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Autore: Matagot    15/04/2020    1 recensioni
Hogwarts, 1995.
Cedric Diggory è morto al termine del Torneo Tremaghi, Voldemort è tornato e l'Ordine della Fenice è stato da poco ricostituito.
Il Ministero sta portando avanti una propaganda negazionista, a discapito di Harry Potter e Albus Silente, per evitare il panico collettivo che aveva colpito la popolazione magica una quindicina di anni prima. Lord Voldemort ha modo di agire nell'ombra, rimpolpare i propri ranghi e gettare le basi per la Seconda Guerra dei Maghi.
Ma un nuovo player è in agguato, la Plume Blanche sta per fare il suo ingresso nella Storia Moderna Inglese.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Chissà cosa direbbero queste mura, s’ils pourrait parler. 1

 
Buio.

Tutto intorno a lui era buio, più nero del nero assoluto, non sapeva nemmeno lui come descrivere quel colore, che pareva vorticare scintillante e inghiottire l’anima.
Christophe si stava mordendo le labbra così nervosamente da farle ormai sanguinare. Stava spremendo le meningi più che poteva, cercando di trovare un’idea brillante, magari qualcosa di cui aveva letto o sentito parlare in gioventù al durissimo addestramento per entrare nell’esercito elitario de La Plume Blanche.

Le mani legate dietro la schiena e l’essere costretto a stare bendato e in ginocchio non lo avrebbero demoralizzato in altre occasioni, perché anche un soldato de La PB novello avrebbe saputo come liberarsi tramite incantesimi non verbali senza l’uso di un canalizzatore come la bacchetta, ma al momento non riusciva a trovare in lui la lucidità per domare la sua forza magica.

Christophe però continuava a lottare perché la sua mente non venisse divorata da quell’oscurità, quella magia antica quanto oscura, il Plaga Cerebrum. Era riuscito ad identificare la maledizione che gli era stata scagliata contro, a cui purtroppo nessuno aveva mai trovato una protezione, un modo di spezzare la fattura o di difendersi da tanta malvagità. Il suo destino era segnato, a breve il suo cervello sarebbe imploso a causa di quella malignità convogliata tramite bacchetta contro di lui.
 
Pensa, pensa, ragiona! Imbécile! 2 Torna in te!
 
L’Occlumanzia non era in grado di calare una coltre a scudo della sua mente perché agiva come barriera mentale e non fisica sulla materia cerebrale, ma Christophe aveva compreso che rallentava il progredire di quella piaga, che stava inducendo ogni neurone del suo cervello a sopprimere quelli a lui più prossimi, una sanguinosa guerra civile all’interno del suo cranio. Da lì a poco si sarebbe sentito dilaniare e non sarebbe nemmeno più stato in grado di muoversi, parlare o persino di pensare, i suoi due emisferi avrebbero fatto harakiri. Aveva senso guadagnare del tempo per trovare una soluzione ad un rompicapo che non ne aveva una? Eppure lui continuava a resistere.

L’uomo stava combattendo quella tortura con dignità e un che di nobile nei modi, in silenzio, come si era sempre prefissato di morire. L’addestramento al limite della follia che era la sua quotidianità da quando ne aveva memoria gli aveva instillato una tempra d’acciaio, grande disciplina e soprattutto un elevatissimo potere magico, combinazione che lo aveva condannato ad una vita di sforzi e pericoli, una vita che sarebbe terminata a momenti, ma non per questo si sarebbe piegato, avrebbe lottato per liberarsi con ogni fibra del suo essere.
 
Ou je vais mourir honorablement, comme tous mes compagnons! 3
 
Il ricordo di tutte quelle vite spezzate, le vite dei suoi compagni d’armi, vissute intensamente ma per breve periodo, lo riscosse e Christophe vi si aggrappò con una tenacia disumana, doveva sopravvivere, doveva liberarsi e avvertire il quartier generale.
Sentì la risata del suo carnefice, fredda e senza alcuna traccia di emozione, come se fosse un semplice espediente per aumentare la drammaticità del momento.

“Un avversario degno il nostro Moreau, non trovate?”

La voce si abbinava perfettamente alla sua risata, accarezzava le parole con un che di lascivo e pericoloso, come il tocco sinuoso delle spire di un boa prima che soffocasse la sua preda a morte. Christophe udì qualche bassa voce maschile in lontananza concordare con l’affermazione del suo carnefice e addirittura un paio di risate di scherno.

“È un peccato versare sangue puro come il tuo, sicuro di non voler rivelare ciò che custodisci tramite Incanto Fidelio?”

Christophe Moreau si sentì gelare nell’anima, la maledizione stava prendendo più corpo dentro di lui, scavando millimetro dopo millimetro dentro il suo cervello, ma non diede segni di cedimento, non un solo gemito gli scivolò via dalle labbra, lo stesso contegno che aveva tenuto sin dall’inizio della sua tortura.
In ginocchio sul freddo pavimento di marmo bianco, legato e con le forze che stavano per abbandonarlo, si sforzò di alzare il viso verso il punto in cui doveva trovarsi il suo aguzzino, la direzione da cui sentiva provenire la voce.

