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Autore: Musical    26/04/2020    3 recensioni
Dopo che Peter ha incontrato Aro, tutto ciò che desiderava era ucciderlo... Come?
L'illusionista, cacciatore di vampiri part-time, fallisce diverse volte, ma alla fine riesce nel proprio intento, non come aveva previsto però...
Crossover Fright NightxTwilight
[Aro/Peter]
Genere: Commedia, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Peter Vincent, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Qualcuno bussa alla porta.
"Stanno bussando all'ingresso."
"Come puoi vedere, sto andando ad aprire."
"Potresti correre."
"E tu potresti alzare il culo e aprire la porta invece di far fare a me tutto il lavoro!," gli risponde agitato, aprendo la porta per trovarsi di fronte una giovane donna.
"Buongiorno, signore," saluta, il suo sangue ha un odore meraviglioso, "È Lei Peter Vincent?"
L'ancora neonato annuisce e allunga una mano per prendere il pacco che aveva ordinato, firmando poco dopo la ricevuta di spedizione.
"Grazie, signore, buona giornata!"
Peter osserva la donna, il suo profumo è ancora nell'aria, si sente pronto a correre, ucciderla e bere il suo sangue, ma improvvisamente il vampiro ordina a sé stesso, "Chiudi questa maledetta porta e non ucciderla!"
Non è sicuro se il potere funzioni anche su di lui, ma Peter chiude la porta e non insegue quella donna, quindi va bene.
"Non puoi sempre fare affidamento sul tuo potere, giovane Vincent," afferma la stessa voce di prima, mentre il proprietario continua a leggere il giornale nel sua elegante, assolutamente vecchia e completamente fuori dal comune, postura.
"Voglio essere sicuro di non diventare un mostro come te."
Aro alza gli occhi rossi per fissare Peter, poi fa un respiro e chiude il giornale. "Conoscevo un vampiro che rinnegava la sua natura, aveva provato persino una dieta vegetariana, a base di sangue di soli topi, non una scelta encomiabile se me lo chiedi, e presto perse la bellezza della vita eterna."
"Era Carlisle?"
Aro sorride e si strofina le mani, guardando il vampiro illusionista, "Louis de Pointe du Lac".
Peter rimugina sul nome, ma alla fine aggrotta le sopracciglia e fa una smorfia scontenta, "Mai sentito nominare."
"Il punto è, mio caro, che sei già un mostro, quando hai scelto di trasformarti in un vampiro. Devi convivere con questo fatto per sempre... O almeno, fino a quando non decidi di morire."
Peter si guarda attorno, puntando su tutto ciò che possiede in casa, per poi fissare gli occhi ambrati su Aro, la vera ragione per cui aveva deciso di rinunciare alla sua umanità.
"Ti... Ti dispiacerebbe?," esita a chiedere, ma non può farne a meno, vuole sapere.
"Dispiacermi di cosa?"
Tuttavia, l'ex cacciatore di vampiri decide di abbandonare la conversazione, mette il contenuto del pacco postale nel congelatore e se ne va, e Aro rimane solo nel soggiorno.

Di solito, i vampiri non piangono, ma per Peter è difficile rinunciare ad un'abitudine del genere per sempre, specialmente dopo aver bevuto, avvolto tra tutte quelle coperte; Aro vede un involucro bianco tremante e singhiozzante, quindi decide di intervenire, "Caro Vincent".
"Vattene," una voce ovattata lo minaccia, ma l'ex capo dei Volturi insiste.
"Vincent."
"Lasciami da solo!"
Anche se è notte, Aro può vedere le tracce delle lacrime sulle guance di Peter e per questo rimane lì, accanto al suo... Allievo.
"Non stanotte," sussurra Peter, ma sorprendentemente continua a parlare, "Sono diventato un mostro, proprio come quello che li ha uccisi..."
Senza alcuna esitazione, Aro appoggia una mano sulla spalla di Peter con cautela. "Va tutto bene Peter. Va tutto bene."
"No, non va bene."
"Mio giovane Vincent, Jerry era un vampiro senza classe, non aveva talento nell'uccidere, beveva il sangue di chiunque e non si faceva scrupoli."
Peter si gira furioso e sibila malignamente, "Pensi che questo possa cambiare qualcosa?"
