E' stato un momento, un momento in cui nessuno dei due si è ben reso conto di quanto stesse succedendo: Ace Junior Williams Kuran stava per colpire Dark Beauty dopo che, guidato da Lady Sadness, è riuscito ad entrare al Castello oscuro senza dover affrontare i temibili soldati ombra ed è arrivato alla sala del trono, ingaggiando così un furioso scontro con la sua nemesi. Lo scontro che in effetti pareva volgere a favore del bel Principe della Luce: dopo un violento combattimento è in fine riuscito a mettere in angolo colui che si è rivelato essere Haron Kuran: il primogenito di Kai ed Alice, creduto morto assieme ai genitori durante il crollo del castello oscuro. Improvvisamente le cose hanno preso una piega del tutto inattesa: senza nemmeno sapere come in effetti, il giovane Ace è stato colpito da qualcosa simile ad acido, probabilmente contenuto in una fiala nascosta tra le pieghe dell'abito del cugino. Il forte bruciore ad una parte del viso lo ha costretto ad indietreggiare e questo ha dato a Dark Beauty tutto il tempo di riprendersi e contrattaccare: con un siolo movimento del braccio la spada delle Tenebre ha scagliato un potente fendente che ha fatto volare a terra il rivale, ed ora eccoli: Haron punta la spada al collo del rivale mentre Celia, la sua gemella che si cela dietro la maschera di Lady Sadness, lo guarda shoccata. Getta a terra la sua unica copertura, ora il suo volto è ben visibile anche ad eventuali soldati ombra che fossero entrati in quel momento, ma che importa? Arrivati a questo punto pensa, tutti lo sanno: i gemelli figli di Kai ed Alice sono sopravvissuti ed hanno preso il posto dei genitori come sovrani delle Tenebre, insieme a Sasha: figlia ritrovata di Bloody Moon e nuova erede del nome del padre, oltre che del suo immenso potere. Celia cerca di fare un passo in avanti. " Fratello.. .". Lo chiama e, notando che non le da una risposta decide di proseguire la frase. " Fratello, ti prego: perchè dobbiamo farci del male a vicenda? Deponiamo le armi. Nonm facciamo lo stesso errore che fece nostro padre, protrarre una lotta già persa. Uniamoci alla luce, e... ". Ma lui la interrompe bruscamente. 

" Taci! ". Grida e, con il solo sguardo la immobilizza alla parete. Il suo potere tiene il giovane Eletto inchiodato a terra ed impossibilitato a muoversi mentre il suo avversario si alza e guarda con ira la sorella. " Taci, tu che nemmen osei degna di nominare nostro padre e nostra madre ". Sibila. Arriva ad un millimetro da lei per poi afferrarle con forza ll collo, così forte che pare quasi voglia ucciderla seduta stante. " Tu che hai tradito la nostra famiglia e la nostra nobile missione, osi venire a dirmi di deporre le armi?! Tu che hai portato in casa nostra il nostro rivale?! Tu che avresti permesso che quest'essere abominevole uccidesse tuo fratello, il sangue del tuo sangue?! E mi vieni a parlare di amore? E mi vieni a parlare di pace? No! Mi fate schifo, tu e lui! Mi fate schifo voi ed i vostri finti buonismi, i vostri discorsi triti e ritriti... siete la feccia dei Maghi e Streghe, non importa se di Luce od ombra: disonorate la vostra natura, perchè siete solo degli sporchi ipocriti! ". Sta per continuare ma una cosa lo distrae: Ace. Sta cercando di muoversi e raggiungere la sua amata. 

" Celia... ". Sussurra il suo nome. Un semplice sussurro, un semplice nome che è sufficiente per far letteralmente impazzire d'ira l'altro: solo lui la chiama in quel modo. Solo lui, che condivide con lei un legame inscindibile. Solo lui che è cresciuto con lei e con lei ha passato l'inferno per sopravvivere, solo lui che c'è stato quando la sorella diventò Lady Sadness tra atroci dolori, inquanto la luce in lei cercava di sopprimere quella che era la sua vera natura. Lui. Solo lui ha il diritto di pronunciare il suo nome. Infuriato e pur mantenendo una mano al collo della gemella si volta di scatto e, con un solo calcio fa volare l'avversario a qualche metro di distanza. 

