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Autore: caprafuribonda    21/04/2020    1 recensioni
«Natsu aveva rotto finalmente l'ultima parete che ci divideva».
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Happy, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LUCY'S POV
Sentivo il vento scompigliarmi i capelli. Ripensavo al mio arrivo alla gilda "Fairy Tail", ai miei compagni, alle avventure fatte e alla persona che mi aveva dato tutto questo... Natsu.
Una calda mano si era poggiata sulla mia spalla destra. Era Natsu che mi stava invitando a tornare dentro per decidere la prossima missione.
«Lucy se continui a venire quassù ti prenderai un bel raffreddore» disse il rosato di spalle.

 
«Non preoccuparti e poi mi piace stare qui, c'è un'arietta così piacevole» affermai sorridendo.
Mi chiedevo molte volte come mai Natsu non si fosse ancora stancato della mia presenza, ma alla fine ero felice che tra noi due non fosse cambiato nulla: non importava quanto tempo fosse passato, ogni giorno sembrava sempre il primo, quello del nostro incontro. Una cosa che fin da subito mi aveva colpita del suo carattere era l'amore, la fiducia e l'onestà nei confronti dei suoi amici, me compresa. 
«Lucy! Oggi sei strana. Sembri proprio con la testa fra la nuvole... Chissà a cosa pensi, ihihih» mi disse il piccolo neko blu pronto ad infilarsi un intero pesce in bocca. 
«Pensa a non strozzarti con il cibo piuttosto» lo richiamai soddisfatta della mia risposta.
Mi avvicinai al tabellone: c'erano un'infinità di missioni e la scelta era più vasta del solito. Mi sarebbe piaciuto lanciarmi in un'impresa non troppo difficile, ma Erza preferì optare per una missione alquanto complicata. Si poteva definire una caccia al tesoro. Dovevamo recarci in un piccolo villaggio, non molto distante dalla gilda. 
Partimmo subito. Natsu come sempre stava male a causa del suo problema con i mezzi di trasporto, Gray dormiva beatamente e Erza guidava il piccolo catorcio, ovvero la macchina funzionante tramite l'utilizzo della magia. 
Mi voltai in direzione di Natsu e lo iniziai a guardare, inconsapevole del gioco di sguardi a cui avevamo dato inizio: anche lui mi stava osservando. 
Era improvvisamente calato un silenzio imbarazzante e mentre Natsu si avvicina a me con piccoli passi, le mie guance si erano colorate di un rosso pomodoro. Ero più che accaldata. 
«Lucy hai una mosca sulla guancia» affermò Natsu ancora pallido in volto. «Lucy, devi dirmi qualcosa?». 
Diventai paonazza. Cosa avrei dovuto rispondere? Ero anche io incerta sull'origine della malefica magia che mi aveva spinta a fissarlo. 
«Oh, nulla. Ero solo preoccupata per te. Non hai una bella cera. Wendy avrebbe potuto sicuramente aiutarti»
«Peccato infatti. Ha preferito seguire Romeo, chissà perché» affermò Natsu grattandosi la testa. 
«Eh già. Le dispiaceva lasciare solo Romeo, a quanto pare» risposi più sicura questa volta. 
Poi una vocina dolce, ma al contempo fastidiosa, si intromise nel discorso tra me e Natsu: «Voi due vi piaaaacete». 
Si trattava di Happy ovviamente. 
Senza pensarci due volte caricai un pugno e, con tutta la forza da me posseduta, lo sferrai sul piccolo neko dal pelo blu.
«Hai detto qualcosa Happy?» domandai evidentemente irritata. 
«No, no... » riapose Happy. 
Natsu ricominciò a stare male e si sdraiò appoggiando la testa sulle mie cosce. Poi si voltò verso Happy accennando un piccolo sorriso. 

