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Autore: Meramadia94    18/04/2020    1 recensioni
Dominick Carisi jr aka Sonny, è un giovane aspirante avvocato che per mantenersi agli studi ha ripiegato sul '' mestiere più vecchio del mondo''. Rafaèl Barba è un procuratore di successo, annoiato che non ha una propria vita privata. I due si incontreranno e sconvolgeranno l'uno il mondo dell'altro fino diventarne parte integrante
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Amanda Rollins, Odafin Tutuola, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Si certo... per le nove.- fece Dominick Carisi versandosi del succo di mirtili per poi berne un sorso - ce la faccio. Il tempo di vestirmi e sarò da lei.
- Esci stasera?- fece Mike, il suo coinquilino mettendo sul tavolo due cartoni di pizza. 
Sonny annuì togliendo di fretta il cellulare. 
- Sì.- fece Sonny - Un catering all'ultimo secondo.- fece Sonny andando nella sua stanza per scegliere qualcosa da mettersi. Catering. Quando Mike gli chiedeva dove andava quando la sera usciva all'ultimo secondo e con un completo elegante gli diceva che lo avevano chiamato per un catering o per fare l'interprete ad una visita guidata ad una comitiva di italiani, date le sue origini. 
Non poteva certo dirgli -'' Sì, qualcuno stasera ha voglia di sesso senza impegno''. Perchè era questo che faceva, Dominick Carisi Jr, chiamato Sonny da amici e parenti. 
Aveva ventisei anni e frequentava la facoltà serale della Fordham University. Il suo sogno era diventare avvocato. Non uno di quegli avvoltoi con la toga che si faceva pagare uno sproposito per qualcosa che sarebbe riuscito ad ottenere anche un avvocato d'ufficio o per delle performance deludenti. Voleva difendere chi ne aveva bisogno ma non poteva permettersi una vera difesa. E lui ne era capace. Era bravo, era coscenzioso e soprattutto aveva un ottimo spirito di osservazione oltre che un'ottima memoria. L'unica cosa che poteva mettersi tra lui e questo sogno era il doversi mantenere agli studi. Aveva fatto diversi lavori, ma tutti sottopagati e precari. 
Alla fine, pur di guadagnare abbastanza per non doversi preoccupare della retta, aveva deciso di ripiegare sul '' lavoro più vecchio del mondo''. Un controsenso per uno che voleva diventare avvocato, ma era il meglio che aveva trovato. 
Suo padre aveva problemi di cuore un giorno sì e l'altro forse e sua madre era perennemente in ansia sia per il marito che per le sue tre figlie che trovavano sempre un modo per cacciarsi nei guai tra amori sbagliati e nuove follie, non poteva dar loro il pensiero di aiutarlo a mantenersi agli studi, anche se sapeva che non glielo avrebbero negato. 
Era stato uno sconosciuto in un bar a consigliargli quel lavoro dicendogli '' puoi infrangere la legge finchè vuoi, basta che non ti fai scoprire''.
E così aveva fatto. 
Aveva messo un annuncio online su un sito definendosi quasi un gigolò, ma a differenza di molti ''colleghi e colleghe'' aveva furbescamente deciso di non mettere alcuna foto o descrizione, ne messo il suo vero numero di cellulare o un indirizzo per evitare che in giorno la cosa gli si ritorcesse contro. 
Erano circa sei mesi che andava avanti così... quando il suo secondo telefono squillava capiva che qualcuno desiderava la sua compagnia, anche solo per una notte. 
Un po' quella vita gli dava la nausea di sè stesso, pensando a quanto si sarebbe sentito ipocrita nel dover pressare una escort durante un processo, o quanto poco imparziale sarebbe stato nel difendere uno che usufruiva del servizio, e quanto male ci sarebbero stati i suoi nel sapere che in pratica si stava prostituendo.
Gli piaceva pensare che ci fossero due Sonny, e che l'uno non avesse niente a vedere con l'altro. 
- Torni presto?- chiese Mike.
- Non lo so, dipende.- fece Sonny - il venerdì sera quel ristorante serve duecento coperti più il dopocena, non so quando finirò.- e poco dopo uscì, lasciando l'amico ad una sera all'insegna di birra e finale dei pesi massimi. 
...
...
...
L'appuntamento era al Park Milano Hotel. Un posto di lusso, elegante. Appena arrivato chiese alla reception dell'ospite della 623. Nessuno parve insospettirsi quando disse che doveva parlargli di lavoro. Perchè avrebbero dovuto in fondo. Se il mondo non era ancora pronto ad accettare la parità dei sessi in tutto e per tutto, ad un mondo in cui anche gli uomini potevano subire abusi, figurarsi se erano pronti a credere che un uomo potesse prostituirsi e che un altro uomo chiedesse la compagnia di un '' prostituto''. 
