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Autore: Francy_remus    17/04/2020    0 recensioni
Rose Granger-Weasley sta frequentando il suo sesto anno ad Hogwarts. Purtroppo, dallo Smistamento, lei e Albus si sono persi di vista, lei ha impiegato del tempo ad assimilare la notizia e si sono allontanati. E, da brava, orgogliosa Grifondoro, lei non è mai riuscita a chiedergli scusa. Dopo essere restata imprigionata in una relazione che non la stimolava, Rose cerca di capire cosa succede dentro e fuori la sua persona. Riuscita a capirci qualcosa, farà una figura che passerà agli annali della sua storia personale.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il cielo della Sala Grande era sereno e tranquillo, quella sera. Al tavolo dei Grifondoro si scommetteva su chi sarebbero stati i ragazzi smistati nella relativa casa dal Cappello Parlante, e Rose stava parlando sommessamente con la cugina Lily per provare a farle cambiare idea. 

“Sono stanca dei comportamenti di James, se continua così io inizio a frequentare un Serpeverde solo per contrariarlo!” esclamò infine, piccata. 

“Lily, ragiona” tentò nuovamente la giovane Granger-Weasley “Non avrebbe senso iniziare una relazione con una persona solo per contrariarne un’altra” 

“Da che pulpito” sibilò la cuginetta, assottigliando gli occhi “Guarda che ormai ho capito! Tu esci con Lorcan solo per non pensare a Scorpius” 

“Ti sbagli. Lorcan mi piace davvero, è un ottimo ragazzo. Malfoy invece è così saccente e pieno di sé, mi chiedo come tuo fratello possa essere suo amico” sbuffò, roteando gli occhi. 

“Come ogni anno, è un onore assistere allo Smistamento” la voce della McGranitt proruppe nella Sala, ponendo fine alla loro conversazione “Benvenuti ai nuovi studenti e bentornati a chi invece siede in questa stanza da diversi anni. Sulla linea del professor Silente, che inaugurò discorsi in omaggio alla brevitas, concludo immediatamente augurandovi un buon anno scolastico e, più concretamente, un buon appetito” sorrise la vecchia strega, tornando a sedere tra i colleghi accompagnata dagli applausi degli alunni. 

Terminata la cena, i prefetti si occuparono di accompagnare i primini nelle relative Sale Comuni, mentre agli altri studenti fu concesso, come accadeva da alcuni anni, di posticipare il coprifuoco. Rose e Lily, di coppia, si recarono dai due fratelli Scamander 

“Rosie” Lorcan la attirò a sé semplicemente mettendole un braccio sulle spalle “Scusa se sul treno non sono riuscito a venire da te” 

Lei gli sorrise serenamente “Non preoccuparti” mormorò. E, in effetti, non se l’era presa; ed era convinta fosse solo perché si fidava ciecamente di lui, ma, se avesse setacciato meglio i suoi sentimenti, si sarebbe accorta che non era gelosa perché, banalmente, non era innamorata di lui. 

Lily guardò tristemente il ragazzo della cugina, pensando che probabilmente lui si era accorto di cosa provasse davvero Rose. Poi si voltò verso Lysander. 

“Allora, caro il mio secchione, domattina che lezioni hai?” chiese, stuzzicandolo con un sorriso malandrino. Lui in tutta risposta le fece una smorfia, pensando che adorava il modo in cui lei increspava le labbra e, Merlino, cosa avrebbe dato per poterle sfiorare con la sua bocca. Ma soffocò queste riflessioni totalmente inappropriate da fare sulla propria migliore amica e preferì ribattere con un semplicissimo “Trasfigurazione”. Pochi istanti dopo vennero raggiunti da un ragazzo di Tassorosso che informò Lorcan dell’imminente convocazione da parte dei prefetti della sua casata. 

“Devo proprio scappare, a quanto pare” sorrise imbarazzato, portandosi una mano alla nuca. 

“Mi auguro che James non ne abbia combinata un’altra delle sue” mormorò infastidita Lily quando si fu allontanato. 

“Cosa intendi?” domandò Rose, confusa da quell’affermazione. 

Sia la cugina che Lysander si irrigidirono. La ragazza deglutì nella speranza di prendere un po’ di tempo, poi disse: “A che proposito?” 

“Lily Luna Potter, non ci provare nemmeno. A cosa alludevi con la storia di James?” ripeté Rose, incrociando le braccia sotto al seno. 

“Giurami che non ti arrabbi con Lorcan” la precedette Lysander, ansioso di proteggere il fratello. La ragazza annuì distrattamente, tornando a concentrarsi sulla cuginetta. 

