Capitolo
1 & Selezione OC
Durmstrang
Miroslaw
Gregorovitch (PV David Balheim) –
VII
anno, Drago. Caposcuola, Capitano e Cacciatore, membro del Club dei
Duellanti e
del Club degli Scacchi. Eterosessuale.
Tarja
Lundberg
(PV Leven Rambin) – VI
anno, Kelpie. Membro del giornale scolastico
e sostituta cronista. Eterosessuale.
Emil
Aleksandru Smirnov
(PV Sebastian Stan) – VI
anno, Kappa.
Capitano e Cercatore, membro del Club dei Duellanti e del Club
d’Incantesimi.
Bisessuale.
Evan Maximoff (PV
Evan Peters) – VII anno, Drago. Cercatore,
Membro del
Club dei Duellanti, di quello di Pozioni e d’Incantesimi.
Pansessuale.
Tarja
aveva appena finito di sistemare il suo baule nella
prima cabina, nella sezione femminile, che era riuscita a trovare
libera.
Quell’anno sembrava che ogni singolo studente di Durmstrang
fosse arrivato ben
prima del consueto orario e riuscire in quell’impresa aveva
comportato uno
sforzo a dir poco titanico. Ovviamente riusciva a comprendere
l’entusiasmo dei
suoi compagni, non capitava certo tutti i giorni
l’opportunità di passare un
intero anno scolastico in un luogo dalla storia e dalla cultura
completamente
diversa rispetto alla propria. A tutto ciò c’era
da aggiungersi l’opportunità
di essere scelto come Campione di Durmstrang; un onore a cui aspiravano
in
moltissimi, compresa lei stessa. Quale occasione migliore per
distinguersi,
dimostrando di essere in grado di primeggiare? A Durmstrang la
competizione
veniva presa molto seriamente e ogni studente, dal primo
all’ultimo anno,
veniva incoraggiato nell’impegnarsi dando tutto se stesso in
qualsiasi cosa
facesse. Questo, unito alla sua ferrea volontà di
primeggiare e alle storie sul
Torneo Tre Maghi che sua sorella le aveva raccontato,
l’avevano spinta a
prendere la decisione di offrirsi come possibile candidata; Tytti non
era
riuscita a partecipare all’ultima edizione del Torneo,
essendo troppo giovane,
pertanto sarebbe spettato a lei partecipare e vincere per entrambe.
Assorta
nei suoi pensieri, sobbalzò quando una mano le
toccò
la spalla.
Si
voltò di scatto, incontrando il sorriso di scuse di un
ragazzo che indossava i colori dei Kappa.
-
Emil! –
-
Non volevo spaventarti. Ho provato a chiamarti, ma non mi
hai sentito – spiegò.
Gli
sorrise di rimando, scuotendo i lunghi capelli tinti di
biondo.
-
Figurati, stavo solo pensando… -
-
Al Torneo – concluse per lei, con l’aria di chi la
sapeva
lunga.
-
Già. È un’opportunità
fantastica, non credi? –
-
Lo è -, confermò scortandola lungo lo stretto
corridoio
della nave e aiutandola a sorreggersi quando uno scossone dovuto al
mare mosso
le fece perdere l’equilibrio, - ma per me il tutto si riduce
più a un punto di
vista culturale che competitivo. –
Gli
occhi chiari della ragazza si illuminarono quando si rese
conto di ciò che comportava la dichiarazione
dell’amico.
Per
un attimo si era rassegnata all’idea di passare
l’intero
anno scolastico senza la sua presenza, ma a quanto sembrava
quell’ipotesi era
definitivamente scongiurata.
-
Intendi dire che verrai lo stesso, anche se non ti
candiderai per il Torneo? –
-
Certo che verrò, non mi perderei l’occasione di
dare
un’occhiata a Hogwarts e alle altre scuole di magia per
nessuna cosa al mondo…
e poi dovrò pur fare il tifo per una di voi primedonne
competitive, no? –
Quell’accenno
velato agli ultimi due componenti del loro
quartetto mise in luce la vistosa assenza dei due ragazzi.
-
A proposito di primedonne, Evan e Miro? –
Emil
accennò verso la rampa di scale che conduceva al primo
piano della nave, lì dove si trovava il salone principale.
-
Stanno tenendo banco come al solito, io ero salito per
cercarti – spiegò.
Scosse il capo,
ridendo, mentre accettava l’aiuto di Emil per scendere la
ripida rampa e
giungere al salone senza alcun intoppo.
