta procurasse danni, soprattutto visti i tubi e gli ostacoli.
-Ma va, se dessi il cento per cento sarei una divinità ahaha.-
Scherzò l’azzurra dandogli una pacca sulla schiena, almeno per quel che riusciva a raggiungere.
-Quasi quasi potrei starci pure io.-
Disse sorprendentemente Grace.
Infondo lei pure era una sportiva, e vincere le piaceva.
-Wow si prospetta una gara coi fiocchi!-
Urlò Cirno entusiasta, mentre Ryujin guardò la rossa preoccupato.
-Grace, dovresti convincerla a calmarsi, non ad aumentare la cosa.-
-Milton, facciamo anche noi una gara?-
Chiese Sammy all’amica, che però cercò subito di farle cambiare idea.
-Magari non qui a scuola. In una piscina più sicura poi sarebbe meglio.-
Una bambina così piccola, che aveva ancora bisogno dei braccioli, in una gara così avrebbe potuto farsi male.
La ragazza cercò aiuto in Daimonas e Jack, ma questi erano al momento un po’ impegnati.
Daimonas aveva dovuto mettere una cuffia in testa per nascondere le corna, visto era senza cappello, e l’avrebbe consegnato a Jack prima di tuffarsi. C’era però anche la coda di mezzo, e senza maglia era difficile nasconderla.
Proprio per questo Jack gli era attaccato, coprendola in caso servisse.
-Dici che serve una cuffietta anche a lei?-
Chiese scherzando il ragazzo riferendosi ovviamente alla coda.
-Mi basterebbe restasse ferma.-
-Andrà tutto bene, ed in caso farò da diversivo io.-
Non importava come, ma avrebbe dirottato l’attenzione da Daimonas in ogni modo se fosse servito.
-Grazie Jack.-
-Figurati, tutto per te.-
Quell’ultima frase non appena uscì lo mise tremendamente in imbarazzo, ma rese inaspettatamente felice Daimonas.
Non molto distante da loro Ayame, sentendoli, sbuffò irritata dalla conversazione, non tanto perché aveva qualcosa contro di loro, ma perché erano così teneri da renderla invidiosa.
Lighneers da tutta la mattina se ne stava in disparte, almeno senza alcun cipiglio che indicava fosse più irritato del solito, e vedere il suo fisico perfetto le spezzava quasi il cuore.
Da giorni non le aveva detto o scritto niente, ed ora la provocava così!
Come poteva essere tanto ingiusto?
Il ragazzo in verità non la stava minimamente calcolando, più concentrato sul completare con successo il percorso.
Era anche troppo stanco per far altro, visto aveva dovuto trovare un altro cassonetto e pulirlo completamente, spostandolo infine verso il bosco al limite della città.
Sostanzialmente, non aveva dormito.
Non era il solo comunque che prestava poca attenzione a tutto, Yume infatti controllava il più possibile il cellulare, anche solo per vedere l’ora che passava.
Aspettava con ansia il pomeriggio, ed era stata quasi tentata di saltar la scuola dormendo fino a tardi per arrivarci prima.
Stava ignorando perfino tutti i ragazzi che le facevano il filo, e ciò sorprese alcune sue amiche.
-Ehi Yume, come mai stai tutto il tempo al telefono? Hai trovato qualcuno di interessante?-
Chiese infatti Hope buttandola sul ridere.
-Mh? Oh no, non più di me. Mi sto solo annoiando un po’.-
Era tutto tranne che annoiata, ma preferiva tenere la verità in privato.
-Stai attenta che se la prof ti vede potrebbe prenderti il cellulare.-
Disse subito Johanna, che usando spesso il telefono conosceva i vari rischi. L’unico a non entrare nella conversazione era Alexander, completamente indifferente.
-Non preoccuparti, tanto tra poco lo metterò via.-
Rispose subito la viola, mentre ormai stavano iniziando i turni per il percorso ad ostacoli.
Questa volta inaspettatamente la prima ad andare fu Ailea, perché voleva finire il prima possibile ed avvolgersi in un telo. La partenza andò bene, non si ferì o altro, e passò nei tubi senza rischiare di soffocarci dentro. Dovette solamente aggrapparsi al cerchio da superare visto sapeva bene di non esser in grado di far un salto abbastanza alto, anzi certamente non sarebbe mai riuscita a saltare fuori dall’acqua come un pesce o un nuotatore professionista.
Nel giro di qualche minuto però aveva terminato, alzando entrambe le braccia in segno di vittoria.
-Wooowho!-
Seraph ridacchiò vedendola in quel modo, e le porse un asciugamano quando tornò indietro dal gruppo.
Successivamente toccò a Khal, e non appena si tuffò il colore delle fan non tardò a farsi sentire, in particolare quando uscì dall’acqua.
Era decisamente una visione eccitante, e proprio ben sapendo questo Ailea sentì una forte rabbia.
-Quante persone si possono strozzare con un asciugamano?-
Seraph scosse il capo per intimarla ad evitare qualsiasi azione, ma ciò non le impedì di saltare addosso a Khal per affermare fosse il suo ragazzo, e questo naturalmente gli fece molto piacere.
Dopo di lui fu poi Lighneers a buttarsi, visto voleva trovare un modo per svegliarsi, e l’acqua fredda era abbastanza buono.
Anche nel suo caso il primo tuffo andò bene, ma impiegò più tempo perché non prese la cosa seriamente.
Ayame vedendolo in quel modo, a torso nudo e completamente bagnato, provò un brivido di piacere, ma pur di calmarlo si buttò immediatamente in acqua saltando la fila.
-Adesso basta! Tocca a me!-
Urlò Cirno per evitare qualcuno la superasse ancora, nel suo caso però mise troppa foga nel tuffo e si graffiò la gamba con uno degli ultimi tubi. Fortunatamente non fu un danno profondo, ed il suo essere minuta le permise d’attraversare i tubi in un attimo.
-BWAAAAAAAAH!-
Sott’acqua iniziò ad urlare sbattendo i piedi quanto più forte possibile, e fu l’unica per il momento a riuscire a saltare abbastanza da superare il secondo cerchio senza aggrapparsi.
