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Autore: R3d_    07/04/2020    2 recensioni
Piccola storia ambientata subito dopo la battaglia ad Haven. Le parole di Yang hanno colpito Raven nel profondo e quindi la donna decide di far visita ad un luogo particolare, dove portà riflettere sulle sue azioni.
Spero vi piaccia, buona lettura
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Raven Branwen, Summer Rose
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il vento soffiò delicatamente portando una leggera brezza che mitigava il calore dei raggi del sole e agitava le foglie degli alberi. Una lapide giaceva lì, sul bordo di un precipizio, su di essa era inciso il simbolo di una rosa e un nome: Summer Rose.
Il gracchiare di un corvo ruppe il silenzio che regnava sovrano in quella parte della foresta, l'uccello fece alcuni giri in aria prima di atterrare a pochi metri dalla lapide. Pochi secondi dopo il piccolo corpo del corvo cominciò a crescere e cambiare forma fino ad assumere l'aspetto di una donna.
Raven guardò la tomba per un breve istante prima di avvicinarsi, quando fu davanti ad essa si inginocchiò. Rimase a fissarla e sentì i ricordi invaderle la mente, il suo periodo alla Beacon, il Team STRQ e tutti i loro trascorsi insieme, missioni, lezioni e quant'altro; spesso litigava con Qrow e puntualmente Tai e Summer arrivavano a separarli. Un sorriso malinconico si formò sul volto della donna, sentiva una senso di nostalgia invaderla, avrebbe volto tornare indietro per rivivere quei giorni. Ancora una volta alzò lo sguardo sulla lapide e prese un profondo respiro.

-Ehi Summer...- Disse, come se l'amica fosse lì davanti a lei. -E' passato molto tempo...- Fece una pausa, non trovando le parole e sentendosi anche un pò stupida a parlare con una lapide. -Ieri ho incontrato tua figlia... è identica a te, saresti orgogliosa di vedere come è diventata.-

Raven ripensò agli avvenimenti recenti, l'attacco alla Haven a cui aveva partecipato e l'incontro con Qrow, Yang e il loro gruppo. Ruby aveva tentato di convincerla a passare dalla loro parte.

-Quella ragazza è capace di vedere il buono anche dove sembra impossibile trovarlo, proprio come te.- Ancora una volta quel sorriso malinconico le apparve sul viso mentre ricordava l'amica, il suo modo di fare gentile e allegro, la sua vitalità. Abbassò lo sguardo addolorata.

-Perchè...?- Chiese, la voce cominciava ad incrinarsi mentre riaffioravano anche i ricordi dolorosi. -Perchè non mi ha dato ascolto?!- Con uno sforzo immane si costrinse a non piangere ma non poteva fermare la mente dal vagare. Una cosa che non aveva mai rivelato neanche a Qrow era il fatto di aver incontrato Summer durante la sua ultima missione, sospirò mentre ripensava all'ultima volta che avevano parlato.

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-Summer?-

-Raven?- Entrambe le donne si guardarono, sorprese di essersi incontrate. Si trovavano appena fuori l'accampamento dei banditi, intorno a Summer c'erano alcuni uomini svenuti mentre altri si trovavano dietro Raven con le armi alzate e pronti ad attaccare.

-Dovevi andarci così pesante con i miei uomini?-

-Beh sono loro che mi hanno attaccata, io mi ero avvicinata solo per chiedere indicazioni.- Rispose Summer, l'altra la guardò dubbiosa, inarcando un sopracciglio.

-Vieni a chiedere indicazioni ad un accampamento di banditi?-

-E che ne sapevo io?!- Esclamò imbarazzata. Raven trattenne una risata e scosse la testa.

-Ingenua come al solito.- Commentò prima di voltarsi verso i suoi sottoposti. -Portateli dentro e lasciateci sole.- Ordinò indicando gli uomini messi fuori gioco da Summer. Qualcuno tentò di obbiettare, volendo "vendicare" i propri compagni. -Ho detto lasciateci sole.- Ripetè la donna cominciando ad alterarsi. Non volendo aver a che fare con la furia del loro capo i banditi raccolsero velocemente i compagni svenuti e rientrarono nel campo, quando le porte furono chiuse le due rimasero a guardarsi per alcuni secondi poi Summer alzò lo sguardo verso il campo.

-Quindi è da qui che venite tu e Qrow?- Chiese.

