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Autore: lucketta    11/04/2020    2 recensioni
Erano passati due mesi, due tremendi mesi... l'assenza e la sofferenza era diventata la sua migliore amica. Come si può andare avanti?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Un altro capitolo di questa storia, questa volta più leggero...spero vi piaccia.

Ron era appena uscito dalla doccia e con la grazia di un elefante afferrò l’asciugamano appoggiato sul lavabo, e se lo arrotò sui fianchi, facendo sgocciolare l’acqua sul pavimento. 
In modo goffo e instabile uscì dal bagno senza ciabatte lasciando umide impronte nel corridoio fino a camera sua. 
Aprì la porta e distrattamente si sedette sul letto, arruffandosi i capelli ancora bagnati.
“Oh, scusami forse avrei dovuto aspettarti giù” disse una voce imbarazzata e intimidita.
Ron alzò gli occhi sorpreso, guardò in direzione della voce e le sue orecchie avvamparono all’istante, il sorriso gli illuminò il viso.
“Miseriaccia, Mione… non ti ho sentito arrivare!” esclamò in tono sorpreso. Istintivamente si alzò per abbracciarla.
Lei lo guardò con sguardo allegro e si diresse verso di lui.
“Ti ho spaventato?” gli chiese mentre Ron le cingeva i fianchi.
“No, sono solo sorpreso… oh, ti sto bagnando tutta” Ron ricordò improvvisamente di essere ancora bagnato e di essere quasi praticamente nudo.
Anche Hermione parve rendersi conto della nudità del ragazzo e imbarazzata dal contatto delle sue mani contro la pelle nuda di Ron si allontanò di qualche centimetro mentre Ron le teneva ancora le mani sui fianchi. 
Quella inaspettata vicinanza e quel contatto appena accennato fece fremere i cuori dei due ragazzi, che si guardarono per qualche secondo negli occhi con le guance arrossate.
 “Aspetta solo un secondo..”disse Ron distogliendo lo sguardo dal viso imbarazzato di Hermione
“Se è un problema posso uscire… sono stata indiscreta a salire” disse con un filo di voce Hermione
“Ehi ecco...ho quasi fatto” disse Ron mentre in fretta si infilava una T-shirt bianca
“po-potresti voltarti soltanto un attimo” disse Ron con le orecchie che avevano ormai preso fuoco.
Hermione capì subito il motivo della sua richiesta, e anche se con leggera riluttanza voltò le spalle a Ron. 

Non aveva immaginato che Ron potesse uscire dal bagno svestito, di solito quando soggiornava da lui in estate, lo trovava già bello e pronto. 
Ma Hermione appena varcata la soglia di casa Weasley, dopo un abbraccio ad Arthur e Molly, e un bacio a Ginny si era fiondata su per le scale diretta in camera di Ron. Sperava di trovarlo ancora addormentato per poterlo risvegliare con un soffice bacio sulla guancia. 

Nell’ultimo anno passato in viaggio alla ricerca degli Horcruxs, Hermione osservava di tanto in tanto Ron dormire. 
Il ragazzo anche nel sonno riusciva ad essere goffo e buffo. Si addormentava a pancia in sù con una mano sotto la guancia e le gambe rigorosamente aperte. Il suo viso era sempre rilassato, con le labbra socchiuse e il respiro profondo. A volte sorrideva o mugugnava qualcosa. Una volta addirittura Hermione si convinse che stesse pronunciando il suo nome. Era tenero e bellissimo, mentre era inconsapevole e assolutamente spontaneo. 
La ragazza era curiosa di sapere cosa si nascondesse dietro le ciglia chiuse del ragazzo, quali sogni lo accompagnassero durante la notte.
Capitava ormai sempre più spesso che lei si addormentasse con il desiderio di stringerlo a sé, il fatto di tenerlo così vicino e non poterlo toccare le creava una morsa allo stomaco, ma se non altro poteva addormentarsi mentre lo guardava. 


Con il desiderio di guardarlo dormire, e questa volta poterlo abbracciare, era corsa per le scale, non pensando, erroneamente, che potesse esserci scena più bella. 
Quando salì in camera e non lo trovò si disse che probabilmente fosse già in bagno e decise di aspettarlo affianco alla porta, lì dove Ron aveva appeso tutte le sue foto. 
Hermione rimase un paio di minuti a guardare divertita le facce buffe di ron da piccolo, quando sentì qualcuno sedersi sul letto. 
Si girò di scatto e lo vide, lì seminudo, bagnato. Hermione pensò che fosse magnifico, bellissimo e sexy e arrossì a quel pensiero.
E adesso che l’aveva fatta girare per poter coprire il resto delle sue nudità Hermione era quasi dispiaciuta, non voleva che si vestisse, voleva indugiare ancora un po’ con lo sguardo sui pettorali appena definiti e le spalle larghe del ragazzo.

