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Autore: Lord Kleveland    20/04/2020    2 recensioni
Un anno è passato da quando XANA è stato sconfitto. La vita dei Guerrieri sembra tornata alla normalità, ma Lyoko è una tecnologia incredibilmente avanzata e piena di lati nascosti. Segreti che riguardano il programma, la sua storia, i suoi utilizzi. Tutti elementi che attirano interessi. Interessi... inumani.
[La storia non prende in considerazione gli eventi dei libri e di Evolution]
Genere: Azione, Science-fiction, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Jeremy, Nuovo personaggio, Ulrich
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lenkerthen Lyoko Cap. 8

Terra – Francia – Parigi – Sabato 1 Ottobre 2005 - Ore 23:10


No”

Come no?” Aelita rimase di stucco.

In questo momento lo vuoi fare solo per rabbia, non perché mi ami. Quindi, no” il ragazzo ritirò le mani dal seno della ragazza e se le mise in tasca. Poi prese a camminare verso il Kadic, la ragazza non lo seguì subito, si sentiva confusa come non mai.

I-io… Non me lo aspettavo”

Lo sai che sono imprevedibile. E poi…” il ragazzo rallentò il passo per mettersi affianco ad Aelita.

Il tuo sedere mi piace di più” e non si fece problema ad allungare la mano per un palpata.

Ehi! Maniaco!” disse la ragazza ridendo

Senti chi parla”


Sala del supercomputer – Ore 23:25


Niktor era steso sul terreno sporco e polveroso della sala, la sua debolezza lo aveva fatto assopire ed ora era immerso in un reame di incubi. Tutte le sue paure lo cacciavano e lo bloccavano per tormentarlo. Vide gli uomini con le uniformi da soldato scortarlo nella grande sala circolare della condanna e poi unirsi alla gente che presenziava, giudici, politici e altri militari che lo guardavano con disprezzo.

Sotto la minaccia delle armi dei soldati, percorse il sentiero di energia e si fermò al suo termine, sul ciglio che dava su quell’orribile baratro. Volse lo sguardo verso il basso, vedendo i disgregatori sul fondo. Un brivido gelido lo percorse, poi alzò lo sguardo e vide la folla che lo guardava con ancora più disprezzo. E lì, vicino all’interruttore della sua condanna, lo vide, quel soldato così simile a lui. E il soldato guardò lui, e pronunciò quella frase.

Rokran, Aniekes lokanar din tok sen” poi premé l’interruttore e l’energia sotto di lui scomparve.


Cadde, ma il sogno rallentò la caduta, come a prolungargli la sofferenza. Vide quei malefici disgregatori avvicinarsi a lui, sempre di più. Poi i suoi atomi persero i loro legami energetici, separandosi tra loro. Il suo corpo si dissolse nel nulla.


Aprì gli occhi di colpo e si sentì venire il sopraffiato, il suo cuore iniziò a pompare il sangue più forte, facendogli male per lo sforzo. Il rumore delle porte dell’ascensore che si aprivano lo tranquillizzò, Jeremy apparve di nuovo.

Amico”

Tutto bene, Niktor?”

No… Mi sento vicino alla fine… Non resisterò un’altra settimana. Ogni giorno… Sembra l’ultimo” il ragazzo si avvicinò all’alieno, si inginocchiò e strinse le dita in un punto del braccio indicatogli la prima volta che lo aveva incontrato.

Cavolo! Hai ragione. Stai peggiorando rapidamente”

Grazie… per la… promessa sincerità” l’alieno chiuse gli occhi per un attimo e fu quasi per addormentarsi di nuovo, riuscì solo all’ultimo a darsi uno scossone per impedirlo.

Non c’è modo… Di velocizzare?” Jeremy si guardò intorno pensieroso ma imperturbabile, poi rispose di colpo dopo un po’.


Credo che ci sia un modo. Però, non so se possa funzionare”

Provaci”

Okay, lo farò. Ho bisogno degli altri. Devo parlare con loro, e non me la sento di farlo adesso. Pensi di resistere fino a domani?”

Combatterò… dovessi anche fuggire… da una singolarità”

Bene. Ora, fammi continuare il mio lavoro da solo” Jeremy si mise a sedere sulla poltrona e iniziò a digitare sulla tastiera con una rapidità che all’inizio parve leggermente diminuita, ma che poi riprese ad una velocità solita se non superiore a quella delle altre sere. La sua affinità con la tastiera in quel momento mise spavento a Niktor.


L’alieno e l’umano rimasero in silenzio per diversi minuti, ma quando il primo si accorse che stava cadendo di nuovo nel sonno, con tutto ciò che avrebbe comportato, fece di tutto per tenersi sveglio.

È successo qualcosa di interessante con i tuoi amici?”

No, nulla” Jeremy rimase impassibile.


Porta della camera di Aelita/Camera di Avier e Jeremy – Dalle ore 23:30 alle ore 00:00


Nonostante la presenza di Avier, Aelita era tutto meno che di buon umore. Gli eventi di quella notte non potevano essere superati con uno schiocco di dita, lo sapevano entrambi. Questo rese alla ragazza ancora più difficile separarsi dal ragazzo.

Aelita?”

Si?” la voce di Aelita era ovattata perché doveva attraversare il petto del ragazzo, su cui teneva affondata la faccia.

