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Autore: VesperStar    22/04/2020    4 recensioni
Sei mesi fa, la famosa serie tv space opera Lost Galaxy ha fatto l’impensabile: ha reso canonica la controversa ship nemica MattKira. Questo sarebbe già abbastanza brutto di per sé, ma poi la famosa anti blogger Rey trova una fanfiction MattKira rebloggata sulla sua dashboard.
La sua soluzione? Odiarla e iniziare a leggerla solo per poi pubblicare commenti su quanto sia brutta sul suo blog.
C’è solo un problema.
La fic è, in realtà, abbastanza buona.
E poi l’autore, KyloRen, le manda un messaggio…
***
Questa storia non mi appartiene. È la traduzione in italiano in una fanfiction in inglese pubblicata su AO3, pubblicata qui con il permesso dell’autrice originale. Si prega quindi di leggere il disclaimer e le note a inizio capitolo.
***
Ship presenti: Reylo [Kylo Ren ǀ Ben Solo/Rey], sfondo Stormpilot [Finn/Poe Dameron]
***
La storia è stata già tradotta integralmente, aggiornamenti previsti ogni lunedì, mercoledì, venerdì e uno doppio il sabato.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Kylo Ren, Poe Dameron, Rey
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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DISCLAIMER

Questa storia non mi appartiene. È una traduzione in lingua italiana dall’inglese, ed è postata qui con il permesso dell’autrice, the-reylo-void (Anysia), a cui vanno tutti i crediti e che ringrazio di tutto cuore per il permesso di tradurla. La storia originale è stata pubblicata su Ao3 a questo link: https://archiveofourown.org/works/22316659/chapters/53304883

Se la storia vi piacerà, vi invito a passare dall’originale, per leggerla nella sua lingua madre o anche solo per lasciare un kudos e/o un commento.

 

Epilogo

 

 

Questo è ciò che Rey vorrebbe ricordare per sempre.

Questo è ciò che Rey non avrebbe mai dimenticato.

 

 

 

 

18 marzo 2020

 

Rey fissò incredula Ben, che aveva una piccola lavagnetta sulle ginocchia e gli occhi socchiusi per la concentrazione.

“Va bene, Ben”, disse Maz. “Abbiamo visto la tua rappresentazione fatta da Rey. Puoi farci vedere la tua rappresentazione di Rey?”.

“Non è pronta”, disse Ben, stringendo il pennarello. “Non riesco a disegnare gli occhi nel modo giusto”.

“Non è un esercizio di abilità artistica, Ben”, disse Maz per la millesima volta. “Ma un esercizio di espressione”.

Ben si accigliò prima di girare lentamente la sua lavagnetta.

Il Ben di Rey era disegnato con cura in pennarello blu, il profilo, gli occhi espressivi, la morbidezza della bocca, tutto catturato da tratti abili.

La Rey di Ben era la figura stilizzata resa con più amore di quanto chiunque avesse mai visto.

 

 

 

 

 

10 aprile 2020

 

“Buon compleanno, Rey”. Rey sorrise mentre Leia la abbracciava forte e le baciava la guancia. “Ben!”, urlò alla cucina. “Porta qui quella dannata torta!”.

“È sempre così?”, chiese Finn sottovoce, sporgendosi sul tavolo e togliendosi il cappellino da vista che gli era finito sugli occhi.

“Sì, ed è fantastico”. Rey strinse di nuovo Leia mentre Ben teneva in equilibrio la torta, grande abbastanza per sfamare una piccola nazione in forte carenza di zucchero, piena di candeline accese.

“Quante candele”, disse, sorridendole. “Quanti anni compi? Quaranta?”.

“Attento a non inciampare camminando senza bastone, vecchietto”, disse Rey, ironica, baciandolo sulla guancia e spegnendo le candeline tutte assieme.

