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Autore: Brux_95    25/04/2020    4 recensioni
Come suggerisce il titolo si parla di diversi mondi. Ovviamente la Terra sarà al centro di tutto all'inizio. Noi umani siamo stati i primi umani? Siamo tutti normali o ci sono super umani? Quali e quante potenze ci sono nell'universo? Questo racconto fantastico risponderà (a modo mio) a queste domande.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mondi

 

Capitolo 1: L'inizio

Lily e Nick sono due studenti, fidanzati, delle superiori di Milano (Italia). Lei ha vent'anni, alta 148 cm e decisamente formosa. Il suo viso liscio, solare e simpatico nasconde la sua ansia per gli esami che si avvicinano. Lui è ritenuto da molti un fotomodello e uno tra i più fighi della scuola. Alto 181 cm con il viso che sembra scolpito perfettamente nella pietra come il suo fisico snello, definito e abbronzato. Con i suoi occhi sereni e azzurri come il cielo estivo ed il suo sorriso ha incantato praticamente tutte le ragazze della scuola, sia quelle più grandi che quelle più piccole, in più ha sempre ottimi voti.

Come ogni giorno dopo la scuola Nick accompagna a casa Lily e quest'oggi, visto che si tratta del loro secondo anniversario ed è venerdì, egli invita a cena fuori la sua bella.

Intanto fuori dall'atmosfera terrestre una nave esagonale bianca con strisce viola si avvicina al pianeta. Dietro questa si trova un'altra nave invisibile ad occhio nudo. A bordo di quest'ultima si trovano quattro persone. Una di queste, una voce femminile, esclama – Siamo pronti all'abbordaggio capo -

La cena dei due fidanzati si svolge in un bellissimo ristorante vicino al Duomo, dopodichè, passano il resto della serata appena fuori città, in una stradina di campagna dove sorge una quercia e loro, su un grosso ramo di essa, osservano il cielo stellato.

Oltre quel cielo le due navi finiscono per scontrarsi. La nave invisibile prende forma e impatta la nave bianca e viola. Viene aperta una breccia in una parete di quest'ultima ed entrano le quattro persone. Dall'aspetto sembrano normali esseri umani. Una donna mulatta, alta 168 cm, con i capelli lisci, corti, viola ed un fisico snello sotto una canotta ed una gonna blu, un uomo dalla pelle scura, alto 170 cm, dai capelli blu elettrico con il fisico palestrato e definito, una cicatrice sul pettorale destro ed un tatuaggio sul braccio sinistro che raffigura un misto tra un tribale ed un geroglifico. Porta solo dei jeans strappati. Un uomo dalla pelle chiara, alto 176 cm, grassoccio, con pochi capelli viso tondo ed orecchie piccole. Indossa un paio di pantaloncini da pugile rossi e dei guantoni (sempre da pugile) neri, con delle borchie sull'attaccatura dei polsi e punte di un materiale sconosciuto triangolari all'altezza delle nocche per lacerare gli avversari. Per ultimo si presenta un uomo dalla pelle chiara, i capelli neri a spazzola dal fisico robusto, ma non muscoloso sotto un abito blu scuro. La zona viene illuminata a giorno e si presentano le guardie della nave. Tutte simili tra loro. Circa 200 cm di altezza e snelli dalla pelle bianca. - Alzate immediatamente le mani! - esclamò una di loro. L'ultimo sceso dalla nave si gira verso il compagno alla sua sinistra e senza aprire bocca gli parla– Te ne occupi Speed? -

Non passarono cinque secondi che una ventina di guardie erano k.o.

- Troppo facile per Speed -

- Stai in guardia, ricorda che questa è una nave di massimo pericolo – ribatte la donna stroncando il sorriso del compagno.

- Mi domando come mai non hai un ragazzo? Sarà forse per questo caratterino rovina momenti? -

- Ti sto solo dicendo di non gasarti troppo per delle misere guardie. -

Il discorso avviene tutto nelle menti del gruppo. Non hanno bisogno di parlare, anzi, non usano proprio parole neanche telepaticamente.

- Va bene, va bene mi esalterò dopo. Che direzione capo? - rivolgendosi all'ultimo sceso dalla nave.

- Heavy butta giù qualche muro, prima o poi arriveremo alla sala comando – "rispose" il capitano del gruppo.

Così Heavy si avvicina al muro e con un solo pugno lo abbatte, creando un buco di qualche metro.

I quattro camminano indisturbati fino ad arrivare alla sala comando.

Al centro della sala li aspetta un essere alto più di 200 cm, dalla pelle grigiastra tranne per le mani e gli addominali che sono neri, magro, con le dita lunghe e appuntite, le braccia e le gambe muscolose come un bodybuilder, con due corna sulla testa e due sulle spalle, quest'ultime fuoriescono da quattro spallacci argentati segnati da centinaia di battaglie (due per spalla).

- Direi che l'elevato pericolo era esagerato, neanche le navi merci hanno così poche difese. -

- Non importa Speed dobbiamo trattare questo caso come da protocollo. - risponde la donna.

L'essere al centro della stanza sogghigna. – E così hanno deciso di mandarmi una squadra d'elitè per fermarmi? -

Il capo squadra estrae dalla tasca una piccola sfera che dal palmo si solleva a mezz'aria e si circonda di una luce verde smeraldo e ne esce una voce maschile molto dura e autoritaria. - Conosciamo le tue discendenze. Sei una minaccia per l'universo. I tuoi intenti finiscono ora! Le famiglie reali non ti consentono di consegnarti ed espiare i tuoi crimini. È stata decretata la tua morte ad unanimità. -

Dopo queste parole la sfera torna del suo colore nero e l'uomo la rimette in tasca.