Ci stiamo abbracciando da dieci minuti”

E quindi?”

Mi fanno malino le costole”

Uffa” disse in un tono finto scocciato e allentò la prese, sollevando poi la testa per guardarlo negli occhi

Sei proprio un fuscello. Sei cattivo e sei un fuscello. Cattivo e fuscello”

E russo. Faccio davvero schifo, cazzo!” il modo in cui lo disse fece quasi soffocare Aelita, le sue risate riecheggiarono per tutto il corridoio. Poi, però, la malinconia tornò.

Guarda che ho fatto per te. Mi merito di non lasciarti più andare”

Te lo meriti proprio” il ragazzo fece di nuovo abbassare la testa della ragazza sul suo petto e iniziò far scivolare i capelli rosa di lei tra le sue dita.

Però, ora è meglio che ti riposi, m’lady

Uffa! Non puoi almeno dormire con me?”

Dopo quello che hai fatto venti minuti fa? Se entro, mi garantirai un posto all’inferno”

Esagerato! E poi, non ne hai già uno?”

Ovviamente, si chiama trono” la ragazza rise ancora una volta.

Si, ti ci vedrei bene” commentò lei, poi sollevò lo sguardo. Come ormai era già successo, i due si lasciarono trasportare dalle emozioni che quel semplice gesto creava.


Ti amo” disse lui

Come?”

Oh! Scusa, forse non….”

No, tranquillo. Solo, non me lo aspettavo. Tu… Tu dillo di nuovo”

Ti amo”


Si baciarono di nuovo, poi ebbero la forza di separarsi. Avier aspettò che la ragazza chiudesse la porta della sua stanza, poi si girò e si incamminò verso la sua.


Quando vi entrò, Jeremy non era presente. Il russo chiuse la porta dietro di sé e si avvicinò al computer del ragazzo, si inginocchiò davanti il case e prese a tastarlo attentamente. Era totalmente freddo, Jeremy non usava il computer da tempo a quanto pare. Non era mai successo, il rischio di fallire era dietro l’angolo.

Si mise a sedere sul suo letto, si riempì un bicchiere di vodka e lo bevve in un sorso. Poi guardò fisso davanti a sé, perso nel vuoto.

Il tempo scorre” si disse, poi si stese e chiuse gli occhi, entrando nel reame dei sogni.


[2cvhf9e4ch2h4t7h1r389i4318mx1tg819à3g3g] Russia – 15 Maggio 2000


Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura…

Yuri, smettila con queste cazzate. Sto cercando di dormire”

Io sono un essere umano, caro. Non riesco a riposare dentro una baracca, al freddo e sapendo di poter morire da un momento all’altro senza affidarmi ad una presenza divina”

Prova ad affidarti a qualcuno che si degni di rispondere

I pareri di un mostro non mi interessano”

Mi odi così tanto, eppure non ti allontani da me”

Tu ti sei davvero impegnato a farci dipendere tutti dalla tua disumanità…”

Ma?”

“…ma, in realtà, io sono l’unico che non vedi come uno strumento. Questo ti rende debole, mi piace vederti debole”

“…”

Fa male, vero?”

Zitto. Idiota


Rendez-vous – Domenica 2 Ottobre 2005 – Ore 10:00



Avete parlato tu e Aelita?”

Si”

E… Come è andata?”

È andata. Questa situazione è orribile”

Jeremy, so che è difficile. Però, credo tu debba parlarne con n…”

NON È QUELLO!” dopo quello scatto d’ira, Jeremy rimase con uno sguardo perso per un attimo, come confuso. Poi riprese a parlare.

Cioè, questo tradimento mi ha fatto male. Però, dietro c’è molto di più. Avier è pericoloso…”

Ehi, non puoi fare così. Quello che hai subito da lui è tremendo, ma non puoi considerarlo l’Anticristo…”

No, è solo un fottutissimo essere perfetto con un motto in cui ribadisce che i suoi scopi vengono prima di ogni cosa e che sa benissimo abbiamo un segreto”

Ti riferisci a L…”

Non fare quel nome in pubblico. Potrebbe starci osservando” Ulrich e Odd, seduti nel bar assieme a Jeremy, iniziarono a guardarlo preoccupati. Sopratutto Ulrich, che aveva parlato con lui sino a quel momento.

Ti senti bene, Jeremy?”

So che sembro pazzo. Non è così, credetemi” poi si alzò in piedi e si guardò attorno.

Anzi, seguitemi. Ma non osate dire una parola, non dobbiamo farci seguire” Ulrich e Odd si alzarono e seguirono gli ordini, non sapendo quanto dovessero preoccuparsi.


Parc Monroe – Nello stesso momento


Di giorno ha tutt’altro aspetto, non trovi?”

Si. Però, dopo quella volta, lo sai che preferisco questo posto di notte, Avier” quella che ormai era ufficialmente una coppia, si trovava seduta sul terreno erboso vicino le acque del lago. Una scena che rievocava una lontana nostalgia dentro il russo.


Sai, Aelita. Io ti temo”

Come scusa?” la ragazza era sinceramente stupita

Quello che hai fatto ieri sera. Io, non ci sarei riuscito”

Stai scherzando? TU non ci saresti riuscito?”