(Più tardi, quando aprì i regali, scoprì che Ben, in apparenza, aveva diretto tutti perché le regalassero materiale artistico di alto livello. Leia, piena di buone intenzioni, le aveva comprato un tablet due volte più costoso di quello che le aveva procurato Ben).

(Ben, da parte sua, l’aveva tenuta in grembo, tenendole la mano e raccogliendo diligentemente la carta strappata).

(Le diede il suo regalo molto più tardi).

 

 

 

 

4 maggio 2020

 

Ben lanciò a Rey una piccola scatolina mentre entrava nell’appartamento e appendeva la giacca. Aveva fatto freddo, di recente, e aveva passato buona parte della settimana borbottando e raggomitolandosi intorno a lei a letto, soprattutto la mattina, insistendo che dovevano condividere il calore corporeo.

(Era ancora una fottuta fornace, e Rey era certa che stesse solo cercando di farla dormire nuda. Non che non fosse davvero divertente).

“Cos’è questa?”, chiese Rey, mettendo da parte il tablet su cui stava schizzando una scena del capitolo 11.

“Buon anniversario”, disse Ben, serio, sorridendole e baciandole la tempia mentre di lasciava cadere accanto a lei sul divano.

Rey lo fissò. “Lo consideriamo ancora come il nostro anniversario?”.

“Aprilo, dai”.

Rey si accigliò, aprendo il coperchio della scatola. “Cristo, Ben, mi sento in colpa, io non ti ho preso…”.

Lasciò cadere il coperchio, alzando lo sguardo e guardandolo esterrefatta.

L’idiota le stava ancora sorridendo.

“Puoi fare un milione di cose con le patate”, le ricordò Ben.

(Probabilmente quel milione non includeva “insegui il tuo ragazzo in giro per la casa provando a lanciargliene una fino a quando non crollate entrambi ridendo e finite per cucinare quella dannata cosa”).

 

 

 

 

 

6 luglio 2020

 

“Mmm…no”. Finn si grattò il mento, pensieroso. “Penso mi piaccia di più contro il muro in fondo”.

Ben lo fissò con puro odio, respirando affannosamente aggrappato allo schienale del divano. “L’ho già spostato tre volte contro il muro in fondo”, ringhiò. 

“Magari la quarta volta è quella giusta”, disse Finn, un po’ troppo innocentemente. Bevve un sorso del suo bicchiere di limonata, mentre Ben iniziava a imprecare e a spingere di nuovo il divano.

Rey alzò gli occhi dalla sua mansione di asciugatura dei piatti con Poe in cucina e abbassò la testa per nascondere il sorriso.

“Stanno andando d’accordo, no?”, disse Poe, porgendole un cucchiaio bagnato.

“Già”, disse Rey, il sorriso che si allargava. “Tuttavia, noi due faremo meglio a restare qui ancora un po’. Ben lo capirà, prima o poi”.

“…no, penso avessi ragione, è meglio al centro. Rimettilo dov’era prima”.

Fottuto. Inferno”.

 

 

 

 

 

14 agosto 20202 

 

“Ricordami di rifare quella foto autore prima o poi”, osservò Ben, fissando il suo volto alto un metro.

“Non è una brutta foto, di per sé”, disse Ker, scrollando le spalle. “Anche se ora sembri decisamente più felice”.

Ben le rivolse un debole sorriso, lanciando un’occhiata intorno. “Credi davvero che si presenterà qualcuno per far firmare il libro? Ormai sono passati due anni”.

Ker sorrise. “Con MattKira canonico? Nessun dubbio”. Esitò. “A proposito…”.

Ben sospirò, incrociando le braccia. “So che ti hanno informato su Across the Stars. È stato reso pubblico su Tumblr qualche mese fa. E hanno anche doxxato l’identità della mia ragazza”.

Ker annuì. “Sì, tutti abbiamo sentito della situazione con Snoke. È già stato condannato?”.