Senza altre parole Speed si lancia contro il nemico ad una velocità supersonica colpendolo più volte, ma i suoi pugni sono troppo deboli e non muove neanche di un centimetro l'alieno. Mentre continua a sferrare pugni Speed si sente come strattonare e si solleva in aria fino a finire contro il soffitto della nave, per poi cadere al suolo.

Heavy si domanda come avesse fatto a colpirlo senza muoversi. Ad un tratto i tre vengono schiacciati sul pavimento.

- Se non l'avete ancora capito questa nave cambia la gravità delle stanze quando voglio. - rivela l'alieno.

L'unico che riesce a restare in piedi è Heavy con la sua forza tremenda e passo dopo passo si avvicina all'alieno che non risente del cambio di gravità. Infatti con uno scatto sferra un pugno allo stomaco di Heavy che finisce a terra in preda al dolore.

Il capo squadra riesce a rialzarsi con un grande sforzo e sferra un pugno che viene bloccato con facilità dall'alieno, poi quest'ultimo lo afferra alla gola e lo solleva da terra per dargli un pugno al viso che gli fa perdere conoscenza.

A quel punto la gravità torna normale e la donna si scaglia contro l'alieno afferrandolo alle spalle e indurendo la sua pelle in modo che il nemico non riesca a liberarsi. - Speed devi lanciare il capo fuori dalla nave! Lui deve salvarsi! - "urla" la donna.

Senza fare domande Speed a super velocità afferra il capo squadra e lo lancia verso l'enorme vetrata della sala comando che manda in frantumi, attivando l'allarme della sala che rigenera istantaneamente la vetrata.

L'uomo viaggia dritto senza gravità per qualche secondo prima di entrare nell'atmosfera della Terra che fa prendere fuoco ai vestiti e lo fa cadere come una meteora.

I due fidanzati, Lily e Nick, vedono qualcosa cadere dal cielo.

- Una stella cadente. – dice Lily.

- Non può essere è molto lenta... – risponde Nick - ...anzi a guardare bene sembra che stia cadendo qui. -

Infatti l'uomo impatta a pochi kilometri da loro, che scendono dall'albero e si dirigono verso il luogo. Arrivati dopo qualche minuto trovano solo un enorme buco nel terreno del diametro di circa venti metri.

- Che diavolo era? Dov'è finita la cosa che si è schiantata? - si domanda Nick.

- Forse era un satellite ed i militari l'hanno già portato via. - suggerisce Lily.

- Siamo arrivati in neanche dieci minuti com'è possibile che sia già tutto sparito? E poi non ci avrebbero fatto avvicinare. -

- Allora proviamo a guardare in giro magari è qualcosa che nell'impatto si è distrutto e i pezzi sono sparsi intorno. -

Purtroppo delle sirene e luci rosso-blu si avvicinano e i due decidono di andarsene prima che vengano portati via ed interrogati.

Arrivati a casa i due si salutano con un bacio e lei entra. Ormai è passata la mezzanotte e cerca di non svegliare i parenti. Entra in camera sua e nota la finestra aperta. Quando fa per chiuderla inciampa in qualcosa, così accende il flash del telefono e trova l'uomo caduto dal cielo svenuto. La ragazza viene presa da un attacco d'ansia ed inizia ad urlare. I genitori arrivano in camera di corsa e accendono la luce.

- Che succede? Questo chi cazzo è!? - il padre.

- Ti ha fatto qualcosa? - la madre.

Lily non riesce a parlare per via dell'ansia che la fa respirare affannosamente.

La madre la abbraccia e la fa calmare, mentre il padre e la sorella minore girano l'uomo supino per identificarlo.

- Non l'ho mai visto, tu? - chiede il padre.

- No di certo mi ricorderei in figo così. - risponde la figlia.

- Smettila e vai a chiamare l'ambulanza. -

- Tu trovi un uomo nudo in camera di nostra figlia e chiami l'ambulanza? - dice la madre inorridita.

- Guardalo cazzo è pieno di ustioni, ha bisogno di aiuto. -

- E deve entrare dalla finestra? -

Intanto Lily si tranquillizza ed osserva l'uomo, notando che stringe qualcosa in mano. Si tratta di una collana verde smeraldo.

- Ma questa è la mia collana! - Lily sorpresa.

- Allora è un ladro! - la madre.

Lily prende il portagioie sul comodino e trova la sua collana all'interno. - Non è possibile. -

- Che c'è? - la madre.

- La mia collana è qui. -

- Pensavo che la tua collana fosse unica com'è possibile? - il padre.

- Papà... mamma... mi avete dato voi questa. Conoscete voi la risposta. -

- Tesoro... quella collana... se ce l'ha anche lui... significa che forse era tutto vero. - la madre con voce tremante verso il padre.

- Di che state parlando? - chiede Lily preoccupata.

- Adesso non sei in condizione di sapere. -

- Che cosa? No ditemi cosa state dicendo! - Lily inizia ad avere un altro attacco d'ansia.

La madre la abbraccia subito – Calmati tesoro ti spiegheremo tutto quando quest'uomo si sarà ripreso, lui ti aiuterà a capire. Anche perchè non ne capiamo molto neanche noi. -

Arriva a sirene spiegate l'ambulanza. I paramedici portano su l'uomo e ripartono verso l'ospedale, insieme al padre della ragazza.

   
 
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