Esatto”

Senti, non provare a fare la vittima che mi daresti fastidio. Tu riesci in ogni cosa!”

Tranne nel separarmi dalle persone che amo”

Ma i tuoi amici…”

Una scelta dura, ma la mia amicizia per loro non era alimentata dal sentimento che provo adesso”

E Yuri…”

Già, Yuri…” Avier fece una risatina nervosa che terminò nell’inizio di un pianto.

Io non ho mai lasciato Yuri…”


Verso il supercomputer – Dalle ore 10:20 alle ore 10:45


Divenne chiaro ad un certo punto che Jeremy li stesse portando nella fabbrica, il luogo che tutti loro conoscevano bene per ciò che era significato nelle loro vite. Eppure, Jeremy si comportò come se lo avesse dimenticato. Prima di entrare nel tombino che portava allo scolo fognario, si mise a girovagare per la foresta ritornando più volte sullo stesso punto e mettendosi ad osservare i segni sul terriccio, come alla ricerca di qualcosa. Nessuno osò dirgli nulla, la serietà e la freddezza quasi disumana che aveva in quel momento mettevano a disagio, preferirono lasciare che fosse lui a parlare. Cosa che non fece per tutto il tragitto nella foresta, ne per quello lungo lo scolo fognario e neanche quando entrò nella fabbrica calandosi dalla corda e scendendo con l’ascensore.


Parlò invece quando entrarono nella sala del supercomputer, ma non a loro due.


Niktor Denevun Brealwunt, detto Din Rokran Kastarmark/Ulrich Stern, Odd della Robbia – Quarto contatto - Ore 10:45


Niktor! Ti senti bene? Svegliati!” si diresse verso una figura stesa sulla parete alla destra della stanza. Una figura aliena, dalla pelle bianco latte martoriata da eruzioni cutanee nerastre, un capo prominente con un naso quasi assente, non fosse stato per una piccola cunetta con due narici sotto e due grossi occhi neri che si aprirono solo quando il ragazzo prese a scuoterlo.

Jeremy… Amico… Non ti ho sentito…” la voce era ancora più debole e soffocata delle altre volte.

Che sta succedendo, Jeremy?” urlò prorompente Ulrich. La situazione aveva preso delle pieghe assurde, lui e Odd non riuscivano neanche a capacitarsi di cosa fosse quel Niktor con cui stava parlando il loro amico. Quest’ultimo però non si destabilizzò, cercò in una sacca vicino al braccio sinistro della figura, braccio dove veniva iniettata in piccole gocce costanti una sostanza che scorreva lungo il tubo di una sorta di flebo galleggiante. Dopo un po’ estrasse un sorta di piccolo cubo fatto di un materiale vetroso nero, lo mise in una delle mani con sei dita dell’alieno, che lo strinse delicatamente. Il cubo iniziò a pulsare di una luce azzurrina. Jeremy lo lanciò davanti agli altri due guerrieri Lyoko.

Questo vi spiegherà tutto” poi disse ad alta voce una parola aliena.

Losark”


Nella stanza iniziarono ad apparire una serie di ologrammi


Parc Monroe – Ore 10:15


Io non ho mai lasciato Yuri, Aelita. Lui un giorno era al mio fianco, il giorno dopo l’ho trovato steso in un nostro rifugio, con gli occhi chiusi, un’espressione assopita, un flacone di sonnifero vuoto in mano e il corpo freddo come la neve di Russia. Era morto, suicidandosi” le lacrime di Avier si fecero più intense, la ragazza prese a stringerlo tra le sue braccia come tante volte lui aveva fatto con lei.

Tu hai sofferto troppo, Avier. Non riesco davvero a capire come il mondo sia potuto essere così crudele con te” anche gli occhi della ragazza presero a rigarsi di lacrime, il russo se ne accorse e cercò di togliergliele con le dita. Poi spostò la mano sui suoi capelli e prese ad accarezzarglieli.

La cosa che più mi fa male di questa storia è che non ho mai capito perché lo fece. È una delle cose che non capisco proprio della mia vita, come cosa provo esattamente per Mary. Mi sono sempre detto che fosse troppo sensibile per il mondo in cui viveva. La verità è che accadde da un giorno all’altro” il russo sollevò la mano dalla testa di Aelita e infilò un dito dentro un buco nella cucitura delle maniche della sua tuta, questo gli permise di scavare nel tessuto. Ne estrasse un oggetto nascosto, un foglio di carta sottile ripiegato più volte.

L’unico indizio che ho, è questo” lo diede alla ragazza, lei iniziò a spiegarlo. All’interno vi era un muro di testo, un rigo però era sottolineato più volte con foga.

Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi

Giovanni 8,32. Yuri era molto più religioso di tutti noi messi assieme, la sua Bibbia era affianco a lui quando è morto, questo viene da lì. Mi sono riempito la testa delle più disparate teorie, ma non ho mai trovato una risposta”

Forse… Non voglio essere crudele, però… Hai mai pensato che non significasse nulla?”

È quello che pensi?”

