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Autore: Nellie_12efp    08/04/2020    0 recensioni
A causa di alcune incomprensioni , Kurt lascia suo marito Blaine portandosi via loro figlio Aaron. Riuscirà Blaine a riconquistarlo con l'aiuto del piccolo Aaron?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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“Ma non voglio tagliarmi tutti i capelli, papi”

“Quanto per te è abbastanza?”

Aaron indicò col pollice e l’indice una piccola quantità.

“Così tanto”

Blaine rise, camminando al loro fianco.

“Quindi vuoi che spendiamo sette dollari per farti tagliare quel minuscolo , piccolissimo pezzetto?”

Kurt scosse la testa dicendo di no a suo figlio ed Aaron mise il broncio. 

“Posso sempre tirarglieli indietro col gel, sai?”

Blaine si morse il labbro cercando di nascondere un sorriso e Kurt gli lanciò la sua famosa occhiataccia facendo così capire a suo marito  che questo non sarebbe mai successo.

Si fermarono davanti al barbiere e sia Blaine che Kurt guardarono Aaron.

“Sai Ron-Ron … Batman deve tenere i suoi capelli piacevolmente corti. 

Altrimenti non potrebbe infilarli sotto la maschera!”

Aaron spostò lo sguardo da Blaine a Kurt che annuì.

“Inoltre non gli finiscono sul viso quando cerca di leggere la lavagna quando va a scuola”.

Blaine sorrise quando Aaron annuì, sbirciando dentro al negozio.

“Okay… glieli lascerò tagliare un po’ di più.”

I suoi genitori sorrisero e lo portarono dentro.

C’era un enorme mucchietto di capelli neri e ricci sul pavimento mentre il barbiere lavorava.

Kurt cercò di non ridere del fatto che Aaron sembrasse sul punto di piangere.

“Avremmo dovuto chiamarlo Sansone, forse”

Blaine sorrise.

“Anche io ero come lui da piccolo”

“Davvero?”

Blaine annuì.

“Non so il perché ma volevo i capelli lunghi e fluenti poggiati sulle spalle”

Kurt scoppiò a ridere accanto a lui ed il triste cipiglio di Aaron si trasformò, rapidamente,  in un sorriso fin quando non vide che un altro ciuffo di capelli era caduto per terra.

Kurt trattenne il respiro e lanciò un’occhiata alla sua destra dove era seduto Blaine sorridendogli.

Blaine ricambiò il sorriso prima di riportare lo sguardo su Aaron.

“Sono molto, molto felice che hai deciso di venire” 

Blaine disse queste parole con chiarezza e sincerità.

Poté vedere Kurt sorridere accanto a lui nonostante non si fosse voltato di nuovo.

“Anche io”



“Penso dovresti prendere un 7 anni perché crescerà” si raccomandò Kurt, guardando i pigiami che Blaine aveva in mano.

“Non so come mai è così altro”

Blaine gli lanciò un’occhiataccia e Kurt sorrise innocentemente.

“Cosa dovrebbe significare?”

Kurt ed Aaron scoppiarono a ridere, guardando alcuni vestiti su un altro scaffale.

“Nulla, Blaine”

“Papi dovrebbe comprare il pigiama di Nightwing*, vero papà?”

Blaine sorrise annuendo.

“Sarebbe fantastico”

Kurt sorrise ai due.

“Darò un’occhiata, suppongo”

Dopo qualche minuto di indecisione, Aaron, alla fine, decise per un paio di pigiami identici a quello che già aveva

Blaine scosse la testa ma li accettò, guardando suo figlio afferrare la mano di Kurt per trascinarlo via.

“Dove state andando voi due?” urlò Blaine, sorridendo alla confusa scrollata di spalle di Kurt, le risate dell’uomo riempirono il negozio.

Aaron alzò solo la mano come per zittirlo.

Blaine ruotò gli occhi e si allontanò per andare a pagare.

Mentre si avvicinava alla cassa , Blaine lanciò un’occhiata ai due, sorridendo quando vide Kurt annuire a quello che gli stava dicendo suo figlio.

Era ovvio che stavano parlando di lui.

Il totale era poco più di 20 dollari e Blaine annuì quando il commesso gli chiese se avesse voluto anche un mantello.

Poi si ingelosì un po’ perché lui non aveva un mantello per il suo travestimento.

Dopo aver ricevuto un “grazie per l’acquisto” e aver educatamente salutato, Blaine andò a cercare suo figlio e suo marito.

Onestamente, questo era stato il giorno più bello che aveva avuto da molto tempo.

