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Autore: Sabriel Schermann    07/04/2020    7 recensioni
Dicembre era quasi finito e presto Jan sarebbe dovuto tornare nella sua fredda casa vicino al bosco.
Tuttavia, quel pomeriggio, due piedini di bambina tamburellavano veloci sull'asfalto: era giunta fin lì per caso, trovando finalmente il coraggio di attraversare il bosco in cui si era rifugiata.
Jan non poteva ancora sapere che non sarebbe più tornato a casa da solo.
Genere: Drammatico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Casa di Cristallo'
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Dear daddy, I'm coming home!
I am not alone anymore
I found a reason to live
I found a place in this world
For my orphan soul.

(Orphan Soul – Infected Rain)

 

 

 

 

 

 

 

 

[Prompt #04 – Giornata di pioggia]

Gocce enormi parevano abbattersi sulla strada, iniettando nel terreno la propria linfa trasparente, penetrando prepotenti nelle fondamenta della Terra.
Per qualche strana ragione, Sindy amava la scia profumata che la tempesta lasciava dietro di sé, come a voler incidere il proprio passaggio nell'atmosfera.
La bufera le era sempre stata amica, come la neve: le lacrime delle nuvole la consolavano, cullandola nel loro soave fragore.
Scivolò lentamente fuori dalle coperte, infreddolita, ma ammaliata dallo scroscio che imperversava sulla sua casa quella notte.
Dopotutto, il suo sogno più segreto era pattinare sotto la pioggia.

 

 

 

[Prompt #02 – Primo giorno di scuola]

Jan aveva insistito per restare in classe fino alla fine della lezione, ma l'insegnante glielo aveva impedito.
Fu categorica, la maestra Sandra: «Sindy non è una bambina speciale, si deve adattare come tutti gli altri studenti!»
Seduta al suo banco, la piccola poteva vedere chiaramente il suo redentore: la mascella si era indurita e lo sguardo era divenuto all'improvviso di ghiaccio.
«Si tratta di un'orfana, signora» aveva puntualizzato l'uomo, «il suo primo giorno di scuola è una questione delicata» aveva bisbigliato nel tono più calmo che conoscesse.
Sperava nella comprensione dell'educatrice: Jan non avrebbe permesso che la triste storia della sua bambina divenisse la giustificazione perfetta per beffeggiarla.

 

 

 

[Prompt #15 – «Le nuvole sembrano zucchero filato»]

Quel pomeriggio, due piedini di bambina tamburellavano veloci sull'asfalto: urgeva tornare a casa subito dopo la scuola.
Solo così Sindy avrebbe potuto raggiungere la pista di pattinaggio prima delle altre fanciulle, per poter scivolare – letteralmente – sul ghiaccio come un fiocco di neve.
I vestitini nuovi erano ormai impregnati di sudore, ma poco importava a quella piccola creatura; sulla strada di casa, spalancò le braccia al vento, lasciando che il sole le bagnasse la chioma corvina, che il vento le pungesse il viso come la lama di un pattino.
Socchiuse gli occhi, librandosi nell'aria, e quando li riaprì, le nuvole sembravano zucchero filato.

   
 
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