Credo di sì. Forse era semplicemente impazzito a causa della vita che vivevate”

Capire dove fosse la ragione e dove la follia era molto difficile all’epoca. Chissà, forse hai ragione. Scusami, se ho tirato fuori queste cose. Non volevo metterti di cattivo umore” la ragazza lo strinse ancora più forte

Non dire stupidaggini”


[Messaggio di Niktor] Sala del supercomputer – Dalle ore 10:45 alle ore 10:51


Una figura olografica in una silhouette azzurrina apparve davanti a loro, era quel Niktor che appariva ora steso sul pavimento, mentre Jeremy lo nutriva dandogli cucchiaiate di una sostanza gelatinosa grigiastra. In quella registrazione sembrava già indebolito, ma ancora capace di reggersi in piedi.


Umani

l’ascolto di questo messaggio implica la mia inabilità a fare un discorso completo.

Rispondo all’identità di Niktor Denevun Brealwunt, sono uno Swarkerinster. Tale è il nome di coloro che abitano lo Swarker. Questa struttura si trova a 15 Lerk dal vostro pianeta. Sono, approssimando, 7 milioni di anni luce.

È imperativo che voi comprendiate l’entità del pericolo che i miei simili comportano per voi, e perché non debbano raggiungermi finché sono sul vostro pianeta.

Prima di ogni cosa, tramite un varco apribile dal settore TLRCKN9193, il settore AZRWS345, dove si trova il vostro pianeta, può essere raggiunto in…


La figura guardò verso l’alto mentre faceva un calcolo a mente


2 secondi.

Questa è la proporzione dello Swarker in confronto al pianeta Terra


Apparì un globo olografico rappresentante il pianeta Terra, poi una sorta di sfera bulbosa di metallo che doveva essere lo Swarker. Mentre quest’ultimo cresceva, il primo continuava a rimpicciolirsi fino a diventare un puntino difficile da osservare.


Se già questo vi mette timore, sappiate che lo Swarker non è abitato in superficie, è abitato all’interno. Questo aumenta la quantità di spazio abitabile. Facendo una stima, la sua popolazione è 20.000 volte quella terrestre, solo il suo esercito regolare è più numeroso della vostra totalità. A ciò, dovete unire il divario tecnologico. L’attrezzatura di un soldato semplice appena graduato è superiore a quella di qualsiasi forza terrestre, conquistarvi sarebbe molto facile. Eppure, non è questo il pericolo più grande che state correndo.


L’ologramma fece un gesto con la mano, facendo sparire le rappresentazioni della Terra e dello Swarker


Le grandi masse non coesistono facilmente senza patti, il patto stretto dagli Swarkerinster si chiama Alaktania. Non è un accordo scritto, è qualcosa che collega le menti, facendo percepire ognuno come componente di un unico grande disegno, cancellando la loro individualità. Sul vostro pianeta esistono creature chiamate formiche, esse vivono e operano tutte insieme solo per migliorare ed espandere il formicaio, creando una colonia sempre più grande con sempre lo stesso scopo fisso nelle loro menti. Così è per gli Swarkerinster, poiché tale è la natura dell’Alaktania.

Io sono uno dei pochi che è riuscito a liberarsi, ho provato le gioie dell’individualità, questo mi ha reso un criminale denominato Alsther, significa colui che non è noi.

Detto questo, è tempo di chiarire il vostro coinvolgimento.


L’alieno sollevò un dito e si sentì una voce robotica e distorta dire Lenkerthen Lyoko


Questo è un messaggio che dice Riunitevi a Lyoko, intercettato da un radiotelescopio dello Swarker mesi fa, veniva da un settore inesplorato dello spazio così lontano che ci è voluto molto tempo per determinare la fonte. Eppure, lo Swarker ha dedicato numerosi investimenti in questo lavoro. Questo, poiché la voce equalizzata correttamente è questa


Si sentì una nuova voce dire le stesse due parole, una voce molto più naturale, anche se aveva qualcosa di chiaramente non umano.


Questa è la voce di un individuo noto come Xodian Ankotar Aalva


Apparve un ologramma che lo rappresentava, era più alto e con una corporatura più robusta di quella di Niktor. Lo sguardo era freddo e indagatore e il volto aveva tratti più allungati. Indossava una tuta unica bianca.


Nello Swarker è noto per essere uno dei più grandi scienziati della sua storia, essendo padre di numerose scoperte e innovazioni in campo medico e biotecnologico, ma è anche uno dei più grandi criminali mai vissuti in esso. Ossessionato dall’idea di voler evolvere gli Swarkerinster, violò tutte le leggi e i diritti che impedivano i suoi esperimenti


Apparvero numerose foto di alieni in stato di shock e raggomitolati in preda al panico, alcuni presentavano mutazioni e malformazioni, molti invece avevano uno sguardo vitreo ed erano pieni di ferite da cui fuoriusciva un sangue bluastro.


Infine, è stato il primo a riuscire a staccarsi volontariamente dall’Alaktania, prima di sparire nel nulla, diventando anche il più grande ricercato nella storia dello Swarker.

Io non so cosa c’entri lui con Lyoko, ma il messaggio proveniva da questa fabbrica e Lyoko si trova qui. Prima o poi cercheranno di appropriarsene.

Io, però, sono arrivato prima. Ho avuto modo di studiare questo programma, non posso appurare che sia opera di Xodian, ma so che è molto potente e che non esiste nulla del genere nello Swarker. Se lo ottenessero, potrebbero sfruttare le sue capacità di controllo sul genoma per accelerare l’Alaktania. Il patto che lega tutti gli Swarkerinster potrebbe diffondersi a velocità folle per l’Universo, soggiogando tutte le creature senzienti e rendendolo eterno.


