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Autore: Devil_san    25/04/2020    0 recensioni
In cui Izuku incontra Ichigo in tenera età, e questo cambia tutto. Ma alla fine non cambia proprio niente.
[Cross-over tra My Hero Academia & Bleach]
Genere: Azione, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Usagi Ringo
 


1/4



"Shounen."

Izuku sollevò la testa, le guance ancora sporche dalle briciole della torta al cioccolato di cui si erano ingozzati fino a poco prima, e inclinò la testa curioso "Sì, All Might?"

Giusto, non aveva ancora trovato il momento adatto per dirgli che se voleva poteva chiamarlo con il suo vero nome, e non per forza con quello da eroe. Ma ora non era il momento, c'era un problema più pressante che c'era bisogno di discutere.

"Ora che sai la storia dietro a One For All… sei sicuro di volerlo ancora… ereditare?" chiese incerto Toshinori, ma con gli occhi solenni.

L'adolescente sembrava preso alla sprovvista dall'improvvisa domanda, ma ben presto uno sguardo pensoso cadde sul suo viso. Le giovani mani ancora libere dal sangue degli eroi del passato si strinsero intorno alla tazza da the che Ichigo-san aveva loro preparato per accompagnare la torta al cioccolato, e con gli occhi puntati sulla calda bevanda chiese serio e nervoso al tempo stesso "Tu… tu sei sicuro che All For One sia davvero morto?"

"Sì, molto sicuro." Rispose prontamente l'eroe "Sinceramente sarei molto sorpreso se fosse riuscito a sopravvivere a quel mio ultimo colpo." E il suo sguardo si fece lontano, distante, la mente persa in quel momento, in quel frangente, in quella battaglia in cui aveva dato tutto se stesso… e che aveva vinto, ma a caro prezzo.

Izuku deglutì a vuoto, prima di sussurrare un debole "Oh…"

Il giovane inclinò la testa, nascondendo gli occhi dietro la zazzera verde che erano i suoi capelli, mentre prendeva in considerazione la domanda e tutte le implicazioni dietro ad essa. Per lunghi secondi Toshinori trattenne il fiato per la tensione, come un imputato che attende il verdetto del giudice, un verdetto di cui non si è sicuri dell'esito.

"Sì." Rispose infine Izuku, sorprendendolo "Ne sono ancora sicuro."

"Ne sei certo, shounen? Ti capirei se non lo volessi più."

"Si, lo sono." Rispose convinto, prima di discendere in un ammasso balbettante "Cioè, intendo… questa storia è solo servita a cementare ancora di più il mio desiderio di diventare un eroe! Sapendo che nel mondo esisteva così tanta malvagità, anche se ora è morta, mi spinge ancor di più a voler diventare un eroe come te, All Might!" esclamò animato.

Il suo sguardo smeraldino si fece lontano, mesto e con un triste sorriso storto "Un Eroe capace di dare la speranza alle persone anche nei loro momenti più bui. Anche a un Quirkless ragazzo come me."

E Toshinori capì in quel momento, che il suo successore stava parlando per esperienza. Senza fermarsi a pensare, si protese lungo il divano fino ad avvolgere il ragazzo in un abbraccio, come se stesse cercando di nasconderlo e proteggerlo dalle avversità della vita e la cattiveria della gente, e il giovane non perse tempo ad aggrapparsi a lui ed a nascondere il suo viso contro la curva del suo collo, e anche se non era scoppiato a piangere, poteva sentire nelle presa tremante del suo protetto tutta la sofferenza che in tutti questi anni aveva sopportato ed imparato a nascondere.

Perché anche se non sapeva esattamente granché di quello che il giovane Midoriya aveva sofferto negli anni, sapeva, istintivamente, che non aveva avuto un infanzia facile od esattamente felice.

E vedendo Ichigo-san tornare dalla cucina, e con ancora in mente le dure verità che lo shinigami aveva rivelato loro rivelato poco prima, che erano più di semplici rivelazioni, ma anche uno scorcio sul doloroso passato dell'uomo, un estenuante tristezza si sedimentò sulle sue stanche ed affaticate spalle che da decenni sostenevano la speranza delle persone.

