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Autore: JennyPotter99    15/04/2020    0 recensioni
SEQUEL DI "RED AND WHITE"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando Clary giunse alla piattaforma abbandonata del porto, la macchina, come l’ultima volta, stava già impazzendo, attirando a se qualsiasi cosa.
Peter penzolava dal braccio meccanico di Otto, svenuto.
Ad un certo punto, da esso uscì fuori un affilato artiglio, pronto a trapassarlo da parte a parte.- Che rete tesserai per cavartela?-
-Questa!- intervenne Clary, tirandogli contro una delle enorme spine che collegava la macchina alla corrente.
Quindi essa si conficcò dentro il braccio, una potente scossa elettrica colpì il dottore fino al chip inibitore, facendolo svenire.
Una volta che Peter si fu ripreso, staccò completamente la corrente, ma la macchina continuò a funzionare incontrollata.
-E adesso?- chiese Peter, non sapendo cosa fare.
Clary si avvicinò ad Otto, steso dentro una pozzanghera stordito.- Dottore, si ricorda di me?-
Otto aprì lentamente gli occhi e sorrise appena.- Clary Parker, la ragazza innamorata.-
-Signore, guardi cosa sta succedendo. Dobbiamo fermarla.- continuò lei.
Egli la guardò accigliato.- Non voglio!- esclamò, cingendole forte il collo con un braccio meccanico.
Clary respirava poco, ma riusciva a parlare.- Signore…Mi dispiace tanto per non esser riuscita a salvare Rosie…Si guardi intorno, lei non vorrebbe questo.-
-Rosie…- balbettò piangendo l’altro, abbassando l’arma.
-Ascolti, mi dica come fermarla e sono sicura che Rosie sarà orgoglioso di lei.- aggiunse Clary.
-Dobbiamo affogarla.- rispose il dottore, bloccandole poi un braccio.- Lo faccio io, non voglio morire da mostro.-
Sembrava che Otto fosse tornato in se e finalmente era lui che comandava i suoi marchingegni.
Improvvisamente, il tritio divenne talmente potente che attirò a se le mura dell’edificio, rischiando di schiacciare Mary Jane.
Prima che fosse troppo tardi, i fratelli Parker ressero a mani nude le fondamenta che stavano cedendo.
In quel momento, anche MJ poté scoprire chi fossero stati i suoi eroi fino a quel momento.
-Peter…- sussurrò sorpresa.
Lui le sorrise.- Mary Jane…-
-Peter, Mary Jane, Clary, adesso che ci siamo presentati….Le cose qui si fanno pesanti!- intervenne Clary, sforzandosi per tenere le mura sulle proprie spalle.
-Giusto, scusa.-
Peter la aiutò a scansare il materiale per poi prendere Mary Jane e fuggire di lì.
Clary si voltò un’ultima volta, vedendo il dottor Octavius che distruggeva la sua stessa macchina.
Purtroppo però, questo gli costò la vita e finì annegato nel fiume insieme ad essa.
Peter si aggrappò ad una gru ferma per mettere MJ in salvo e Clary li raggiunse.
-Credo di averlo sempre saputo, chi eravate in realtà…- commentò lei. -Clary…Mi hai salvato la vita. Vuoi essere la mia damigella d’onore?-
Clary aveva sempre desiderato un amica, anche se non si aspettava che sarebbe stata la donna che le era sempre stata antipatica.- Assolutamente sì.- Ad un certo punto, vide i due farsi gli occhi dolci a vicenda.- Bene, okay, vi lascio soli.-
Si tuffò poi nel vuoto e attraverso qualche ragnatela, raggiunse il ponte di Brooklyn.
Sedendosi su quella piattaforma ancora mai finita, dove qualche anno prima aveva salvato per la prima volta la vita ad Harry, si chiese se lui avrebbe mai riconosciuto il posto o se sarebbe mai venuto.
Aspettò 45 minuti, vedendo come il sole calava e le stelle si facevano spazio nel cielo.
Proprio quando aveva perso le speranze e se ne stava andando, una limousine si fermò lì vicino.