Loro tre erano stati insieme poco più di un’ora e mezzo ma ogni singolo minuto era stato così prezioso.

Kurt ed Aaron lo stavano aspettando davanti al negozio e Blaine lanciò loro un’occhiata sospettoso mentre si avvicinava.

“Quindi… di cosa stavate parlando voi due?”

Aaron accettò la sua busta e si incamminò davanti a loro, lanciando un’occhiata penetrante al suo papi.

Kurt ruotò scherzosamente gli occhi, camminando insieme a Blaine dietro al bambino.

“Il nostro brillante e bellissimo bambino ha suggerito di lasciarlo a casa di zia Tana e di andare al cinema insieme”.

Blaine distolse lo sguardo e sorrise, scuotendo la testa.

“Quel bambino è troppo per me”

Kurt rise, guardando attentamente Aaron mentre continuavano a camminare.

Sentì l’imbarazzante silenzio andare lentamente al suo posto prima che Blaine parlasse per coprirlo.

“Cosa ne diresti comunque? Io… cioè... se noi dovessimo… forse… uscire…”

“Mi farebbe piacere” annuì Kurt, sistemandosi i già perfettamente acconciati capelli, “ cioè… se tu volessi…”

Anche Blaine annuì.

“Mi sei mancato, Kurt. Tanto “

Kurt sorrise seguendo il ritmo dei passi del marito.

“Anche tu mi sei mancato, Blaine… abbiamo entrambi sentito la mancanza dell’altro”

Blaine sorrise, guardando poi Aaron che aveva, convenientemente, trovato una Cinnabon**.

“Guarda papi! Il nostro preferito” disse indicando il negozio; Kurt batté le mani eccitato e Blaine sorrise ad entrambi.

Un gruppo di turisti con delle magliette I❤NY passarono accanto a loro quando Kurt fece un’osservazione.

“Ultimamente indica molto”

Blaine annuì, “ Cooper è stato con me per un paio di settimane”

Il tempo passato al Cinnabon fu pieno di storie sciocche e risate di cuore.

Aaron raccontò a suo padre tutto di Jennifer Trenton e Kurt lanciò uno sguardo d’intesa a suo marito.

Blaine si sporse ed afferrò la mano di suo figlio.

“Qualunque cosa tu faccio Ron-Ron, non cantarle nulla di Robin Thicke.



La giornata trascorse in modo sorprendente.

Blaine aveva i suoi Lego e Kurt gli promise che non lo avrebbe giudicato solo se fosse riuscito a montarli.

Si strinsero la mano ed Aaron sorrise, la gioia evidente in tutto quello che l’impaziente bimbo fece.

Dopo che Aaron aveva mostrato a Kurt il dente dondolante , aver passeggiato per un bel po’ per il centro commerciale e le mani di Blaine e Kurt che si sfioravano ad ogni passo, Aaron indicò uno studio fotografico, guardando supplichevole i suoi genitori.

Non riuscirono a dire di no.

“Ne darò una a zia Rachel ed a zio Finn, a zio Cooper, a nonna ed a nonno e a zia Tana e …”

“Beh… riesci a darne una ai tuoi genitori, scimmietta?” scherzò Kurt, passando, felicemente, una mano tra i suoi capelli che ora avevano una ragionevole lunghezza.

Blaine sorrise, fissando la sua foto con Kurt ed Aaron… il suo braccio era avvolto attorno a suo marito ed Aaron era sulle ginocchia di Kurt.

Sembravano tutti e tre così felici perché , a dire la verità dopo tutte le liti e la tensione, erano davvero felici.

“Si sta facendo tardi” sussurrò Kurt, “ vuoi portarlo a casa di Santana o chiudiamo qui la serata?”

Blaine sorrise rimettendo la foto nel portafogli, “se lo porto a casa ora non sarà contento di me… mi prenderà a calci nel sedere, Kurt”

Kurt sorrise , inclinando il capo di lato e sollevando un sopracciglio.

“Sono curioso di sapere perché il nostro bambino di sei anni dovrebbe prenderti a calci nel sedere”

Blaine scrollò le spalle , un sorriso sul volto, guardando Aaron che si dondolava sul cavallo.

“Gli ho spiegato di quanto io sia stato cattivo nei tuoi confronti e tutto il resto.

Ti abbiamo invitato ad uscire con noi così che io potessi riconquistarti e mi ha detto che è meglio se non faccio casini.”

Kurt arrossì mentre Blaine si grattava la barba, sorridendo a loro figlio.

“È stata dura anche per me… mi sento tutti i giorni uno schifo per essermene andato…”

“No…” Blaine prese la mano di Kurt che si rilassò immediatamente.