D’altro canto, se lo ottenessi io, potrei usare le stesse funzioni per annullarlo. Io e tutti quelli come me doneremmo il libero arbitrio alla mia gente.

Però, non posso negarlo, c’è una seconda motivazione per cui lo voglio usare io. Esiste un’arma per combattere quelli come me, un superbatterio conosciuto come K0-V1D, capace di costringere l’organismo a produrre staminali per ricreare i centri neurali sfruttati dall’Alaktania e fargli emettere segnali in continuazione, rendendoci immediatamente rintracciabili. Io ne sono infetto, ho usato molti farmaci per rallentare il batterio, ma non l’ho mai fermato, sono solo riuscito a farlo mutare. Ora, oltre al suo scopo originale, è diventato anche una neurotossina che mi impedisce di avere pieno controllo del mio corpo, oltre a crearmi questi sfoghi neri sulla pelle con cui il batterio cerca di infettare altri miei simili. Solo Lyoko può ricreare il mio corpo da Alsther senza il batterio, ma non sono riuscito a completare il lavoro necessario per farlo. Ora non mi rimane che iniettarmi un’amara medicina…


Affianco all’ologramma di Niktor apparve quello della sua flebo


Questo non è un farmaco, è un veleno. Fermerà l’azione del batterio, ma rallenterà gradualmente i miei processi cognitivi e le mie funzioni corporee, fino a quando non mi ucciderà. Spero che siate riusciti a salvarmi prima che accada, o che abbiate voluto farlo.

Se dovessi morire, rimarreste in balia dello Swarker. Ma credo che ognuno scelga il suo destino.


Questo è il messaggio di un combattente per la libertà

In questo momento, Niktor Denevun Brealwunt

Merek


L’usato di Renard – Ore 10:50


Ehilà, signor Renard. Come sta?”

Ma siete voi, Avier e… Come vi chiamavate, signorina? Non ricordo proprio”

Questa favolosa fanciulla si chiama Aelita. Lei è strano se si ricorda più di me che di lei”

Non dica così, signor Avier. Uno come lei è indimenticabile. È già diventato presidente?”

Sono passato proprio a dare i biglietti elettorali

Oh bene! Visto che si trova qui, dia pure un’occhiata al negozio”


La coppia entrò nel negozio e si mise a guardare di nuovo tra gli scaffali pieni di oggetti usati. O meglio, lo fece Avier, Aelita si limitava a seguirlo. Era lui che era voluto tornare lì.

Vuoi comprare altra musica?”

Figurati se al nostro primo appuntamento penso solo a me. Ti voglio fare un regalo”

Aww grazie! Aspetta… È un appuntamento?” La ragazza era così abituata a trovare romantico qualsiasi momento in cui fosse con Avier da non aver riflettuto sul fatto che quello potesse essere il loro primo appuntamento ufficiale.

Certo che si”

Perché non me lo hai detto? Mi sarei vestita meglio”

Prima di tutto, io sono in tuta. Poi, a me non piacciono le cose elaborate. Ti voglio così, come sei ogni giorno” la dolcezza di quella frase fece andare in brodo di giuggiole la ragazza, che saltò addosso al ragazzo per baciarlo. Essendo entrambi accovacciati per vedere degli scaffali bassi, ed essendo Avier robusto quanto il polistirolo, persero l’equilibrio e si ritrovarono stesi a terra. Questo non li fermò dal continuare a baciarsi.


Ragazzi… Ehm! Capisco gli ormoni. Questo però è un luogo pubblico, vi prego” il signor Renard li aveva raggiunti sentendo il rumore dell’impatto. Entrambi si misero a ridere incontrollatamente, poi Avier notò qualcosa di suo interesse su uno scaffale. Una catenina di metallo con un pendente che recitava un nome. Il russo non lesse quale nome fosse, non gli interessava. Lanciò la catena al commesso.

Compro questa. Mi dia solo la catena però, devo fare una cosa” il signor Renard si appropinquò a staccare la targhetta, poi mise la catenina nelle mani del russo come gli aveva chiesto. Lui e Aelita si erano alzati nel frattempo.

Chiudi gli occhi, m’lady. Non osare aprirli” la ragazza eseguì quegli ordini, la curiosità la divorava ma riuscì a resistere alla tentazione.

Ora apri”

La ragazza lo fece, vide il russo che teneva tesa la catenina fra le mani. Ora però aveva un nuovo pendente, un piccolo dischetto in oro puro.

Non è molto, lo so. Ma è una delle cose che ho preso in prestito in Russia. Mi sono sempre detto che l’avrei voluto dare a qualcuno di molto importante. Quella persona sei tu” mosse un passo verso di lei e le avvolse il collo con il suo regalo

A te affido una parte di me, dolcezza. Che tu possa portarla sempre, e che ti dia solo ricordi piacevoli” la ragazza stava piangendo, di nuovo. Avier era così, riusciva a smuovere le sue emozioni con le cose più banali, figurarsi dopo un regalo del genere. I due presero di nuovo a baciarsi, felici come non mai. Poi, qualcosa attirò la loro attenzione.