“Da quando vi frequentate, James ha eletto a vittima dei suoi scherzi Lorcan. E lui è stato tentato di denunciarlo ai professori, solo che, beh, non voleva ferirti, così ha deciso di lasciar correre e, soprattutto, ci ha chiesto di non dirti niente” spiegò brevemente la giovane Potter, torturandosi le mani. Rose rimase qualche attimo ferma, difficile dire se stesse meditando o se fosse semplicemente scioccata. Poi si alzò repentinamente, estraendo la bacchetta dalla tasca della divisa e puntando verso il quadro della Signora Grassa. 

“Credo stia cercando tuo fratello. Dovremmo fermarla?” chiese timidamente Lysander. 

“Che intuito il mio Corvonero preferito!” commentò ironica la sua unica interlocutrice rimasta “Ma non penso sia necessario né opportuno mettersi sulla strada di Rose” mormorò poi, ridendo. 

Lui asserì brevemente, poi si mise ad osservare Lily, che a sua volta scrutava il corridoio nella direzione in cui era scomparsa sua cugina. Il giovane Scamander non poté fare a meno di notare quanto si fosse fatta bella in quei pochi mesi estivi: guardava il profilo della ragazza, in un gioco di chiaroscuro magico, scorreva la curva del suo naso desiderando ardentemente di posarvi un leggero bacio. Il tipico profumo vanigliato di Lily, proveniente in particolare dai suoi capelli, gli avvolse delicatamente le narici. Il modo in cui lei si mordeva il labbro inferiore, così innocente e sensuale allo stesso tempo, per celare la sua curiosità. La ragazza si voltò di scatto, tirando una testata al povero innamorato. Dopo essersi lasciata sfuggire un gemito di dolore, si portò una mano a massaggiare la fronte. 

“Cosa stavi facendo così vicino a me?” chiese, indagatrice. Sperava vivamente che lui rispondesse qualcosa di molto sentimentale, le confessasse il suo amore per lei, poi la baciasse dolcemente. 

“Mi sporgevo per vedere se sarebbe tornata Rose” mentì lui con disinvoltura, carpando le ali alle romantiche fantasticherie della ragazza.  

“Buona notte, Lysander” disse, amareggiata e tremendamente delusa, alzandosi per entrare nella Sala Comune di Grifondoro, lasciando l’amico solo e con l’espressione di uno stoccafisso. 

Giunta dietro il quadro della Signora Grassa, scorse la cugina che chiacchierava pensierosa con alcune compagne. Dopo che quelle si furono volatilizzate, la affiancò, con una tacita domanda stampata sul volto. 

“Mi hanno detto che qualcuno ha messo in giro una voce. Si mormora che Lorcan e Louis si siano baciati” sussurrò Rose, mentre si spostava i capelli con un gesto di stizza. 

“Ne hai parlato con lui?” chiese la cuginetta, entrando in punta di piedi nell’intimità della ragazza. 

“Non ancora. Temo possa darmene conferma. Tra loro c’è una relazione molto forte, non mi aspetterei niente di diverso se solo uno non fosse il mio ragazzo” esclamò la giovane Granger-Wealsey, ferita. 

Lysander pensa che suo fratello sia gay, e sai che loro si dicono tutto...” accennò Lily, poi si avvicinò a Rose e la abbracciò. 

 

L’indomani Rose non vide il fidanzato al tavolo della colazione, così decise semplicemente di andare a lezione. Puntò dritto verso l’aula di Pozioni, niente era meglio di un po’ di sano studio per dimenticare i problemi. Poco prima dell’uscio, tuttavia, venne raggiunta da Scorpius. 

Ci mancava solo lui, pensò. 

“Buongiorno cara amica” biascicò ironico. 

“Malfoy. Hai perso il tuo amichetto?” chiese in tono di sfida. 

“Uh, qualcuno qui stamattina si è alzato male. O forse ieri sera ha sentito qualche voce” ghignò “E così il tuo dolce fidanzatino ti avrebbe tradito con tuo cugino?” domandò, fingendo un’innocenza totalmente inappropriata al suo viso da sedicenne. 

“Qui qualcuno invece si è dimenticato di farsi una buona dose di affari propri” ribatté lei. 

“A me è sembrato che quest’estate non ti stessi tanto antipatico. Il problema è Hogwarts o il fatto che io sia vestito?” le sussurrò maliziosamente, divertendosi nel vederla arrossire. Fortunatamente in quel momento arrivarono due ragazze di Tassorosso che interruppero la conversazione, così Rose riuscì ad entrare in classe e a prendere posto lontano da Malfoy. 

