UN COLORE A ME IGNOTO
Color zafferano
quest’alba,
la primavera che preme;
come a ricordarci che,
il bulbo, della sua chioma
si spoglia;
è coraggioso
rinasce quando tutto muore,
è dormiente durante i periodi più
caldi
dove invece tutto il resto è
lussureggiante;
ricordo la prima volta
in cui ho percepito il suo odore,
intensa fragranza protetta dal
sottovuoto;
non l’avevo mai assaggiato,
non ne sapevo nulla;
quella busta grande
proveniente dalla Sardegna;
i bulbi, piccoli, pronti a spuntare
in attesa di mettere radici in un
terreno fertile;
le mie mani, frenetiche,
a lavorare la terra.
I primi risultati
dopo qualche giorno;
verdi foglioline coraggiose,
nel freddo autunno,
e tanti profumati fiori,
accompagnati dalla mia prima
raccolta.
Non posso nascondere nemmeno ora
questa bella soddisfazione!
Adesso i bulbi sardi
da due anni ormai riposano nella
terra,
mi accompagnano nello scorrere delle
stagioni,
amici che restano,
che non mollano
e non temono nemmeno le gelate;
vorrei tanto esser stato forte
e resistente come questi bulbi,
così da non ferire nessuno.
Avrei voluto essere l’amico perfetto,
quello che sa dare, quello che sa
mettere più di una manciata di parole
sulla bilancia;
ma la mia timidezza, la mia
incapacità
di vivere, di volare,
non mi porta altrove;
spero solo d’esser rispettato e amato
così come sono,
oltre la mia sostanza;
adesso, a ricordo dei bei tempi
passati,
mi restano questi bulbi
pieni di vita e coraggiosi,
resistenti a tutto;
mi ricordano appunto una bella
amicizia,
come qualcosa che non tornerà più;
sono una frana
e sono abituato a perdere;
questi zafferani però
sono sognanti,
così pieni di vita
che a ogni mio sguardo
mi rincuorano,
segni del passato
indelebile
che mi segna a ogni passo;
la vita mi ha fatto restare indietro
ed ho lasciato indietro tanto,
ho imparato a non piangere
anche se sono pessimista,
ho imparato a rialzarmi,
ma non ho imparato a sognare;
e ora, che li ho qui, davanti a me,
questi zafferani mi colmano il cuore
di gioia
oltre il virus, oltre la mancanza,
oltre la perdita;
un ricordo che vive, un ricordo
che nella mente è dolce, un gustoso
gelato
in piena estate.
NOTA DELL’AUTORE
Poesia dedicata a Kim, e al suo decimo ‘’compleanno’’ qui su
Efp ^^
Lei e Soul, sua sorella, quasi due anni fa mi regalarono
(spedendoli direttamente dalla Sardegna, pensate un po’!!) un pacco contenente
una ventina di bulbi di zafferano. Che per fortuna si sono ambientati molto
bene qui da me e producono anche un sacco, quando è il momento.
Insomma, nonostante poi qualcosa sia passato, i bulbi sono
rimasti, così come i ricordi di un’amicizia molto intensa.
Questa è anche un’occasione per ringraziare ulteriormente per
questo gesto, molto apprezzato, e che porto sempre con me durante ogni giorno
della mia vita. Grazie, Kim e Soul!