C’era poco da fare, poteva vantarsi troppo ma era veramente brava.
-Beh, direi che vado io ora.-
Disse Zell scrocchiandosi il collo, ed esibendosi in un tuffo quasi perfetto.
Infondo aveva praticato nuoto per un po’ di anni, in quanto era uno sport completo che allenava tutto il corpo.
Preferiva comunque la palestra, ma anche lui riuscì a saltare oltre il cerchio come l’amica.
-Iniziamo ad essere competitivi.-
Anche Grace non fu da meno rispetto agli altri due, nuotando ancor più velocemente nei tubi spingendosi in particolare con dei movimenti delle spalle.
Nel complesso, nonostante fosse una stranissima lezione, era divertente.
Ora che almeno i più infoiati avevano finito Vladimir si sentiva di tuffarsi, almeno era certo nessuno gli avrebbe messo fretta o si sarebbe buttato prima del tempo.
Anche lui non ebbe comunque problemi, anche se dovette arrampicare per raggiungere il cerchio, trovandolo alquanto scomodo per una simile prova.
Per Ryujin fu lo stesso, anche se ebbe giusto qualche piccolo problema nei tubi a causa delle spalle larghe che rischiavano di incastrarsi.
Poteva comunque essere un buon esercizio per imparare una corretta respirazione in acqua.
L’unica che non era costretta ad andare sott’acqua usando i tubi era Sammy, visto era troppo piccola e non sapeva ancora nuotare bene.
Un po’ le era dispiaciuto perché le sembrava qualcosa di veramente divertente, ma tutti la rassicurarono dicendo che ci avrebbe potuto riprovare più avanti.
Andò poi Johanna, che preoccupata di farsi male nella prima parte cercò di saltare quanto più lontano possibile. Nel complesso ci riuscì, perse però solo un po’ di tempo nel prendere a nuotare, e nel fermarsi prima d’andar sott’acqua per prendere un bel respiro.
In seguito, visto Hope si sarebbe buttata, Alexander andò prima di lei, in modo da poterla aspettare con già un asciugamano pronto. La reazione da parte delle ragazze fu identica a quella avuta per il fratello, ed Hope se ne sentì a disagio, ma sapeva lui non ne gioiva, infatti appena la raggiunse le diede un bacio sulle labbra prima di lasciarla tuffare.
Anche il suo percorso andò bene, e poté scaldarsi tra le braccia del compagno subito dopo.
In seguito fu poi il turno di Annabelle, che seppur cavandosela bene e senza ferirsi perse un minuto buono con l’ultimo cerchio, visto la presa continuava a scivolarle.
Quando invece fu Astral a tuffarsi il mago non mancò di cercar di farsi vedere al meglio, cercando di esibirsi in un ottimo tuffo, che in verità al pelo gli evitò di colpire con la faccia i tubi, e di scattare immediatamente verso il percorso seguente.
Al momento del salto inizialmente sembrò farcela senza problemi, anche se i piedi sbatterono contro il bordo, ma nel complesso non era andato male.
Tornando da Seraph si esibì in una specie di camminata tipica da film in spiaggia, che fece ridere la ragazza.
-Allora, sono o non sono affasciante?-
Chiese poi cercando di continuare a farla ridere almeno un po’, visto era sempre un grande traguardo riuscirci.
-Sei stato bravo, ora tocca a me.-
Prendendo uno slancio maggiore la ragazza con un solo salto lungo riuscì a saltare tutta la prima zona, spingendosi con precisione dentro i tubi e percorrendoli in poco. Non tentò nemmeno di saltare però il cerchio, visto non aveva una preparazione sufficiente, e direttamente vi si aggrappò evitando di perder tempo.
Infondo l’importante era concludere il tutto bene e senza problemi.
Con molta più calma andò invece Milton, sollevata di non essersi fatta male durante il tuffo, e faticando solamente nell’ultima parte.
Almeno nonostante fossero in tanti, avendo due ore di tempo, nessuno gli faceva pressioni, e così non si sentì inferiore rispetto a nessuno quando tornò dai suoi amici.
Ormai erano rimasti in pochi, e tra questi Daimonas non se la sentiva ancora di tuffarsi purtroppo.
-Lacie, andiamo a tuffarci!-
Disse ad un certo punto Nadeshiko cercando di trascinare l’amica.
-Nyaaa nooo! Perché dobbiamo bagnarci nya?!-
-Insieme sarà più divertente, ne sono sicura!-
Nonostante sarebbe stato indubbiamente più rischioso la professoressa non disse loro nulla, mentre l’azzurra tentava di convincere senza sosta l’amica.
Alla fine Nadeshiko fu l’unica a buttarsi, ma solo perché Lacie volle entrare in acqua con molta più calma.
Se ci fosse stata una valutazione probabilmente non sarebbe andata bene, ma non le importava, e fece del suo meglio per uscire il prima possibile dalla piscina, anche se tutta infradiciata.
-Uffa nya, mi ci vorrà un sacco per asciugarmi.-
Brontolò la ragazza mentre il fratello le passava un asciugamano.
Tra gli ultimi ci fu poi Yume, che consegnando il cellulare a Johanna si tuffò nel modo più elegante possibile.
Purtroppo iniziò da subito ad avvertire una sorta di fastidio nella zona intima, ma non era più sicura se dipendesse da un qualcosa di reale o se fosse solo la sua paura di provarlo che le faceva percepire ciò.
Già a metà del suo percorso però Daimonas aveva assunto un’espressione preoccupata, e Jack subito lo notò.
-Andrà tutto bene, non preoccuparti.-
-E se la vedessero?-
-Non accadrà.-
Lo sperava veramente, anche se non poteva avere alcuna certezza.
Perlomeno non gli dava più fastidio saper d’essere al centro dell’attenzione, più che altro perché era solo per un tuffo e non per qualcosa di grave. Immediatamente quindi il ragazzo entrò in acqua, senza farsi alcun male.
