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Autore: MiaJack    21/04/2020    0 recensioni
Mi presento, sono Jasmine, una ragazza nata e cresciuta a Parigi.
Non nella Parigi che tutti conoscete ma nei quartieri più poveri della città.
Ho da poco compiuto 25 anni. Non sono la classica ragazza parigina, tutt’altro, sono una persona ambiziosa e forte, ma anche dal carattere dolce e solare. I miei capelli sono lunghi rossi e un po’ mossi e ho occhi azzurri come il mare.
Sono alta ed ho un corpo esile. Carnagione chiara, in viso non mostro segni di imperfezioni.
Voglio raccontarvi un po’ di me.
Fin dall’età di 5 anni dopo la scuola ho sempre frequentato due corsi: uno di danza moderna ed uno di hip hop. Questa passione mi è stata trasmessa da mia madre, era una ballerina professionista di danza classica una tra le migliori.
Infatti in casa nostra regnava già l'amore per la danza e la musica.
Nel salotto di casa avevamo dei vecchi vinili dei Jackson 5 e io fin da piccola iniziai ad appassionarmi ed ad innamorarmi della voce di Michael.
La sua voce, nonostante la sua tenera età, assomigliava già a quella di un adulto.
Passarono gli anni e diventai una tra le migliori ballerine dei corsi che
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Slash | Personaggi: Elizabeth Taylor, Janet Jackson, Katherine Jackson, Michael Jackson
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Ridai il cellulare a Pier che me lo rimise gentilmente in borsa. Mi diede le chiavi della macchina allacciammo le cinture e partimmo per tornare al locale dello zio. Nel tragitto Pier accese la radio e partì la mia canzone preferita ‘’Human Nature’’ di Michael Jackson . La sua voce cosi dolce e soave mi incantava, questa come altre canzoni, le conoscevo a memoria e la cantai insieme e Pierr. ‘’Free as the wind Tall as a tree Wide as a mind Deep as a sea You crawled on my land Now I grow in your hand Always like the first time Unlike the others They're so-so So called lovers Theirs is the push that comes to shove But not in our evolution It's natural From great to grand True love is never really planned And wipes the memory of those who came Before our evolution It's natural And with you see me walk on air I know that I can do it Mind over metaphor Fall in love with innocence’’. Dopo circa 30 minuti arrivammo al ristorante degli zii. Parcheggiai la macchina, Pier mi allungò la borsa e scendemmo tutti e due dall'auto. Ci dirigemmo verso il locale ed entrando gli zii ci accolsero calorosamente con un sorriso venendoci incontro e ci fecero accomodare in un tavolo. C'era poca gente nel locale quella sera , proprio come mi aveva accennato la zia la mattina, gli zii non erano neanche molto stanchi, ma amavano il loro lavoro e loro due insieme erano una squadra invincibile. Si avvicinarono a noi ed incominciammo a parlare. Gli raccontai che aspettavo Lenier e che sarebbe venuto per propormi un’opportunità e gliela raccontai. Rimasero a bocca aperta e anche loro, come me, erano al settimo cielo. Sapevano quanto tenessi al ballo e quanto fossi fan di Michael Jackson. Continuammo a parlare tutti e quattro ed intanto lo zio Gian ci disse:<< ordinate pure ragazzi miei, stasera offre la casa!>> Intanto preparai il dolce di Lenir sapevo già quello che gli piaceva perché lo mangiava ogni volta che veniva nel locale dello zio; Era il famoso Pain au chioccolate una vera leccornia, pane caldo con ripieno di cioccolato fondente, ricordava piacevolmente lo zio. Intanto la zia Margot e lo zio Gian andarono in cucina per prepararci i nostri piatti preferiti. Lo zio Gian il dolce di Lenir e la zia Margot dei piatti all'italiana: il vitello tonnato per me e per Pier tortellini con panna e prosciutto e aggiunta di piselli. In poco tempo era tutto pronto, erano molto svelti e bravi a cucinare gli zii, ma soprattutto tenevano il loro locale molto pulito. Oltre a loro a due nel locale c’era una signora anche lei di origine parigina, che lavorava come lavapiatti. Si chiamava Marie, una signora molto graziosa e sempre molto cordiale e disponibile con tutti. Dopo aver finito di mangiare, lo zio ci disse di aver messo da parte il dolce di Lenir. Era tutto davvero squisito. Da quando eravamo arrivati era già passato molto tempo e l'orologio segnava le 20.30; Tra un oretta sarebbe arrivato Lenir ed io ero così impaziente ed