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Autore: We_smile_outside    16/04/2020    1 recensioni
Oh, oh woe-oh-woah is me
The last time that you touched me
Oh, will wonders ever cease?
Blessed be the mystery of love.

Piccola oneshot, incentrata sui pensieri di Kurt dopo la "confessione" di Blaine nella 4x04. Purtroppo per noi, é anche un song-fic basata su "Mystery of love" quindi non so quanto possa essere Klaine. Da uno a dieci, direi un due. Se la leggete, la leggete a vostro rischio e pericolo!
Genere: Angst, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Oh, to see without my eyes
The first time that you kissed me
<< Sono stato con un altro>>
Non era vero. Non era possibile. Non Blaine.
Lui lo amava, loro si amavano. E allora perché? Perché lo guardava con gli occhi lucidi, come se fosse dispiaciuto?  Perché lo guardava come se si sentisse veramente in colpa, come se fosse vero? Forse perché lo era.
-Kurt tu mi emozioni-
Cieco. Fino a quel momento era stato cieco. Come aveva fatto a non vedere la verità? Blaine non lo amava. Non quanto lo amava lui. Sono stato con un altro. Le persone non tradiscono il proprio compagno se lo amano, giusto?
-E questo duetto sarebbe solo una scusa per passare più tempo con te-
Per tutto quel tempo era stato sopraffatto dall’amore per Blaine da non vedere niente di niente. Troppi baci, troppe carezze. Troppo Blaine. Blaine Blaine Blaine, perché a lui?
Boundless by the time I cried
I built your walls around me
Gli occhi pizzicavano, il naso si tappava, le lacrime sul punto di scendere. Non respirava, gli mancava l’aria. Troppo veloce, troppo in fretta, troppo tutto. I suoi muri crollati, le sue certezze distrutte. Si sentiva morire. Non piangere, non piangere. Non ora, non davanti a lui. Quante volte aveva pianto davanti a Blaine? Troppe. Troppe per essere contate, troppe per essere anche solo ricordate.
Non piangere, non piangere. Quello non era Blaine, non era il suo Blaine. Era un estraneo con la faccia di Blaine, con la stessa voce e con gli stessi occhi magnetici, che credeva di avere il diritto di distruggere le mura che il suo Blaine aveva costruito. Le mura che lo proteggevano, che lo facevano sentire a casa. Non piangere. Lui non è più casa nostra.
White noise, what an awful sound
Fumbling by Rogue River
La sua voce trema, esce quasi a singhiozzo. È terribile. Sente le corde vocali graffiare, la gola bruciare per i singhiozzi trattenuti. Si sente sott’acqua; i rumori sono ovattati, gli occhi bruciano, non riesce a respirare. Non percepisce più niente, solo la sua voce che trema. Che parla al suo posto. Che parla anche se vorrebbe solamente urlare “Perché a me? Che ti ho fatto di così brutto per meritarmi questo?”.
Non trova risposte che lo possano soddisfare, la voce comincia a spegnersi fino a diventare un bisbiglio.
Feel my feet above the ground
Hand of God, deliver me
Poi d’un tratto la bolla scoppia, ricomincia a vedere le proprie mani tremare, sente alcune lacrime scendere e il suo respiro accelera. Blaine è davanti a te, aspettando una qualche reazione. Qualunque essa sia, lui è lì e ti guarda crollare. E non puoi permettere anche questo, non a lui, non in un momento del genere.
Vattene, vattene Kurt.
Ogni passo è più pesante dell’altro, ti senti incollare al terreno come se qualcuno non volesse che tu te ne vada. Come se qualcuno ti stesse facendo gravare il tradimento sulle spalle più del dovuto. Non credi in Dio, non credi in nessuna divinità, possibile e immaginabile che sia. Ma preghi, preghi una qualsiasi persona, che sia un passante o te stesso, che ti liberi di questo peso diventato già troppo pesante per essere portato da una sola persona.
Oh, oh woe-oh-woah is me
The first time that you touched me
Freddo. Freddo che lo circondava, freddo che lo avvolgeva. Non aveva avuto mai così tanto freddo in vita sua. Non capiva se erano le sue mani a tremare o lui stesso. Si abbracciò, cercando anche solo una minima traccia di calore in quelle mani tremanti e insicure che si ritrovava.
Non erano come quelle di Blaine, calde e sicure. Non erano come quelle di Blaine, che con una sola carezza lo facevano sentire a casa anche in mezzo ad una tempesta. Come quelle mani che fin dal primo tocco lo avevano riempito di brividi e di farfalle nello stomaco. Non era Blaine a tenerlo al caldo, questa volta.
Oh, will wonders ever cease?
Si meravigliò di quello che, con il giusto potere, una persona potesse fare. Si meravigliò di come l’amore potesse fare così bene ma, allo stesso tempo, così male ad una persona.
L’amore è un’arma a doppio taglio, dicevano. L’amore non è altro che un fucile che tu stesso doni ad una specifica persona, sperando che con esso ti protegga e non il contrario.
Lui aveva commesso l’errore di fidarsi ciecamente di Blaine e di donargli il fucile senza tante esitazioni, sicuro della sua protezione. E Blaine? Blaine l’aveva ripagato sparandogli in mezzo al petto, appena ne aveva avuto l’occasione.
E nonostante questo, nonostante tutto il dolore che lo sparo gli aveva provocato, quel poco che era rimasto di lui continuava ad amare Blaine.
Blessed be the mystery of love.
 
 
Note della Capitana:
Vi dico solo che mentre la scrivevo, non so per quale motivo, mi sono messa a piangere, quindi scusatemi per eventuali errori. Spero vi sia piaciuta!
We_Smile_Outside
   
 
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