“Ecco, puoi girarti” disse Ron bloccando il flusso di pensieri di Hermione
Hermione si girò e lo guardò interessata. Ron indossava un jeans scuro un po’ strappato e la t-shirt bianca. Le piaceva il modo in cui si vestiva, trovava sexy lo stile un po’ casual. Non sopportava i ragazzi che si curavano troppo del proprio aspetto. Ron era semplice non gli interessava molto ciò che metteva addosso, gli interessava stare comodo. 
Ron la guardò curioso vedendo indugiare lo sguardo di lei sul suo corpo. 
“Che dici va bene? Mi dovrei cambiare? Forse sono troppo trasandato...” le disse cercando di decifrare la sua espressione
“Da quando in qua ti interessa quello che pensano gli altri?” gli chiese Hermione con un mezzo sorriso divertito. 
“Non quello che pensano gli altri, mi interessa quello che pensi tu” rispose Ron
“Stai benissimo Ronnie” disse Hermione arrossendo “Ma stavi meglio prima” continuò senza volerlo dire ad alta voce.
“Se preferisci posso anche spogliarmi” disse compiaciuto mentre Hermione arrossiva
Ron guardò la ragazza mentre imbarazzata si mordeva il labbro inferiore, aveva gli occhi dolci e penetranti. Indossava un abitino leggero rosso a stampe floreali bianche, che le arrivava al ginocchio e le cadeva morbido, lo scollo a barca lasciava intravedere il collo delicato e le spalle perfette, indossava delle zeppe con la fascia camoscio e il tacco di paglia. 
Ron non l’aveva mai vista così bella. Non pensava che un paio di tacchi potessero conferirle un’aria così sexy. 
Ron a quella vista non resistette e le si avvicinò pericolosamente. 
Hermione si irrigidì non voleva mostrarsi adulante, ma Ron era sempre più vicino, si muoveva lentamente e quando le prese la mano per avvicinarla a sé, Hermione sentì il cuore batterle nelle orecchie. Da quando la prima volta lo baciò con impeto durante la guerra, non avevano avuto molti momenti di tenerezza e quando sentì finalmente le dita delicate di Ron afferrarle i polsi e tirarla a sè, pensò che non vedeva l’ora di appoggiare le sue labbra sulle sue.
Ron le cinse i fianchi con desiderio e guardò famelico le sue labbra. Si avventò con impeto e la baciò. Era come se da quelle labbra dipendesse la sua stessa vita, Hermine si aggrappò alle sue spalle mentre con le dita toccava i capelli umidi del ragazzo.
Ron si chinò un po’ per abbracciarla meglio e fece scivolare una mano sul collo scoperto di Hermione, accarezzandole piano l’incavo tra il collo e la spalla, fino a risalire delicatamente verso il suo orecchio. Le accarezzava piano tra il collo e l’orecchio mentre Hermione si lasciava sfuggire un sospiro, e si strinse con maggiore energia al corpo di Ron.
Le loro labbra si assaporavano e stuzzicavano sempre con più bramosia. Hermione morse il labbro inferiore di Ron, che non potè fare a meno di gemere.
Ron fece scivolare le sue mani sui fianchi di lei, il vestito era così leggero che sentiva il calore del corpo di Hermione sotto il tuo tocco, mentre Hermione aveva cominciato a spostare lentamente le sue mani verso l’incavo della schiena di Ron, arpionando leggermente le sue dita.
Rimasero così incastrati per qualche minuto, quando Ron si staccò.
“Mi sei mancata da morire” le disse senza fiato
Hermione appoggiò la sua guancia al petto morbido del ragazzo e riuscì a sentire il suo cuore battere fortissimo.
“A me di più” disse mentre si beava di quel calore.
Ron le baciò i capelli che profumavano di vaniglia, chiuse gli occhi e la strinse a sè.

“hem hem…scusate, non vorrei disturbarvi, ma la mamma si è indispettita e mi ha mandato a chiamarvi” disse Ginny con un ghigno divertito
“Avanti scendete a dare una mano… la cucina è un disastro” continuò mentre si dirigeva verso le scale.
Ron ed Hermione si guardarono negli occhi imbarazzati con un sorriso che illuminava i volti.

Scesero le scale tenendosi per mano, decisi a non allontanarsi nemmeno per sbaglio i loro corpi e arrivarono i cucina mentre gli occhi indagatori di Molly li scrutava.
“Ron hai ancora i capelli bagnati, avanti asciugati e poi sistema il tavolo in giardino, oggi ho voglia di pranzare stare al sole” disse Molly con aria soave.
“Hermione, tesoro potresti aiutare Ron e ad apparecchiare?” disse rivolgendosi alla ragazza che aveva un sorriso stampato in faccia.
“Certo signora Weasley, ha ragione oggi è una giornata perfetta per pranzare all’aperto”
Ginny li raggiunse, sgattaiolando per evitare che la madre potesse affidarle altri compiti da fare, aveva già pulito il giardino e sistemato le sedie, e non vedeva l’ora di stuzzicare la coppietta.
“Ronald, allora sei diventato un vero Grifondoro” esclamò la rossa con divertimento, dando un colpetto sui fianchi all’amica.
“Gin… te l’ho detto nessuno resiste al fascino Weasley” disse ironico mentre guardava torvo la sorella.
Hermione non riuscì a seguire la loro conversazione e abbassò lo sguardo sui piatti impilati sul tavolo.
“Allora? Cosa è accaduto prima in camera?” disse Ginny sottovoce all’amica facendole l’occhiolino.
Hermione non poté trattenere un sorriso
“A cosa ti riferisci?” le rispose con finta ingenuità
“Oh, ma dai, andiamo… ti ho vista con le labbra arrossate e l’aria sognante, ti prego raccontami qualcosa…” la implorò Ginny
Hermione non fece in tempo a rispondere che un crack attirò l’attenzione della rossa.
“Oh beh… il tuo interesse è appena scemato, piccola curiosona” le disse con dolcezza Hermione.

Finalmente era arrivato, finalmente era lì. Harry e il suo meraviglioso sorriso la stavano finalmente guardano.
  
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