Non era ancora molto capace, ma le lezioni di Jack erano state utilissime per evitargli d’affogare.
-Vai così Daimonas!-
Ailea vedendolo nuotare fece il tifo per lui, e così fece anche Seraph con un fischio. Ovviamente ciò rese felice il ragazzo…un po’ troppo in verità.
Una volta entrato nei tubi sentì la coda scivolare fuori dal costume, ed immediatamente tentò di controllarla, ma era difficile.
Solo quando arrivò nella zona dove poteva prendere un po’ di fiato usò addirittura le mani, ma gli altri notarono che ci stava mettendo più del dovuto.
-Perché Daimonas non è ancora uscito dai tubi?-
Chiese Sammy preoccupata, e la professoressa sembrava quasi intenzionata d’andare a controllare, ma fortunatamente la testa del ragazzo uscì presto da lì. Ciò non toglieva comunque dall’espressione Jack capì cosa era successo, e cercò subito d’adoperarsi per aiutarlo.
-Facile dal trampolino saltare! Andiamo un po’ più in alto!-
Urlando corse verso la recinzione, iniziando ad arrampicarsi fino in cima. Tutti quindi lo guardarono per vedere cosa avrebbe fatto, visto era indubbiamente troppo lontano dall’acqua, ma questo bastò a far sì Daimonas potesse uscire dall’acqua senza che nessuno notasse qualcosa muoversi sotto il costume.
Sgattaiolando alle spalle di tutti afferrò il primo asciugamano disponibile, coprendosi la vita.
Jack intanto raggiunta la cima della recinzione vedendolo sorrise felice, rendendosi però conto ormai della situazione in cui era si trovò alquanto a disagio.
Non perché lo stavano fissando, ma era ad una certa altezza e sembrava tutti aspettassero si sarebbe buttato da un momento all’altro.
Era effettivamente ciò che aveva detto, ma solo per distrarli. Ora che era lassù gli sembrava fin troppo familiare al modo in cui si era ucciso.
-Eeeeh…no direi che non mi piace tanto così.-
Disse quindi senza farsi alcun problema, e scendendo normalmente senza farsi alcun male.
Avrebbe potuto buttarsi e restare integro sì, ma sarebbe stato troppo strano.
Non gli importava di alcuni che si burlavano di lui, l’unica cosa che contava era Daimonas.
Quest’ultimo mentre la classe tornava ad impegnarsi nell’allenamento lo raggiunse, sorprendendolo con un abbraccio.
-Grazie Jack. Grazie veramente.-
L’altro era quasi pietrificato, incapace di pensare a come reagire, se non con un sorriso raggiante sulle labbra.
Perfino quando il contatto finì non fu in grado di toglierselo dalle labbra, e certo sarebbe durato ancora per mooolto tempo.
Terminata la lezione, e dando a ciascuno circa un quarto d’ora per asciugarsi, gli studenti poterono tornare leggermente infreddoliti all’interno della scuola, e la prossima lezione per il gruppo sarebbe stata chimica, con la professoressa Aìme.
Naturalmente la donna era già ad aspettarli, vestita con un abito rosso attillato e dalla scollatura pronunciata.
-Buongiorno ragazzi. Spero vi siate divertiti in piscina.-
Non era stato male, se poteva andar comunque bene.
La donna aveva preparato alle sue spalle numerose fiale, presenti su tutti i banchi degli studenti.
-Fate attenzione, non abbiamo camici, solo occhialini. Quindi occhio agli schizzi.-
Disse la donna facendo l’occhiolino sistemandosi i propri e sedendosi dall’altra parte della cattedra, tenendo un becker tra le gambe pieno di una sostanza rossa ed uno più sottile in mano con un liquido blu.
-La chimica, come quella tra le persone, è qualcosa di incredibilmente interessante e particolare. Potete ottenere numerosissime reazioni diverse.-
Così dicendo la donna mischiò i due contenuti, versandolo dall’alto con molta calma. Inizialmente non sembrò accadere nulla, ma quando prese il becker in mano e lo ondeggiò per qualche secondo il colore divenne viola vivo.
-Ooooh!-
Sammy la guardò meravigliata, mentre lei con un sorriso scese dalla cattedra, scrivendo varie formule alla lavagna.
-Usate il libro per creare i due componenti e mischiateli. Se avete bisogno arriverò subito.-
Non sembrava male come lezione, anzi era interessante lasciar loro tanta indipendenza.
Perfino chi si era già portato avanti nello studio dovette usare comunque il libro per non sbagliare.
Seraph ad esempio si mosse seguendo ogni singola indicazione, arrivando a creare i due liquidi ed a mischiarli senza alcun problema.
Il risultato tu esattamente quello sperato, ed era un sollievo non solo per lei, ma anche per Astral che l’aveva copiata pari pari.
-Dovresti provarci da solo.-
Lo rimproverò lei senza togliersi gli occhialini. Solo perché aveva finito senza problemi non significava gli altri non avrebbero fatto qualche danno.
-Eeeh ma le coppie fanno tutto assieme.-
Alzando gli occhi al cielo la ragazza era in verità meno irritata di quanto voleva sembrare in realtà.
Notò poi che Ailea era ancora indietro con il procedimento, e che stava per fare un errore.
-Aspetta, se mischi quello non va bene.-
Disse immediatamente fermandole la mano.
-Ehi! Ma perché a lei l’aiuti?-
Chiese Astral fingendosi offeso.
-Perché mi ama più di te.-
Disse Ailea scherzando facendogli una linguaccia, ricevendo un amichevole dito medio.
Entrambi risero, mentre la ragazza si rivolse poi alla bionda.
-Grazie, menomale non so cosa avrei combinato.-
Accanto a lui qualcuno si divertiva decisamente meno. Khal aveva appena finito, ma avrebbe volentieri fatto esplodere tutto se avesse significato evitare Seraph aiutasse la sua ragazza.
Solo lui poteva farlo e ricevere i suoi ringraziamenti. E per quanto riguardava Astral poteva anche staccarsi le dita a morsi.