Era come se non avessero mai smesso di essere affettuosi l’un l’altro.

“Non è stata colpa tua… il fatto che te ne sei andato, portandoti Aaron con te… mi ha davvero aperto gli occhi.

Ti garantisco che se fossi rimasto, ti avrei allontanato ancora di più , tanto che non avresti più voluto avere a che fare con me in nessun modo e nemmeno Aaron avrebbe voluto.”

Kurt intrecciò le loro dita.

“L’ho già detto prima ma…sono davvero dispiaciuto, Kurt”

Blaine attese una risposta , ma all’inizio non ne ebbe una.

Ala fine, Kurt annuì, allungando una mano per asciugarsi alcune lacrime.

“Non volevo farti piangere…”

Kurt scosse la testa.

“Mi è davvero mancato tutto questo” disse indicando loro figlio e poi loro due, “ mi è mancato così tanto” .

Si voltò a guardare Blaine; l’uomo stava asciugandosi il viso con la manica del cappotto.

“Mi sei mancato ogni singola notte”.

Blaine sorrise dolcemente stringendo Kurt tra le braccia, sospirando quando Kurt ricambiò , avvolgendo le braccia attorno al collo di Blaine.

“Ho intenzione di sistemare le cose… Lo prometto”.

Aaron scese dal cavallino e sorrise ai suoi genitori.

Corse verso di loro ed avvolse le braccia attorno ai suoi genitori, unendosi felice all’abbraccio.

Blaine rise quando sentì il corpo di Aaron sbattere contro le sue gambe, così si allontanò ed avvolse un braccio attorno a suo figlio.

“Vieni qui Ron-Ron “



“Mi racconti qualche altra storia su Lima Heights?”

Santana sorrise mettendo un altro film.

“Il tuo papi si è arrabbiato con me l’ultima volta… ha detto che hai avuto degli incubi”

“”Oh no…”

Il campanello suonò ed Aaron alzò lo sguardo, sorridendo quando vide suo padre salutarlo dalla finestra.

“Sono tornati”

“Andiamo ad aprire la porta ai tuoi papà”

Santana andò avanti lasciando che il bambino dai capelli neri la seguisse ed afferrò il suo cappotto, prima di aprire la porta.

“Hey!”

Blaine sembrava molto più felice del solito e Santana ruotò gli occhi.

“Posso sopportare un solo Anderson tutto allegro al giorno… tuo figlio è come dieci chili di zucchero”

Blaine sorrise alla donna, portando la sua attenzione su Aaron.

“Metti il cappotto figliolo”

Aaron annuì mentre si preparava.

“Grazia zia Tana”

“Di nulla tesoro… e quindi… “ Santana si appoggiò alla porta , guardando in direzione di Kurt seduto sul lato del passeggero nella loro BMW, “ com’è andata? Non devo prenderti a calci in culo di nuovo , vero?”

Blaine ruotò gli occhi.

Lo stavano minacciando tutti.

“Non devi prendermi a calci nel sedere… attenta a come parli che c’è mio figlio proprio li”

“Allora… cosa è successo?”

Blaine arrossì, lanciando un’occhiata a suo figlio che si stava abbottonando il cappotto.

“Potrei avergli chiesto di essere di nuovo il mio fidanzato”

Santana ruotò gli occhi e distolse lo sguardo.

“Oh dio”

“Anche lui vuole provare a far funzionare le cose” Blaine scosse la testa, “ non so cosa farei se fosse andato avanti, sai?”

La latina annuì, accettando il grande abbraccio di Aaron.

“Ti voglio bene dolcezza”

“Ti voglio bene zia Tana”

Blaine prese in braccio il bambino, stringendolo forte.

“Quindi come vanno ora le cose tra voi due?"

Aaron poggiò la testa sulla spalla di Blaine mentre l’uomo parlava.

“Prenderemo le cose con calma… devo dimostrare loro che ho capito i miei sbagli e con il tempo torneranno entrambi a casa

Blaine guardò suo figlio e sorrise, baciandolo tra i capelli.

“Non vedo l’ora che arrivi quel giorno”.

Santana sorrise ad entrambi dalla porta di casa.

“Sapevo che avresti sistemato tutte le cazza… le cose”

Blaine la guardò storto e Santana rise.

“Seriamente ragazzi… vi voglio bene… ma ora andatevene”

Blaine annuì, ringraziandola ancora e se ne andò.

“Notte, Tana”

Aaron diede un bacio a Kurt prima che Blaine lo aiutasse a sistemarsi sul sedile posteriore.