Vinceremo… Noi… POUR LA PLUME BLANCHE!” 4

Mise tutto sé stesso in quel grido di battaglia, come se fosse un combattente vichingo pronto ad affrontare la morte a testa alta, conscio del suo prossimo ingresso nel Valhalla. Ormai era pronto e rassegnato, sapeva cosa stava per accadere, non sarebbe riuscito a scappare.
Un anno prima, alla vigilia della sua missione speciale sotto copertura, era stato informato dei rischi che avrebbe corso, ma non si era tirato indietro. Aveva accettato con un formale inchino l’onore di quella missione catalogata di livello ED+, extremement dangereuse plus. La probabilità di cadere al servizio non solo della sua patria, ma anche di tutta la comunità magica, era altissima e lui ne era perfettamente conscio. Mentre riceveva il fascicolo con tutti i dettagli del suo incarico, Guillaume aveva stimato che il rischio di morte dovesse avvicinarsi al 96%. Si erano scambiati un intenso, interminabile sguardo, pregno dell’addio straziante che non avrebbero potuto esprimere a parole o a gesti, dato che all’interno del corpo militare non era concesso nessuno tipo di relazione amorosa, tantomeno tra Doubles5
 

Il vuoto.
E il dolore.
Sta esplodendo tutto. Non posso farci nulla.
Se morirò, lui non saprà mai dell’ultimo membro attivo, non lo sa nessuno.
Uccidimi e incastrati da solo, maledetto terrorista!
 
L’urlo di Lord Voldemort squarciò la notte, mentre imprimeva ancor più potere nell’incanto. Il dolore non era quantificabile, ogni singola fibra dell'essere di Christophe anelava alla morte ormai.

Si udì un suono strano ma decisamente inquietante, poteva assomigliare al rumore che avrebbe fatto un budino spiaccicato con forza per terra. Dai dotti lacrimali dell’ormai deceduto Christophe Moreau, Spia di decimo livello de La Plume Blanche e Generale d’Armata della Division International de la PB, iniziò a sgorgare del sangue con fredda lentezza.
 

 
A più di novecento miglia di distanza, all’interno di una base militare segreta nei pressi di Nizza, una lacrima solitaria sgorgò silenziosamente dagli occhi di Guillaume Boulevardier. L’amore della sua vita era appena stato ucciso, sacrificandosi per il bene superiore, una pace che non avrebbe mai potuto vivere e lui non avrebbe nemmeno avuto il tempo di vivere il lutto perché doveva muoversi in fretta, noblesse oblige o in questo caso travail oblige 6. Volse lo sguardo verso il muro di fronte alla scrivania del fu Generale Moreau. Vi era una bacheca, sormontata da una targhetta in oro massiccio recante la scritta ‘Équipe Spéciale Thestral’ 7. All’interno della bacheca c'erano cinque ritagli di pergamena, firmati col sangue da ognuno dei componenti della migliore task force dell’Intelligence francese, La Plume Blanche.
 
I nomi François Dupont, Odette Bourgeois, Marie Lucille Lefévre e Antoine Duplessis erano vergati con quello che ormai sembrava inchiostro ormai sbiadito, mentre l’ultima pergamena, riportante la firma di Christophe, stava mutando ora colore, da sangue a pece. Il Tenente Generale Boulevardier, Direttore della branca Intelligence de La PB, inspirò per tentare di riprendere il controllo delle sue emozioni. Sapeva che il suo Chris era venuto a mancare quando aveva avvertito di essere diventato lui stesso il Custode Segreto dell’Incanto Fidelio stipulato con il suo amato quattro anni prima e ciò poteva significare solo che il pluripremiato Generale d’Armata Moreau era caduto, ma constatare che anche la sua Firma della Vita si stava scurendo fu una devastante ulteriore conferma.
 
Aprì con lentezza un cassetto della sua scrivania ed estrasse un piccolo cartiglio, che si affrettò ad inserire nella bacheca dei migliori agenti segreti della loro organizzazione, pregando Circe, Merlino e chiunque gli venisse in mente che la valutazione azzardata fatta a suo tempo da Christophe si rivelasse l’arma vincente.
 
 
La firma, svolazzante e piena di ghirigori, apparteneva ad Olivia Robin.

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1. Se potessero parlare
2. Imbecille
3. O morirò con onore, come tutti i miei compagni!
4. Per la Piuma Bianca!
5. Doppio - Ad ogni ricercatore dell'Intelligence viene abbinato un soldato a fine addestramento. L'abbinamento vale per la vita. Il soldato agisce sul campo, connesso e coadiuvato dal ricercatore.
6. La nobiltà comporta obblighi - il lavoro comporta obblighi 
7. Squadra Speciale Thestral

Ciao!
Spero di avervi incuriosito almeno un po', o almeno di non avervi annoiato.
Credo di aver inserito tutte le traduzioni necessarie, ma se dovesse essermene sfuggita qualcuna segnalatemelo, provvederò ad inserirla.
Voglio tranquillizzare tutti i non francofoni, i prossimi capitoli conterranno meno termini in francese e comunque inserirò sempre delle note esplicative.

 
   
 
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