La
guardi e speri che non stia accadendo davvero, perché tutto ciò che
hai sempre desiderato è lì, davanti a te.
Non
hai mai chiesto niente dalla vita, tranne lei.
«Perché
con me dovrebbe essere diverso, Sev? Dopotutto hai ragione, sono una
Mezzosangue».
Ti
odi perché non riesci a risponderle, né a chiederle di perdonarti
una volta in più.
Solo
una volta in più.
Le
parole sono bloccate nel petto e fanno male, così come te ne fanno
gli occhi di Lily che ti osservano con delusione.
Avresti preferito morire che trovarti di fronte quello sguardo, ma ancora non lo sapevi.
La
strada che hai scelto d'imboccare ti attende ed è la più
pericolosa, ma intraprenderne un'altra avrebbe valore soltanto con
lei accanto.
Riponi
gli ultimi libri nella borsa e, senza volerlo, incroci gli stessi
occhi verdi ai quali non hai mai smesso di pensare.
Lily rimane immobile e ti osserva a qualche metro di distanza, probabilmente consapevole della tua decisione.
«Allora...
addio, Sev».
Ti
perdi nei suoi occhi e non hai il coraggio di dire niente, di nuovo.
Arrivederci,
addio.
Avresti preferito morire che vederla allontanarsi per sempre, ma ancora non lo sapevi.
Stringi il suo corpo inerte tra le braccia e il dolore ti annienta; lasci libere di scivolare sui suoi capelli rossi le lacrime che fino a oggi ti erano estranee.
«Scusami,
Lily».
Nessuno
può sentirti, preda di un passato che non esiste più.
Ora
sei solo – davvero solo – perché l'unica luce della tua
vita si è spenta per sempre e, con lei, il suo sorriso.
«Ti
amo».
Avresti preferito morire tu al suo posto.
Avresti voluto trovare prima il coraggio di pronunciare quelle parole, mentre ora si dissolvono nel nulla come i tuoi sentimenti, persi in una guerra senza fine di cui ti senti l'unico colpevole.