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Autore: NIHAL_JOHNSON    21/04/2020    3 recensioni
Hermione si avvicinò a Ron e con la luce della candela notò che i gemelli Weasley dormivano in due letti dall’altra parte della stanza.
“Cosa ci fanno loro nella stanza di Ron?”
“L’hanno lasciata a degli ospiti che vengono alla partita.” Sbadigliò Harry, “cosa stai facendo?”
“Sta a vedere.” Sussurrò lei maligna.
Si avvicinò al letto di uno dei due, osservando bene il suo volto addormentato profondamente. Era senz’altro Fred. Dormiva sereno, aveva fatto crescere i capelli ed erano fiamme di fuoco sparse sul cuscino. Hermione avvertì l’impulso di sfiorarli e toglierli un ciuffo ribelle dalla fronte.
“Ma che diavolo ti prende Hermione?” Si chiese scuotendo la testa. Si avvicinò lentamente fino a che fu ad un soffio dal suo volto.
“FRED WEASLEY! MAMMA HA SCOPERTO I NOSTRI ESPERIMENTI!” Gridò a pieni polmoni imitando la voce più profonda di George.
Fred scattò a sedere sbarrando gli occhi, “No, no, no! George nascondi le prove!” Gridò spaventato e ancora mezzo addormentato.
Come nasce l'amore tra Fred ed Hermione, tra battibecchi, frecciatine, sguardi... ma sembra non esserci davvero speranza, finché tre anime buone non interverranno in loro aiuto, con una piccola... spinta.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 1
 
 
 
*TERZO ANNO: AL PAIOLO MAGICO

 
 





Tutto è cominciato una mattina di fine agosto, quando al Paiolo Magico la famiglia Weasley si era riunita per gli ultimi giorni di vacanza prima dell’inizio delle lezioni, appena tornati dall’Egitto.
Hermione era appena tornata dalla Francia e i suoi genitori avevano insistito per accompagnarla al Paiolo Magico di cui tanto avevano sentito parlare e per incontrare i genitori Weasley che tanto adoravano.
 