~♡~

Erano passati circa trenta minuti e finalmente eravamo arrivati a destinazione. Un signore dall'aspetto anziano fece segno di seguirlo. Ci recammo immediatamente da lui e Erza, come sempre, fece da portavoce per l'intero gruppo. 
«Io sono Erza, la biondina alla mia destra e Lucy, il piccolo neko blu è Happy, mentre il ragazzo che si spoglia in continuazione senza accorgersene è Gray...» 
«Accidenti! Un'altra volta!» gridò lo "spogliarellista" interrompendo la scarlatta che, come voleva dimostrarsi, si era sbarazzato inconsapevolmente di tutti i suoi vestiti. Lo guardammo con estremo imbarazzato.
Successivamente Erza tornò alle presentazioni: «Mentre il ragazzo alla mia sinistra con la sciarpa è Natsu». 
«È un onore conoscervi maghi di Fairy Tail. Io sono Alabarn» disse il vecchio accarezzandosi la grigiastra barba. «Ho bisogno del vostro aiuto. Pochi giorni fa dei ladri hanno rubato il tesoro della mia famiglia e io desidero con tutto il cuore recuperarlo»
«Quindi dobbiamo trovare i ladri, catturarli e riprendere il tesoro?» domandai all'anziano signore. 
«In realtà i ladri sono già stati catturati. Purtroppo durante la cattura il tesoro è andato perduto. Ho ipotizzato che possa trovarsi nella foresta difronte al villaggio, poiché i ladri sono stati catturati lì» spiegò Alabarn.
«Sembra facile! Giusto ghiacciolo pervertito?»
«Si... aspetta! Come mi hai chiamato brutto fiammifero!?» rispose Gray a Natsu.
I due avevano inziato ad azzuffarsi ed Erza, infuriata, aveva assunto l'aspetto di Belzebù. Come sempre, vedendola, i due ragazzi si erano raccolti in un abbraccio imitando Happy. 
I soliti... pensai tra me e me.
Mi avvicinai al signor Alabarn per rassicurarlo: «Stia tranquillo. Fanno sempre così». Poi gridai a Gray e Natsu di seguirci per incominciare la missione.
«Gray muoviti! Natsu anche tu! Devi sempre farci fare brutte figure!» lo rimproverai.
«Ma anche Gray mi ha attaccato!» cercò di proteggersi il rosato.
«Lasciamo perdere» e mi tirai uno schiaffo in fronte per disperazione. 
Dopo aver messo in scena quel teatrino imbarazzante, salutammo il povero anziano e così ebbe inizio la nostra nuova avventura. 
~♡~
MI chiedeva di che tipo di tesoro si trattasse: magari era simile a quello dei pirati, con tanto oro... ah... oro...
«Lucy... sbaglio o nei tuoi occhi si intravede un certo luccichio?» 
«Happy ti sbagli... eheheh...». 
Avevo bisogno di molto denaro per pagare l'affitto. In più dovevo anche pensare alla mia alimentazione, dovevo procurarmi del cibo in qualche modo. Senza contare che Natsu si era praticamente trasferito a casa mia. Ormai dormiva nel mio letto, mangiava tutto quello che trovava nel mio frigo, si lavava nel mio bagno... insomma si comporta come se fosse a casa sua ed era lo stesso per Happy. Mi era passato anche per la mente di fare ad entrambi un bel discorsetto a fine missione. 
La bellezza della foresta mi aveva incanta. Semplicemente meravigliosa. Si intravedevano alberi illuminati nonostante la poca luce, diversi tipi di piante e piccoli animaletti, come scoiattoli e uccellini. La cosa che mi aveva affascinata di più era stato il delicato profumo che emettevano i fiori. Senza pensarci due volte mi ero infatti fondata su un fiore di colore turchino che profumava di uno strano misto tra miele e vaniglia. 
Dopo aver odorato quel fiore stupendo, incominciai ad avere dei giramenti ti testa, per poi cadere a terra.

