( 7 Settembre, Piazza San Pietro)

Ben presto e non per la prima volta
il cielo apparve sereno
all'aprirsi del cuore.
Un'infinità di fedeli
si fermarono ad ascoltare parole
che venivano da una voce santa
in quel tardo pomeriggio.

Un vento di speranza
accarezzava il mio volto,
non mi aspettavo di ritrovarmi qui,
da una parte tenevo l'amore
e dall'altra gli amici più cari,
il tempo veloce fra le dita scorreva,
nei miei sogni c'erano preghiere.

Il papa alzò le mani 
e con lui tutta la folla si preparava
ad essere accolta dall'incadescente profumo di sincero spirito,
non mancava poi tanto
ad un chiaro messaggio di pace,
non mancava poi tanto
ad un immedesimo segno di luce.

E tu eri bella
anche se fatta più pensieri e parole
che di corpo e raggi di sole,
eri presente come era presente la vita,
che in silenzio nell'arrivar della sera
sussurrava nell'orecchio le parole di un attore,
sussurravi nell'orecchio le parole dell'amore.

Il vento accarezzava i nostri volti
ed era un vento che in silenzio coccolava,
non ci sentivamo più dispersi,
eravamo nel tramonto dell'uomo
più bello e credule che c'è,
il tempo scorreva normale nei nostri cuori
illudensosi di sogni e di parole.

Sentivo il digiuno
non più come un qualcosa di perso,
apprezzavo chi apprezzava la vita
nel più profondo mistero
in cui la luna ad osservarla ci invita,
tra le lacrime del mondo
comparve nel cielo una croce.

Un vento aulente di purezza candida
accarezza il tuo volto,
non ti aspettavi di essere amata così,
dopo una lunga confessione di pensieri
che ci rivelò ancora una volta il suo nome,
il tempo era una clessidra nei tuoi occhi
che rivelava al mio cuore i tuoi sogni e desideri.