 
§
 
 
Hermione e i suoi genitori arrivarono al pub e salirono al piano superiore adibito ad albergo per i maghi di passaggio. I suoi genitori erano entusiasti di ogni cosa, sua madre strillò al settimo cielo quando vede un’aspirapolvere passare il corridoio da sola.
Trovarono la loro stanza, sistemarono le valige e sorrisero soddisfatti. La ragazza liberò Grattastinchi per la stanza, che iniziò a gironzolare curioso.
“Hermione noi scendiamo a cercare Molly e Arthur, tu vieni con noi?”
“Mi sa che rimarrò qui a studiare, gli esami del secondo anno sono nulla a confronto di quelli del terzo. E tra due anni ci saranno i G.U.F.O.” Rispose lei accigliata, come se fosse ovvio.
“Appunto, tra due anni tesoro…”
Suo padre si accovacciò accanto a lei, arrivando all’altezza dei suoi occhi e sospirò paziente.
“Hermione, io amo la tua dedizione allo studio. Ma se continui di questo passo… ti perderai tante altre cose.” Le sussurrò infine all’orecchio.
Lei aggrottò la fronte, incerta sul significato di quelle parole.
“Scusate, ma vi raggiungo più tardi.” Risponde decisa, sarà costretta a passare un altro intero anno a scuola con i più giovani della famiglia Weasley. Le bastavano già così.
Così li guardò andare via, convinta della sua decisione. Sospirò e si spostò i capelli dal viso con stizza.
Si stese sul letto e si circondò delle decine di tomi e volumi del terzo anno. Osservò quello di Cura delle Creature Magiche e si convinse che forse non era il caso di aprirlo da sola.
Scelse quello di Aritmanzia, si stese a pancia in su e iniziò a leggere concentrata. Voleva arrivare ancora più preparata quell’anno.
Ma dopo un po’ iniziò la sua concentrazione fu interrotta da un fastidioso rumore provenire dalla stanza accanto, come uno scintillio di piccoli fuochi d’artificio.
Provò a non farci caso inizialmente, ma il rumore si fece sempre più alto, fino a diventare uno scoppiettio di rimbombi. Si alzò in piedi di scatto irritata, chiudendo il libro, e lasciandolo sul letto, e si affacciò fuori dalla porta.
“Ma che diavolo sta…?”
Non fece in tempo a finire la frase che un piccolo fuoco d’artificio uscì come impazzito a mezz’aria dalla stanza adiacente e puntò dritto verso di lei. Lei sbarrò gli occhi allibita vedendo quell’affare arrivare a tutta velocità verso di lei, inseguito da due figure.
“Hermione attenta!” Una voce grida, ma è troppo tardi.
Il piccolo fuoco d’artificio arancione la colpì in faccia facendola stramazzare a terra.
Hermione stesa sul pavimento, scosse la testa confusa, vedendo due braccia sollevarla.
“Ommioddio Hermione scusami noi non volevamo…”
Si ritrova a faccia a faccia con Fred e George Weasley. Si erano alzati parecchio dallo scorso anno e i capelli erano leggermente più lunghi e arruffati.
Hermione per la prima volta rimase senza parole.
Per diversi attimi non disse nulla, scossa ancora dall’esplosione che l’aveva colpita in pieno volto. Poi i gemelli scoppiarono improvvisamente in una fragorosa risata, al punto da farla riscuotere.
“Siete due idioti. Cosa c’è di tanto buffo?” Chiese irritata mentre i due si rotolavano a terra dalle risate.
“La…la tua...”
“Faccia!”
Senza smettere di ridere provarono a parlare, ma con poco successo. La faccia di Hermione era completamente nera per la fuliggine e i capelli erano bruciacchiati e sparati in aria per lo scoppio del fuoco d’artificio.
“Scusaci tanto…” fece uno dei due. Hermione non aveva idea però quale. Non aveva mai imparato a riconoscerli e sinceramente non le importava.
“Lo trovate divertente?” Chiese guardandoli di sottecchi senza però scomporsi.
“Oh si.”
“Molto…”
“Estremamente divertente.”
Hermione sbuffò e si alzò in piedi, con aria di sfida, non voleva dargli alcuna soddisfazione.
“Dov’è Ron?”
“Come puoi pensare a lui quando ci siamo qua io e George?” Rispose uno dei due piccato.
“Noi siamo adorabili…”
“…E bellissimi.”
“Oh si.”
“No, siete incoscienti.”
I due gemelli si guardarono, poi fissarono di nuovo la ragazza e fecero in contemporanea un gesto con le dita come per dire “poco, poco.”
“Beh sicuramente lo conquisti Ron conciata così…” Le fece l’occhiolino quello che aveva capito essere Fred.
Hermione arrossì violentemente e scosse la testa, “di cosa stai parlando?”
“Oh andiamo, si vede lontano…”
“…un miglio che gli piaci.”
“No, non è possibile. Perché dovrebbe?”
Fred sbarrò gli occhi, “come perché? Sei la strega più brillante di tutta Hogwarts! Alcuni nostri compagni non sanno fare metà degli incantesimi che sai fare tu!” Si rese conto dei complimenti che erano usciti dalla sua bocca e si affrettò a tornare al suo solito sorriso malizioso e sfacciato.
“Beh in effetti sei una rompiscatole senza pari.”  
“Nemmeno voi a quanto pare siete tanto bravi con gli incantesimi.” Affermò sorridente sporgendosi dalla sua porta e osservando il corridoio tappezzato di chiazze nere e fuliggine.
“Beh ecco…”
“Noi…”
Ma non fecero in tempo a finire la frase che Hermione li scostò e si precipitò nella loro stanza, quella accanto alla sua. Era completamente a soqquadro, i mobili rovesciati, libri e fogli sparsi sul pavimento. Qualcosa ribolliva in un pentolone al centro della stanza.
Si voltò con sfida verso i due guardando in alto, erano alti almeno una ventina di centimetri più di lei.
“Cosa diavolo state combinando qui?”
“Non te lo diremo mai.”
“Bocche cucite.”
“Non riuscirai a…”
“MOLLY!” Gridò la ragazza per il corridoio a pieni polmoni con le braccia incrociate. Immediatamente i due gemelli la sollevarono per le ascelle e la portarono fino al letto, chiudendo la porta con un leggero calcio.
“Sei tremenda.”
“Lo so.”
“E va bene, noi…”
“…stiamo perfezionando degli incantesimi…”
“…di fuoco per l’esattezza. Dovrebbero venir fuori dei piccoli fuochi d’artificio che…”
“…volano per la stanza.”
“La forma ce l’abbiamo, ma…”
“…non riusciamo a controllarli. Appena li creiamo ci sfuggono questi piccoli bastardi.”
Hermione alzò un sopracciglio. “Perché tutto questo?”
“Esperimenti.” Si limitò a dire George.
“Non ti diremo altro, solo che…abbiamo in mente grandi cose…”
“Grandi progetti futuri.”
“Si, grandi progetti da perfezionare a quanto vedo.”
“Beh siamo solo all’inizio.”
“Acida la ragazza.”
“Mi piace.”
Hermione sorrise soddisfatta di avergli estrapolato qualche informazione e incrociò nuovamente le braccia.
“Siete terribili. Meno male che Ron non ha preso da voi.”
“Ancora con questo Ron?” Sbottò Fred visibilmente annoiato.
“Hermione, non è che devi dirci qualcosa? Chiese George malizioso.
“Già Granger, cosa nascondi?”
Hermione arrossì e si alzò di scatto. “Niente.”
“Bugiarda.”
“Zitti.”
I due gemelli scoppiarono a ridere e improvvisarono una canzoncina: “La Granger ha una cotta per Ronnino, e quando si daranno un bacino…”
“Piantatela!” Sbottò lei rossa in volto. I due smisero improvvisamente.
“Vostra madre sarà molto felice di sapere cosa state combinando quassù…”
“Non oseresti.”
“Scommettiamo?”
“Se dici qualcosa a qualcuno, noi spifferiamo tutto a Ron.”
Hermione stava per ribattere, ma si bloccò sorridendo furba.
“Come volete. Siamo pari. Oh e tanto per la cronaca…” Iniziò poi mosse la bacchetta verso il calderone che sibilò e si riempì di fumo rosso-arancione. Un attimo dopo una scintilla arancione scaturì da dentro e iniziò a seguire i movimenti in aria che Hermione compiva con la bacchetta.
Aprì il palmo della mano e la scintilla scoppiettante le si fermò sopra, “questo è l’incantesimo per controllare i creati: Retractum!” Gridò infine, scagliando la scintilla contro i gemelli che, presi alla sprovvista, vennero compliti in piena faccia e scagliati sul letto.
Si alzarono sui gomiti appena per riuscire a guardarla, con i capelli rossi che gli fumavano ancora, i volti neri di fuliggine.
“Scrivetevelo… così magari la prossima volta non vi sbagliate.” Concluse sorridendo beffarda, per poi aprire la porta e andarsene con il naso all’insù.
“Mi dovete un favore!” Sentirono la sua voce riecheggiare per il corridoio.
I due gemelli si guardarono per un momento poi scoppiarono a ridere come matti.
George tirò una gomitata al fratello, “E’ proprio forte eh, Fred.”
Fred si aprì in un sorriso di sincera ammirazione, fissando il punto dove Hermione era appena sparita.
“Già…”
 