Viaggiare
in nave era senza ombra di dubbio un metodo molto
originale, ma quando c’era burrasca aumentava decisamente il
rischio di farsi
male ancor prima di arrivare a Durmstrang.
Seguirono
la scia di risate e chiacchiere, che li condusse al
salone principale.
Era
un luogo semplice e spartano, provvisto di una serie di
lunghissimi divani in pelle di drago e un piccolo punto ristoro in cui
venivano
venduti cibi e bevande di vario genere. Proprio lì davanti,
circondato da un
gruppetto di ragazze che lo guardavano adorante, svettava il fisico
alto e
asciutto di Evan Maximoff.
Il
ragazzo si muoveva e raccontava tutto con una certa enfasi,
sorridendo compiaciuto dal fitto pubblico che si era radunato.
S’interruppe
solo quando li vide arrivare.
Allargò
le braccia in modo teatrale, attirando a sé Tarja e
stringendola in un abbraccio che le valse qualche occhiataccia
femminile.
-
È bello rivederti, ma ora scusami… mi reclamano.
–
Tarja
assicurò che non c’erano problemi e che capiva
benissimo, condendo il tutto con un’ironia che
l’amico fece finta di non
notare, e si avvicinò a Miroslaw.
-
Questa volta tocca a lui deliziare gli spettatori con i suoi
racconti? –
-
Già, ho deciso di lasciargli tutta l’attenzione.
–
-
Ma che animo magnanimo. –
-
Adesso non esageriamo -, replicò sorridendo ironicamente, -
sono già un sacco di cose, non posso essere anche magnanimo.
–
Le
iridi grigio chiarissimo di Miroslaw luccicavano divertite
mentre l’amico riprendeva con il suo monologo, catturando
nuovamente
l’attenzione generale, e battè con una mano sul
divano accanto a lui per far
accomodare i nuovi arrivati.
Emil
gli sedette vicino, rivolgendogli un’occhiata incuriosita.
-
Cosa sta raccontando questa volta? –
-
La stessa storia di quando sei andato a cercare Tarja. Ogni
volta che la racconta aggiunge qualche dettaglio, di questo passo le
sue
vacanze dureranno un intero anno solare. –
*
Beauxbatons
Charlotte
Shafiq (PV Bridget Satterlee)
– VI anno, Chimera. Battitrice, membro del Club dei
Duellanti. Bisessuale.
Angelica
Marie Isabela Repetto
(PV Kadritskaya
Bogdana)
–
VI anno, Banshee. Prefetto e membro del Club di Trasfigurazione.
Eterosessuale.
Roberto
Esposito
(PV Andrea Montovoli)
– VII anno, Gramo. Caposcuola e Battitore, membro del Club
dei Duellanti, di
quello d’Incantesimi e di Trasfigurazione. Eterosessuale.
Ludovico
Castelli
(PV Luke Powell) –
VI anno, Gramo. Prefetto. Pansessuale.
-
Permesso… permesso… -
Angelica
sbuffò, roteando gli occhi al cielo, mentre cercava
di farsi spazio nel marasma di ragazze e ragazzi che affollavano i vari
scompartimenti della gigantesca carrozza che li avrebbe condotti a
Beauxbatons.
Detestava
con tutto il cuore il viaggio d’inizio anno, così
come quello di ritorno, perché ogni volta che gli studenti
dei sette anni
venivano riuniti insieme si scatenava inevitabilmente un caos capace di
farle
venire un’emicrania tremenda.
A
ciò c’era da aggiungere il peso del baule,
insolitamente
ricolmo a causa della sua manifesta volontà di candidarsi
come Campionessa per
Beauxbatons. Aveva portato ogni cosa che le sarebbe potuta essere
d’aiuto a
Hogwarts, dando sfogo alla sua consueta capacità
organizzativa per far fronte a
qualsiasi imprevisto si sarebbe potuta trovare ad affrontare a
così tanti
chilometri di distanza da casa.
Tentò
un nuovo approccio, in modo educato sebbene prossimo al
nervosismo più totale, ma fu del tutto infruttuoso.
Si
era quasi rassegnata all’idea di impiegare metà
del tempo a
cercare di trovare un posto per sedersi quando la voce di Charlotte
Shafiq si
fece strada ben oltre il vociare che li circondava.
La
vide farsi strada a suon di sgomitate e spintoni, cercando
di sfruttare ogni centimetro del suo metro e settanta scarso per
guardare al di
sopra delle innumerevoli teste che svettavano.