Appoggiando la guancia sulla chioma verde foresta del suo successore, non riuscì ad evitare di pensare con tristezza, Ma perché le Persone Buone devono sempre avere un triste e doloroso passato alle spalle? Non è giusto.

Chiudendo gli occhi, stancamente pensò, Non è affatto giusto.
 


1/3



Ridacchiando, Ichigo scattò una foto col cellulare di un agonizzante Izuku che con fatica trasportava sulle spalle quel peso piuma di Toshinori nella sua forma eroica.

Aaaaah, la sua faccia. Bellissima.

Questa, insieme alle altre foto che già possedeva, sarebbe entrata a far parte dell'album, che stava creando, dei momenti più divertenti e imbarazzanti di Izuku durante l'allenamento.

Già poteva immaginare la faccia del ragazzo quando glielo avrebbe sventolato sotto il naso.

E occhieggiando il muscoloso biondo, un sorrisetto malizioso si dipinse sul suo viso.

Chissà che faccia avrebbe fatto Toshinori quando avrebbe scoperto che oltre ad Izuku, stava facendo anche su di lui un album del genere.

Anche Zangetsu brontolò divertito al pensiero.
 


1/2



"Tu non ti sei per nulla preso cura di te dopo che sei stato dimesso dall'ospedale cinque anni fa." Affermò Kurosaki-san a braccia incrociate con uno sguardo frustrato "Non è vero, Yagi?"

Toshinori incassò la testa tra le spalle, castigato, al dispiacere che il dottore emetteva, mentre le iridi ambrate guardavano con sguardo critico le sue braccia ossute, le guance incavate e gli occhi infossati.

Il suo silenzio era più eloquente di mille parole.

Sospirando frustrato, Kurosaki-san si massaggiò il ponte del naso, dandosi un attimo per calmarsi. Abbassando la mano, lo guardò con aria severa, una che non ammetteva discussioni "Da ora in avanti, ogni giorno, fino a nuovo ordine, ti preparerò dei bento sia per colazione che per pranzo. Che tu mangerai. Chiaro?" finì puntandogli l'indice contro.

Toshinori annuì terrorizzato.

Annuendo soddisfatto, Ichigo si voltò verso Izuku, che guardava la scena svolgersi davanti a lui con l'aria di uno che voleva essere da qualsiasi altra parte che qui.

"E dato che ci siamo, li preparerò anche per te. Così sono sicuro che questo testone qui" e puntò col pollice verso il castigato Eroe Numero Uno che lo guardava con aria terrorizzata "li mangerà."

Izuku annuì, troppo spaventato per osare contradirlo.

"E che dire di Oka-san? Io non posso solo…" farfugliò con vocina sottile Izuku, incapace di mettere su a parole una decente protesta, ma che doveva trovarle perché sua madre lo meritava e sarebbe stato ingiusto che tutto il duro lavoro che metteva nel preparargli ogni giorno i pasti venissero sdegnati come se non valessero nulla.

Ichigo, che si era voltato per dirigersi verso la cucina e mettere in atto le parole appena dette, imperturbabile liquidò la sua preoccupazione prontamente "Ci penso io. La chiamerò e gli dirò che visto la nuova routine di allenamento che stai seguendo, è molto più facile se mi occupo io personalmente dei tuoi pasti. Almeno nei giorni in cui ti alleni qui con me e Yagi." Per poi mormorare tra sé e sé "Senza contare che se mi addosso alcune spese economiche per questo nuovo regime alimentare, gli toglierò un peso dalle spalle."

Izuku spalancò gli occhi al ragionamento sussurrato del dottore. Non aveva minimamente pensato che la sua nuova dieta poteva portare dei nuovi costi aggiuntivi alle loro finanze. E con questa epifania, Izuku rispose acquiescente e col cuore più leggero "Oh… ok…."

Ichigo annuì contento, e non fece neppure un passo prima di voltarsi verso l'eroe che stava lentamente cercando di zampettare via da lui senza attirare ulteriormente l'attenzione su di sé.

"E tu." Toshinori si bloccò a metà passo come una preda che sa di essere appena stata avvistata da un predatore. Deglutendo dalla paura, lentamente il biondo si voltò a guardarlo "Il piano alimentare di Izuku ce l'hai con te?"