 
§
 


Giù nella sala da pranzo piena di tavoli i gemelli trovarono Hermione, completamente rimessa a nuovo, con indosso una maglietta a righe chiare a maniche lunghe, inseguire Grattastinchi e afferrarlo un attimo prima che si lanciasse su Crosta. Ron prese tra le mani il piccolo topo, era furioso.
“Il tuo animale è un mostro Hermione…”
“E’ solo un gatto Ronald, che ti aspetti? E’ la sua natura.”
Fred mentre scendeva le scale sorrise per la sfacciataggine della ragazzina, non aveva mai notato quanto fosse forte e determinata. Certo sapeva che aveva aiutato suo fratello e Harry Potter a scendere nella botola, salvare Hogwarts ben due volte, da Voldemort e da un Basilisco, ma da quel giorno vide in lei una scintilla diversa.
Splendente e sfacciata esattamente come la scintilla che gli aveva scagliato addosso poco prima.
Non era solo coraggio e voglia di mettersi in gioco, era voglia di vivere, di farsi valere. Che aveva un bel caratterino lo sapeva, ma fino a quel punto.
Sorrise, si avvicinò per dirle qualcosa, ma i due litiganti furono interrotti dall’arrivo di Harry.
“Harry!”
Fred si ritrasse per farla passare, ma incrociò lo sguardo di Hermione quando gli passò accanto e le fece un rapido occhiolino. Lei scosse la testa come per dire: “siete senza speranze,” e raggiunse il suo migliore amico.
Fred senza accorgersene si bloccò, appoggiato alla ringhiera, a guardarla parlare con loro. I capelli boccolosi e non più tanto cespugliosi arrivavano appena sotto le spalle, se li era tagliati. Il viso era dolce, affilato, il naso piccolo, gli occhi grandi vispi, la bocca carnosa.
Certo era una ragazzina per lui, ma c’era così tanto in lei, se ne rese conto in quel momento.
George gli passò accanto e notò la sua espressione completamente persa chissà dove, seguì il suo sguardo e vide Hermione; scoppiò a ridere di gusto.
“Fred, ho appena incontrato sulle scale quella strega che è apparsa sulla copertina di PlayWizard semi nuda…” lo testò ammiccante. Fred rimase con lo sguardo incollato al trio che confabulava sulla loro estate, la bocca semi aperta, non dando alcun segno di reagire.
George passò lo sguardo da loro al gemello, e poi il contrario. Fischiò esterrefatto, ma felice, e diede una sonora pacca al gemello, facendolo risvegliare di colpo.
“Eh?”









NOTA DELL’AUTRICE:
 
Salve a tutti. Sono anni che non scrivo una fanficiton, ma ho deciso di crearne una nuova. Amo la coppia Fred-Hermione e questa è un mix tra due che avevo già scritto anni fa con un altro account che non riesco più a recuperare, con l’aggiunta di tante nuove idee.
Spero davvero che vi piaccia. Questo è il primo capitolo, adesso la storia inizierà ad ingranare. 

 
   
 
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