Si sente bene, signor Renard?” l’uomo, dietro i suoi occhiali, aveva il volto e gli occhi tutti arrossati e lacrime che gli scorrevano sulle guance.

Oh! Mi sono commosso. Scusatemi, scusatemi. Sono così stupido, mi capita sempre” e se ne andò in preda all’imbarazzo. La coppia rise di nuovo, poi tornò a baciarsi.


Sala del supercomputer – Dalle ore 10:52 alle ore 12:00


C-come è possibile tutto questo? E da quand’è che tu lo sapevi?” fu Ulrich a parlare, Jeremy stava continuando ad imboccare l’alieno con la gelatina nutritiva nella scatola che teneva in mano.

La prima domanda non ha risposta. La seconda la ricordo bene, dalla sera del 19 Settembre. Una nottata tremenda, mi sono ritrovato chiamato dalla fabbrica in piena notte. Rispondo al telefono, e sento la sua voce che dice di venire qui. Aveva pure detto che XANA stava tornando per assicurarsi che mi precipitassi lì...”

Dovevo… essere… certo”

Lo so, amico. Lo so” Jeremy accarezzò la testa dell’alieno con il dorso della mano che reggeva il cucchiaino. Niktor parve più rilassato.

Poi sono venuto qui, e ho trovato lui. Riusciva ancora a camminare e parlare con facilità quella sera, ma più volte tornavo qui e più peggiorava. Vederlo peggiorare… è stato tremendo. Non so come dirlo

Immagino. Però, noi due cosa possiamo fare?”

Se vi ho portato qui c’è un motivo. Non volevo coinvolgervi, ma faccio progressi troppo a rilento da solo. Niktor non resisterà a lungo, devo tentare un’azione disperata

Che cosa?”

Dovete sapere che per virtualizzare un essere umano il supercomputer separa e analizza tutte le basi azotate del DNA e interpreterà le informazioni ricavate dalle loro combinazioni in dati che…”

In breve, Jeremy. Ti prego” Odd si sentiva già scoppiare la testa.

Uno di voi deve portare Niktor nella torre del quinto settore, l’altro deve entrare in una specifica torre di un altro settore” in tutto questo, Jeremy aveva continuato ad imboccare l’alieno, finendo solo in quel momento. Sistemò il contenitore della gelatina e il cucchiaio nella sacca, poi uso la manica della sua camicia a quadri per pulire gli angoli della bocca di Niktor.


In tutto questo, Avier cosa c’entra?” domandò Ulrich, ricordando i commenti che Jeremy gli aveva riservato nel bar. Con tutte quelle nuove informazioni, se n’era quasi dimenticato. Il suo amico prese subito a raccontare.

La prima volta che sono venuto qui, lui mi stava seguendo, l’ho visto spostarsi nella notte con capacità degne di una spia. Sono stato fortunato a notarlo e a fargli perdere le tracce. Credo fosse interessato a rintracciare Lyoko, ci sono due teorie. La prima è che in realtà lavori per il KGB, o per qualche altro governo, magari anche per la Green Phoenix. La seconda…

din Inkniam” commentò Niktor


Per le strade di Parigi – Ore 12:30


Ehi Avier, quel coltello non me lo regali quindi?” la ragazza si riferiva a un coltellino svizzero comprato da ragazzo nel negozio di Renard. Il ragazzo aveva detto che si era recato lì solo per quel regalo, poi aveva visto quel coltellino e non aveva resistito a comprarlo.

Ovvio che te lo regalo! Tu sembri proprio la ragazza a cui regalare un coltello. Già ti immagino mentre lo stringi tra i denti, con una bandana rossa sul capo, mentre ammazzi dei vietcong con una mitra” ancora una volta la ragazza non poté fare altro che ridere. Non riusciva a capacitarsi di come quel tipo riuscisse a farla ridere sempre senza risultare antipatico.

Ora che ci penso, tu hai detto così tanto di te, invece non sai molto di me”

Cosa ti fa credere che io non sappia tutto di te?”

Perché tu le cose le deduci, ma so che non puoi saperle se non hai elementi per arrivarci”

Tu dici?”

Si, ad esempio. Avrai capito che non sono francese

Esatto”

Bene, da dove vengo?” il ragazzo si portò una mano al mento e iniziò a pensare fingendo di starsi sforzando tantissimo.

Itak, ti chiami Aelita, quindi vieni da Marte. Giusto?” la ragazza rise a crepapelle (di nuovo)

E questa da dove ti è uscita?”

Non l’hai capita?”

Ammetto di no”

Quindi non sai le origini del tuo nome?”

Sai che non me lo sono mai chiesto?”

È un grande peccato. Ma rimedierò” il ragazzo prese a gesticolare più animatamente del solito, quello era uno di quei discorsi che amava fare.

Aelita è il nome di un romanzo di fantascienza sovietico. L’ho letto tempo fa, ci sono due russi che vanno su Marte e scoprono questa civiltà, ed uno di loro si innamora di un’aliena chiamata Aelita. Se io sono russo, e tu ti chiami Aelita, significa che anche tu vieni da Marte. Giusto?”

Impeccabile” questa volta fu Avier a ridere. Poi, si sentì afferrare la mano dalla ragazza e tirare verso di lei.