~♡~ 

Le mie guance erano diventate ancora una volta rosso fuoco. Aperti gli occhi mi ero ritrovata in braccio al mago del fuoco. 
«Lucy, ti sei ripresa!» aveva esultato Natsu felice. 
«S-si. Ora sto meglio... cosa è successo? Non ricordo nulla» 
«Il profumo di quei fiori non era poi così buono. Sei stata fortunata ad averne inalato poco, altrimenti saresti morta» mi aveva risposto Erza. 
Gray si avvicinò a me e a Natsu, e dopo avermi guardata mi chiese: «Lucy, sicura di stare bene? Sei leggermente rossa in volto. Non è che ti è venuta la febbre?». A quella domanda saltai via dalle braccia di Natsu e ripresi a camminare da sola. 
«Tranquillo Gray. Avevo caldo, tutto qui» affermai imbarazzata. 
«Se lo dici tu» disse l'alchimista del ghiaccio sorpassandomi.
Ad avermi turbata più di ogni altra cosa era stato quel gattaccio dalla lingua lunga che, stranamente, non aveva aperto bocca dicendo cose come "loro si piaaacciono" o "a Lucy piace Natsu". 
Avevamo camminato per ore, eppure non avevamo trovato nulla. Nessuna traccia del tesoro. Quel dannato vecchio ci avrebbe almeno potuto dare qualche informazione in più. 
«Erza, perché quel vecchio barbuto non è andato a cercarlo da solo il suo tesoro di famiglia?» domandai alla rossa.
«Si dice che nella foresta ci sia un mostro goloso di vecchi e ragazze carine» a quella risposta diventai bianca come un cadavere. 
«Lucy non preoccuparti. Ci sono io!» Sentendo le parole di Natsu diventai nuovamente bordeaux. 
«Loro si piaaacciono»
«Happy! Non è vero. Se ti acchiappo te la faccio vedere io!» incominciai a rincorrere il neko blu per la foresta. 
Erza aveva cercato di fermarci per avitare di fare troppo rumore e attirare attenzioni indesiderate. 
Purtroppo, a causa della nostra distrazione, eravamo caduti in un burrone.
Accidneti... pensai. 
L'unica nota positiva è che in quello stesso buco si trovava il tesoro.
«Ragazzi! Abbiamo trovato il tesoro io e Happy!» gridai più volte.
«Ottimo lavoro!» rispose Natsu.
«Vengo a prendervi» continuò il rosato.
E senza farci ettendere troppo, il Dragon Slayer si era catapultato davanti a noi.
«Eccomi!»
«Molto bene, Natsu» sussurrai con fatica. Ero tutta dolorante a causa della caduta.
«Mh, non riesco a muovermi» continuai. 
«Nemmeno io. Ho la coda bloccata da qualcosa» affermò Happy.
Ci girammo tutti nella direzione opposta alla nostra. Ci guardammo tutti e tre, per poi emettere un rumorosissimo grido.
Grazie alla magia di Happy eravamo riusciti a risalire il burrone più velocemente e, una volta tornati in "superficie" eravamo corsi in direzione di Erza e Gray che erano rimasta indietro. 
«Posso farcela anche da solo»
«Non ti lascerò qui da solo a combattere con quel mostro, idiota!» lo bacchettai turbata. 
«Lucy ha ragione, Natsu» mi appoggiò Happy. 
Il giovane mago del fuoco si fermò e ci fece segno di continuare a correre per raggiungere Erza e Gray. Purtroppo non mi fu possibile. Il mostro aveva afferrato la mia gamba destra e aveva spalancato la bocca pronto ad ingerirmi. 
«Nastuuuu! Tasukete!» gridai più volte.
Un'aura di fuoco potentissima aveva circondato il corpo del Dragon Slayer di fuoco che, vedendomi in quella situazione, aveva assunto uno sguardo così serio e cupo da mettere i brividi a chiunque avesse avuto la sfortuna di incrociare i suoi occhi. 
«Non toccare i miei compagni... Soprattutto non toccare Lucy!» sbraitò Natsu che incominciò a sferrare una serie di colpi al mostro. Happy era riuscito ad avvertire appena in tempo Gray ed Erza, subito pronti ad aiutare Natsu. 
Uno dei tanti colpi costrinse il mostro a liberarmi e a quel punto iniziò un attacco combinato. Avevamo unito tutte le nostre forze. 
«COLPO D'ALI DEL DRAGO DI FUOCO!» gridò Natsu.
Poi fu Gray ad attaccare: «ICE MAKE: GEYSER!» 
Arrivò anche il turno di Erza: «BLUMENBLATT!» 
E per ultima attaccai io, utilizzando la chiave d'oro dell'acquario.

~♡~ 

Il mostro era stato abbattuto e il tesoro ritrovato. Tornammo quindi da Alabarn. 
Il tesoro inoltre finì per rivelarsi un semplice diario dove erano state scritte tutte le giornate di ogni singolo componente della famiglia. Come ricompensa Erza ottenne l'ultimo modello di bikini uscito, Gray e Natsu una quantità abbondante di cibo e un pò di denaro, Happy un pesce spada e io la giusta quantità di soldi per pagare l'affitto.

~♡~ 

A missione terminata, eravamo tornati dalla nostra amata gilda. Racontammo a tutti i membri cosa avevamo dovuto affrontare ed Happy, come al suo solito, aveva iniziato a spettegolare su me e Natsu: era uscito fuori che Natsu non solo si era tremendamente preoccupato per me durante tutto il viaggio, ma anche la sua proposta, al mio svenimento, di abbandonare la missione e portarmi da un medico. 
Sapere questi piccoli dettagli mi aveva scaldato il cuore. Natsu era solo un amico? O forse mentivo a me stessa e alle mie fantasie da fin troppo tempo? 
Mi ero ripromessa più volte di fare un discorsetto a Natsu e ad Happy e di vietargli l'ingresso a casa mia, ma alla fine avevo ceduto come sempre del resto. Difatti, arrivata la sera, Happy si addormentò sulla mia poltroncina, mentre Natsu, con la solita delicatezza di un elefante, si gettò sul letto. 
«Lucy... vieni a letto così sto più comodo» si era lamentato il ragazzo.
Lo guardai incredula delle sue parole, poi mo resi conto delle suo volto leggermente più rossastro del solito.
«Mi ero preoccupato. Devi stare più...» 
«Grazie per tutto, Natsu» 
«Non ringraziarmi. Io ti proteggerò per sempre Lucy, è una promessa». 
Sentendo quelle parole mi era quasi scoppiato il petto. 

 
Sfogai la mia gioia direttamente su Natsu. Mi era stato impossibile trattenermi e spinta da non so cosa, mi ero buttata su di lui. Il risultato fu una sorta di scultura, un eterno abbraccio seguito da un morbido bacio sulla fronte: Natsu aveva rotto finalmente l'ultima parete che ci divideva.
   
 
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