Si
fermò accanto a lei, rivolgendole un’occhiata
rapida e un
accenno di sorriso.
Non
erano precisamente amiche, ma non era nemmeno una persona
che ad Angelica dispiaceva. Semplicemente la considerava un
po’ troppo
impulsiva e avventata per rientrare nel suo giro di amicizie, lei che
da tutti
era vista come una ragazza riservata e un po’ noiosa.
Dietro
di lei veniva un bel ragazzo con indosso la divisa
della Casa del Gramo: Ludovico Castelli.
Anche
lui rientrava tra le persone che non avevano mai degnato
Angelica di grande attenzione, ma faceva parlare abbastanza di
sé da essersi
costruito una solida reputazione di degno compare di guai e scherzi di
Charlotte.
Il
che di per sé era già strano, specialmente a
causa della
contrapposizione tra le loro Case.
-
Chi è l’imbecille che ha bloccato la fila?
–
Probabilmente
la domanda di Ludovico non era rivolta a lei, ma
scrollò comunque le spalle a indicare che non ne aveva idea.
-
Scommetto dieci galeoni che si tratta di quell’idiota di
Esposito -, replicò Charlotte continuando a cercare di farsi
strada, - ma
questa volta mi sente. –
Battè
sulla schiena di uno studente della Casa della Chimera,
che la fece passare davanti senza obiettare, e sparì nel
fitto della folla
trascinandosi dietro Ludovico.
Avrebbe
potuto rimanere indietro, restando nuovamente da sola
proprio come pochi minuti prima, ma si decise ad agire
d’impulso e afferrò una
manica del ragazzo per farsi trascinare con loro.
Ludovico
si voltò appena, incuriosito dalla resistenza che
aveva incontrato sulla sua strada, e ammiccò al suo
indirizzo: - Ti portiamo a
destinazione noi, dolcezza. –
Rossa
come un peperone, non le rimase che lasciare che la
scortassero fino all’inizio dell’ingorgo nel
corridoio principale.
Vide
un passaggio di soldi tra la coppia di amici, poi la
Shafiq si avvicinò ai ragazzi che avevano creato il
problema, e che erano
evidentemente immersi in un’accesa discussione, con aria
battagliera.
-
Esposito e Rodriguez, perchè non connettete i pochi neuroni
che ancora non si sono suicidati per levarvi dalle palle e far smaltire
la
fila? –
Rodriguez,
un ragazzone delle Banshee che faceva il Battitore,
la guardò dall’alto del suo metro e novanta.
-
Non è proprio aria. –
-
No, infatti non lo è, perciò ti conviene non
farmi
arrabbiare. Non costringermi a piazzarti una Fattura Orcovolante per
toglierti
di mezzo. Puoi sempre riprendere a cercare di spaccare la faccia a
Esposito,
cosa per la quale potrebbero darti una medaglia per servizi resi alla
scuola,
in un altro momento. –
Le
sue parole fecero ridacchiare quanti erano abbastanza
vicini da seguire la discussione e strapparono un mezzo sorriso persino
ai
diretti interessati.
Rodriguez
rimase fermo per qualche secondo, poi puntò un dito
contro il ragazzo e annunciò con fare minaccioso: - Ne
riparliamo dopo. –
Detto
ciò sparì, seguito a ruota dai suoi amici, e
finalmente
la folla potè tornare a scorrere.
Angelica
rimase indietro, suo malgrado curiosa di sentire cosa
avrebbe detto Esposito.
-
Sembra che tu sia arrivata giusto in tempo come una perfetta
piccola guardia del corpo – ironizzò, ravviandosi
i capelli scuri, gli occhi
azzurri che brillavano per il divertimento.
-
Figurati -, sbuffò allontanando una ciocca di capelli
castano
ramati dal viso, - è solo che non voglio correre il rischio
che finiscano la
Perrier solo perché tu hai fatto il coglione odioso come tuo
solito. –
Roberto
storse il naso, fingendo un’espressione sconvolta.
-
Ma mademoiselle, che linguaggio! –
-
Per lei, monsieur, solo il meglio. –
-
Che onore -, rilanciò sfrontato, - potrei quasi considerarmi
onorato da tale considerazione. –
-
Non onorarti troppo. Il tuo ego è già fin troppo
gonfio, tra
poco esploderai. –
Rise,
per nulla toccato dal commento della ragazza.