Dai, seguimi. Ti porto da una parte”

Al suo servizio, m’lady


Sala del supercomputer – Dalle ore 12:00 alle ore 12:20


Le ultime informazioni rubate da Niktor all’esercito dello Swarker parlano di una macchina sperimentale chiamata din Inkniam. Tradurlo nella nostra lingua non è immediato, significa qualcosa come ciò che amplifica la mente. È un dispositivo che permette alle onde cerebrali di questi Swarkerinster di interagire con corpi lontani anche distanze cosmiche, tutto questo senza causare interferenze elettromagnetiche come le altre tecnologie di questi alieni. Immaginatelo come una sorta di… Radiocomando per esseri viventi

Quindi, Avier sarebbe controllato da questa macchina?” la voce di Niktor si intromise, cercò di parlare ad alta nonostante la mancanza di forza

Din Inkniam… non… assoggetta” Jeremy continuò il suo discorso.

Già, non ci sono prove che questa macchina possa controllare gli esseri umani. Se Avier è collegato ad essa, significa che non lo è” Ulrich e Odd si guardarono l’un altro smarriti, ancora non si capacitavano di cosa potesse significare.

Che intendi? Questi alieni sanno mutare forma? Come i rettiliani?”

Loro no. Però, Niktor dice che quell’esercito dispone di organismi mutaforma privi di volontà, sarebbero armi adatte a questo scopo

Quindi ora Aelita è da sola con un mutaforma alieno che sta cercando di ottenere informazioni da lei? E tu non fai nulla?” Odd era furente, non lo si vedeva quasi mai così. Jeremy però non mosse ciglio, era così impassibile da non apparire umano.

Non posso fare nulla. Prima di tutto, indipendentemente da chi sia Avier, è così bravo che probabilmente Aelita ora si fida più di lui che di tutti noi. Poi, è logico pensare che, notando un cambiamento improvviso nel carattere di Aelita, otterrebbe la conferma che siamo noi quelli che cerca. No, è un errore che non possiamo commetterei due non dissero nulla, sentirono soltanto un raggelante terrore che non avevano mai provato. Neanche XANA li spaventava così tanto quando attaccava, quello in cui erano immischiati era molto più grande e pericoloso di quanto il virus non lo fosse mai stato. Avevano paura, troppa paura.


Ma il Lyoko che cercano è proprio il nostro?” disse Odd, in una vana speranza di sentirsi meglio.

Vorrei poter dire che è il più grande malinteso nella storia dell’Universo, ma non è così. Ho ritrovato il messaggio originale nel supercomputer, inoltre ho stabilito quando è stato inviato. Il 10 Maggio del 2004, vi ricorda qualcosa?”

Il giorno in cui abbiamo sconfitto XANA” un secondo silenzio calò nella sala. Durò diversi minuti, interrotto solo dal continuo battere sui pulsanti di Jeremy, rimessosi a lavorare. Niktor squadrò uno ad i volti nuovi che aveva davanti a sé, anche se li aveva già visti quando lavorava al supercomputer, poi rivolse il suo sguardo a Jeremy.

Sicuro… non servano… gli altri?”

No, Niktor. Purtroppo, se non funziona adesso, non funzionerà mai” poi si alzò e si diresse verso i suoi amici.


Che dite? Lo facciamo?”

Abbiamo forse scelta?”

Solo scelte suicide”

Allora, facciamolo”


Hermitage – Ore 13:00


L’edificio abbandonato, così come riportò a galla numerosi ricordi nella mente di Aelita, fece salire una certa nostalgia ad Avier. Era stato in tanti posti simili a quello nella sua vita, rifugi di tutti i tipi conquistati dalle piante, dalla polvere e dagli animali, molto spesso anche dalla neve. Lì non c’era la neve, ovviamente.

Sai che posto è questo?”

Certamente”

Dici sul serio?”

No” la ragazza sorrise e invitò il russo a seguirlo dentro.


L’interno era come permeato da uno strano fascino. La luce che filtrava dalle finestre mostrando il pulviscolo nell’aria, i rampicanti che si ramificavano sulle pareti abbracciando l’intonaco secco e cadente, i fili d’erba che spuntavano dalle crepe sul pavimento. Ci si sentiva fuori dal mondo. La ragazza condusse il suo compagno ad una scala dai gradini in legno marcito che portava al piano di sopra, da lì ad una camera da letto. Osservando i colori e la presenza di alcuni peluche, il ragazzo dedusse che quella un tempo era la camera di una bambina, ne ebbe la conferma.

Sai, Avier. Questa, un tempo, era casa mia. E questa, un tempo, era la mia stanza”

Poi, che è successo?” il tono di Avier era cordiale, voleva metterla a suo agio. Sentiva dove quella situazione sarebbe andata a parare. Aelita si mise a sedere sulle lenzuola consumate e impolverate del suo vecchio letto, poi rivolse lo sguardo al ragazzo.

Siediti qui, c’è molto da raccontare”


Sala scanner/sala del supercomputer – Dalle ore 12:21 alle ore 12:25


Niktor era stato spostato delicatamente nella sala degli scanner e messo in uno di essi, i suoi occhi guardavano con un certo timore la struttura. Intanto, Jeremy spiegava cosa avrebbero dovuto fare.