“La sta tirando per le lunghe, ma ormai è solo questione di tempo”. Ben si morse il labbro. “Guarda, lo so che è imbarazzante, e non proprio la referenza migliore per me come autore, da un punto di vista professionale”.

“Non è così male”, disse Ker. “La nostra prossima fase editoriale inizierà l’anno prossimo, dopo l’ultima stagione, e Shadow and Fate è ancora il romanzo più venduto del franchise. Metà della crew ha qualche obiezione, ma, a seconda di come va il processo, potremmo mettere a posto le cose, anche solo per un ruolo di consulente. Chi ti rappresenta al momento?”.

Ben rise, una risata genuina, i suoi occhi infinitamente più sereni di quelli duri e intensi del Ben Solo della foto. “Organa Publishing”, disse. “Posso sicuramente metterti in contatto con lei. Se ha voglia di prendere chiamate per me, quel giorno”.

Ker gli strinse la mano, sorridendo. “Dille che la saluto. Il mio tirocinio per quella donna è stata la cosa migliore della mia vita”.

Prima che Ben se ne rendesse conto, erano le 14:30 e i suoi occhi si spalancarono vedendo la lunga fila di partecipanti alla convention che lo aspettavano. Ci fu una applauso selvaggio quando saluto goffamente la folla e si sedette accanto a una pila di romanzi.

Due ore e due pennarelli dopo, stava fissando il libro di fronte a sé con sguardo annebbiato quando la destinataria dell’ultimo autografo, una cosplayer di Kira precisa fino al dettaglio, si sporse sul tavolo. “Ehi, bellissimo”, disse, con voce bassa e sensuale, appoggiando la spada laser sul tavolo delle firme. “Ti va di uscire una volta finito? Conosco un bel posto”.

“Scusa”, le rispose Ben, atono, senza alzare lo sguardo. “Ma ho per ragazza un koala geloso che mi scalerà nel secondo in cui tornerò a casa”.

“Sembra fantastica. Scommetto che sei più che fortunato ad averla”.

“Non ne hai idea. Grazie…”. Alzò un sopracciglio, sospirando e incrociando le braccia quando alla fine guardò la cosplayer.

Gli stava sorridendo, in attesa.

“Come ti chiami?”, chiese Ben, appoggiandosi allo schienale della sedia e sorridendole.

“Isobel”, fece lei, sporgendosi di più.

“Kylo”, disse, gli occhi scintillanti. “Ho sempre voluto incontrarti. Ti va di scopare in un ripostiglio prima che la mia ragazza ci trovi?”.

La cosplayer rise, e lo baciò, ignorando i sussulti dei partecipanti dietro di lei. “Koala geloso”, brontolò, ma stava sorridendo. “Stronzo”.

“Devo vestirmi da Matt l’anno prossimo? Ho sempre voluto provare il pizzetto”.

“Non osare, Ben Solo”.

“Allora comprerò una tuta a forma di koala. Potrai portarmi in giro sulla schiena”.

Rey roteò gli occhi e si tolse la parrucca rossa, arruffandosi i capelli e raggiungendolo dall’altro lato del tavolo. “Come hai fatto?”, chiese, abbracciandolo e posandogli il mento sulla spalla. “Ho visto un sacco di fangirl”.

“Ho parlato con Ker”, disse. “Ci sono delle voci”.

Gli occhi di Rey si spalancarono. “Quindi Snoke non è riuscito a silurarti?”.

“Lo sai, mi stava bene se lo avesse fatto”.

“Ma se non lo ha fatto…”, disse lei, allusiva.

Ben si alzò, abbracciandola forte. “Attraverseremo quel ponte quando ci arriveremo”. Abbassò la testa. “Ora, se non ti dispiace”, disse, a bassa voce. “Sono stato incastrato per due ore a firmare autografi e chiacchierare, e mi piacerebbe davvero tornare nella nostra camera d’albergo e fare sesso nel nostro letto king size, se per te va bene”.

Rey gli sorrise, gli occhi scintillanti. “Col costume o senza?”.