Il biondo lentamente annuì silenziosamente.

"Bene. Dammelo," ordinò stendendo la mano verso l'eroe "che non voglio rischiare di fare casini."

Senza emettere un suono, Toshinori, sotto lo sguardo sempre più impaziente del dottore, gli mandò la copia digitale del piano di allenamento che aveva creato per il ragazzo.

Ichigo annuì con un cipiglio irritato e soddisfatto mentre controllava il documento appena ricevuto, notando con piacevole sorpresa quanto fosse ben studiato e ragionato, e riprese la strada per la cucina.

Quando non era più a tiro d'orecchie, mentore e discepolo sospirarono di sollievo.

"Ho seriamente pensato per un attimo che mi avrebbe ucciso." Confessò Toshinori, ancora scosso dall'esperienza.

"Anch'io." Ammise Izuku, gli occhi ancora puntati verso il corridoio che univa la clinica alla casa del dottore "Ichigo-san può essere così… intenso."

Toshinori concordò. Non si sarebbe mai aspettato che il dottore si sarebbe arrabbiato così tanto on his behalf. Era da quella volta in ospedale con Sir Nighteye che qualcuno aveva avuto una reazione così intensa al scoprire che stava trascurando la sua salute.

Forse… forse non era poi così male farsi aiutare dagli altri ogni tanto.
 


1/1



"Tu sei davvero ok che io diventi il prossimo detentore di One For All?" chiese Izuku trotterellando al fianco dello shinigami, che senza fretta camminava lungo la passeggiata sopraelevata di Dagobah Beach mentre ascoltava le onde infrangersi sulla rena.

Guardandolo di sbieco, Ichigo chiese "Perché non dovrei? E' la tua scelta da fare. Non mia."

"Sì, ma… non lo so; per tanto tempo ho pensato che tu… che tu non eri convinto che sarei mai riuscito a diventare un Eroe." Confessò con una smorfia esitante.

Ichigo non riuscì proprio dall'evitare di roteare gli occhi esasperato "Un Pro-Hero, Izuku. Pro-Hero. C'è una differenza tra l'essere un Eroe e un Eroe Professionista."

Izuku aggrottò la fronte confuso "C'è? Perché io non sono sicuro di riuscire a vederla."

Stavolta invece Ichigo alzò gli occhi al cielo per l'esasperazione "Certo che c'è. Un Pro-Hero fa quello che fa perché è il suo mestiere. Magari quando era giovane ha deciso di perseguire tale carriera perché accecato dai nobili valori che la società di oggi promuove o perché voleva essere riconosciuto da tutti come il più forte di tutti, o un qualsiasi altro possibile motivo, ma poi molti di loro perdono tale illusione piuttosto in fretta dopo il loro primo incontro con la dura realtà. Oltre al fatto che senza un Quirk di qualche tipo l'Hero Public Safety Commission non ti darebbe la licenza da Eroe Professionista neanche a pagarli. Mentre un vero Eroe aiuta gli altri perché è spinto da un sincero desiderio nel voler aiutare il prossimo che non è dettato dal fatto che quello è il suo lavoro e quindi ne trarrà beneficio in un modo o in un altro, che sia una retribuzione monetaria o fama o altro ancora. Lo fa e basta, perché è la cosa giusta da fare."

Scrollando le spalle aggiunse "Quest'epoca di Quirk ha finito solo per annacquare il vero significato della parola Eroe. Non mi sorprende che tu, accecato dalla propaganda mediatica degli ultimi anni, come molti altri, hai perso di vista il vero significato della parola."

Izuku spalancò i suoi grandi occhi smeraldo in comprensione "…ooooh, che fosse questo che intendeva All Might?"

Ichigo sollevò un sopracciglio incuriosito "All Might?"

A questo, il ragazzo abbassò la testa con aria imbarazzata, e rifiutandosi di guardarlo in faccia si grattò una guancia con un dito per nascondere la sua espressione dallo sguardo indagatore del dottore mentre rispondeva "Ehm, sì. Subito dopo che All Might mi ha salvato la prima volta dal Sludge Villain ma prima che lui mi offrisse di passarmi il suo Quirk, abbiamo avuto una piccola chiacchierata in cui gli avevo chiesto se potevo essere un Eroe anche senza un Quirk e… e lui mi ha detto di no."

