Sam tornò a casa sfinito da tutte le emozioni di quella giornata: l'incendio nella foresta era stato davvero terribile, avevano rischiato di perdere PontyPandy per sempre, ma per fortuna tutto era finito bene. L'incendio era stato causato da Norman e suo cugino Derek, che avevano cercato di arrostire delle salsicce nonostante i suoi avvertimenti. Stavolta l'avevano combinata davvero grossa e Dilys aveva assicurato che li avrebbe sistemati per le feste.
Dopo essersi fatto una doccia rilassante ed essersi cambiato si era messo a guardare un po' di TV, quando a un tratto suonò il campanello.
- Chi sarà a quest'ora? - si chiese.
Andò ad aprire e sulla soglia comparve Elvis.
- Elvis, che ci fai qui? - domandò un po' sorpreso.
- Sono venuto per parlarti. Posso entrare?
- Certo, accomodati.
Elvis entrò e lui e Sam si sedettero sul divano.
- Allora? Di cosa vuoi parlarmi? - chiese Sam.
- Di quello che è successo oggi. È stata una giornata così assurda! Ne abbiamo passate tante, ma finora non mi era mai capitato di avere così tanta paura! Se penso che abbiamo rischiato di perdere la nostra amata PontyPandy, io...
- Elvis, calmati! - lo interruppe Sam mettendogli una mano sulla spalla. - Questa giornata è stata dura per tutti, anche per me. Non avrei mai pensato che potesse capitare una cosa simile. Ma per fortuna tutto è andato bene ed è questa la cosa più importante.
- Comunque sono qui anche per dirti che mi dispiace.
- Ti dispiace? E di cosa?
- Per quello che ho detto quando mi hai comunicato della proposta del signor Boyce, che se tu te ne andavi sarei stato felice di guidare Jupiter! Ti assicuro che l'ho detto senza pensare, non intendevo dire che avrei voluto che tu te ne andassi! Ammetto che sono stato un po' invidioso quando hai ricevuto la medaglia e forse anche per questo l'ho detto, ma se hai pensato che io volessi dire quello sappi che mi dispiace! Io non potrei mai volere che tu te ne vada, sei il mio migliore amico!
Sam lo fissò un attimo in silenzio, sorpreso da quelle parole, poi disse: - Elvis, io non ce l'ho affatto con te.
- Davvero?
- Sì. Può succedere a tutti di provare invidia, l'importante è non fare niente che possa ferire qualcuno. E comunque tu non devi sentirti secondo a nessuno, sei un ottimo pompiere e un'ottima persona, ma soprattutto un eroe: non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi salvato la vita oggi.
Gli occhi di Elvis divennero lucidi per la commozione, sorrise e disse: - Allora... Amici per sempre?
- Amici per sempre! - rispose Sam.
I due si abbracciarono fortemente.
- Grazie per la chiacchierata - disse Elvis quando si staccarono. - Ora torno a casa, a domani.
- Sì, a domani.