-
Sempre in forma, eh? –
-
Sempre. –
La
scrutò dall’alto in basso, ammiccando: - E si
vede. –
Charlotte
lo oltrepassò, facendo svettare il medio in aria,
allontanandosi senza nemmeno dargli la soddisfazione di voltarsi verso
di lui.
-
Ci si vede in giro, Shafiq – le gridò dietro.
*
Ilvermorny
Danielle
Henderson
(PV Maia Mitchell)
– VII anno, Serpecorno. Caposcuola, Capitano e Cacciatrice.
Membro del Club
d’Incantesimi e di quello dei Duellanti, Direttrice del
giornale scolastico. Eterosessuale.
Leyla
Gere
(PV Anne
Hathaway)
– VII anno, Tuonoalato.
Cacciatrice, membro del Club dei Duellanti e di quello di Pozioni.
Eterosessuale.
Larkin
Blackwood
(PV Kyle Gallner) –
VI anno, Wampus. Cercatore, Membro del Club dei Duellanti e del
giornale
scolastico. Bisessuale.
Ridley
Blackwood
(PV Mikkel Jensen)
– VII anno, Tuonoalato. Capitano e Cacciatore, Membro del
Club dei Duellanti e
di quello di Pozioni. Eterosessuale.
Danielle
sentì le urla del custode non appena ebbe voltato
l’angolo, diretta verso la sala principale. Scosse il capo,
facendo ondeggiare
i lunghi capelli castani, del tutto incredula all’idea che ci
fossero già
scherzi in agguato dopo appena una manciata di minuti
dall’arrivo a Ilvermorny.
Inoltre, dal momento che immaginava fin troppo bene chi potesse esserci
dietro
a tutto quel trambusto, si ritrovò ad allungare il passo per
cercare di
arginare il più possibile i danni.
Se
li avesse trovati lei, in qualità di Caposcuola, avrebbe
almeno potuto cercare di coprire le spalle a suo fratello e a quel
branco di
irresponsabili esagitati di cui si circondava. Tutt’altra
storia rispetto a se
li avesse trovati il suo collega di Magicospino; lui sì che
era una spina nel
fianco, incredibilmente ligio al dovere e del tutto incapace di farsi
una sana risata
di tanto in tanto.
Giunse
giusto in tempo per vedere suo fratello, con la divisa
del Magiscopino già indosso, correre lungo il corridoio
insieme a un paio di
suoi degni compari.
Gli
si parò davanti, costringendolo a bloccarsi
all’istante, e
ricevette per tutta risposta una un’occhiata disinvolta e
fintamente innocente.
Accanto
a lui, le mani affondate nelle tasche della sua divisa
da Wampus, Larkin Blackwood aveva la stessa identica espressione
dipinta sulle
labbra. I capelli biondo cenere, che il sole dell’estate
aveva schiarito fino a
rendere molto chiari in alcun punti, gli ricadevano intorno al volto in
ciocche
scomposte e incorniciavano un paio di occhi verdi che brillavano
malandrini.
-
Ciao, Danielle. –
Mise
le mani sui fianchi, inclinando leggermente la testa di
lato, e sfoggiò la migliore delle sue espressioni serie da
Caposcuola.
-
Non dirmi “ciao, Danielle” con quell’aria
innocentina,
Larkin. Cosa avete combinato voi due, razza d’incoscienti?
–
-
Assolutamente nulla. C’è stato solo un piccolo e
del tutto
trascurabile incidente all’ingresso. Qualcuno, la cui
identità è ancora ahimè
sconosciuta, ha pensato bene di far rovesciare in testa al signor
Johnson un
secchio di letame di drago. –
Arricciò
il naso, pensando a quanto dovesse puzzare in quel
momento quel pover’uomo.
-
Ragazzi… -
-
Se l’è cercata -, la interruppe Daniel, -
è sempre odioso
con me. Larkin mi ha solo dato una mano a fargliela pagare. –
-
Già -, confermò il biondo sorridendo soddisfatto,
- lo sanno
tutti che Johnson è un idiota geloso che si diverte a
prendersela con i
Magicospino solo perché pensa che siano troppo cortesi per
fargliela pagare. –
-
Ciò non toglie che non possiate andare a rovesciare letame
di drago in testa a chiunque non vi piaccia. –
Larkin
fece spallucce.