Ovviamente nessuno notò il suo stato emotivo, soprattutto nascosto sotto un piccolo sorriso, ad eccezione del fratello, che essendo cresciuto con lui leggeva facilmente il suo stato emotivo.
Fortunatamente aveva già finito, altrimenti l’agitazione gli avrebbe fatto tremare la mano rischiando di rovinare tutto.
Hope vicino a lui procedeva con molta calma, ma per il momento andava tutto bene.
-Sei molto brava.-
Disse infatti il biondo sorridendole.
-Grazie, sto facendo del mio meglio per concentrarmi.-
Non aveva mai fatto una lezione simile, ma era molto eccitata. Stava quasi per mischiarle quando sentì una piccola esplosione alle sue spalle che la fece sobbalzare.
Voltandosi i due videro Grace, tenendo la provetta il più distante possibile da sé, e da quest’ultima stava uscendo un piccolo filo di fumo.
-Non so cosa sia successo, ma non voglio rifarlo!-
-Uhuh, direi che tu sei una ragazza esplosiva.-
Scherzò la professoressa senza farla minimamente sorridere, ma alla fine almeno il colore era cambiato, solo leggermente più scuro del previsto.
-Oooh anche io voglio fare così!-
Urlicchiò Nadeshiko provando a mischiare i liquidi, ma stranamente ottenne solamente un composto verdognolo.
-Ma…-
Era evidentemente delusa, e tentava più volte di picchiettare il vetro per ottenere qualche reazione, ma tutti coloro che le erano vicino ne erano molto sollevati.
Tra tutti loro comunque, solamente Cirno non aveva usato il libro eppure aveva già concluso alla perfezione.
-Wow, sei fenomenale!-
Disse Annabelle veramente colpita dalla sua bravura. Non che lei avesse avuto molti problemi, ma aveva avuto bisogno di rileggere molte volte le indicazioni.
-Non c’è niente in questo libro che non saprei fare.-
Rispose l’altra fiera di sé.
-Per una volta sono sicuro di quel che dici.-
Commentò Vladimir non appena finì il suo lavoro, aumentando l’ego di Cirno.
Intanto Yume stava ancora preparando i due composti separati, ma era talmente distratta da non rendersi conto d’aver creato lo stesso per due volte.
-Oh. Direi che otterrò solo un rosso acceso.-
Alla fine stavano ancora imparando, quindi non fu un gran problema. Ayame vicino a lei invece era incredibilmente concentrata sul compito.
Pensava che distraendosi sarebbe potuta star meglio, e per il momento era così. Quando finì di mischiare i due liquidi però non poté fare a meno di tornare a guardare Lighneers, che aveva seguito le istruzioni senza molto impegno, riducendosi così ad ottenere un composto marrone.
Magari se l’avesse notato prima avrebbe potuto aiutarlo, ma ormai era tardi.
-Mmmh, non riesco a capire.-
Nonostante avesse borbottato, Ayame sentì chiaramente Ryujin lamentarsi a riguardo di un passaggio per il liquido rosso, e volendo toglier l’attenzione da Lighneers decise d’aiutarlo.
Magari il verde li avrebbe notati e si sarebbe ingelosito.
-Cosa non capisci?-
Chiese quindi affiancandolo.
-Oh, Ayame. Non capisco questo passaggio, se devo usare la polverina o no.-
Spiegò lui sollevato qualcuno fosse arrivato ad aiutarlo, e la ragazza subito gli mostrò cosa doveva fare.
-Ecco qua, ora devi solo mischiarli.-
Il ragazzo ottenne un viola perfetto, e la guardò con un sorriso riconoscente.
-Grazie mille.-
Lei rispose con un semplice sorriso, ma l’occhio le scivolò da Lighneer, che ancora non l’aveva mai guardata.
Sospirando si arrese a fissare semplicemente il banco, aspettando la fine della lezione.
Ryujin comunque non era l’unico al quale un aiuto avrebbe fatto comodo, Zell infatti nonostante avesse seguito il libro si era ritrovato con un verde ed un arancione.
-Ma come…-
Confuso aveva cercato di sistemare, ma uno dei due composti aveva iniziato a produrre addirittura delle bollicine, e non gli sembrava il caso rischiare mischiandole.
-Ehi sembra una fanta quella.-
Disse Jack indicando l’arancione.
-Vuoi berla?-
-Sono apposto grazie. Ma potresti aver scoperto la ricetta.-
Almeno lui per il momento stava procedendo bene, anche se era stato Daimonas ad averlo guidato per la maggior parte del tempo.
Gli sembrava il minimo dopo che l’aveva aiutato, ma se solo avesse saputo quanto era importante per il ragazzo avrebbe capito che già l’abbraccio di prima era stato sufficiente.
-Milton, tu hai bisogno?-
Chiese il ragazzo non volendo ignorare l’amica, ma questa con un sorriso gli mostrò il composto viola.
-Ta-da!-
-Oh! Brava Milton!-
Si complimentò Jack sorridendole. Milton di suo avrebbe voluto aiutare anche Sammy, ma la piccola si era così emozionata dalla possibilità di far cose simili che aveva provato a far tutto da sola.
Il risultato non fu male, solo più scuro del dovuto.
-Ma se creassi direttamente tutto nello stesso contenitore nya?-
Disse intanto Lacie più desiderosa di sbagliare che di far tutto giusto.
Non c’era divertimento sennò.
-Penso sarebbe meglio…-
Johanna tentò di farla ragionare, ma fu tutto inutile, e presto Lacie fece di testa sua creando una combinazione che esplose nel contenitore, creando una specie di schiuma che schizzò sui più vicini.
-Nyahahah!-
Lei ne era anche felice, visto era divertente far cose simili, e perfino la prof sorrise.
-E’ l’effetto fai ai ragazzi?-
-Ehi!-
Astral nonostante fosse la loro professoressa non accettava che dicesse qualcosa di simile alla sorella, nemmeno per scherzo.
La donna però non aggiunse altro, e giusto il tempo di farle pulire tutto la campanella suonò dando inizio all’intervallo.
 