Dal finestrino del guidatore si intravide Bernard che sorridendo le faceva un occhiolino.
E mentre Clary ricambiava, ecco Harry scendere dalla macchina e sedersi accanto a lei con la sua maschera in mano.
Ci fu un attimo di silenzio, poi il ragazzo fece un ghigno divertito.
Clary non se l’aspettava.- Stai ridendo?-
-Sì è che…Come diamine ho fatto a non capirlo? White woman e il tuo colore preferito è il bianco!- rispose lui, ridacchiando. Ripensando a suo padre poi, divenne serio.
-Harry, mi dispiace tanto per tuo padre. E’ stato un incidente, io non gli avrei mai fatto del male. Lui ti voleva bene e…Mi sento uno schifo perché gli avevo giurato che non ti avrei mai detto niente.- continuò Clary.
-Sai, quando ero piccolo e fino a qualche tempo fa… Ero così invidioso di lui, volevo essere come lui e puntavo in alto.- spiegò Harry, incrociando i suoi occhi.- Ma non mi sono mai reso conto che le cose più belle ce le avevo accanto.-
La ragazza fu sorpresa da quelle parole, pensava che non gliele avrebbe mai sentite dire.
E così, senza avere più nessuna paura, gli si avvicinò e lo baciò dolcemente sulle labbra.
Harry le accarezzò la guancia e ricambiò altrettanto.
Finalmente Clary aveva tutto ciò che voleva.
***
Lo stesso non si poteva dire di Peter.
Il giorno dopo, Mary Jane si sarebbe sposata nella chiesa più grande di New York.
Clary le aveva sistemato il vestito bianco, il bouquet e poi con le altre damigelle vestite di blu, la stava attendendo in chiesa.
Erano però svariati minuti che Mary Jane era in ritardo, così andò a controllare che stesse bene.
La trovò sul retro, con gli occhi fissi a terra, come se fosse indecisa.
-Ehi, che succede?-
-Lui ha detto che non possiamo stare insieme.- le rispose. Clary capì che si riferiva a Peter.- Ma io lo amo e lui ama me.-
-Lui vuole solo proteggerti. Spiderman ha molti nemici e non vuole metterti in pericolo.- spiegò Clary.
-Ma non può rispettarmi abbastanza da lasciarmi prendere le mie decisioni da sola? Chi proteggerà lui, Clary?-
Il suo discorso non faceva una piega e dopotutto Clary era la prima che se n’era infischiata. Allora le prese i fiori dalle mani.- Va.-
-Cosa?- esclamò l’altra, ridendo.
-Va, corri, che aspetti?! Va da lui!- rispose la ragazza, ridendo insieme a lei.
Quindi MJ afferrò la sua gonna e iniziò a correre in direzione dell’appartamento di Peter.
Fu Clary stessa ad avvisare John Jameson che non sarebbe venuta all’altare e ovviamente lui ne rimase molto deluso.
-Quindi abbiamo la mattinata libera.- commentò Harry, mentre uscivano dalla chiesa insieme agli invitati.
-Già.-
-Vogliamo fare qualcosa?-
Clary lo guardò con un sorrisetto furbo.- Io avrei un’idea.-
10 minuti dopo si ritrovarono su uno dei ponti più alti di New York, con dei caschetti sulla testa, legati con delle corde al bacino, pronti a saltare nel vuoto.
Harry deglutì nervosamente fissando l’acqua del fiume.
-Cos’è quella faccia?! Credevo che volessi farlo!- esclamò Clary, ridendo.
-Okay, no, non dicevo sul serio.- replicò l’altro, scuotendo più volte la testa.
-Hai paura?-
-Un po'…-
Quindi Clary gli prese le mani, mettendosele strette alla vita.- Allora tieniti stretto a me.- gli sussurrò, come la prima volta.
Harry le sorrise divertito e poi la baciò passionalmente.
Ora che stavano finalmente insieme, niente sarebbe potuto andare storto.
Ma Clary purtroppo non sapeva che dentro il cuore di Harry la vendetta ancora lo stava divorando.
 
CONTINUA…
   
 
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