Aro esita solo per un millesimo di secondo, ma poi risponde, "Assolutamente no--"
"Beh allora fammi il sacrosanto piacere di andare a fanculo!," e torna a rivolgergli le spalle.
"Comunque," Aro ricomincia a parlare, avvicinandosi all'orecchio del neonato. "Se fosse stato un vampiro di classe, avrebbe ucciso anche te, oltre ai tuoi genitori."
Peter alza gli occhi al cielo, "Adesso mi sento molto meglio."
"Non sei un mostro come lui."
"Lo sono! Sono un vampiro, un fottuto mostro, come te, come Jerry!"
"Non paragonarmi a quel villano!"
"O cosa?," Peter torna a guardare Aro, la sua bocca a pochi centimetri da quella dell'altro vampiro, "Cosa farai?!"
Aro non risponde, si china semplicemente su Peter e lo bacia, togliendogli il respiro, e Peter lo segue, si aggrappa alle spalle del vampiro e scambia le loro posizioni, continuando a baciarlo e mordendogli le labbra, affamato, disperato e desideroso di sentirsi di nuovo vivo, di non ascoltare i singhiozzi di quel bambino che chiama disperatamente i suoi genitori e incolpa un adulto Peter di averli uccisi.
Aro è d'accordo ma non si sottomette completamente al neonato, restituisce quelle attenzioni a modo suo, con l'unica prerogativa di non far sentire Peter come un mostro: è stato Carlisle a trasformare Peter, e Carlisle è rimasto un vampiro di alto rango, nonostante la discutibile scelta della dieta. Egoisticamente, Aro ringrazia quel rozzo vampiro per non aver trasformato Peter, così ha l'opportunità di educare il neonato come un altolocato vampiro.

Peter, steso nudo sul petto di Aro, anche lui nudo, prende un profondo respiro e sussurra: "Mi dispiace."
Aro smette di intrecciare le dita tra i capelli di Peter e lo guarda, "Perché dici così?"
Peter mantiene ostinatamente gli occhi sulla sedia dove sono stati gettati i suoi vestiti un'ora fa, e si struscia contro la pelle di marmo del suo... Collega.
Aro sta per usare il suo potere ma Peter lo ferma, "Allora dimmi, giovane Vincent, cosa ti turba così tanto."
"Se usi il tuo potere su di me, allora userò il mio potere su di te."
"Hai usato la tua magnifica abilità contro di me per ben due volte."
"E allora?"
"Io, invece, l'ho usata una volta, e solo dopo aver seguito il tuo ordine."
Peter alza la testa per guardare il vampiro, "Mi avresti ucciso, cazzo, sono stato costretto a farlo!"
"Non lo avrei fatto se non mi avessi ordinato di dimenticarti."
Peter è borbotta qualcosa prima di posarsi di nuovo sul petto di Aro.
"Suppongo d'aver vinto questa discussione."
Peter ridacchia, "Non hai vinto proprio un cazzo di niente."
"Il mio premio è usare il mio potere su di te, almeno una volta."
"Cosa? Assolutamente no!," Peter si allontana, sente già il vuoto nel suo petto e probabilmente anche Aro avverte la stessa perdita, notando la sua espressione. "Non mi piace l'idea di te che osservi la mia vita."
"Come io preferisco non ricevere ordini."
"Quindi abbiamo un accordo. Fine della storia."
Peter ritorna ad allungarsi sul letto, rivolto al muro, distante da Aro... Perché finiscono così ogni volta? Perché è così difficile dirgli quello che in realtà vuole dirgli? Stupido stupido stupido!
Fortunatamente, Aro gli si avvicina e lo abbraccia con attenzione da dietro, come se avesse ancora un fragile umano tra le braccia e trascina Peter contro sé stesso finché la schiena del neonato non tocca il suo petto; Peter desidera mandare via Aro, ma intreccia insieme le loro dita e chiude gli occhi mentre espira.
Aro non dimentica quello che aveva in mente qualche istante fa: inizia il contatto e lentamente guarda i ricordi di Peter, dal giorno in cui è nato fino a quegli ultimi istanti vissuti, concentrandosi su un determinato argomento; poi interrompe il contatto.
"Hai avuto la tua possibilità, ora, bastardo. Non pensare di poterne avere un'altra!"
"Non mi interessa della loro morte."