“Sorprendimi”.

 

 

 

 

 

 

5 settembre 2020

 

Ciao a tutti, qui KyloRen. Grazie a tutti per l’incredibile feedback alla graphic novel di “Across the Stars”: @seekingreydemption e @roseofthegalaxy hanno passato così tante ore a trasformarla in qualcosa di bello, e sono felice che tanti di voi abbiamo apprezzato.

So di essere tornato al mio solito silenzio ultimamente, ma con l’ultima stagione di LG che debutterà martedì cercherò di essere più social (seekingreydemption sta ridendo di questa frase, vorrei che lo sapeste).

Ci sono delle novità interessanti che potrebbero concretizzarsi, e spero di poterne parlare, spero presto.

 

 

 

 

 

 

8 settembre 2020

 

 

“Quindi Kira era la rossa?”, chiese Leia, cercando di aggirare la massa di Chewie per vedere la TV.

Rey annuì. “Sì. Lei e Matt sono anime gemelle e sono connessi. E farebbero meglio ad avere un lieto fine anche qui”, disse, fissando Ben, che le teneva un braccio sulle spalle, mentre sullo schermo iniziavano a scorrere i titoli di coda.

Lui sollevò un sopracciglio. “Te l’ho detto, tutto quello che ho sentito dalla crew mi fa pensare di sì, ma è difficile dirlo da ora. Non hai dormito di nuovo, ieri notte?”.

“Le lezioni sono dure”, sospirò lei, appoggiandosi alla sua spalla e passandogli e dita nei capelli. “Non sapevo potessi stancarmi di disegnare così in fretta”.

“Solo altri quattro anni ed è fatta”, osservò Ben, sorridendole quando lei si tirò indietro per guardarlo.

“Sei fortunato, esci con una ragazza del college ora”. Sorrise quando Ben le accarezzò il collo, e sullo schermo iniziò il primo episodio dell’ultima stagione.

 

 

 

 

 

 

25 dicembre 2020

 

Verso mezzanotte, Rey si gettò fra le braccia di Ben, avvolta nel piumone ultra caldo con la fantasia a slitte che avevano comprato per Natale.

Il resto dell’appartamento era ancora un labirinto di scatoloni, e quindi si erano dovuti accontentare di un minuscolo alberello di un metro regalato loro da Finn e Poe e di cibo da asporto mentre Ben discuteva al telefono a proposito di una crepa nel granito del ripiano.

“Buon Natale?”, mormorò, baciandole la tempia, mentre le accarezzava il seno nudo.

Rey sorrise contro il suo petto, chiudendo gli occhi e facendosi più vicina. “Il migliore”, sospirò.

 

 

 

 

 

 

31 dicembre 2020

 

Era un pomeriggio freddo e grigio, con pioggia e nevischio, e Rey sollevò il cappuccio della sua giacca mentre attraversava il campo. Poteva sentire lo sguardo di Ben sulla sua schiena, che la guardava preoccupato dal Falcon.

“Vuoi che venga con te?”, le aveva chiesto, sistemandole una ciocca di capelli.

Lei aveva scosso la testa. “Non ci vorrà molto”, aveva detto, baciandolo su una guancia.

Aprì la mappa che aveva in tasca, mentre attraversava il cancello arrugginito e guardava oltre le ordinate file di lapidi…

Lì, in cima alla collina.

“Sono in una fossa comune”, le aveva detto l’impiegato della contea, nel modo più educato possibile, mentre le dava la mappa. “Li teniamo tre anni, ma se non riusciamo a trovare i loro parenti prossimi e non vengono reclamati, alla fine li cremiamo e seppelliamo”.

“Ero nel sistema affidatario”, aveva detto Rey. “Erano loro che avrebbero dovuto trovarmi”.

La donna aveva fatto un sorriso comprensivo. “A volte semplicemente cadono nell’abisso, tesoro”.

