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Autore: Animeconsigli    18/04/2020    0 recensioni
《Senti mamma... Perché mi hai fatto nascere?》
《Per sopravvivere Ray. Più a lungo di chiunque altro.》
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma, La Mamma (Isabella), Leslie, Norman, Ray
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Isabella lo sapeva che prima o poi i suoi adorati bambini se ne sarebbero andati; ma non avrebbe mai pensato in questo modo. 
Quindici bambini scappati dall'orfanotrofio e non poteva biasimarli. Il loro, era un destino crudele, crescere il quell' “allevamento” perché sì, non era un orfanotrofio, ma un vero e proprio allevamento, dove i bambini erano solo merce di scambio che, una volta raggiunta una certa età e in base ai test conseguiti, venivano mandati in contro alla morte, ceduti a dei demoni per essere divorati. E loro? Ignari di tutto, pensavano solo che, prima o poi, sarebbero stati affidati ad un’affettuosa famiglia. Averlo scoperto è stato uno shock per i bambini ed è proprio per questo che hanno progettato la fuga. In particolare, Emma e Ray provavano un odio profondo per Isabella, soprattutto dopo aver spedito Norman, un loro carissimo amico. Avevano passato tutta la vita insieme, seppur i tre avessero solo dodici anni o quasi. 
La fuga era stata progettata proprio da Norman, ma ironicamente lui fu l’unico a non parteciparvi. 

Isabella sapeva benissimo che sentimenti provavano quei bambini, dopotutto anche lei ci era passata in precedenza e anche lei aveva provato a fuggire, ma non riuscendoci, si arrese e accettò il suo triste destino, che terminò nel momento in cui le era stata offerta la possibilità di diventare madre. Vide con i suoi occhi cosa significava perdere i propri amici, in particolare perdere Leslie, la persona a cui era più legata; il dolce e timido ragazzo dal viso lentigginoso. Infondo però, lei non poteva fare nulla per impedire tutto ciò, bisognava sopravvivere il quel mondo così duro per dei bambini. E lei trovò il modo. Diventare una mamma per uno dei tanti orfanotrofi era l’unica soluzione. L'unico modo per crescere e non rimanere eternamente bambini. Diede alla luce anche un figlio, che venne smistato in uno dei tanti orfanotrofi, ma lei non si sarebbe mai aspettata che finisse proprio nel Grace Field, quello sotto il suo controllo. 
Un giorno sentì una melodia a lei familiare, una canzone composta da Leslie, che ormai non sentiva da anni. 
Ricorda ancora quando la sentì per la prima volta, era il dolce suono di un mandolino. Lei appesa sul ramo di un albero, vide Leslie suonare quello strumento. Si catapultò giù, spaventando il ragazzo. 《Isabella, mi hai spaventato!》 
《Perdonami! Ho sentito una splendida canzone mentre mi arrampicavo sull’albero e quindi…》 disse mostrando un grosso sorriso la ragazza. 《L'hai composta tu, Leslie?》 Continuò lei. 
《Sì》 rispose lui guardando verso il basso, chiaramente imbarazzato. 《Che bella melodia. Come si intitola?》 Domandò Isabella curiosa. 
《Non ha un titolo…》rispose Leslie con le gote rosse. 
《Mi piace tantissimo, fammela risentire!》 
E così poté nuovamente sentire quella dolce melodia. 
Isabella provò a seguire la fonte del suono, rendendosi conto che quella era proprio la melodia del suo Leslie, inutile dire che la sua espressione era tutt'altro che calma, per poco non scoppiava a piangere. 
Continuò a camminare finché non si ritrovò un bambino seduto accanto ad un albero che leggeva un libro, Ray. Il ragazzo resosi conto che non era più solo, smise di cantare e si voltò a guardare Isabella con i suoi grandi occhi neri.《Ray, quella canzone… Dove l'hai imparata?》 domandò la donna con voce spezzata. 
Lui mostrò un piccolo sorriso malinconico. 《Senti mamma… Perché mi hai fatto nascere?》 
La donna lo guardò sgranando gli occhi, era come terrorizzata. Non si sarebbe mai aspettata che proprio suo figlio finisse sotto la sua custodia. 
Dopo qualche attimo, riassunse la sua solita espressione imperturbabile e composta. 《Per sopravvivere Ray. Più a lungo di chiunque altro.》 Ed era proprio così in effetti, non provava alcun istinto materno nei suoi confronti, non le importava che il suo unico figlio potesse venire spedito, o che qualsiasi altro bambino potesse essere mandato in contro alla morte, per lei erano solo merce, in particolare Emma, Ray e Norman erano prodotti di prima qualità. 
Per quanto si mostrasse dolce e affettuosa nei loro confronti, proprio come una vera mamma, l'unica cosa che realmente le interessava era sopravvivere e lo avrebbe fatto ad ogni costo. 
   
 
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