Peter si ferma a parlare e inclina la testa per vedere l'altro vampiro.
"Creerò un altro covo, se vorrò farlo. Ma non mi manca nessuno, avevano abilità sorprendenti, ma non mi importa di loro."
Il neonato ha un brivido e aggrotta le sopracciglia, significa che Aro vuole stare qui, con lui, solo perché ha un potere abbastanza forte?
Non glielo chiede, spaventato dalla risposta, e poi Aro inizia ad accarezzare il membro di Peter, le sue dita si alzano e si abbassano, prima con un ritmo calmo, come una dolce carezza, la mano poi si stringe in un pugno, a volte istigando la punta già bagnata.
Peter deglutisce rumorosamente, si morde le labbra e chiude gli occhi, spingendosi contro Aro, mentre il suo bacino segue il ritmo di quella maledetta mano, sperando che presto si velocizzasse.
"Ho diversi modi di conoscere le cose, mio giovane Vincent," Aro gli sussurra vicino all'orecchio.
"Tipo-- cosa..."
Il moro vampiro sorride compiaciuto e si ferma immediatamente dalla sua attività, lasciando Peter completamente insoddisfatto.
"Che-- dove cazzo vai?"
"Mi dirai cosa ti preoccupa?"
Peter respira pesantemente, nel tentativo di far funzionare di nuovo il cervello.
"Io, tu-- Sai già cosa è successo."
"Oh certo, suppongo che la perdita del mio covo sia un pesante fardello per la tua già dannata anima, dopo tutto hai ucciso la mia famiglia... Ma c'è qualcos'altro, qualcosa di nuovo, vero?"
"Vuoi continuare a fare quello che stavi facendo prima?"
Aro batte le mani una volta, sorridendo diabolicamente. "Temo di no, mio caro."
"Che cosa?!"
"A meno che tu non mi dica cos'altro ti preoccupa. Altrimenti posso sempre usare la mia abilità e lo capirò da solo."
Peter lancia un'occhiata ad Aro, poi ricorda di avere anche lui due mani ed è pronto a finire quello che quel coglione ha iniziato, ma il vampiro più anziano lo ferma all'istante, bloccandogli i polsi sopra la testa, posizionandosi sopra il neonato.
"Allora?"
Peter viene colto di sorpresa, fissa Aro ma poi cerca di liberarsi.
"Che strano..."
"Cosa?," gli chiede nervosamente.
"Sei un neonato."
"E con ciò?"
"Beh, un neonato è più forte di un normale vampiro, dovresti uscire da una situazione del genere senz'alcun problema, eppure non lo fai... Devo presumere che ti piaccia questa situazione?"
"Fanculo! Levati dalle palle!"
"Per non parlare del tuo dono. Potresti ordinarmi di fare quello che vuoi... Eppure non lo fai."
"Sono ancora umano, nonostante tutto, e non ho intenzione di usare i vostri trucchi da vampiri."
"Devo darti una spiacevole notizia, ragazzo mio," sussurra Aro a pochi centimetri dal suo viso. "Trovo questo tuo modo di comportarti come se fossi ancora un essere umano piuttosto irritante."
"Puoi star certo che non mi dispiace affatto."
"Eppure," Aro rilascia un polso di Peter per accarezzargli la guancia con il dorso della mano, per nulla intimidito da un probabile colpo basso che il giovane Vincent potrebbe assestargli. Aro può dire di conoscere abbastanza bene l'uomo sotto di lui da saper come usare il giusto tono di voce, le giuste parole, i giusti gesti e renderlo innocuo; è un tipo di potere che l'ex capo dei Volturi aveva provato raramente, così diverso da quello che esercitava a Volterra, ma non per questo meno intrigante.
"Lo trovo particolarmente affascinante."
Il neonato guarda il vampiro sopra di lui, ingoia alcune volte l'aria per pensare, non è facile in una situazione in cui il tuo amichetto richiede immediate attenzioni e il bastardo di cui sei irrimediabilmente inn... Indifferente... È impegnato a fare altre attività, come blaterare cose senza senso. Peter ha in mente un altro lavoro che quelle labbra potrebbero fare, con un risultato impeccabile, e di riflesso solleva il bacino per sfregarsi contro l'inguine di Aro, in un gesto di assoluta disperazione.
