Kisses

  Musa ti abbraccia mentre piange, terrorizzata dall'idea di perdere tutto — la scuola, il padre, le sue amiche, te.

  «Ora pensa solo a fare un gran concerto, promesso?»

  Musa singhiozza tra le tue braccia e annuisce, ma non sembra tanto convinta.

  Decidi allora di darle qualcos'altro a cui pensare.

  Le baci teneramente i capelli, un gesto affettuoso di un'amica che vuole solo confortarne un'altra.

  Le accarezzi il collo con le mani e le baci gli zigomi, un tocco gentile e delicato, quasi impercettibile.

  Musa alza lo sguardo, poggia su di te gli occhi lacrimanti e ora sgranati e ti guarda attonita. Tu le sorridi con le tue labbra carnose e prosegui il tuo viaggio sul suo viso, scoccandole un bacio più lungo sulla pelle morbida tra l'occhio destro e la fronte.

  Musa chiude gli occhi e non piange più, ma resta tra le tue braccia.

  Il concerto è finito e lei è stata, naturalmente, strabiliante; ha lasciato tutti sbigottiti, anche quel padre che poco prima era stato la causa delle sue lacrime, e per un attimo l'interezza del pubblico l'ha guardata come la guardi di solito tu. Ha persino sconfitto Stormy da sola, splendendo così intensamente da poter illuminare tutto l'universo.

  Musa viene verso di te con le labbra incurvate all'insù e due bicchieri con un liquido colorato al loro interno. «Ciao. Ti va un po' di succo?»

  Ricambi il sorriso. «Certo»

  Ti porge il bicchiere e bevi un sorso della bevanda; lei fa lo stesso; si staglia un silenzio imbarazzante.

  «Sei stata davvero meravigliosa» le ripeti; glielo avrai già detto un milione di volte, assieme alle altre Winx, ma non credi che sia abbastanza — che possa mai esserci un abbastanza, con lei.

  «Grazie, davvero» ti risponde.

  «Anche Riven sembrava impressionato» le fai notare — e dirlo ti costa parecchio, ma sai che è giusto.

  Musa ridacchia; i suoi occhi sono brillanti di felicità. «Non era per lui che ho cantato»

  «Per tua madre» provi, con la voce spezzata — non vuoi credere alla speranza che è scoccata vertiginosa nella tua testa.

  «Certo» ammette lei, «anche» aggiunge. Si avvicina a te e ti dà un veloce bacio sulla guancia, vicinissimo ai contorni delle labbra rosee.

  Sei sicura di essere arrossita e non sai che dire o fare mentre lei, ancora gioiosa, si volta e se ne va.

  Puoi solo guardarla correre con quell'aria entusiasta e toccarti la guancia arrossata, mentre ancora avverti la sua bocca sulla tua pelle.