 
 
 
Jack-Daimonas-Milton-Sammy:
 
 
-Oh, mi sono appena resa conto che alla fine non abbiamo fatto nessuna gara di nuoto.-
Mentre Milton mangiava un panino assieme ai suoi amici aveva pensato un po’ a quella mattina, ricordando la proposta di Cirno che alla fine non aveva avuto sbocchi.
-E’ stato meglio così. Nella foga qualcuno avrebbe potuto farsi male.-
Rispose Milton che fin dall’inizio aveva preferito continuare la lazione in maniera normale.
-Sì però mi sarebbe piaciuto tanto vedere chi avrebbe vinto.-
-Probabilmente Zell, è il mio allenato.-
Disse Daimonas basandosi principalmente sulle capacità che aveva visto.
-Eh non saprei, Cirno quando ci si mette sbaraglia tutti.-
Ribatté Jack immaginando la ragazza mettere il turbo alle gambe o congelare tutti.
-Anche Grace però è molto allenata.-
Disse a sua volta Milton, ricordando che l’amica lavorava in una palestra immaginava gare simili non fossero così difficili per loro.
C’era sì differenza tra gli sport praticavano, ma erano comunque più allenati degli altri.
-A proposito Jack, perché ti eri arrampicato in cima alla recinzione?-
Chiese Sammy curiosa guardando il ragazzo.
-Volevo solo attirare un po’ l’attenzione.-
-La mia coda era uscita dal costume, non voleva nessuno la vedesse.-
Spiegò più nel dettaglio Daimonas, ancora grato all’amico per averlo aiutato.
-Wow, non l’avevo proprio notato. Dovete esser veramente legati per capire così bene dettagli simili.-
Alla frase, completamente volontaria, di Milton, Jack arrossì ed iniziò a ridere imbarazzato, mentre Daimonas sperava avesse ragione.
Sarebbe stato molto bello avere un legame così forte.
-Ero convinta ti saresti buttato in acqua da quell’altezza. Era veramente spaventosa.-
Continuò la bambina, che non pensava d’aver il coraggio di imitare una cosa simile.
-Nah, non mi piace l’idea di buttarmi da grandi altezze.-
-Soffri di vertigini?-
Chiese Sammy capendolo.
-No, sono morto così.-
L’uscita era stata talmente diretta da aver raggelato completamente tutti.
La prima cosa che passò nella mente di Daimonas fu il come fosse potuto succedere, se qualcuno gli avesse fatto del male, ed a quel punto provò un’intensa rabbia.
Milton era semplicemente scioccata, e non sapeva nemmeno cosa dire a riguardo. Non era certo qualcosa da tutti i giorni, insomma normalmente si moriva una volta sola.
Sammy invece…scoppiò quasi a piangere.
-Oh nonono, non piangere, sto bene. Non è successo niente.-
Disse subito Jack mordendosi la lingua per il poco tatto aveva avuto.
-Però…hai detto quella cosa.-
Non voleva nemmeno ripeterlo. La morte per una bambina era qualcosa di tremendamente doloroso.
Sapeva bene cosa fosse Jack, praticamente uno zombie se lo si voleva spiegare appunto a qualcuno di molto piccolo, ma il fatto che per esserlo fosse dovuto morire non le attraversava minimamente la mente, o semplicemente non voleva pensarci.
-Sì ma sono qui, e ora sto bene e sono felice.-
-Ma allora perché sei morto?-
Non era affatto una domanda semplice quella che fece la piccola, ma sarebbe stata una bugia dire che gli altri non volevano saperlo.
-Prima non vivevo una vita molto felice, avevo sì una famiglia, una casa e dei soldi, però non è quello che ti rende veramente felice. Sono successe molte cose, e ad un certo punto, come quando giochi con i videogiochi, ho voluto chiudere la partita.-
Non aveva alcun problema ad ammettere ciò che aveva fatto, anche se non scese nel dettaglio ovviamente per non far star male ancor di più Sammy.
Così facendo però paralizzò completamente Daimonas, che si preoccupò di quello che l’amico poteva aver vissuto, ed avrebbe voluto essere lì per lui. In nessun modo lo giudicava o simili, perché anche lui certe volte avrebbe voluto farla finita in passato.
Milton se fosse stata in piedi avrebbe sicuramente avuto bisogno di sedersi, ma non riusciva veramente a trovar nulla da dire per la situazione.
-Ma perché?-
-E’ una cosa molto brutta da fare. Non è stata sicuramente la soluzione ai miei problemi anzi, ho lasciato indietro i miei fratelli e qualsiasi altra cosa bella poteva arrivarmi nella vita. Ci son momenti però quando stai male che te lo dimentichi.-
Ancora non voleva davanti a lei raccontarle tutto, sarebbe stato troppo.
L’abbracciò quindi accarezzandole la testa cercando di calmarla.
-Però credimi, ora sono felice, e non vi abbandonerei mai.-
 