"Allora... Vogliamo continuare o vogliamo rimanere qui ancora un po' a scambiarci insulse dichiarazioni d'amore platonico?"
A pensarci bene, forse Aro trova irritante la capacità di Peter di rovinare questi momenti quasi romantici.
"Sai che ti meriti una bella punizione? Spero che tu--"
Con la mano precedentemente rilasciata, Peter afferra il collo di Aro e lo trascina in un bacio famelico che il vampiro più anziano accetta volentieri.
"Vediamo cosa sai fare!," dichiara Peter, poi solo i sussurri lussuriosi dei due amanti si spargono per la camera da letto.

"Va bene. Certo, sono felice di sentirlo. Buona giornata anche a te."
Il dottore posa il cellulare con un sorriso sulle labbra.
"Chi era, Carlisle?"
Il vampiro si gira a guardare la sua famiglia, "Una nostra vecchia conoscenza."
Bella si rivolge a Edward che sorride consapevole, "Ricordi quel cacciatore di vampiri che voleva essere trasformato?"
Gli occhi di Bella si spalancano, sorpresi ma felici, "È ancora vivo?"
"E pure in ottima compagnia, direi," aggiunge Carlisle seduto accanto al suo partner.
"Proprio come aveva previsto Alice," Alice bacia Jasper come ringraziamento.
"Secondo le parole del nostro nuovo amico, non sono esattamente compagni."
"Ah no?"
"No," Carlisle assume un'espressione divertita, "Definisce la loro relazione come nemici con benefici."
Il silenzio pervade la stanza prima di essere rotto da numerose e grasse risate.
"Come puoi considerare piacevole la compagnia di Aro?," domanda Emmett mentre accarezza i capelli di Rosalie.
"De gustibus non disputandum est."
"Parli così solo perché tua figlia si è innamorata di un lupo mannaro, senz'offesa amico."
"No, figurati, ormai ho quasi perso la speranza con voi succhiasangue."
"Comunque, quel ragazzo ha distrutto il clan Volturi."
"Potrebbe iniziare una guerra?," chiede Bella e Jacob istintivamente tende tutti i muscoli del corpo.
Edward annuisce, le sue labbra diventano una linea mentre rivolge un'occhiata a Nessie, spaventato dalle conseguenze: "Potrebbe."
"Se Aro non mostra interesse a riguadagnare il dominio sui vampiri, è probabile che ci sia una guerra per vedere chi ha il clan più potente."
"E correremo il rischio di dover partecipare."
"Ma... È terribile! Dobbiamo impedirlo!"
"Potrebbe non esserci, tutto dipende da Aro e dagli altri vampiri."
"Non ci resta che aspettare e vedere, allora."
"E inizierà prima di quanto possiamo immaginare," mormora Alice appoggiata al petto di Jasper.

Aro non sembra preoccupato di una possibile guerra tra vampiri, al contrario è comodamente seduto su una poltrona intento a leggere un libro, godendosi il silenzio della stanza; possiamo dire che Aro sta considerando questo periodo come una vacanza, una piacevole vacanza prima di tornare al lavoro. Il vampiro sa perfettamente che deve mostrarsi vivo, per non perdere il proprio prestigio, ma per il momento vuole solo rilassarsi e trascorrere le giornate in compagnia di quello che è teoricamente un piacevole passatempo, ma in pratica sembra qualcosa di più complicato di un passatempo, non aveva ucciso il neonato dopo che Peter aveva ordinato a quei lupi mannari di distruggere il covo dei Volturi. È qualcosa che fa impazzire Aro, non lo stanca, lo incoraggia a non uccidere una persona solo perché ha un irresistibile odore, a preferire di bere il sangue di alcuni donatori di sangue, come Carlisle aveva suggerito. Stranamente, Aro avverte una strana stretta al petto ogni volta che vede Peter in uno stato pietoso, e cerca in tutti i modi di fargli pensare a qualcos'altro, dal momento che il neonato non sembra disposto a parlare di determinati argomenti, come la sua paura di stare in compagnia di Aro solo perché ha un'abilità strabiliante. Se solo Aro avesse avuto il coraggio di dire che, se in piccola parte è così, d'altra parte non è interessato al potere di Peter, anche se l'ex cacciatore di vampiri avesse il potere della sua perduta sorella Dydime, non l'ucciderebbe... Ed è strano pensarci... Fuori dal suo modo di fare...

