“Diversamente da quanto tu possa pensare, non mi sono allontanata da te perché mi sono avvicinata a James. Mi sono avvicinata a lui perché tu ti eri allontanato.” Chiarì Lily, torturando le maniche del suo maglione.

Quelle parole lo colpirono dritto al cuore, ma Severus non si scompose: “Non importa davvero la motivazione. Torna pure da lui.” Disse freddamente.

La ragazza aveva gli occhi lucidi, e lui non riusciva a guardarla in viso, per cui fissava lo sguardo nel vuoto.

“Io… non voglio che ti dimentichi di me.” Ammise.

Dimenticare? Come potrei mai dimenticare? Si chiese Severus, con un bruciante sentimento di rancore che gli ribolliva nelle viscere. Preferì rispondere con il silenzio, come era solito fare in innumerevoli occasioni.
Lei si avvicinò, e lui si sentì improvvisamente andare a fuoco, come se lei fosse stata una fiamma e lui materiale infiammabile.

“Vorrei…” la ragazza si interruppe per via di un singhiozzo, ma poco dopo riprese: “Vorrei che tu mi ricordassi per sempre” sussurrò appena.

La Lily che conosceva, con quel caratterino sprezzante e combattivo che aveva sempre dimostrato di avere, era momentaneamente distrutta dal pensiero di un addio. Si avvicinò ulteriormente. Erano faccia a faccia ormai, ma il ragazzo si ostinava a far fuggire lo sguardo dalla finestra, posandolo su porzioni di prato indistinte pur di non fargli cogliere l’immagine di lei e delle sue lacrime.
Lily sospirava, e lui sentiva il suo respiro accarezzargli il viso. Quando fu chiaro che lui non aveva alcuna intenzione di fermarla, di chiederle umilmente perdono e di pregarla di restare, allora la rossa si arrese.

“Chiudi gli occhi, per favore.”

Severus non possedeva anche la forza per disobbedirle. Poteva rimanere immobile, poteva essere freddo come ghiaccio, poteva rifiutarsi di guardarla, ma non poteva non fare ciò che gli chiedeva. Così abbassò le palpebre e attese. Passò qualche attimo, prima che sentisse le labbra della Evans premersi sulle sue.
Dolci, delicate.
Una leggerissima pressione mandò il ragazzo in estasi per qualche istante. Con un fremito, Severus schiuse leggermente le labbra. Le punte, e solo le punte delle loro lingue, si sfiorarono appena per una frazione di secondo. E poi lei si tirò via. Severus, rimanendo ad occhi chiusi, ascoltò il suono dei suoi passi farsi sempre più lontani.

Per sempre… aveva detto lei.
Per quanto tempo è, per sempre?
Lily gli aveva appena insegnato che, a volte, era solo un secondo.


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