Proprio come era successo a lei. Rey chinò la testa, rallentando mentre arrivava al bordo della fossa, coperta di erba incolta e muschio, segnata semplicemente con l’anno: 2012.

C’erano quasi 1500 urne là sotto.

Gliene interessavano solo due.

“Ciao, mamma”, disse, dolcemente. “Ciao, papà”.

Si mise le mani in tasca, dondolandosi goffamente sulle punte. “Non so nemmeno se vi ricordavate di me”, disse, chiudendo gli occhi e facendo un respiro profondo, mentre sentiva crescere la rabbia. “Non so se alla fine vi ricordavate di qualunque cosa”.

Rey restò in silenzio per un lungo momento, osservando le gocce di pioggia e gli schizzi di nevischio sull’erba di fronte a lei. “Ho parlato molto di voi con la mia terapeuta”, disse, infine. “Questa è un’idea di Maz, quando ho scoperto dov’eravate. Questa di venire a parlarvi. Dirvi alcune cose”.

Espirò lentamente. “Sto bene”, disse. “In realtà, sto più che bene. Per un po’ non è stato così. Ho raschiato il fondo e…”. Si morse il labbro fra i denti. “Ho fatto molte cose di cui non vado fiera”.

Sorrise alla tomba, senza allegria. “Immagino possiate capirlo, quello, eh?”.

Respirò a fondo, le mani a pugno nelle tasche. “Ma ora ho così tanto”, disse, ignorando le lacrime agli angoli degli occhi. “Vado a una scuola d’arte, finalmente. Scommetto che nemmeno sapevate che so disegnare. Beh, lo so fare, e sono fottutamente brava. Ho amici, una bella casa e sono sopravvissuta, senza di voi”.

Espirò, il respiro che si condensava davanti a lei. “E ho smesso di limitarmi a sopravvivere”, disse, stringendo i denti e raddrizzandosi. “Ho iniziato a vivere”.

Si voltò a guardare verso l’entrata del cimitero, verso la Firebird bianca parcheggiata appena fuori dal cancello, dove una figura alta in giacca scura era in piedi, incurante del freddo, della pioggia, e la aspettava pazientemente.

Rey la indicò, mentre si voltava di nuovo verso la tomba. “Lo vedete?”, disse, a denti stretti. “Si chiama Ben, e mi ama più di quanto possiate comprendere. Più di quanto possiate immaginare. E lo sposerò, e avremo i bambini più paffuti e felici del mondo, e non li abbandoneremo mai. Mai. E li ameremo così tanto”.

Prese qualche respiro profondo per calmarsi, chiudendo gli occhi, e quando gli riaprì erano asciutti. “È un peccato che non abbiate voluto restare con me per vederlo”, disse, e anche la sua voce era secca. “Ma ci basteremo, io e lui. Lo abbiamo sempre fatto”.

Rey girò i tacchi e scese dalla collina, incontrando gli occhi di Ben, che l’abbracciò senza dire una parola.

“Stai bene?”, mormorò poi, fra i suoi capelli.

Lei annuì, chiudendo gli occhi e godendosi il suo abbraccio. “Andiamo a casa”.

 

 

 

 

 

28 aprile 2021

 

Snoke aveva reso il processo un inferno, con i suoi avvocati che chiedevano un rinvio dietro l’altro e personaggi sospetti che si aggiravano “per caso” nel condominio di Ben e Rey, controllando la spazzatura e parlando coi vicini, nel disperato tentativo di trovare qualcosa per contestare la loro condotta morale.

(Una loro vicina di casa, la signora Astor, gli aveva assicurato che aveva detto che erano adorabili, ma poi aveva fatto un sorriso malizioso e si era complimentata per il vigore del loro amore fisico. “Oh, non sento proprio tutto, caro”, aveva detto, dandogli una pacca sul braccio, mentre lui arrossiva e guardava altrove. “Ma voi due siete proprio come me e il mio George nei nostri tempi migliori! Ah, beata gioventù!”).

