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Autore: Trottola99    15/04/2020    2 recensioni
Alcune notti ci raggiungono in momenti di debolezza quando i nostri demoni stanno per prendere il sopravvento, quindi cosa c'è di meglio di riversare tutto il dolore come inchiostro nero su una pagina bianca?
Genere: Dark, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E quelle stupide notti...





E quelle stupide notti, in cui ti ritrovi nella tua camera da solo, con una persona a pochi metri da te ma lontana, chiusa nella sua piccola bolla ed irraggiungibile, è lì che ti senti solo. In questi momenti ripensi alle persone che hai lasciato dietro di te, intangibili come i ricordi nei quali le fai rivivere davanti ai tuoi occhi, e desidereresti solamente poterle toccare.
Invece rimani solo nella tua camera lottando senza muoverti, cercando di calmare il respiro e ricacciando indietro le lacrime che pungono per uscirti dagli occhi. Fa male, e sei stanco. Senti quella bolla che ti soffoca crescerti nel petto e ti chiedi come mai per te deve sempre esser così complicato… quanto invidi quelli che al tuo posto si metterebbero semplicemente ad ascoltare musica o guardare qualche video deficiente, mentre tu non riesci nemmeno ad alzarti da quella maledetta sedia. Perché sai che se lo farai le ginocchia ti cederanno e allora sarà difficile fare entrare l’aria nei polmoni.

Quella mano invisibile lentamente risale dal tuo petto per strangolarti il collo togliendoti il fiato. Vorresti gridare e senti dentro di te le urla strazianti e la voce che rimbomba muta nelle tue orecchie, mentre rimani fermo, immobile, senza muovere un muscolo. Tutto è troppo fragile, rischieresti di romperlo da un momento all’altro se fai anche solo una mossa falsa. Così, nel silenzio della camera, provi a sentire con le orecchie i tuoi stessi respiri affannati per calmarli, ma sai che è inutile. Ormai tu non ti basti più. Da tempo il solo pensiero di farcela da solo è divenuto insopportabile e ridicolo, da quando non puoi mai lasciarti andare.
Da tempo ormai hai smesso di cercare qualcuno che possa starti veramente affianco e che possa farti battere il cuore. Da tempo ci hai irrimediabilmente rinunciato. Per questo continui a puntare sempre persone impossibili o persino a fissarti con celebrità che mai nemmeno conosceranno il tuo nome solo perché così, inconsciamente, sai che non potrai soffrire se troverai sempre nuove scuse per poterti tenere al sicuro. Perché fa male! Fa troppo male e non sai se riuscirai ancora una volta a ricucire insieme i pezzi… lo hai fatto già troppe volte e il tessuto è rovinato e non reggerebbe altri rattoppi. Temi che se ti romperanno ancora una volta poi non saprai più ricostruirti, così lasci perdere e ti chiudi. Fa meno male.

Ma poi tutto d’un lampo, senza averlo programmato o averlo minimamente cercato, arriva qualcuno e ti fa battere di nuovo il cuore. Provi appena a immergere le dita per tastare la temperatura e ritrovi in quella persona tutto ciò che avevi desiderato e sperato di trovare nelle precedenti…
E adesso si, adesso hai troppa paura. Perché una parte di te non chiederebbe altro che di potersi lasciare andare dopo troppo tempo di freddo e buio, mentre tu non riesci a concederti di poter provare davvero qualcosa. Se così fosse, se davvero ti concedessi di poterti innamorare, allora saresti nei guai. Allora quella persona avrebbe il potere di romperti definitivamente. Senza via di ritorno. E cazzo se fa paura.
Quegli occhi, ogni volta che ti guardano, e quelle mani, ogni volta che ti sfiorano con fare totalmente casuale, ti fano impazzire e senti quella voce, quella che questa sera ti grida muta nelle orecchie, che ti supplica in lacrime di potersi liberare. Di poter essere suo e di concederti di amare… ma hai paura. Non sai ancora se ti vorrà o se ti getterà via come tutti gli altri non appena vedrà un giocattolo più interessante… così continui ad urlare in silenzio, dondolando come un fantasma le tue catene ora bagnate dalle lacrime che, alla fine, hanno vinto, riuscendo a ferirti le guance.

Solo, nella stanza, rimane accanto a te, aggrappata con le unghie, una domanda che eviti da troppo tempo…. Posso concedermi di amare?




 
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Ciao a tutti e rieccomi, come sempre, con un'altro dei miei scleri notturni. Prima di pubblicarlo ho pensato e atteso davvero molto tempo, perchè lo ritenevo troppo intimo e personale, ma alla fine mi sono decisa!!!
Come mio solito ringrazio moltissimo tutti coloro che leggono e che vorranno farmi sapere in una recensione cosa pensano del mio lavoro. 
   
 
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