 
 



Astral-Seraph-Lacie-Ailea-Khal-Ayame-Nadeshiko:
 
 
-Ci voleva proprio una pausa dopo queste lezioni. Non vedevo l’ora di sgranchirmi le gambe.-
Ailea immediatamente saltò giù dalla propria sedia, stiracchiandosi e facendo scrocchiare le spalle.
-Sembra tu non ti sia mossa per giorni.-
La canzonò Astral vedendola fare così.
-Non è una novità. Non le piace star ferma troppo a lungo.-
Spiegò Seraph al ragazzo, suscitando però altra irritazione in Khal.
Odiava la conoscesse così bene.
-Nya Ailea so io come aiutarti.-
Immediatamente Lacie si portò alle spalle della ragazza, schiena contro schiena, e prendendole le mani portandole verso l’alto si piegò in avanti, in questo modo la schiena dell’amica produsse alcuni suoni simili ai precedenti.
-Aaah! Oddio sì, è stato fantastico.-
Sorrise la ragazza sfiorandosi la schiena sorpresa.
-Dipende tutto dal tocco nya, c’è chi non l’ha e c’è chi ce l’ha.-
La frecciatina era un po’ rivolta verso Khal. Visto era nelle vicinanze e da sempre le stava antipatico non si faceva problemi a lasciar andare la lingua.
-Voglio provare anche io!-
Nadeshiko immediatamente incuriosita si era precipitata da Lacie, ma quando la ragazza fece lo stesso movimento la sua schiena non produsse alcun suono.
-Più forte!-
-Potrei farti male nya.-
Inoltre non era tanto comodo tenere una persona sulla schiena in quel modo.
-Oh peccato. Però potrebbe funzionare con Ayame! E’ molto più piccina di me!-
Quest’ultima, proprio come gli altri, era rimasta in classe, ma nessuno l’aveva notata perché  era rimasta in silenzio a picchiettare il banco con un unghia.
-Ma sta bene?-
Chiese Ailea perplessa, di solito non era affatto così.
-Ultimamente sembra molto triste. Potrebbe aiutarla.-
Spiegò Nadeshiko raggiungendo l’amica, che sentendosi tirata in causa provò un certo fastidio.
Solitamente amava stare al centro dell’attenzione, ma non quel giorno.
-Penso sarebbe meglio lasciarla in pace.-
Azzardò Seraph, ma l’altra non l’ascoltò.
-Vieni Ayame, fatti dare una tiratina!-
-Non ne ho molta voglia.-
Purtroppo se Nadeshiko si metteva in testa qualcosa era difficile farle cambiare idea, infatti l’amica le prese comunque la mano costringendola ad alzarsi.
-Coraggio Lacie, fai la tua magia.-
Anche quest’ultima non era sicura se fosse il caso, ma non sembrava avere molta scelta.
-Emh…ok nya.-
Imitando lo stesso movimento la ragazza le fece scrocchiare la schiena, ma non ottenne una particolare reazione.
-Allora? Bello?-
Chiese Nadeshiko sorridendo.
-Sì, credo. Vado un attimo in bagno.-
Senza aggiungere altro la ragazza si allontanò, lasciando la maggior parte di loro perplessi.
-Ok, questo è strano.-
Ribadì Ailea grattandosi la testa confusa. Non aveva alcuna particolare amicizia con lei, ma ciò non significava fosse indifferente al fatto fosse cambiata così tanto.
-Che abbia litigato con Lighneers?-
Ipotizzò Khal, cogliendo inconsciamente il nocciolo del problema.
-Visto ultimamente è diventato insopportabile non è così impossibile.-
Rispose Seraph dopo tutte le volte il verde si era comportato male con loro.
-Impicciarci però non penso porterà ad altro che guai. Inoltre sembra esser diventato capace di colpirti anche solo per aver tirato fuori l’argomento.-
-Astry ha ragione nya. E’ diventato freddo ed aggressivo.-
-Però…sono nostri amici.-
Anche Nadeshiko aveva ragione, ma non era una situazione così semplice da affrontare.
Forse l’unica soluzione al momento era lasciar passare un po’ di tempo…uQQQvs
 