-Non proprio qui. Ci spostiamo ogni paio di mesi ma si, siamo crescuti in questo campo.-

-Capisco.-

-Allora.- Cominciò il capo dei banditi incorciando le braccia e appoggiandosi alla barricata del campo. -Tu e Tai vi siete dati da fare dopo che me ne sono andata, giusto?- Chiese. Per un attimo Summer distolse lo sguarda, leggermente imbarazzata.

-Puoi biasimarlo? Gli hai spezzato il cuore, io ho solo cercato confortarlo, il resto è venuto per caso.-

-Infatti non lo biasimo, ha fatto bene.- Calò il silenzio per alcuni secondi poi la cacciatrice alzò di nuovo lo sguardo verso l'ex compagna.

-Raven, perchè te ne sei andata?-

-Non ve l'aveva già spiegato Qrow? Siamo venuti alla Beacon solo per imparare a combattere i Grimm per difendere la nostra tribù, teoricamente anche lui sarebbe dovuto tornare qui.- Spiegò la donna, Summer la guardò sembrando delusa.

-E tutto quello che abbiamo passato insieme? Doveva pur valere qualcosa per te, o era tutta una messa in scena?- Raven non rispose, abbassò semplicemente lo sguardo. Vedendo che non avrebbe ottenuto risposta continuò a parlare. -Dovresti tornare a casa, Yang non fa altro che cercarti, le manchi Raven.- Per un attimo vide l'espressione della sua amica addolcirsi prima che distogliesse lo sguardo ancora una volta.

-Ho chiuso da tempo con quella vita, e poi sono sicura che tu saprai crescerla meglio di me.- Rispose, Summer sospirò. -Va bene, a questo punto è meglio che me ne vado, avrai sicuramente di meglio da fare.- Affermò, delusa dal comportamento dell'amica. Si voltò e cominciò a camminare.

-Dove vai? Un'altra missione per Ozpin?- Summer si girò di nuovo.

-Che c'è? Adesso ti importa?- Raven assottigliò le sguardo, cominciando già ad innervosirsi. -Comunque si, mi ha chiesto di trovare il luogo dove si nasconde Salem.- Rispose, l'ex compagna sgranò gli occhi a quella risposta.

-Che cosa? Siete completamente impazziti?!- Esclamò avvicinandosi a Summer.

-Come mai così agitata tutto d'un tratto?-

-Lo sapete benissimo quanto è pericolosa, lui meglio di tutti, questa è una missione suicida!-

-Devo solo capire dove si trova, non devo combatterla.- Raven strinse i denti.

-Forse non hai capito la situazione, si tratta di Salem, non di un criminale qualunque!- A quel punto Summer sbottò.

-Senti, perchè non te ne torni nel tuo stupido campetto di ladruncoli visto che hai chiuso con tutto questo anzichè fingere che te ne importi ancora qualcosa!?- Calò il silenzio mentre le due donne si guardavano negli occhi.

-Va bene, se vuoi farti ammazzare fa pure.- Disse in fine Raven per poi voltarsi e tornare all'accampamento mentre anche Summer si girava e andava per la sua strada. Passarono alcuni giorni e Raven ripensava spesso al suo incontro con l'ex compagna di team, aveva deciso di accantonare tutto e continuare con la propria vita ma non poteva fare a meno di pensare che forse non avrebbe dovuto lasciarla andare. Mentre sistemava alcune cose nella sua tenda, qualcosa attirò la sua attenzione, una foto che ritraeva il Team STRQ. Rimase a guardarla per alcuni minuti, ricordando tutto quello che avevano passato, a quel punto decise non poteva rimanere con le mani in mano. Afferrò velocemente la sua spada e la agitò, un portale fu aperto e lo attraverso velocemente.

Raven si ritrovò in una specie di valle oscura, una landa desolata dai colori cupi, anche il cielo era scuro e inquietante. La donna si trovava vicino ad una parete di roccia e da dietro si sentivano dei rumori come se qualcuno stesse combattendo, capì che doveva sbrigarsi e si mise a correre verso la fonte del rumore ma appena ebbe girato l'angolo un forte boato annunciò l'arrivo di un'onda d'urto che la sbalzò via per diversi metri. Si rialzò a davanti a se vide un'enorme polverone alzato dall'esplosine, in mezzo ad esso vide una sagoma umana avvicinarsi, mise una mano sull'elsa della spada, pronta a difendersi ma poi quello che vide le fece gelare il sangue nelle vene, era Summer, zoppicava, i suoi vestiti erano rovinati ed era ricoperta di sangue.

