Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: Biblioteca    09/04/2020    2 recensioni
In un diario, un'anonima protagonista racconta una brutta esperienza.
Perseguitata da incubi e in particolare da un mostro (che appare anche fuori di essi), convinta di non poter trovare conforto nè in famiglia nè con la terapia condotta dal dottor Callisto, si butta tra le braccia di ASIM, un guru del web che ha le sue stesse visioni e che dipinge ossessivamente immagini di quello e altri mostri.
Ma quando il lavoro di "purificazione" inizia, la protagonista capisce che qualcosa non va e inizia a sospettare che forse il mostro e il guru non sono nemici ma alleati.
Nasce così una nuova teoria della cospirazione che sconvolgerà definitivamente il precario equilibrio della ragazza.
(Storia in via di pubblicazione su Wattpad: https://www.wattpad.com/908112403-mostro-7-dicembre-2019)
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
9 Aprile 2020
Ore otto. Mi sveglio da un sonno senza sogni e vedo il Mostro.
Faccio colazione e c’è il Mostro.
Vado a meditare e c’è il Mostro.
Non importa dove sono, non importa che faccio. Ormai è sempre con me. Sorride, non dice nulla. Ha sempre lo stetoscopio fallico. Ormai mi chiedo davvero a cosa serva, visto che non lo usa mai.
Da un po’ di tempo però qualcosa è cambiato e non è solo il fatto che mi segue fuori e che sento che non ho più paura di lui.
È cambiato il fatto che sento sempre più il bisogno di parlargli.
In tutto questo tempo, ho parlato di lui a tutti: a Callisto, a ASIM, al diario e perfino ai miei genitori. Ma non ho mai parla CON lui nel vero senso della parola.
Non ho mai provato a chiedergli “cosa vuoi tu da me?” che sarebbe di solito la prima cosa da fare in generale con chi ti va dietro.
Mostro o umano che sia.
Non l’ho fatto nei sogni, non l’ho fatto da lucida e forse ho sbagliato.
Dopo il primo yogurt pieno di zuccheri che ho mangiato (l’avevo scritto nel diario due giorni fa), visto che non riuscivo a dormire ne ho mangiato un altro. E poi un altro ancora. Ne mangiavo uno mentre scrivevo a ASIM che lo avevo pagato e lui ringraziandomi mi chiedeva i dati per la ricevuta.
Io i dati glieli ho mandati, la ricevuta però ancora non mi è arrivata.
E così ho mandato a puttane tutta la dieta a bassi zuccheri che avevo organizzato. Oggi mi sono fatta anche un panino colo prosciutto per pranzo e non avrei mai immaginato di sentire così tanto il buon sapore dell’affettato.
Sarà anche un’illusione. Sarà che quando non mangi una cosa che non ti piace per tanto tempo e poi la rimetti in bocca, le papille gustative urlano di gioia per la semplice illusione di avere finalmente qualcosa di buono. Però non importa: quel panino è stato il mio pranzo migliore da quando ho iniziato la dieta.
Le verdure sono tante e buone, ma se devono essere di stagione, alla lunga stancano. È bene non eccedere in nessun caso, né in carne né in verdure, ed è bene dare una possibilità anche ai cibi che di solito non piacciono. Non amavo gli spinaci, ma ormai li so fare anche con burro e peperoncino e devo dire che così vengono proprio buoni! Ma non sono ancora pronta a rinunciare alla carne. E ora che ho ripreso anche un po’ di zuccheri, mi sento decisamente meglio.
Ho avuto molte amiche che avevano deciso di diventare vegetariane o vegane e ora mangiano più carne di prima. Così come ho avuto amiche all’università che si dicevano socialiste-anarchiche e poi andavano al McDonald.
A pensarci bene, tutte queste persone erano più conoscenze che amiche. E a pensarci ancora meglio, l’unica persona veramente estrema in caso di dieta era un ragazzo, vegano convinto, che però si guardava bene dal costringere gli altri a fare come lui. In tutto il tempo che l’ho conosciuto, non l’ho mai sentito lamentarsi dei pasti degli altri o vantarsi della sua insalata. Si sedeva con noi con le sue verdure, sempre diverse. Sorrideva, chiacchierava, parlava degli esami, del suo papà che a quanto ricordo era stato malato.
Se mi avesse dato consigli sulla dieta, tuttavia, mi sarebbe stato subito antipatico.
Quindi perché mi sono lasciata convincere così facilmente da ASIM? Passando così un mese (più o meno, ho iniziato la dieta subito dopo il primo incontro, quindi forse non è un mese, ma il tempo è tipo dilatatissimo in questo periodo) a sentire addosso la stanchezza e con la pressione piuttosto giù.
Non voglio tornare a mangiare solo schifezze, questo no. Ma voglio potermi concedere qualche sfizio.
A ben pensarci, a parte la “dieta” e la questione dei videogiochi e dei film, ASIM non mi ha dato mai ordini particolari. Ma una persona che quando apre bocca (o poggia le mani su una tastiera) inizia a prendersela con tutti (farmaci, cibo, frequentazioni tossiche) non può non influenzare almeno un po’ i suoi lettori.
Poi dice sempre che ognuno è libero di fare come vuole, ma sembra detto in quel modo che usano i genitori quando parlano con i ragazzini, sperando di farli sentire in colpa. E riuscendoci.
 
Mi sono resa conto che mentre scrivevo il Mostro mi osservava sorridendo ancora più del solito. Sembrava veramente felice delle mie elucubrazioni (chissà forse anche da dove stava poteva leggere il diario). Non mi resta che parlargli, non ho scelta.

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Biblioteca