I pensieri del vampiro si spezzano quando una porta si apre e viene sbattuta, mentre un tornado vampirico si dirige verso la cucina e inizia ad armeggiare con bicchieri e bottiglie.
"Come è stata la tua giornata,?" gli chiede beffardo e Peter lo raggiunge tenendo in mano un bicchiere pieno di alcol.
"Non parlare."
"Ti sembro qualcuno che segue gli ordini?"
"Solo... Guarda, ho imparato la tua fottuta lezione, non andare in giro quando hai sete. Ok! Ho capito."
Se Peter fosse stato un altro vampiro, Aro sarebbe stato soddisfatto nel sapere che il suo protetto aveva ucciso una persona, tuttavia la preoccupazione prende il sopravvento e gli chiede: "Hai ucciso un essere umano?"
"Cristo Santo, no!," Peter beve un sorso di alcol e si siede, mentre Aro prende una bustina contenente sangue animale e lo versa nel bicchiere di Peter.
"Ho usato il mio potere per non ucciderla, non so quanto abbia funzionato, ma almeno mi sono concentrato e non le ho fatto del male."
Aro poggia le labbra sulla testa di Peter, "Sei stato bravo."
"Il suo profumo era così dolce... Aveva una bambina, lo sai? Una piccina meravigliosa..."
Sarebbe stata una lunga lotta per non bere sangue umano, ma Peter aveva fatto la sua scelta mesi prima, ora deve solo resistere ed allenarsi.
"Con il tempo sarà più facile per te."
Peter rivolge gli occhi su Aro ed allarga le braccia cone se stesse per dire qualcosa di ovvio, "Lo dici anche se non l'hai mai provato?"
"Beh, trovo il sangue umano particolarmente fruttato, ha un gusto intenso e deciso, come il più delizioso dei vini. Ma ho visto gli effetti su coloro che hanno cercato di essere vegetariani e non è stato facile le prime volte. Forza di volontà e follia sono la chiave per negare la natura dei vampiri."
Peter ridacchia e torna a guardare il suo bicchiere riempito di sangue animale mescolato con alcol.
"La natura dei vampiri, sì, certo. Vuoi sapere una cosa? Succhiami il cazzo, stronzo," e beve un sorso per dare sollievo alla sua gola arsa.
Nonostante sia leggermente infastidito dal modo di fare di Peter, Aro si muove con un sorriso sul viso e s'inginocchia tra le gambe del neonato, impedendo a Peter di chiuderle.
"Che cosa stai facendo?," gli urla allarmato mentre cerca di allontanarsi da quel vecchio bastardo. Aro sorride malignamente, trova divertente fare questi scherzi al suo ex nemico.
"Eseguo gli ordini."
"Che cazzo?!," dice con un tono troppo acuto, "Ho capito abbastanza bene come funziona il mio potere e, e sono sicuro di non averlo usato!"
Aro accarezza l'interno coscia di Peter, provocando diversi brividi lungo la schiena del neonato; anche se mentalmente è contrario, Peter espone ancora di più inguine, con gli occhi chiusi e mordendosi il labbro inferiore.
Aro alza lo sguardo, "Sei davvero sicuro di non avermelo ordinato? Dal mio punto di vista, direi che è l'opposto."
Peter respira pesantemente e mormora, "Fottiti, succhiasangue."
"Se proprio insisti."
Rapidamente, Aro gli toglie il bicchiere dalla mano del neonato e lo porta a letto, orgoglioso di aver fatto concentrare Peter su qualcosa di diverso dalla possibile morte di quell'insignificante essere umano.






Ed è finita per noi, di certo non per loro, hanno tutta l'eternità davanti! 😁
Cosa succede adesso? Eh, teoricamente ci potrebbe stare un seguito, come ha preannunciato Alice (ed Alice c'azzecca sempre 😂), praticamente al momento mi piacerebbe dedicarmi ad altre storie che ho lasciato in sospeso (sempre riguardo ai personaggi interpretati da David e Michael), quindi è solo una pausa momentanea che mi prendo da Aro e Peter (ne approfitto anche per pensare a come sviluppare la storia), quindi ricapiterò in questo fandom sicuramente!
Grazie per aver letto! Un bacio a tutti e a presto! 😘

   
 
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