-R-Raven..?- Sussurrò prima che le forze la abbandonassero, cadde a terra. Raven si precipitò verso di lei, si inginocchiò a terra e le sollevò la testa delicatamente.

-Summer.- La chiamò, in preda al panico. -Summer tieni duro.-

-M-mi dispiace... Mi ha scoperta...- Disse la cacciatrice il respiro sempre più irregolare e faticoso.

-Scusami, per come mi sono comportata.- Raven era sull'orlo delle lacrime, non sapeva che fare. Summer abbozzò un sorriso.

-Non fa niente... Sono contenta... di vedere il volto d-di un'amica...- Affermò prima di chiudere gli occhi e non riaprili mai più. Raven strinse i denti, dei passi attirarono la sua attenzione. Alzò lo sguardo e sgranò gli occhi quando vide Salem avvicinarsi. La strega ghigno.

-Raven Branwen, sembra che tu sia arrivata troppo tardi.- Raven si rialzò terrorizzata e iniziò a correre, aprì velocemente un'altro portale e in un'attimo si ritrovò nella sua tenda. Cadde in ginocchio e lasciò che le lacrime scorressero, rigandole il viso. Summer era morta tra le sue braccia, non era arrivata in tempo e non aveva potuto salvarla.

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Ancora una volta Raven alzò lo sguardo verso la lapide, vorrebe poter dimenticare tutto per non sentire più questa morsa al cuore ma non poteva e gli eventi recenti non facevano altro che ricordarle quanto fosse miserabile, ripensò al discorso con Yang nella cripta della Reliquia, aveva ragione, su tutto. A quel punto non riuscì più a fermare le lacrime.

-Perdonami Summer... Mi dispiace di avervi abbandonati. Ho sempre creduto di essere forte perchè facevo quello che pensavo fosse giusto per sopravvivere ma la verità è che sono solo una codarda e un ipocrita...- Si portò le mani al viso, non riusciva più a sostenere il peso di tutto ciò, tutti gli errori che si potevano fare nella vita lei li aveva fatti: aveva abbandonato la propria famiglia, aveva ucciso, era stata una pessima madre e aveva permesso che la sua amica più cara andasse incontro alla morte e anche ora che si rendeva conto di tutto questo non riusciva comunque ad agire e aveva lasciato che sua figlia prendesse la Reliquia e si tirasse addosso la furia di Salem. Solo adesso capiva i suoi errori e solo ora si sentiva sprofondare in un abisso di dolore e sensi di colpa. Dopo alcuni minuti passati a piangere finalmente riuscì a calmarsi un pò ma le lacrime continuavano a scendere. Sussultò quando sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla, voltandosi vide Taiyang sorriderle comprensivo.

-Tai? C-che ci fai qui?- Chiese mentre si asciugava le lacrime. Il suo ex marito si inginocchiò li vicino a lei.

-Ti ho vista sorvolare casa mentre ti dirigevi qua, quindi ho pensato di seguirti.- I due rimasero lì a guardare la lapide. -Allora? Cosa ti ha portato qui?- Chiese Tai. Raven distolse lo sguardo.

-Ho... incontrato Yang.- L'uomo la guardò e sorrise.

-Come è stato?- La donna ripensò all'incontro con la figlia, la prima volta al campo e poi alla Haven.

-E' stato strano, non proprio come me lo sarei immaginato. L'hai cresciuta bene Tai.-

-Da quando te ne sei andata è stato difficile portare le cose avanti e tutto è peggiorato quando Summer è morta.- Affermò, la donna sentì i sensi di colpa colpire ancora.

-Mi dispiace, ho rovinato tutto.- Disse.

-Forse, ma ormai è acqua passata, se rimani fossilizzata sul passato non potrai pensare a futuro.- Tai si alzò in piedi e la guardò. -Ora che ne dici di andare a casa? Mi sembri stanca.- Le propose tendendole una mano, Raven lo guardò con occhi sgranati.

-Come puoi parlare così dopo quello che ho fatto?-

-Perchè sei pur sempre la madre di mia figlia e ora che hai capito i tuoi errori ti assicuro che ci sarà sempre posto in quella casa per te se lo vorrai.- Rispose sorridendo, Raven abbassò lo sguardo e abbozzò un sorriso.

-Sei uno sciocco Tai.- Disse prima di afferrare la sua mano. -Ma è questo che mi è sempre piaciuto di te.-  
   
 
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