 
 
Cirno-Vladimir-Annabelle-Lighneers-Zell: 
 
 
Nonostante avesse passato la mattinata fuori Lighneers sentiva ancora d’aver bisogno di un po’ d’aria fresca, e per questo molto coerentemente era uscito per fumare una sigaretta.
Ormai si stava abituando al gusto, e lo rilassava momentaneamente.
Gli esami erano sempre più vicini, ma gli importava veramente poco.
Da ciò poteva vedere però non erano gli unici ad esser fuori. Zell e Cirno sembravano star giocando con una delle sfere della ragazza, passandosela a vicenda senza farla esplodere.
Avevano perfino trascinato Vladimir a far da giudice.
Era un gioco stupido a detta sua, ma fino a che non gli creavano problemi era apposto.
Una volta magari si sarebbe messo lì a guardare, provando perfino a giocare, ma non se la sentiva più di comportarsi in quel modo così amichevole.
Molti l’avevano intuito, ma c’era ancora chi non si dava per vinto.
-Ehi, Lighneers giusto?-
Per l’ennesima volta la nuova ragazza del gruppo l’aveva raggiunto, provando a parlargli.
-Senti, non so perché mi segui sempre, ma ho già una pazza che mi viene dietro, non ne voglio due.-
Disse subito il ragazzo soffiando del fumo dalla bocca.
-Non ci sto provando con te, ma ti ho visto qui tutto solo.-
-E quale sarebbe il brutto?-
Chiese lui con un sorriso ironico.
-Che hai sempre il broncio, ed è evidente qualcosa non va.-
-Già, siete tutti ottimi psicologi a questo mondo.-
Brontolò lui dopo tutte le volte qualcuno aveva detto qualcosa di simile.
-Tutti i tuoi amici dicono che sei cambiato, però significa non sei una brutta persona.-
Lei non si era mai data per vinta con nessuno, ma questo non significava non sapesse riconoscere di che pasta erano fatte le persone.
Semplicemente qualcuno che aveva tanti amici che facevano presente la situazione era cambiata non poteva certamente esser stato così male.
Lighneers irritato spense la sigaretta sul muro, e soltanto per spaventarla la prese per il colletto della divisa.
-Potrei diventarlo.-
-Ehi!-
Zell notando che Annabelle si era avvicinata a Lighneers l’aveva fatto presente anche agli altri, in modo potessero aiutarlo a tener d’occhio la situazione senza che il verde li notasse, e non appena Vladimir aveva visto che l’aveva afferrata Zell gli aveva tirato la sfera di Cirno, ghiacciandogli il braccio.
I tre erano poi corsi dalla ragazza per aiutarla.
-Lighneers, non ti sembra troppo far del male ad una ragazzina?-
Chiese subito Vladimir severo cercando di farlo ragionare.
-E non provare a dire che non le hai fatto niente. Ti abbiamo visto.-
Aggiunse Zell furioso. Quasi non gli importava sapere cosa gli era successo per tutto quello aveva fatto.
-Ragazzi, è tutto ok.-
Annabelle cercò subito di mettere un po’ di pace, ma era evidente fosse inutile.
-Prima fai dei casini e poi dici che è tutto ok? Vai al diavolo assieme agli altri.-
Lighneers allontanandosi sbatté il braccio contro la parete, ferendosi ma liberandosi.
-Wow, è fuori di testa.-
Commentò Cirno avvicinandosi ad Annabelle.
-Stai bene?-
-Sì, mi dispiace, credo d’averlo fatto arrabbiare senza volere.-
-Ormai è inevitabile.-
Disse Vladimir cercando di consolarla.
-Volevo solo far amicizia.-
-Con quello non devi nemmeno più parlare. A meno che non si dia una calmata può anche restare da solo.-
Le parole di Zell erano dure, ma comprensibili.
Eppure lei non voleva semplicemente lasciare andare qualcuno così…
 
 
 

Hope -Grace -Alexander-Johanna-Yume-Ryujin:
 