Per tutta la lezione, tuttavia, non poté fare a meno di ripensare all’episodio avvenuto quell’estate: nonno Arthur, da sempre in fissa con le diavolerie babbane, come le definiva lui stesso, aveva acquistato una piscina da giardino per i suoi nipoti e l’aveva posta appena dopo la collinetta dietro la Tana. Rose era davvero curiosa di vedere quale fosse il risultato, così, un giorno in cui con i suoi genitori era andata a trovare i nonni, si era incamminata verso la nuova invenzione per ammirarla. Indossava un paio di infradito, degli shorts di jeans e una canotta color salmone per coprire il bikini. Arrivata a scorgere la vasca, accelerò il passo e iniziò a spogliarsi, pronta a bearsi nell’acqua fresca. Dopo pochi istanti di relax, immersa in quel liquido cristallino, sentì due ragazzi avvicinarsi e, riconoscendo le voci, si pietrificò: suo cugino Albus e il suo amico Malfoy. Non appena li vide, restò a bocca aperta: il biondo era a petto nudo ed indossava un costume bianco, mentre il cugino aveva ancora la t-shirt e il costume era verde. 

“Ehi, chiudi la bocca o si riempirà di moscerini” le gridò Scorpius, notando l’effetto che aveva fatto. 

“Taci” sibilò lei non appena fu più vicino, uscendo dalla piscina e mostrando il corpo che decisamente non era più quello di una bambina: il bikini nero fasciava alla perfezione il corpo atletico della ragazza e lo stesso Scorpius si trovò a boccheggiare in cerca di ossigeno, mentre un pensiero sbagliato prendeva forma nella sua testa. Quella deve essere almeno una terza e, che Salazar mi assista, in mano mia sarebbe perfetta. 

“Quando avete finito di guardarvi in modo languido, vi aspetto a fare il bagno” decretò Albus, sollevando le spalle con noncuranza e spogliandosi prima di entrare nella piscina. 

“Signorina Granger-Weasley, quando ha finito di fantasticare e vuole seguire la lezione me lo faccia sapere” esclamò il professore, facendola vergognare profondamente. Arrossì e mormorò qualche parola di scuse, pensando di aver davvero toccato il fondo: farsi richiamare. Maledetto Malfoy. 

 

Non avendo visto Lorcan per tutto il giorno, gli mandò un biglietto via gufo con cui gli dava appuntamento per quella stessa sera nella torre di Astronomia. Lui tardò, ma infine arrivò. 

“Ti devo delle spiegazioni” esordì, osservandola stringersi nel maglione e asserire piano. 

“Non sapevo come dirtelo. Louis mi ha baciato ieri sul treno, è stato l’errore di qualche secondo. Ma questo già lo saprai, è sulla bocca di tutti qui a scuola. Poco importa, mamma mi ha insegnato a non vergognarmi mai della verità, solo che stavolta è stata più dura del solito. Ehi Rose, io ti voglio bene. Ma io credo di voler conoscere meglio Louis in quel senso perché potrebbe, forse, penso, piacermi” 

Dopo aver lasciato fluire le parole si sentiva molto più leggero. Prese un profondo sospiro, poi guardò la sua ormai ex ragazza, un’espressione impenetrabile dipinta sul viso. 

“Scusami Rose, però non odiarmi” mormorò abbassando lo sguardo. Lei fece qualche passo verso di lui e, a sorpresa, lo abbracciò. 

“Non ti devi preoccupare, non è colpa tua. Va bene così” sussurrò lei, stringendosi maggiormente al ragazzo. Si sentiva indifferente da questa rottura, mentre aveva sempre pensato che se mai si fossero lasciati, le sarebbe crollato il mondo addosso. In fin dei conti lui era stato il suo primo ragazzo, la sua prima volta, era importante. Doveva esserlo. 

“Ora dobbiamo solo convincere Lily e Lysander ad essere meno orgogliosi e a permettersi di stare insieme” scherzò lui, sedendosi sul primo gradino, raggiunto poco dopo da lei. 

“Già, si vede a chilometri di distanza che c’è dell’attrazione tra loro...” asserì Rose. 

“...come tra te e Scorpius Malfoy, del resto” concluse Lorcan. 

“Ti sbagli” protestò subito lei “Assolutamente no. Lui è amico di mio cugino, è un Serpeverde, mi sta antipatico e lo tollero solo perché è molto legato ad Albus” lo corresse, enfatizzando ciascun punto con un movimento deciso della mano e l’indice alzato. 

“Ne riparleremo al vostro matrimonio, che ne dici?” la schernì lui, ricevendo un pugno sulla spalla come risposta. 





Spazio autrice:
Ecco qui una meravigliosa long! Perché? Non saprei, ero ispirata dalla coppia, solo che mi sono lasciata trascinare e, dopo nove pagine, non ero ancora arrivata al nocciolo della storia, quindi ho saggiamente deciso di suddividerla per pietà verso chiunque sia intenzionato a leggere. Cercherò di postare ogni due/tre giorni, non so ancora bene quanti capitoli saranno, ma di certo più di tre.
Sperando che questo scritto non sia vano, vi abbraccio.
Francy

   
 
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