(Era tornato da Rey sfoggiando un sorriso smagliante, e si era assicurato che i rumori che la signora Astor avesse sentito quella sera fossero senza dubbio solo di Rey).

Alla fine, non trovarono nulla da usare contro Ben o Rey e la loro montagna di prove contro Snoke.

“Colpevole di tutte le accuse”, ripeté Finn, alle spalle di Rey che stringeva la mano di Ben in galleria. “Cosa comporta?”.

“Con gli avvocati di mia madre, e tutto quello che è uscito su tutti gli scrittori che ha fottuto?”, disse Ben, piano, scuotendo la testa. “È abbastanza probabile che non uscirà più da una prigione federale, se non dentro una bara. Ha già 81 anni”.

“E probabilmente otterrai anche un bel risarcimento”.

Rey strinse la mano di Ben. “Quella è solo la ciliegina sulla torta”, disse. “Era impossibile che il contratto fosse legale, dato lo stato mentale di Ben all’epoca. È il sapere che non potrà farlo mai più, a nessun altro, che fa sì che ne sia valsa la pena”.

Si alzarono quando il giudice entrò in aula, seguito da Snoke e dai suoi avvocati. La sua aria arrogante non aveva vacillato nemmeno alla lettura del verdetto, e fece addirittura un lieve sorriso a Ben prima di voltarsi verso il giudice. 

Rey strinse i denti, e accarezzò i capelli di Ben, che aveva appoggiato la testa sulla sua spalla, mentre veniva fatta passare la registrazione fatta da Rey.

Alla fine, fu la totale mancanza di rimorso di Snoke che lo condannò: venti anni e un risarcimento a sette cifre.

Finalmente il suo sorriso arrogante svanì mentre veniva scortato fuori dall’aula di tribunale, e guardò Rey. “Bene”, osservò, gli occhi taglienti come ghiaccio. “Sembra tu abbia vinto, Rey Solana. Congratulazioni”.

Rey aspettò, impassibile alle sue parole odiose.

Quando gli occhi freddi di Snoke videro l’anello di zaffiri sulla sua mano sinistra si spalancarono, e lei alzò in sopracciglio e sorrise.

“È Rey Solo”, disse.

Sussultò appena al sentire una mano sulla schiena, prima di rilassarsi contro il petto di Ben e prendergli la mano fra le sue, per far scorrere il pollice sulla fede nuziale.

“Sembra molto più piccolo di quanto ricordassi”, mormorò, baciandole la testa mentre Snoke veniva portato via in manette.

“Lo è sempre stato”, disse Rey.

 

 

 

 

 

4 maggio 2021

 

“Non sono pronta!”.

“Metti la testa fra le ginocchia se stai iperventilando”, le ricordò Ben dalla cucina, mentre si sentiva il doppio bip del microonde.

“Non sto iperventilando!”, urlò lei in risposta. “Ci hai messo il burro extra?”.

“È tutto extra”, sentì suo marito borbottare. L’aria odorava di popcorn mentre si sedeva accanto a lei sul divano, sistemando la ciotola sul tavolino e prendendola fra le braccia.

Rey fissò l’ora e strinse le mani. “Due minuti. Cazzo”.

“Rey”, disse Ben, esasperato. “Tranquilla. Andrà bene”.

L’ultimo episodio, Ben”, disse, con una nota di panico, contorcendosi per guardarlo. “L’ultimo episodio di sempre”.

“Giusto”. Le baciò la fronte. “E Matt e Kira avranno il loro lieto fine”.

“Sarà meglio, dannazione”, mormorò Rey, avvicinandosi a lui e fissandolo quando lo sentì ridacchiare.

“Rimedierò se non lo avranno”, le promise. “Oppure, sai, potrei comunque migliorarlo, anche se lo hanno. Uno dei romanzi che mi hanno commissionato è ambientato dopo la fine della serie. Sono sicuro mi lasceranno inserire un po’ di MattKira se dico loro che mia moglie minaccia la mia vita se non lo faccio”.

