In un periodo in cui ogni certezza sembra precipitare giù da una scarpata, tu mi stringi per mano. Ti vedo sorridere, ti sento ridere, lo faccio da lontano. Sono triste e infelice, o almeno così credo. Chiusa in casa da giorni, fortunata più di molti, mi chiedo quando finirà questa tragedia.
In un periodo in cui ogni certezza sembra precipitare giù da una scarpata, io da questa mi affaccio e guardo l'orizzonte lontano, sotto di me il mare in tempesta. Al mio fianco ci sei tu e ti stringo forte. Ho paura che lasciandoti tu scompaia, ho paura (e credimi!) che tu sia solo un sogno.
Oh, Rododendro! Lo senti il vento che ci scompiglia i capelli, i pensieri? "E se ci buttassimo anche noi?" ti chiedo. "Voglio morire così, un giorno... tra le braccia delle onde" confesso. Tu ridi, lo fai sempre quando quello che dico ti sembra strano. Hai imparato a farlo col tempo, prima storcevi solo il naso. "Se cadi tu, cado anche io" rispondi. E allora saltiamo.