" Sta zitto!! Non devi osare! Non proninciare nemmeno il suo nome! ". Si infuria ed Ace lo vede: quello sguardo ametista che copre l'azzurro oceano degli occhi del cugino, non sa spiegarsi come ma sa che è lo stesso di Kai anni prima. " In quanto a te, cara la mia sorellina: adesso ti farò capire in modo definitivo a chi appartieni ". E' tornato freddo ma molto, molto risoluto. La sua ira non è accantonata assolutamente, si è solo tramutata in una fredda maschera.

" Ti prego... Haron, ti prego! Non lo fare, non farti altro male! Interrompi la lotta... ti prego! ". Continua lei. Il suo gemello la guarda freddo per poi prendere dalla tasca una cosa tristemente nota: il pugnale delle Tenebre. La ragazza sbianca di colpo: lo riconosce. E' lo stesso oggetto con cui lui stesso la pugnalò anni prima, risvegliando le sue Tenebre. " Che vuoi fare...? ". Chiede solamente. Lui non pare darle troppa retta: passa la lama sul viso di lei senza ferirla, ma facendole letteralmente venire i brividi di terrore. In seguito passa al collo, la gola ed in fine sotto il vestito, al petto. 

" Voglio che sia tu che lui capiate a chi appartieni. Che non potete cambiare ciò che è già scritto nel destino e dovete tacitamente rassegnarvi. Ecco ciò che voglio fare! ". Con uno scatto improvviso taglia di netto parte del vestito, scoprendo buona parte il petto della sorella. Lei sgrana gli occhi shoccata vedendo quel pugnale ora intriso di potere oscuro.

" No! No, non lo puoi fare! Fermati finchè sei in tempo, non farlo! ". Continua a pregarlo, in vano. Un atroce dolore le fa capire che Haron non le darà mai retta. Il dolore aumenta: la sta marchiando! 

" Fermo, bastardo! ". Grida furioso il figlio di Ace e Tea, ripresosi dalla botta precedente. Haron ghigna sadicamente.

" Dicevi, piccolo bastardello? ". E, senza esitazione mette maggior forza nell'incidere quel marchio e questa volta fa gridare la sorella di dolore. 

" Celia! ". Prova nuovamente l'altro mentre Haron sembra divertito, non sembra più importargli nulla di far soffrire la donna che è divenuta ormai la sua ossessione: la sua gemella. 

" Tanto più strillerai tanto più lei soffrirà. Ti conviene stare buono e fermo, in attesa. Guardati: sei patetico! Un patetico reietto incapace di salvare colei che dicevi di amare! Sei disgustoso, tu e la tua giustizia siete quanto di più falso ed ipocrita esista al mondo. E credimi, giuro che non permetterò che mia sorella ne sia insozzata. Lei è solo mia, vedi di comprenderlo! ". Continua: continua con quel macabro " rito ", Celia non ha più forza di gridare ma vede la forma assunta da quel disegno: il simbolo della loro famiglia con una H nel mezzo. Un marchio di appartenenza indelebile.

" Tu non sei così ". Sibila lei in preda ad un dolore lancinante: non è un semplice marchio, sono le Tenebre del fratello che cercano di sopprimere la sua luce e le fanno male, un male atroce. " Tu non sei così... non lo sei! Tu credi nella giustizia, tu sei... ". Piange a dorotto mentre lui la guarda gelidamente e terminando il marchio. Macchie scarlatte cadono a terra. 

" Shhh... tranquilla sorellina, non piangere: tra poco sarà tutto finito. Guarda bene: guarda come distruggerò la luce in cui tanto credi, guarda come estirperò alla radice il male di Lauwent. Guarda come riuscirò dove nostro padre e nostra madre hanno fallito. E ricorda che lo faccio solo per te, per noi due ". Niente da fare, non la ascolta: è deciso a combattere e non solo, il suo potere è cresciuto molto. Celia non ha forza per contrastarlo: è tutto nelle mani del cugino. 

" Ti prego, Ace: ti prego, non ucciderlo ". Sussurra, prima di svenire. 

Haron e Celia sono i figli gemelli di Kai ed Alice: sono cresciuti insieme, ma quando il giovane Principe delle tenebre si vedrà strappare la sorella, perde il controllo e arriva a farle del male.