-
Questione di punti di vista. Ora, se vuoi scusarmi, devo
proprio andare – aggiunse, accennando con il capo in
direzione del fratello
maggiore che se ne stava appoggiato a una colonna e li osservava con
aria di
moderato interesse, - Ci vediamo, Dan. –
La
piantò lì, senza darle modo di insistere nella
sua
ramanzina, lasciandola in compagnia di suo fratello e della sua
espressione da
dolce angioletto.
Sbuffò.
Quei
due erano una vera e propria associazione a delinquere
ormai.
Ridley
si lasciò ricadere sul divanetto nell’angolo
più
luminoso della Sala Comune dei Tuonoalato, passandosi una mano tra le
ciocche
bionde, e sospirò.
Stare
dietro a Larkin era sempre un’impresa estenuante,
fortuna che perlomeno non condividevano la stessa Casa o avrebbe finito
con l’impazzire.
Con
la coda dell’occhio vide che la sagoma sottile e
aggraziata di Leyla Gere, sua coetanea, si stava accomodando sulla
poltrona
accanto a lui e lo fissava con intensità al di sotto delle
morbide onde scure.
-
Fammi indovinare -, esordì con un accenno di sorriso, -
Larkin ne ha combinata un’altra delle sue? –
- Già o non
sarebbe
Larkin. Di questo passo finirà per distruggere
l’intera scuola; fortuna che
verrà anche lui a Hogwarts, così se
dovrà causare caos e distruzione non sarà
ai danni di Ilvermorny. –
Il
sorriso sulle labbra di Leyla si estese di più.
-
Quindi alla fine hai deciso, proverai a candidarti? –
-
Già, qualcuno deve pur difendere la reputazione della
scuola. Di certo non posso lasciar partecipare quell’idiota
di Bronson o quel bambolotto
di Richards, ti pare? –
L’immagine
rispettivamente del Caposcuola di Magiscopino e del
Capitano dei Wampus lampeggiò per un attimo nella mente
della ragazza.
Quei
due erano anche popolari a modo loro, ma in quanto a
quoziente intellettivo e capacità di adattamento non si
poteva certo affermare
che brillassero.
Ridley
invece, sebbene certe volte rendesse praticamente
impossibile comprenderlo anche a chi lo conosceva da anni, era
brillante e
affascinante… tutto quello che ci si sarebbe aspettati da un
Campione, in poche
parole.
-
E Larkin che ne pensa? –
-
È entusiasta all’idea di conoscere gente nuova,
vedere posti
diversi e probabilmente provare a farsi bandire dalla Gran Bretagna.
Però non
ha particolare interesse per il Torneo, si è proposto come
mascotte – concluse,
increspando suo malgrado le labbra al ricordo del ridicolo look che il
fratello
aveva sfoggiato qualche giorno prima: una curiosa accozzaglia di colori
e
animali che rappresentavano le quattro Case.
-
Bene. Se dovessi essere scelto come Campione, conta pure su
di me per qualsiasi cosa dovesse servirti. –
Le
rivolse un sorriso smagliante, uno di quelli che gli
permettevano di far cadere ai suoi piedi praticamente qualsiasi ragazza
nel
raggio di circa un miglio.
-
Lo faccio sempre, Lela. –
*
Hogwarts
Deirdre
Shafiq (PV Barbara Palvin) –
VI anno, Corvonero. Capitano e Cacciatrice, membro del Club dei
Duellanti e del
Lumaclub. Eterosessuale.
Hera
Salomè Carrow
(PV
Charleen Weiss) – VII anno, Serpeverde. Prefetto,
membro del Lumaclub e del
Club dei Duellanti. Eterosessuale.
James
Brian
(PV Chace Crawford)
– VII anno, Grifondoro. Capitano e Portiere, membro del
Lumaclub e del Club dei
Duellanti. Eterosessuale.
Adonis Wayan Fawley- Lopez (PV
Michael B Jordan) – VII anno, Serpeverde. Prefetto,
Capitano e Cercatore, membro del Club dei Duellanti e di quello degli
Incantesimi. Eterosessuale.
Deirdre
si lasciò scivolare all’interno dello
scompartimento,
trascinandosi dietro Adonis, e richiuse la porta scorrevole alle loro
spalle.
Sebbene avessero un anno di differenza e appartenessero a Case diverse,
avevano
finito con lo stringere una salda amicizia durante gli anni in cui il
padre di
Adonis e quello di Deirdre avevano lavorato fianco al fianco nelle
corsie del
San Mungo. La comune appartenenza al Club dei Duellanti e la passione
per il
Quidditch, poi, avevano chiuso perfettamente il cerchio e avevano reso
la loro
amicizia pressoché indissolubile.
