Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: homevsoon    14/04/2020    0 recensioni
«Ti prometto che tutto andrà bene» sussurra, le palpebre calate sui suoi occhi blu, liquidi di lacrime.
«Sono stanco, Louis» dice solo Harry, la voce rotta.
«Lo so, mi dispiace».
|One shot ispirata alla canzone 'Priest' di Julia Michaels.| 1k parole
Genere: Angst, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PRIEST
 
«Sai cosa, Louis? Sei proprio un bugiardo! Avrei dovuto capirlo sin dall’inizio che non avrebbe mai potuto funzionare tra noi e invece è proprio questo che mi attraeva di te. Eri come una sfida, per me, qualcosa di rotto che io avrei dovuto aggiustare. Dio, sono stato proprio un idiota!»
Harry cammina in tondo nella stanza mentre sbraita contro Louis che, appoggiato allo stipite della porta, lo guarda interdetto, come se il suo cervello non riuscisse a processare il fatto che quelle parole stanno uscendo dalla sua bocca. Hanno avuto così tante volte questa discussione, negli ultimi dieci anni, che non può credere di trovarsi di nuovo a questo punto.
 
«Questa è bella! Io, un bugiardo! Dovresti pensare a tutte le stronzate che hai detto tu prima di accusare gli altri: “Louis, ti amo”, “Louis, non voglio perderti, ti prego non mi lasciare”, “Louis, troveremo il modo di farla funzionare, te lo prometto”. Stronzate, tutte stronzate, Harry! E per cosa poi? Per uno stupido contratto? Sei incredibile, sul serio», ribatte con voce tremante.
 
Harry si ferma nei suoi passi, voltandosi verso Louis e indirizzandogli uno sguardo pieno d’odio, per poi camminare nella sua direzione e pararglisi davanti: «Non è uno stupido contratto, Louis, è la nostra vita. È quello che avremmo potuto essere se tu non avessi deciso, ancora una volta, di piegarti ai ricatti di un uomo rivoltante a cui non interessa altro che il denaro. E quello che non riesco a credere è che tu abbia accettato di usarmi per i suoi scopi. Devo rinfrescarti la memoria su quella volta che mi hai quasi pregato in ginocchio di presentarmi sul red carpet insieme a te, promettendo di presentarmi finalmente come il tuo ragazzo, per poi dire semplicemente che “dopo tanto tempo abbiamo affrontato i nostri problemi e siamo ritornati amici come un tempo ed eri molto felice che io supportassi la tua carriera da solista” ? Come tuo solito l’unica cosa che sai fare è rigirare i fatti, così da sembrare innocente. Be’, ti dirò una cosa, Louis, io so come stanno davvero le cose, quindi se hai bisogno di fare ammenda per i tuoi peccati vai da un prete, non venire da me con le tue patetiche scuse!» Harry spinge Louis dalle spalle mentre parla, furioso. Louis lo guarda, non sa cosa dire questa volta. Non ha mai avuto intenzione di far soffrire Harry, eppure tutto ciò di cui lo accusa il riccio è vero: non ha mai avuto il coraggio di uscire allo scoperto e in un certo senso, sì, lo ha usato, perché sapeva che una loro riconciliazione pubblica lo avrebbe aiutato con le vendite e, pensava, avrebbe anche messo a tacere qualche voce e che magari li avrebbero finalmente lasciati in pace. Ma i suoi sentimenti per Harry erano sinceri, lo sono sempre stati.
Perciò Louis sta zitto, e si fa spingere. Diamine, si farebbe prendere a pugni in faccia, se Harry lo volesse.
 
«Non hai niente da dire?», lo provoca Harry, spingendolo di nuovo «bene, come sempre quando si arriva ad un confronto Louis Tomlinson non è in grado di portare avanti una conversazione. E sai perché Louis? Perché sei nel torto e lo sai. Ma ora dimmi, io cosa dovrei fare della mia, della nostra vita, eh? Cosa ti aspettavi, di giocare alla famigliola felice e riempirci di tatuaggi l’uno per l’altra e se poi finiva male coprirli e basta? Non funziona così, Louis. Devi smetterla di pensare di poter accendere e spegnere le persone come ti pare e piace perché io sono stanco-»
 
«Harry, ti prego…» lo interrompe Louis.
 
«No, niente ti prego. Vuoi sapere una cosa davvero divertente? Tieniti forte perché ti farà tremare le ginocchia. Io e Niall abbiamo inventano un gioco, si chiama “chi sarà la prossima finta fidanzata di Louis Tomlinson?”, io ho puntato cento dollari su Eleanor. Tanto lo sappiamo tutti che alla fine torni sempre da lei».
 
Louis alza lo sguardo dal pavimento e fissa le iridi azzurre in quelle verdi dell’altro.
«Sei ingiusto. Lo sai cosa succede se non faccio quello che mi dicono» dice, con tono pacato.
 
«Sì, Louis, lo so benissimo. Lo so perché io l’ho fatto e hanno tentato di rovinarmi e l’immagine che mi hanno cucito addosso mi perseguiterà per tutta la mia carriera, eppure eccomi qua. Loro hanno avuto i tre milioni che volevano e io sono libero, non è stato così difficile. Tre milioni non ti mancano» risponde Harry, facendo un passo indietro e lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi, inermi.
 
«Io devo proteggere la mia famiglia, Harry».
 
«Questo è quello che racconti a te stesso per non sentirti in colpa. Prova a chiedere a Lottie come si sente a riguardo, o alle gemelle. Prova anche solo a pensare a tutta la merda in cui cresceranno Doris e Ernie. E forse te lo stai dimenticando, ma pensa a tuo figlio, che cresce con quella psicopatica mentre tu fai la figura del padre che abbandona il figlio. Bel modo di proteggerli». Harry sa che non dovrebbe dire queste cose, sa che Louis non sopporta che la sua famiglia venga messa in mezzo alle loro discussioni. Però vuole ferirlo come Louis ha ferito lui e allora lascia che le parole gli sgorghino dalla bocca come un fiume in piena. Ancora una volta, Louis tace, il capo chinato verso il basso. Sembra immensamente piccolo agli occhi di Harry, che vorrebbe solo abbracciarlo e dirgli che tutto andrà bene, ma non può lasciarselo fare.
 
«Vuoi sapere se ti penso, Louis: certo che lo faccio, costantemente, ma non nel modo in cui pensi tu. Mi manchi e non mi manchi, perché quando non ci sei mi manca il fiato e allo stesso tempo finalmente riesco a respirare, senza l’ansia di dovermi nascondere o di dover portare avanti questa menzogna dopo dieci cazzo di anni. Eppure senza di te mi sento così incompleto e, onestamente, comincio a pensare che sia vero che le persone danneggiate si trovano tra loro» un singhiozzo lo tradisce scappandogli dalle labbra e Harry si copre il viso con le mani. Gli anelli sulle sue dita scintillano colpiti dalla luce gialla dell’abatjour accesa sul comodino mentre il silenzio invade la stanza, interrotto solo dal suo pianto. Improvvisamente, Harry sente due braccia stringerlo attorno alla vita.
 
«Tu non sei danneggiato», dice Louis, a bassa voce, togliendogli le mani dal viso e accarezzandogli la guancia. Louis appoggia la fronte contro quella di Harry, mentre gli asciuga una lacrima con il pollice.
 
«Ti prometto che tutto andrà bene» sussurra, le palpebre calate sui suoi occhi blu, liquidi di lacrime.
 
«Sono stanco, Louis» dice solo Harry, la voce rotta.
 
«Lo so, mi dispiace».



 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: homevsoon