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Autore: leila91    14/04/2020    25 recensioni
Quando era piccolo, Nathaniel Pietro Barton non sopportava il suo nome.
Troppo lungo, pensava, poco figo, si diceva.

(Post!Endgame // Fluff-angst)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Morgan Stark, Nathaniel Pietro Barton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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What's in a name



 

Quando era piccolo, Nathaniel Pietro Barton non sopportava il suo nome.
Troppo lungo, pensava, poco figo, si diceva.
All'asilo era pieno di Jake, Will, Eddie, senza contare il numero insolitamente alto di Tony, fin troppo esaltati dal chiamarsi come il famoso Iron Man.

Gli anni passarono e Nathaniel venne a poco a poco a patti con quel nome troppo ingombrante e tanto diverso da quello di Cooper e Lila.

Lo abbreviò in Nate e Pietro venne ridotto a P.

Sapeva che i suoi genitori lo avevano chiamato così in onore di due loro amici, ma di essi Nathaniel non conosceva quasi nulla né gli interessava saperne.

Ricordava che un un giorno suo padre era tornato a casa con l'espressione più triste che Nathaniel avesse mai visto.

Nate era convinto di averlo salutato da poco, ma dentro si sentiva come se fossero passati degli anni.
Clint Barton aveva abbracciato lui, il figlio più piccolo, in un modo completamente diverso dal solito.
Lo aveva tenuto stretto a lungo, dando sfogo alle lacrime, fino a quando sua madre non era intervenuta per staccarlo da lui.

"Tesoro, così lo spaventi..."

"Non tornerà, Laura. Lei è... Lei è..."

"Lo so."

E Nate aveva capito, con una perspicacia che avevano solo i bambini, che quel giorno suo padre non aveva perduto solamente un'amica, ma un frammento di anima.

Una parte di sé, che disperatamente aveva cercato di ritrovare anche solo per un istante abbracciando suo figlio.

Ma anche allora, anche di fronte a quello, non aveva chiesto di più.
 

*
 

La piccola Stark aveva all'incirca la sua età e uno sguardo curioso, brulicante di domande e di aspettative.

Nate l’aveva vista per la prima volta al funerale del padre di lei, il signor Tony, ma la conobbe ufficialmente solo diverso tempo dopo, quando lui aveva sette anni e lei una decina.

Fu l'aver scorto nei suoi occhi lo stesso dolore di suo padre che lo spinse a parlarle e a presentarsi col suo nome completo, senza diminutivi.

Il pomeriggio passato con lei, Nate non lo dimenticò mai.

La sera, quando Clint venne a riprenderlo, Nate gli si fiondó fra le braccia e lasciandolo a bocca aperta gli mormorò una sola parola: "Grazie".

*
 

“Il compito di quest'oggi è un po' particolare, bambini: voglio che mi raccontiate come mai i vostri genitori vi hanno chiamati così.”

Nathaniel Pietro Barton sorrise alla maestra di Inglese; poi impugnó la biro chinandosi sul foglio bianco.

"Mamma mi ha detto che ti chiami così in onore di zia Nat. Io l'ho vista solo una volta sai, ma il mio papà la conosceva bene. Mamma! Racconta a Nate di zia Nat!"

Morgan aveva una parlantina irrefrenabile ma a Nate la cosa non aveva dato fastidio. Dentro di sé sentiva che c'era qualcosa di profondo che univa le loro storie, i destini delle loro famiglie. E quel giorno, a casa Stark, scoprì che quel legame riguardava anche il destino dell'intero pianeta.
 

Col suo cuore di bimbo colmo di gratitudine e orgoglio, rispose alla domanda posta dalla maestra. 

Mi chiamo Nathaniel Pietro perchè a loro devo tutto. Come ognuno di noi.

Pietro ha ridato un padre alla mia famiglia. 

Natasha ha ridato un'anima al mondo. 









 

Note autrice:

… io non so bene che dire, in realtà: tutto ciò è molto diverso da quello che scrivo di solito, ma mi è nata dal cuore (complici diversi rewatch di Endgame)
Adoro il fatto che il piccolo Barton debba il suo nome a due personaggi meravigliosi, e di sicuro questa flash non rende comunque loro giustizia (fan di Natasha, perdonatemi), ma spero possiate comunque apprezzare.

L’incontro tra Morgan e Nate è ovviamente una mia fantasia, invece il fatto che la piccola Stark chiami Natasha “zia” l’ho trovato in una splendida ff di T612, Rescue (cara, non so se leggerai mai questa storia, ma in parte te la dedico, conoscendo il tuo amore per Nat)

Nate è nato nel 2015 stando a Wikipedia, invece Morgan fra il 2018 e il 2019. Lui dovrebbe essere quindi più grande di lei, ma ho ipotizzato il fatto che nei cinque anni intercorsi dallo schiocco lui non sia invecchiato, così come non lo sono tutti quelli spariti (e che quando riappaiono in Endgame difatti sono uguali a come lo erano in Infinity War.)

Il titolo è una citazione di Romeo e Giulietta.

Chiudo qui queste note chilometriche e vi ringrazio di aver letto. Vi invito inoltre, se vi va, a lasciare un commento, perchè si è trattato di un piccolo esperimento.

Un abbraccio,

Bennina

 
   
 
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