Avevano appena finito di girare le riprese di Dean che confessa le torture subite e fatte all’inferno.

Dean va via, in lacrime, Jared lo vede e cerca di rincorrerlo.
“Jensen, ehi, era meraviglioso. Sei stato meraviglioso, amico, davvero. Jensen..stai..piangendo? No. Sei stato meraviglioso.” Disse ancora abbracciandolo e si accorse che stava tremando.

“Jared..dopo un’interpretazione così, ho bisogno di bere.” Disse accarezzandogli una ciocca di capelli.
“D’accordo..andiamo a bere qualcosa, offro io per..”
“Non ti dispiace se..vado da solo? Ho bisogno di stare un po' da solo..scusami, amico.” Dice dandogli un bacio sulla guancia.
 
 
Qualche ora dopo, a Jared arriva un messaggio:

Sai, Jared, le torture all’inferno, ho fatto un pensiero su questo.
Le torture all’inferno sono niente.
Se tu dovessi lasciarmi..sarebbe quella la vera tortura.
 
Jared si mise una mano sulla bocca, tentò di richiamarlo ma non rispondeva al telefono, infine quindi gli mandò un messaggio.

Non ti lascerei mai, se lo facessi, farei del male a me stesso.
Ti amo, Jensen.
Vieni a casa.
 
 
Quando Jensen tornò a casa, che in realtà era la sua roulotte, era tardi, quasi notte.

Jensen pensava che Jared dormiva, invece dopo pochi secondi, il moro lo abbracciò da dietro come un cucciolo di koala.
“Non dormi mai, peste.”
“Non riesco a dormire se non sei con me, lo sai.”
“Mpf. Neanche io.” Gli disse accarezzandogli il mento.
“Parliamo di quello che mi hai scritto?”
“Non stanotte. Sono sbronzo. Ho sonno.”

“Mmm..allora devo fare quello che posso per accompagnarti nel dolce mondo dei sogni.” Disse baciandolo languidamente.
“Sei..sdolcinato.”
 
 

*

L’indomani mattina, Jared fu svegliato da un vassoio con la colazione e una rosa rossa appoggiata lì.
“Jensen..non sono una ragazza!”
“Ma sei il MIO ragazzo., quindi non fare il guastafeste.”
“Tanto non mi distrai,lo sai. Dobbiamo fare un discorso.”
“Discorso?”

“Mi hai scritto che il pensiero che possa lasciarti, è peggio dell’inferno.”
“Sono sicuro di non aver mai scritto una cosa del genere.”
“Hai paragonato questo alle torture dell’inferno..”
“Ero sbronzo. Non ricordo.”

Jared lo acchiappò per la maglia fino  a farlo crollare su di lui.
“AHHH. Jared! Ma sei impazzito, ci ho metto tempo a fare tutto..la marmellata di ciliegie come piace a te, poi..la stai versando tutta sul letto..” disse, notando il tubetto colare sulle lenzuola.
Jared gli sorrise.
“La marmellata me le dipinge di rosso, ma io vorrei che me le faccia venire rosse tu a furia di baciarmi.”

Jensen lo fissò solennemente per poi agguantare le sue labbra e farlo mugolare dal piacere.



















Note dell'autrice: ragazzi non ci sono parole per le farfalle che mi svolazzano dentro dopo questo capitolo..<3333
alla prossima!! Entro la settimana vi farò sapere se continueò questa storia o se inizierò il prequel <333

cmq è vero che Jensen quando piange, poi Jared lo rincorre e gli dice che è stato FANTASTICOOOO