Quando bussò alla porta della camera, Rafaèl Barba  aprì la porta con un bicchiere che conteneva un liquido ambrato che non era riuscito ad identificare , una camicia bianca, una cravatta con i colori delle bande sindacali e pantaloni neri, senza scarpe.
Si scostò dallo stipite della porta per farlo passare.
-Prego. TI stavo aspettando.- fece Barba. 
Sonny entrò e si sentì subito a disagio nel vedere una camera d'hotel così lussuosa. Non si considerava un morto di fame, ma essendo cresciuto in un ambiente con cui era riuscito ad essere sereno con molto meno si sentiva tremendamente fuori posto.
- Per prima cosa accordiamoci sul prezzo.- fece Barba versando da bere in due bicchieri.
- Dipende.- 
- Da cosa?- 
- Da quanto vuoi che duri.- fece Sonny mandando giù un sorso per rilassarsi - Sesso orale sessantacinque, tutto il pacchetto trecento, tutta la notte duemila. Più un supplemento per richieste speciali.... entro i limiti, chiaramente.- 
- Non preoccuparti.- fece Barba - Non sono uno di quelli. Non ho intenzione di legarti, strozzarti o bendarti.- 
Sonny sospirò sollevato. Questa premessa lo tranquillizzava molto. Di solito non faceva differenze tra i clienti, si auto-definiva un uomo dalla mentalità aperta e non si faceva problemi ad andare sia con donne che con uomini... a patto che fossero al di sopra dell'età del consenso. I problemi sorgevano quando incontrava gente che aveva visto o letto 50 Sfumatore una volta di troppo o che semplicemente si era annoiata delle solite due o tre cose a letto e voleva provare qualcosa di nuovo. Non era un problema la maggior parte delle volte, ma alcune volte aveva incontrato qualcuno con serie difficoltà a rispettare la safeword.
- Ok, perfetto.- fece Sonny. 
- Sembri nervoso.- fece Barba.
- Non lo sono.- ribattè l'italiano. Il cubano gli fece cenno di seguirlo in camera. 
- C'è qualcosa che devo sapere prima?- fece Barba invitandolo ad accomodarsi.
- Non... sopporto il dolore.- fece Sonny finendo il suo drink. 
- Tranquillo.- fece Barba - non ho intenzione di farti del male.- nel dir così lo fece stendere con delicatezza sul letto morbido, iniziando a baciarlo piano, insinuandogli le mani sotto la camicia carezzandogli il petto invitandolo a rilassarsi. Il biondo si lasciò andare completamente, lasciando che il cubano lo accarezzasse e lo stringesse. Sembrava quasi volerlo mettere a suo agio. Molto diverso dai soliti clienti che lo chiamavano per una sveltina per una voglia del momento e che erano soliti volere tutto e subito. Lui pareva prendersi cura di lui, anche se probabilmente era l'ultima delle sue intenzioni.
Dopo essersi rilassato a sufficenza gli sfilò la cravatta sindacale e gli aprì la camicia sorridendo lasciando che il cubano gli togliesse la maglia e gli sfiorasse la clavicola. Con la stessa dolcezza gli abbassò i pantaloni.
- Sei a tuo agio?- fece Barba - vuoi che ci fermiamo qui?- 
Sonny sorrise.
- Fermo così.- fece Barba passandogli un dito sulla faccia. Non aveva ancora avuto modo di notarlo, ma il sorriso di Sonny era splendido. Faceva risaltare gli zaffiri che aveva al posto degli occhi e da solo riusciva a riscaldare quella fredda stanza d'albergo. 
- Dovresti sorridere di più....- fece Barba - sei tenero.- 
- Dimmi una cosa.... perchè?- 
- Perchè cosa?- 
- Ti conosco da meno di dieci minuti... non so nulla di te...- fece Sonny - ma dicono che da come si comporta una persona a letto si può intuire la sua personalità... e tu sei una persona dolce, si prende cura degli altri, lo rispetti... non hai problemi a trovare una compagna o un compagno... perchè vai con quelli come me?- 
- Rilancio.- fece Barba - come ci sei finito in questa vita?-
- Lo sai com'è all'inizio... devi portare i soldi a casa... e questa è la via più facile.... ti prego non farmi domande, ok?-
Barba annuì, dandogli un bacio sulla fronte. 
- Tranquillizzati.- fece Barba continuando a vezzeggiarlo e coccolarlo con cura spingendolo contro la testiera del lettone. 
Sonny rispose ai baci con intensità sempre maggiore. Nel suo lavoro c'era una sola regola. Non innamorarsi. Era più facile andare a letto con qualcuno per cui non si sentiva niente, gli risparmiava un mucchio di complicazioni... ma aveva paura che presto avrebbe mandato quella regola a farsi benedire.
Nella mezz'oretta che aveva passato con quell'uomo, si era preso più cura quel cliente di lui di quanto non avesse fatto chiunque altro. 