 
-Ehi, ma per oggi pomeriggio come possiamo fare?-
Johanna, mentre era in compagnia dei suoi amici, si era appena resa conto che il professor Richardson aveva vietato loro di stare lì dopo le lezioni, quindi l’idea dei gruppi era potenzialmente a rischio.
-Io non ci sarò purtroppo. Ho qualcosa di molto importante da fare.-
Disse subito Yume, sollevata mancassero poche ore ormai all’appuntamento con la ginecologa.
-Hai un appuntamento?-
Chiese Ryujin ben conoscendo gli hobby della ragazza.
-In teoria sì.-
-Beh, spero allora vada tutto bene.-
Disse il ragazzo sorridendo, chiedendosi se per una volta sarebbe uscita con qualcuno in maniera più approfondita nel carattere.
-Anche io, credimi.-
-Per quanto riguarda allo studio penso potremmo spostarci in casa o in qualche bar.-
Rispose Hope alla domanda di Johanna.
-Non nella nostra. Non c’è spazio.-
Grace purtroppo aveva ragione, e nonostante l’avessero da poco messa in ordine non avrebbero saputo dove farli accomodare.
-Nemmeno i dormitori andrebbero bene allora. Dopo sentiremo chi ha le case più spaziose.-
Ryujin sarebbe stato felice di proporre la propria stanza, ma non aveva nemmeno da far sedere tutti.
Alexander in teoria era l’unico con un intero palazzo a disposizione, ma Hope non aveva detto nulla perché le sembrava maleducato fare come se fosse stata sua, ed Alexander era rimasto in silenzio perché preferiva quella fosse l’ultima spiaggia.
Khal non era molto felice quando qualcuno si fermava da loro.
L’unica eccezione era Ailea, ma perfino Hope non andava bene.
-Temo un bar non sia la migliore delle soluzioni, però un parco potrebbe andar bene invece. Non disturberemmo nessuno vicino.-
Propose ad un certo punto Ryujin pensando anche alle persone che li circondavano.
-Effettivamente è una buona idea. Un po’ di sole non fa mai male, e non è il caso di prendere una stanza d’hotel per studiare-
Disse Yume ricadendo come al solito in quel tipo di argomento.
-Va bene allora, mi chiedo come mai il prof abbia dovuto fare così…-
-Perché è uno stronzo Johanna.-
Disse subito Grace incrociando le braccia.
-Sembra ovvio abbia qualcosa contro Daimonas.-
Alexander aveva notato che spesso l’uomo gli lanciava sguardi d’odio, ed anche se ne elargiva anche ad altri a lui in particolare.
-Ne sei sicuro?-
Chiese Hope preoccupata.
-Fin dall’inizio lo ha sempre punito più severamente degli altri.-
-Dovremmo andare a parlare con il preside allora.-
Disse subito Ryujin, ma l’altro scosse il capo.
-E’ inutile, il preside non sta dalla sua parte, è stato evidente con il fatto non abbia punito Lighneers, ma non è nemmeno dalla nostra.-
Purtroppo aveva raggiunto un buon punto, anche se ingiusto.
-Avrei voglia di tirargli un pugno.-
-Non si risolverebbe niente Grace.-
Sospirò Hope dispiaciuta per l’amico.
-Aiuterebbe me.-
Indubbiamente non era una situazione facile, ma l’importante era che l’uomo non oltrepassasse i limiti.
Avevano già abbastanza problemi a cui pensare.
 
 
 
 
Terminata la campanella il gruppo tornò in classe, preparandosi per la seguente lezione, ovvero geografia.
Quel che non sapevano era che la lezione sarebbe stata molto più particolare del previsto.
Il professor Anshu aveva infatti preparato alcuni piccoli contenitori, sistemandoli in fila sui banchi di ciascuno.
-Buon pomeriggio. Oggi osserveremo più nel dettaglio popolazioni differenti tra loro, in particolar modo per la cucina.-
-Uh si mangia qualcosa?-
Chiese Jack scherzosamente.
-Sì, hai proprio indovinato.-
Aprendo la prima delle scatole davanti al ragazzo rivelò al suo interno alcuni piccoli insetti, e ciò fece urlare la maggior parte degli studenti.
-Non preoccupatevi. Questi insetti sono stati trattati e sono gli stessi vengono mangiati nei luoghi che osserveremo oggi.-
-Ma è disgustoso!-
Urlò Nadeshiko alzandosi per allontanarsi da quelle cose.
-Potrebbero dire lo stesso di molte sue abitudini.-
Ribatté il professore senza scomporsi.
-Non credo! Come si può mangiare degli insetti?-
-Si può perché fa parte della loro cultura. Come fa parte della nostra credere sia disgustoso quando non lo è. Li ho portati comunque solo per provare, non siete obbligati a farlo.-
Di per sé non era una brutta idea. Era vero che in molti luoghi si mangiavano vari tipi di insetti, ed era stato molto giusto ad offrire loro la possibilità di non farlo.
-Di solito sono io ad esser definito cibo per vermi e non il contrario.-
Sussurrò Jack facendo sorridere un poco Daimonas con quella pattuta.
Entrambi non avevano problemi a provare una cosa simile, a differenza di Milton che preferì evitare senza aprire nemmeno i contenitori.
Non fu comunque una scelta così poco usata. Anche Astral non lo fece, visto non era necessario, e così anche sua sorella, Hope, Vladimir, Zell, Johanna, Sammy, Ayame, Nadeshiko e Yume.
Per gli altri almeno provare non fu così catastrofico. Ailea ad esempio tentò solo con alcuni grilli, accompagnato da Khal e quindi anche Alexander.
Annabelle fece lo stesso, rinunciando poco dopo, e perfino Cirno non andò avanti a lungo.
Anche Grace tentò ma trovando presto la cosa disgustosa e quel cibo quasi farinoso in bocca evitò di continuare.
Lighneers li mangiò più che altro perché aveva fame, guardando gli altri mentre lo faceva.
-Viziati.-
Non era molto giusto il tono che aveva usato, ma dipendeva più dal suo voler protrarre il cattivo umore che aveva.
Seraph e Ryujin invece li mangiarono per rispetto nei confronti di quelle specifiche culture.
Fu comunque una lezione abbastanza piacevole, ed al termine di quella di storia il saporaccio avevano provato era ormai svanito.
Il vero problema arrivò al ritorno della lezione di scienze.
Non appena entrarono in classe Nadeshiko lanciò un’occhiata piena di odio verso il professor  Koshi, che la guardò esasperato.
-Oh non fare la bambina! Oggi non abbiamo tempo, quindi si farà solo pratica.-
-Bene, così non faremo del male a degli altri poveri animali.-
Ribatté la ragazza senza togliere il disgusto provava, ma lui la guardò con fare molto torvo.
-Parla ancora e la prossima volta porto un cane.-
C’era poco da fare, avrebbe reso le lezioni della ragazza e di chiunque si fosse comportato in maniera simile veramente difficili.
Potevano solo aspettare arrivasse il suono della campanella.
   
 
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