eccitata di sapere qualcosa di più riguardo alla sua proposta. Mi sembrava di sognare ad occhi aperti al solo pensiero di conoscere Lavell Smith e il mio più grande idolo. Lui che mi aveva ispirato da una vita con la sua musica, la sua danza. Lui cosi amato da tutto il mondo, compresa me, forse l’avrei potuto conoscere. Due settimane per riuscire a preparare tutte le coreografie sperando che Lavell Smith mi avrebbe portata con se in America. Non sapevo dove di preciso sarebbero stati i provini ma aspettavo Lenir appunto per avere maggiori dettagli. Non stavo più nella pelle! Finimmo di cenare e si fecero le 21.15. Andai in bagno per darmi una sistemata veloce, ritoccai il mio rossetto che era quasi andato via e uscendo dal bagno vidi Lenir seduto al nostro tavolo. Era appena arrivato saluta calorosamente Pier e si siede. Torno al tavolo e lo saluto ed alzandosi dalla sedia mi abbraccia forte a se. Nel frattempo lo zio Gian aggiunse una sedia al nostro tavolo . Era molto legato a me è il mio migliore amico, mi ha sempre supportato in tutto e per tutto ed ama vedermi felice. Ci sediamo e lo zio va a prendere il dolce che aveva messo da parte per Lenir, mentre noi iniziammo a parlare della famosa proposta ed anche Pier era curioso di sentire. Incomincia a gustarsi il suo amato dolce ed inizia a parlarmi:<< Allora tesori miei innanzitutto il provino si terrà vicino alla contea di Santa Barbara in California, dove si trova Neverland, c'è un hotel lì vicino dove alloggeranno tutti i ballerini è tutto pagato dalla stars per voi, tutto a spese sue, viaggio e alloggio in hotel. E sbarrando gli occhi risposi:<> Lenir:<< No tesoro, lui sa delle difficoltà economiche di alcune di voi, cosi ha voluto aiutarvi, per permettere a tutti di partecipare ai provini. Lavelle prenderà circa cinquanta ballerini, e lì in America ne verranno scelti massimo dieci. Cercano gente con talenti speciali e con un qualcosa di diverso, tu sei una di queste e sono sicurissimo che ti sceglierà>>. Ero sempre più entusiasta e gli dissi:<< oh mio Dio, farò di tutto per essere presa! E a pensarci bene avrei bisogno anche di qualche vestito nuovo!>> Lenir mi guardò e mi disse:<< anche a quello ci ho già pensato io mia cara, tu pensa a dare il meglio di te. Ah! Un'altra cosa, potrai portare con te qualcuno che ti aiuti e avrei pensato di venire con te, se a te fa piacere>>. Lo guardai con una faccia come per dire ''che domande stupide'' e gli risposi:<< Certo che puoi venire sarebbe fantastico mio caro Lenir!>> Durante questa conversazione mio fratello ascoltava curioso... ed ad un certo punto decise d'intervenire anche.. << Sono proprio contento per te sorellina !>>. Nel frattempo Lenir aveva finito di gustarsi il suo dolce e gli zii si avvicinarono al tavolo con un sorriso stampato sui loro volti; anche se in lontananza erano riusciti a sentire la conversazione tra me e Lenir. << Allora dobbiamo iniziare a prepararci perché abbiamo il tempo di sole due settimane. Dunque inizieremo domani mattina presto mia cara Jasmine>>. Disse Lenir guardandomi con un mega sorriso stampato sulle labbra. << E come farò qui con il lavoro?>> gli risposi preoccupata.. Mia zia che stava passando sentì la mia preoccupazione e mi disse:<< Non ti preoccupare nipote mia, ho qualche numero messo da parte di qualche cameriera per l'emergenza di sostituirti. Sono sicura che ti prenderanno e andrai in America ma anche li non ci saranno problemi per sostituirti per lungo tempo. Tu ora devi pensare solo a prepararti al meglio>>. Non rimasi sorpresa dalla risposta di mia zia, sapevo che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di poter far realizzare il mio sogno. <> L'abbracciai forte a me. <>. Dissi guardando Lenir; Mi guardò e mi disse:<< Ok ne preparammo 2 o 3 dovrebbero bastare, le altre le terremo nel caso dovessimo usarle lì quando saremo in America. Sono sicuro che Lavelle ti sceglierà! Sei un talento unico!!>>. Dopo aver discusso sulle ultime cose mia zia mi guardò e mi disse:<< Sono felice e fiera di te Jasmine, ti meriti questo e molto altro>> Quando mia zia iniziava con questi discorsi sdolcinati io incominciavo a trattenere le lacrime.. L'abbracciai di nuovo e dissi:<< Grazie zia, davvero. Ma una curiosità cosa intendi dire con ''molto altro di più''?