“L’OTP è una cosa seria”, borbottò Rey, infilandosi una manciata di popcorn in bocca.

Ben aveva ragione, ovviamente, e Rey ne sarebbe stata infastidita se non avesse significato che la serie era davvero finita con Kira fra le braccia di Matt. Avevano combattuto fianco a fianco, si erano baciati con passione e confessati il loro reciproco amore.

Erano vivi ed erano insieme.

L’ultima scena di Lost Galaxy vide Matt e Kira che si guardavano, innamorati, e un primo piano delle loro mani unite mentre guardavano il tramonto insieme, la guerra finiva e la galassia muoveva i suoi primi, vacillanti passi verso la pace.

Rey batté le palpebre mentre scorrevano i titoli di coda, e Ben le accarezzò la spalla con tenerezza. “Visto?”, mormorò. “Ti avevo detto sarebbe andato tutto bene”.

“Tu lo sapevi, non è vero?”.

Lui le sorrise, dolce, mentre lei gli saliva in grembo, mettendoli le braccia intorno al collo. “Forse”, disse. “Vuoi sapere cosa succede dopo?”.

”.

“Dovrai aspettare il mio prossimo libro, allora”.

“Ben!”. Rey lo fulminò con lo sguardo, ma stava ridendo. Lo spinse giù sul divano, baciandolo, lentamente e a lungo.

“Sei contenta che abbiano avuto il loro lieto fine, dopotutto?”, mormorò Ben, seguendo il profilo delle sue vertebre.

Rey appoggiò la fronte contro la sua, gli prese una mano e la strinse.

“Sono contenta che lo abbiamo avuto entrambi”, disse, sporgendosi per continuare a baciarlo.

 

 

 

FINE

 

 

 

 

Nota della traduttrice

 

Quindi, è finita.

Ringrazio tutte le persone che hanno letto fin qui. Ringrazio quelle che hanno letto il primo capitolo, o il secondo, o il terzo, e hanno deciso che non faceva per loro, per avermi dato comunque una possibilità.

 

RINGRAZIO

 

1 - AMYpond88 
2 - coloreit 
3 - Elisottera 
4 - hiromioka
5 - secretlifeofsof 
6 - SimonaDaVaprio72 

Per aver messo la storia nelle preferite.

 

1 - SimonaDaVaprio72

2 - Spirit_ella

Per aver messo la storia nelle ricordate.

 

1 - AMYpond88

2 - AuroraDea

3 - Evola Who

4 - fofy

5 - hiromioka

6 - LadyTsuky

7 - LEXIE000000

8 - Mamma_lella

9 - Sakura Snow

10 - SimonaDaVaprio72

11 - tatamar81

Per aver seguito.

 

Un ringraziamento speciale a Evola Who, AuroraDea e AMYpond88 per le bellissime recensioni. Sappiate che sono state molto apprezzate sia da me che dall’autrice originale.

Un ringraziamento extra ad Anysia, per aver scritto questa storia e avermi permesso di tradurla, per la gentilezza e la disponibilità, e per l’aiuto che mi ha dato nel tradurre i pezzo più ostici.

 

Che dire, spero vi sia piaciuto leggere questa storia. Io sicuramente mi sono divertita a tradurla e a condividerla. Non escludo affatto di farlo di nuovo. C’è una one shot sempre AU che ho trovato molto carina, e sto tenendo d’occhio alcuni WIP che, se verranno completati, mi piacerebbe condividere. Per il resto, sono caccia di belle storie, magari che non siano semplicemente pura indulgenza (che fa sempre bene, specie ora, ma che dubito siano molto adatte a questo sito).

Quindi, volendo, avrete presto mie notizie.

Grazie di nuovo a tutti.

VesperStar

 

 

   
 
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