Bella, Gina e Teresa, le sue sorelle maggiori lo avevano coccolato e vezzeggiato quando era piccolo... poi da adolescenti avevano iniziato a vederlo come un amico ed un confidente a cui confidare le loro pene ed i loro segreti non esattamente di stato ma che non avevano il coraggio di confessare alla madre, e alla fine era come se fosse lui, l'ultimo della nidiata a prendersi cura di loro.
I suoi genitori non gli avevano mai fatto mancare niente e non poteva dire di essere stato maltrattato o altro da suggerirgli di poter chiedere aiuto all'esterno, ma la verità era che erano esausti quando era nato lui. Quando era venuto al mondo, la gioia del tanto atteso maschietto, era entrata in contrasto con la paura di dover rivivere il quarto replay fatto di pannolini, pappette, pianti notturni, capricci e discussioni adolescenziali... per poi ritrovarsi con un bambino che dormiva sette ore filate per notte, che mangiava tutto quello che aveva nel piatto senza che fosse necessario montare un teatrino o preparare mille manicaretti, ed aveva mantenuto quel carattere obbediente e tranquillo per tutta l'adolescenza. I suoi si erano rilassati con lui, ed aveva imparato in fretta quello che di solito la gente era solita imparare solo dopo i trenta: badare a sè stesso.
Mike era il suo migliore amico e coinquilino da quando aveva iniziato il college, gli voleva bene come ad un fratello ed il sentimento era contraccambiato,  ma essendo il primogenito ( e per giunta il primogenito perfetto) della sua sua famiglia non poteva capire come si era sentito. 
Quell'uomo invece pareva interessarsi molto a lui e al suo benessere, e a farlo sentire a suo agio... si ripromise di non innamorarsi. Non era mai stato uno di quelli che scambiava un like su FB o un sorriso o qualunque gesto di gentilezza per una proposta a qualcosa di serio per poi mettersi a cantare la marcia nuziale sotto la doccia. Era un uomo gentile che per una notte non voleva dormire da solo, punto. 
Non c'era motivo di illudersi. E soprattutto bisogno. 
Barba prese il profilattico ed il lubrificante. 
- Lo so che ho promesso di non farti male...- fece Barba abbassandogli piano i boxer - non so se sei già stato con un uomo prima...- 
- Sì.- fece Sonny - ho... già avuto delle esperienze... ma sei gentile a preoccuparti... di solito si prendono quello che vogliono senza farsi troppi scrupoli...- 
- Non preoccuparti.- fece Barba - Cercherò di renderlo piacevole per entrambi.- fece abbassandosi i boxer per mettere il preservativo. 
Mise un po' di vaselina sull'apertura di Sonny, e dopo aver ricevuto l'ok iniziò a prepararlo spingendo delicatamente il primo dito. 
Sonny s'irrigidì, strabuzzò gli occhi e si aggrappò alle spalle del cubano.
Barba gli carezzò il viso rovente, con le dita fresche, per dargli un po' di sollievo - Dopo andrà molto meglio, promesso.- 
Sonny sorrise. 
Barba continuò ad accarezzarlo per calmarlo anche quando introdusse il secondo e il terzo dito. Quando ritenne che il compagno fosse pronto, estrasse le dita dalla sua apertura  per sostituirle con il suo sesso ed iniziò a spingere delicatamente.
Il biondo  iniziò a gemere senza controllo, dopo le prime spinte. 
Le prime erano dolci e distanziate, per dare all'italo americano il tempo di abituarsi, poi ad un ritmo sempre più sostenuto. 
- Rafaèl...- fece Sonny con la voce che tremava dall'eccitazione - sto per....- 
- Shhh.- fece Barba - non voglio fare le cose di fretta. Ho tutta la notte ricordi?- 
Sonny sgranò gli occhi. 
Non poteva credere che quell'uomo volesse davvero tenerlo sul punto di venire senza permetterglielo, per tutta la notte.
- Per favore....- supplicò Sonny - ti prego.- fece senza troppa convinzione. Iin fondo non gli dispiaceva aspettare. Gli piaceva stare tra le sue braccia e permettergli di prendersi cura di lui,  anche se non sapeva fino a quando avrebbe retto in quello stato. 
Barba continuò il suo lavoro sorridendo nel vedere il viso del biondo  arrossato dal piacere.
Quasi a tradimento aumetò il ritmo, e l'uomo sotto di lui cominciò a gemere senza controllo, fino a venire, sentendo una piacevolissima sensazione di formicolio partire dalla colonna vertebrale fino alle gambe. 
- Oddio... è stato stupendo...- fece Sonny ansimando. 
- Concordo con te.- fece Barba carezzandogli le spalle e coprendolo con il lenzuolo - Adesso riposati un po'.- 
  
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