zzzzzzzzzzzzzzzz...
Dopo un lungo ronzio, nella testa di Alessandro Vincenzi tutto tornò alla normalità. Il suono strascicato delle onde era ancora lontano ed ovattato nei suoi timpani. [...]
Per un istante gli sembrò di essere di notte su una giostra troppo veloce, e mentre tutto girava vedeva le luci della città ballare, fondersi per poi correre a velocità stratosferiche.
Il tutto accompagnato da quel maledetto acufene.