Era
stato grazie a lui se Deirdre aveva avuto modo di
conoscere Hera Carrow e trovare in lei un punto di riferimento e uno
spirito
affine.
James,
l’ultimo componente del loro a dir poco eterogeneo
quartetto, si era unito al gruppo in un modo curioso e a dir poco
imprevedibile.
Lui
e Adonis si erano punzecchiati ripetutamente, sia a
lezione che sul campo da Quidditch, a causa della naturale
rivalità tra le loro
Case; erano persino finiti in infermeria insieme l’ultima
volta che avevano
discusso, tre anni prima, e lì avevano passato
l’intera giornata finendo con lo
scoprire di avere in comune molto più di quanto avessero mai
potuto immaginare.
Così,
prima ancora che Deirdre ed Hera potessero fare domande,
il Grifondoro era diventato una presenza costante durante i loro
incontri.
Presero
posto davanti agli amici, scambiando con loro un
rapido abbraccio, poi Adonis domandò: - Perché mi
hai trascinato in quel modo
per tutto il corridoio, terremoto? –
L’imbarazzo
di Deirdre attirò l’occhiata incuriosita di James
e quella penetrante di Hera.
Fu
proprio la Carrow, abbozzando un sorrisetto con l’aria di
chi la sapeva lunga, che la trasse d’impaccio: - Possibile
che a voi ragazzi si
debba sempre spiegare tutto? A metà corridoio
c’è lo scompartimento occupato da
Augustus McLaggen. Evidentemente Dee non voleva rischiare
d’incontrarlo. –
Annuì,
continuando a essere rossa come un peperone.
Lei
e Augustus erano usciti insieme per un po’ l’anno
prima,
dopo che lui l’aveva invitata a Hogsmeade per San Valentino,
ma alla fine le
cose tra di loro non erano semplicemente andate…
principalmente perché il
Grifondoro era un perfetto imbecille, che sembrava giudicare sprecata
una
giornata se non passava il tempo a pavoneggiarsi per i corridoi e
ammiccare
alle ragazze di passaggio.
James
parve leggerle nel pensiero, perché scrollò le
spalle: -
Ehi, io ti avevo detto che era un idiota, ma tu ci sei comunque voluta
uscire.
–
-
E io mi sono offerto di fargli entrare un po’ di sale in
zucca alla vecchia maniera -, aggiunse Adonis flettendo le mani in un
gesto
eloquente, - ma hai rifiutato anche quest’offerta. –
-
Va bene -, sbuffò alzando le mani in segno di resa, - mi
dichiaro colpevole di un attacco di stupidità acuta. Non
capiterà mai più,
promesso. –
-
Sarà meglio o questi due daranno sfogo a un vero e proprio
tripudio di testosterone -, ironizzò Hera, - e Salazar solo
sa se già non ce ne
sarà abbastanza in circolo con tutti i nuovi studenti che
arriveranno tra
qualche giorno. –
L’argomento
“nuovi arrivi” allontanò
l’attenzione dall’ex
relazione di Deirdre e comportò una full immersion da parte
di Adonis e James
riguardo alle ragazze che sarebbero arrivate e se ci sarebbe stata o
meno
qualcuna carina tra loro.
Hera
roteò gli occhi al cielo, bofonchiando qualcosa che
suonava molto come: - Uomini. –
E
Deirdre dal canto suo non potè fare a meno di chinarsi a
sussurrarle a sua volta: - Grazie per aver sviato
l’attenzione da me. –
-
Figurati -, le strizzò l’occhio complice, - le
ragazze
devono darsi una mano, no? –
Già
e qualcosa le diceva che quell’anno tutti loro avrebbero
davvero
avuto bisogno di un gran sostegno per non rischiare
d’impazzire tra lezioni,
eventi sociali e prove del Torneo.
Sarebbe
stato un anno a dir poco frenetico, pensò sorridendo,
e non vedeva l’ora che avesse inizio.
Spazio
autrice:
Eccoci
qui!
Spero
che
il capitolo sia stato di vostro gradimento e di aver reso bene gli OC
selezionati. In base a quello che avete intravisto di loro, vi
chiederei di
fornirmi i nomi dei personaggi che il vostro OC giudicherebbe simpatici
e
quelli con cui, invece, non vorrebbe avere nulla a che fare (ovviamente
mi
riferisco agli OC con cui non ha ancora interagito nel corso del
capitolo).
A
presto.
Baci,
Fiamma