L’uomo poi si diresse verso il posto di guida e saltò in macchina, sorridendo ai due .

“Vi siete divertiti, papi?”

Kurt guardò Blaine che si era allontanato, un dolce sorriso si allargava sul viso abbronzato dell’uomo.

“Mi sono divertito molto. Grazie per aver consigliato ai tuoi papà di uscire”

Aaron sorrise compiaciuto.

“Si… sono felice di averlo fatto”

“Vuoi vedere cosa ha fatto per me papà? Mi ha detto che lo hai aiutato!”

Kurt alzò la mano e mostrò l’anello di fidanzamento a suo figlio, lanciando poi un’occhiata verso il sedile posteriore per vedere un sorriso radioso aprirsi sul viso di Aaron,” penso che sia bellissimo”

“Sono d’accordo!” rispose Aaron , incapace di smettere di sorridere, “ Vi siete baciati?”

Blaine ridacchiò mentre svoltavano a sinistra sul viale.

Kurt gli sorrise e poi tornò a guardare avanti.

“Non ancora”

Aaron li prese in giro con un grande “ooo” e per questo Blaine arrossì.

Non si era sforzato di baciare suo marito prima ed aveva smesso di farlo del tutto… ma ora le cose sarebbero cambiate.



Il tragitto verso casa fu tranquillo, solo il suono che veniva dal cd  mentre Blaine e Kurt si sorridevano dolcemente.

Loro figlio si era addormentato per quando Blaine arrivò a casa del suo fidanzato/marito, ma Kurt gli diede un soffice bacio sulla testa prima di scendere dalla macchina.

Blaine parcheggiò la sua BMW ed accompagnò Kurt fino alla porta.

Prese per se un paio delle foto che avevano fatto dando il resto a Kurt, sorridendo quando l’uomo le prese con un grazie.

“Quindi… grazie per avermi invitato. Mi sono divertito molto” gli disse Kurt con un sorriso, entrambi gli uomini si guardavano intorno nel vicinato dell’Upper West Side invece di guardarsi l’un l’altro.

Blaine annuì , avvicinandosi.

“Grazie per essere venuto… ha significato tanto per me ed Aaron” disse voltandosi e guardando Kurt negli occhi, “ e grazie di aver accettato l’anello”

Kurt, rise abbassando lo sguardo sulla mano.

“Lo adoro… dovremmo comprare a quel piccoletto una Batmobile”

Blaine rise.

“Ci penserò, ma ho bisogno che tu rimetta la tua fede alla fine, quindi non affezionartici troppo”

Kurt sorrise, annuendo.

“Proverò a non farlo”.

“Okay”

Blaine si morse il labbro, sorridendo all’adorabile rossore sulla guance di Kurt.

Si avvicinò ancora un po’, sorridendo quando Kurt non si spostò.

Dopo un secondo di esitazione, un secondo in cui ebbe il respiro caldo di Kurt sulla sue labbra, lo baciò.

All’improvviso si sentì di nuovo un sedicenne… gli unici pensieri erano quanto volesse tanto… provare.*

Kurt inspirò leggermente, muovendo le loro labbra lentamente, come se dovessero riabituarsi a baciarsi.

Dopo un po’, l’uomo perfettamente acconciato, si tirò indietro e sorrise sembrando sorpreso come lo fu quegli anni prima.

Blaine si leccò le labbra e sorrise, guardando giù per l’isolato...

“Woow… quindi” si voltò verso Kurt che stava sorridendo all’anello.

“Quindi… ci sentiremo stasera con tutti e due”

Blaine annuì con un sorriso incollato al viso.

“Okay… allora ti chiamo”

“Per favore, fallo”

Si chinò e lo baciò di nuovo sulla guancia, sorridendo dolcemente, prima di voltarsi.

Blaine lo guardò andare via, camminando all’indietro lentamente, fin quando Kurt non scomparve su per le scale.

Si voltò e tirò fuori le chiavi della macchina, ma l’unica cosa che vide fu suo figlio che gli sorrideva dal finestrino.

Blaine rise, scuotendo la testa per il meraviglioso attore che era suo figlio.

“Tu piccolo spione”

FINE

tygà|
NOTE

* Spero si capisca il riferimento alla famosa scena del primo bacio!!

* ( è la prima versione di “Robin” diventando poi un eroe “separato” da Batman)

** è una specie di tempio del cornetto

Vi prego scusate x il ritardo... ma ho lasciato tutto al negozio e x avere i file è stato un casino.... STATE A CASA e leggeteeeeee

Simona/Froda
   
 
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