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Autore: Biblioteca    17/04/2020    0 recensioni
[Grande Grosso e Verdone]
[Grande Grosso e Verdone]Un mio tributo al primo film di Verdone che ho visto sul grande schermo, in cui immagino la serata di due personaggi del terzo episodio "Saluti da Taormina".
Si tratta di Steven, il figlio dei "bruni arricchiti" Moreno e Enza, in vacanza in un lussuosissimo hotel per cercare di ritrovare l'unione familiare perduta.
In questo albergo, l'unica persona quasi coetanea di Steven (quindicenne e romanista sfegatato) è Irene, che lavora nella hall dell'albergo; precisa e algida, la ragazza finisce per fare amicizia proprio con Steven e i due....
Genere: Commedia, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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“Ah Franco, ciao…” fece Irene alzandosi per abbracciarlo.
Ma era all’improvviso cambiata. Aveva uno strano sorrido imbarazzato. Non sembrava felice di vedere quel ragazzo.
“Cosa ci fai qui? Io sono in vacanza, credevo tu lavorassi!”
“Sì. Ma… Ho serata libera.”
Fu solo in quel momento che Franco e Steven si guardarono. Steven si alzò e tese una mano, gelido.
“Piacere, Steven.”
“Ah… Piacere…”
Steven superava Franco di quasi dieci centimetri. Dopo aver stretto la mano al ragazzo guardò verso Irene. Lei aveva l’espressione stranamente molto tesa.
“Sei… Sei il suo nuovo ragazzo?” domandò Franco.
Steven vide Irene tendersi all’improvviso. Non gli fece alcun segno di dire sì o no. Steven allora agì d’istinto.
“Mi piacerebbe molto. Anche per questo sono uscito con lei questa sera.” Disse serio e cercando di non cadere nel dialetto. Non ebbe però il coraggio di osservare la reazione di Irene.
“Ah! Ah ok… Beh… Ti auguro buona fortuna allora! Irene è piuttosto schizzinosa in fatto di ragazzi!”
“E allora?” domandò Steven senza scomporsi.
Franco incassò il colpo.
“Beh, buona cena allora. Ciao Irene, sentiamoci qualche volta, ok?”
“Sì, certo…”
Franco se ne andò. Era seduto in un tavolo molto più lontano insieme ad un gruppo di altri ragazzi, tutti della stessa età di Irene.
“Non guardarli.” Lo ammonì Irene.
“Perché? Non mi fanno mica paura!” fece Steven, anche se tornò a sedersi.
“Sì ma… Sono conoscenze che vorrei evitare…”
“In effetti si capiva che quel Franco non ti piaceva.”
Ci fu una pausa tra i due. La pizza ormai era quasi finita e Irene parve concentrarsi sugli ultimi pezzi rimasti.
Steven non fece domande. Capì che era capitato qualcosa che l’aveva molto disturbata.
“Sai…” fece all’improvviso Irene “Prima di andare all’alberghiero, io stavo al classico. Come te. Quelli laggiù sono i miei ex compagni di classe. Andai un anno solo. E mi bastò.”
“Non erano gentili con te?”
“Falsi. Tutti molto falsi. Ai loro occhi sono stata una ‘poveraccia’ ad andare all’alberghiero. Ma forse ero poveraccia già da prima. Quel Franco veniva a scuola con la porsche.”
“Ma che annavi ar privato come me?”
“Macchè, no. Ma era un liceo che vantava un certo tipo di alunni, questo sì.”
“Gente co li sordi eh?”
“Già…”
“Vabbhè nun ce pensà. Mo stiamo qui e stiamo tranquilli noi.”
Irene sorrise a Steven e arrossì leggermente.
“Senti… Stavo a pensà… e se poi annassimo ar mare? A fa quattro passi? A ostia ce sta er lungo mare luminoso, credo ci sia anche qui. Perché non c’annamo?”
“Sì, c’è un bel lungomare qui a Taormina. Dal ristorante possiamo raggiungerlo a piedi.”
“Bene.”
 
Steven lasciò la giusta mancia ai camerieri e offrì una granita da un camioncino di Street Food a Irene per dessert.
Il lungomare era bellissimo: lampioni luminosi, spiaggia ripulita dai rifiuti in modo impressionante.
Alla fine Steven si tolse le scarpe e camminò nella sabbia che al tatto gli risultò nettamente migliore di quella di Ostia.
“Ao! Ma ci credi che siamo qui da giorni e l’unico bagno che ho fatto è quello in piscina all’hotel tuo!? Quer giorno che ci siamo parlati, ricordi?”
“E come me lo scordo?” Tenendo le scarpe in mano, Irene lo aveva seguito “E immagino che tu ti ricordi ancora le mutande verdi…”
Steven arrossì.
“Sai… Io ce sto a pensà dalla granita. Ancora non t’ho chiesto scusa pe quella volta.”
“Lascia stare. Non sei il solo a cui è venuto in mente di tuffarsi negli anni in cui sono stata in servizio.”
“Ah no?”
“Figurati. Comunque è vero. Molti di quelli che vengono al nostro hotel, non vanno mai al mare.”
Camminarono in mezzo alla sabbia in silenzio per un po’.
“Senti Steven, posso chiederti una cosa?”
“Dimme.”
“Quello che hai detto a Franco, era vero?”
Steven arrossì moltissimo e per non farsi vedere si mise a fissare il mare.
“Sì, è vero.” Ammise “Tu mi piaci molto, ma… te stai qui, io sto a Roma, non può funziona… e poi tu ce l’hai già er fidanzato no? Però… armeno una cena.”
Steven si girò e vide che Irene lo fissava intensamente. Lui esitò.
Sapeva che Irene era diversa dalle altre ragazze che aveva frequentato, altrimenti lo avrebbe già baciato oppure schiaffeggiato. Invece, con lei, anche lui doveva muoversi. E con molta cautela.
Si avvicinò al suo viso e vedendo che lei non si allontanava, con delicatezza, le prese la mano. Lei allora chiuse gli occhi e si avvicinò ancora di più.
Lì, sotto la luna, i due giovani si scambiarono un tenero bacio.
 
Tornarono in albergo con il taxi. Lei salì in camera di lui solo per lavarsi i piedi dalla sabbia.
Ma poi si stesero sul letto e continuarono a baciarsi.
Non andarono oltre quell’atto però. Erano stanchi tutti e due e sentivano che per quella sera sarebbe bastato. Si addormentarono abbracciati.
 
Quando Moreno quella sera tornò in camera, sentì il bisogno di parlare con Steven. Sentiva che quell’esperienza avuta quella notte con Blanche, avrebbe dovuto trasmetterla anche a suo figlio.
Però, aprendo la porta della camera, vide Steven steso a letto e abbracciato a Irene.
Non ebbe cuore di svegliarli.
E pensò che forse sarebbe stato proprio suo figlio, il giorno dopo, a insegnargli qualcosa sulle donne.
 
FINE
 

(Cari lettori e lettrici, purtroppo molti dei filmati del film di Verdone sono stati tolti. Avrei voluto inserirli insieme agli altri per spiegare meglio tutti i riferimenti interni alla storia. In ogni caso, vi consiglio vivamente la visione di questo film. Grazie per aver letto fino a qui. Alla prossima!!!)
  
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