>>. Allora spostò le mie braccia mi fissò dritta negli occhi e disse:<< Intendo dire che oltre a realizzare il sogno della tua vita, chissà potresti anche trovare l'amore vero non pensi?>>. La guardai perplessa e dissi:<< Non ci credo tantissimo, per il momento però mi interessa arrivare a realizzare il mio sogno>>. Lenir pensieroso disse:<< Io sono d'accordo con tua zia, non si sa mai se andrai in America chi potrai incontrare>>. << Anche io concordo con tua zia, ma deve essere un vero gentleman, uno che ti sappia apprezzare e amare in tutto te lo meriti nipotina mia! Sei davvero speciale, non passerai inosservata>> disse lo zio Gian. Allora risposi: << Non vi fate strani pensieri voi tre>> dissi sbuffando << per il momento voglio concentrarmi solo sulla danza>>. <> dissi io ai miei ziii e Lenier ,mentre gli zii andarono in cucina io e Lenir ci mettevamo d'accordo per domani. << Ok mia cara domani mattina passero presto a prenderti, facciamo intorno alle 7.30. Sii puntuale mi raccomando. La colaziona la faremo insieme prima di allenarci e porterò anche dei panini e delle bevande per la pausa pranzo e cena. Penserò a tutto io tu porta solamente il tuo corpo e la musica con cui ha deciso di fare le tue coreografie ok?>> Disse Lenier con tutto il suo programma già organizzato come sempre, ovviamente.. << Avrai due giorni a settimana per riposarti e fare ovviamente le tue commissioni>>. Jasmine: perfetto , va benissimo , intanto pensando tra me e me a cosa mi avevano detto prima, lo guardai e annuì dicendogli che ero pronta a provare le coreografie anche fino a tarda sera se ce n'era bisogno. Mi guardò e disse:<< Tranquilla cara, al massimo proveremo fino alle 20 di sera, non voglio che tu vada a letto troppo tardi ma soprattutto troppo stanca. Faremo tutte le pause per riposarci e mangiare qualcosina, ovviamente. Stavo pensando che per provare potremmo usare la tua vecchia scuola di danza dove facevi il corso di hip-hop è anche vicino casa tua cosa ne dici?>>. Ancora faticavo a credere a tutto questo sinceramente, che stesse accadendo proprio a me. Ero al settimo cielo e non vedevo l'ora di iniziare. <>. Entrambi non ci eravamo accorti che si era fatta una certa, così Lenier si alzò dalla sua sedia ci salutò e si avviò verso l'uscita. Anche io e Pierre ci alzammo e salutammo gli zii che invece finirono di servire gli ultimi tavoli e poi di pulire il locale per chiudere. Salutammo Lenier fuori dal locale e andammo anche noi verso la nostra macchina. Casa nostra fortunatamente non era molto distante dal ristorante, ed in poco tempo arrivammo a casa. Pierr aveva un volto sereno e felice e dopo tutto questo tempo, dopo tutto quello che abbiamo passato ero contenta di vederlo così. Non volevo andare a letto molto tardi, in modo tale che per domani sarei stata carica per iniziare le mie prove di ballo. Così io e Pierr ci togliemmo le scarpe e ci dirigemmo verso le nostre camere. Prendemmo i nostri pigiami e andammo a metterli nei nostri bagni. Una volta arrivata in bagno mi svestì e mi misi il mio pigiama rosa con un panda sul petto. Mi struccai, mi lavai viso, mani e denti e uscì dal bagno contemporaneamente con mio fratello. Ci dirigiamo in camera nostra ed io mi predo un libro dallo scaffale. Ne avevo diversi e molti di questi erano della mamma. Io come lei amavo leggere, leggere qualsiasi genere. Quella sera decisi di leggere Les Misérables, un romanzo storico di Victor Hugo considerato uno degli eccelsi del XIX secolo. Uno dei più popolari e letti dell'epoca. Questo romanzo è suddiviso in cinque opere diverse, ed a loro volta sono suddivisi in più libri. Purtroppo io avevo solo i primi due, ma appena avrei potuto mi sarei presa anche gli altri. Iniziai a leggere il primo, Fantine, nel quale si narravano le vicende della scarcerazione di Jean Valjean ed del suo incontro con il Vescovo Muriel e alla sua successiva fuga da Javier. Prima di addormentarmi diedi la buonanotte a mio fratello ed un bacio sulla guancia, mi sorrise. Eravamo molto legati, in fondo eravamo solo io e lui. Sapevo che se me ne fossi andata in America avrei sentito molto la sua mancanza. Mi misi a letto e continuai a leggere il libro con una piccola luce sul comodino. Pier si era addormentato da poco e dopo aver letto qualche pagina del libro spensi anche io la luce e mi addormentai. Mostra meno Commenti
   
 
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