Dunque, quando sarò al supercomputer e sarò pronto, ti telefonerò Ulrich. Quello sarà il segnale che dovrai immediatamente rimuovere l’ago dal braccio di Niktor. Nel suo stato attuale, gli spasmi riprenderanno subito e credo non riuscirebbe a sopravvivere più di un minuto. Però, riuscirò a virtualizzarlo in tempo. Si può fare”

Quindi riesci a virtualizzarlo? Questo non dovrebbe già guarirlo?”

Si, in effetti Lyoko replica una forma fisica ottimale una volta eseguita la virtualizzazione… umana. Lui viene riconosciuto dal supercomputer, però su Lyoko ottiene vantaggi minimi. Non prova più dolore e non ha problemi a respirare, però mantiene la stesse energie e la stessa forza che ha in questo momento”

Che sfiga!” Odd si lasciò sfuggire quel commento, chiese scusa in preda all’imbarazzo, poi volse lo sguardo verso Niktor. Era abbastanza sicuro che in quel momento il suo sguardo fosse quello che la sua razza associava al disprezzo. Era così.

Intanto, Jeremy riprese

Prima di tutto, chi lo trasporta?”

Ci penso io. Chi affiderebbe il destino della Terra ad Odd?”

Ehi!”

Bene, Ulrich. Tu e Niktor andrete su Cartagine, dovrai portarlo all’unica torre del settore. Odd, scegli: foresta, montagna, deserto o ghiaccio?”

Deserto, come Lawrence D’Arabia”

Cosa c’entra?” la domanda partì da Ulrich

Ho visto il film di recente”

Tu avresti visto un film di tre e mezza?”

Non tutto, mi sono fermato a quando la guida di Lawrence viene sparata al pozzo”

Lo sai che dubito quella scena sia oltre i primi venti minuti”

Ragazzi, avete tutta la vita per dibattere sul cinema. Su, a raccolta” i due si misero in posizione. Ulrich vicino a Niktor, con le dita strette sull’ago che aveva nel braccio, Odd vicino ad uno scanner, pronto ad entrarci subito.

Pronti?”

Pronti” i due risposero all’unisono. Jeremy si diresse immediatamente verso il supercomputer,

Dopo una decina di secondi, il telefono di Ulrich squillò e lui tirò subito via l’ago. Gocce di sangue bluastro uscirono dalla ferita mentre il farmaco trasparente gocciolava a terra. Gli spasmi di Niktor ripresero violenti, sembrò quasi morire all’istante. Poi la scanner si chiuse.


>Sistema Lyoko

>Scanner Niktor

>Trasferimento Niktor

>Virtualizzazione


Mi ricevi forte e chiaro, Niktor?”

Jeremy, sbrigati a guarirmi che questo posto è identico allo Swarker. Mi viene da vomitare”

Sono contento tu abbia nostalgia”


Hermitage – Ore 13:20


Aelita era partita dal presupposto che avrebbe detto tutta la verità, eppure non lo fece. C’era qualcosa che la faceva desistere dal parlare al ragazzo di Lyoko, come un sesto senso. Nonostante questo, gli raccontò tutto il resto della sua vita. Suo padre, sua madre, la morte di quest’ultima, la Green Phoenix… Tutto. Modificò solo alcuni dettagli per non fargli intuire di Lyoko.


Quando ebbe finito, il ragazzo la guardava fisso negli occhi e le stringeva il braccio con la mano destra. Poi la abbracciò, più forte di quanto non avesse mai fatto. Ad Aelita piaceva così tanto essere abbracciata da lui che le sembrava sempre lo facesse per la prima volta.

Hai avuto una vita peggiore della mia” disse Avier, quasi sussurrando.

Non dire stupidaggini” sussurrò la ragazza in risposta, poi rispose all’abbraccio. I due rimasero così per minuti interi, e avrebbero continuato ancora per un po’. Non fosse che Aelita notò qualcosa di azzurro uscire dalla tasca dei pantaloni di Avier. Allungò la mano di scatto per afferrarlo e tirò fuori il pacchetto di un profilattico.

E questo quando lo hai preso?” il ragazzo spostò lo sguardo, poi balzò in piedi. Iniziò a spiegarsi balbettando e gesticolando più del solito.

Io… Io l’ho comprato stamattina… perché, insomma… dopo quello che è successo… I-ieri sera… Ho pensato che un giorno… Non dico subito! Però… Un giorno… Noi…” il ragazzo si portò le mani al volto

Blyat! Certe volte sono così stupido” la ragazza rise, vederlo in imbarazzo era qualcosa di più unico che raro, era così buffo. Dopo aver smesso di ridere, si sollevò e mise il pacchetto dentro la tasca del ragazzo, poi si risedé sul letto.

Ieri sera ero in preda all’emozione, non ero lucida”

Si”

Tu lo avevi capito, dopotutto”

Già”

Penso che non dovremmo correre”

È giusto” il ragazzo diede le spalle alla ragazza

F-forse è il caso di andare” disse, continuando a balbettare. Poi mosse un passo, sentì la ragazza tirargli dalla tuta.


Che c’è?”

Niente. È solo che… Ho mentito”


Aelita tirò a se Avier e lo baciò appassionatamente.

   
 
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