"No?" chiese Ichigo, il tono illeggibile.

Izuku annuì "Mi ha detto che non è sbagliato sognare, ma… di essere realistico. Mi ha consigliato di diventare un poliziotto e… e visto che avevo appena scoperto il suo segreto sul fatto che poteva mantenere la sua forma da Eroe solo per tre ore, per fare il suo punto mi ha anche mostrato la sua, tu sai" e gesticolò con la mano sopra il fianco sinistro "la sua cicatrice."

"Hmm… così è così che sei venuto a conoscenza della sua condizione."

Izuku annuì mesto "Già."

I due continuarono a camminare in silenzio seguendo il litorale, entrambi persi nei propri pensieri, e fu solo quando la discarica abusiva che era diventata Dagobah fu in vista che Ichigo ruppe il silenzio "Comunque," e il ragazzo trasalì al sentire improvvisamente la sua voce, perso com'era nelle sue riflessioni "per rispondere alla tua domanda di prima. Sì Izuku, sono davvero ok col fatto che tu abbia accettato di diventare il prossimo detentore di One For All. E poi, diciamoci la verità, se cercassi di fermarti, non sarei nient'altro che un ipocrita." Finì con una scrollata di spalle.

"Un ipocrita?" chiese all'improvviso Toshinori, ricomparso da dove era sparito poco prima quando era stato contattato tramite l'Hero Network con una notifica per andare a salvare il giorno da qualche villain di bassa lega ma che stava creando il panico in città e che gli altri eroi sul sito non stavano riuscendo a sottomettere.

Poco sorprendentemente c'era voluto poco a battere e ad arrestare il villain dopo il suo arrivo. Perché lui era qui e le persone avevano ancora speranza.

"Già, un ipocrita." Rispose Ichigo girandosi a guardarlo. Allo sguardo confuso del biondo eroe, spiegò "Stavamo parlando se io ero davvero ok con il fatto che tu vuoi trasferire il tuo Quirk a lui. E io ho risposto che se lo fossi stato sarei stato un ipocrita."

Toshinori inclinò la testa, perplesso "E perché saresti stato un ipocrita?"

"Perché per avere l'abilità di poter proteggere le persone a me care ho messo in gioco la mia vita più volte di quante riesco a contare."

Al mix di sbigottimento e smarrimento sulle loro facce, Ichigo sorrise storto mentre scuoteva la testa divertito. Stava cominciando a capire perché a Geta-boushi piaceva rispondere cripticamente. Le loro espressioni erano impagabili.

"Uh… potresti elaborare, Ichigo-san?" chiese Izuku.

"Sì, potrei." E voltandosi a guardare il mare, il suo sguardo si fece lontano, perso in tempi remoti "Solo… Non oggi."

Oggi si era già fatto abbastanza del male ricordando il passato.

Anche Zangestu era silente.

"Non oggi."


 

 



 

Note dell'Autrice:
...mai stata più felice di aver strutturato la storia come ho fatto. Questo schema mi permette di tornare indietro e affrontare dei pezzi di trama che ho solo accennato in precedenti capitoli, e che quando li ho accennati non mi sembravano dei problemi che avessero bisogno di essere affrontati ma che poi, più va avanti la storia, e vedo come si sta sviluppando, noto che c'è bisogno che vengano affrontati.
...in effetti mi permette di aggiungere parti che aiutano a dare profondità alla storia. ...o scene che all'inizio ho saltato perchè non le ritenevo importanti, od ho semplicemente glissato, o non avevo ancora pensato come affrontarle. O più semplicemente al tempo non esistevano nella mia mente.
Penso che amo come sono riuscita a rendere elusiva la risposta di Ichigo sugli Eroi senza che desse ad Izuku una vera risposta se pensava che lui poteva essere un Vero Eroe o no. Quel discorso verrà affrontato, meglio, più avanti nella storia.
Penso che non sia difficile capire in che momenti i vari pezzi sono collocati, e no, non sono ordinati in ordine cronologico ma di quando li ho scritti.
E detto questo, e con la felicità di essere tornata con un altro capitolo di Costei, vi saluto.

Ciao Ciao
Devil-san

 
  
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