Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Ela Pink    27/04/2020    1 recensioni
“Quando senti il mio calore, guarda dentro ai miei occhi, è dove i miei demoni si celano. Non avvicinarti troppo, è buio dentro.“
“Penso conosciate tutti la leggenda del filo rosso, quella dell’anima gemella; questa leggenda narra che ogni persona viene al mondo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che unisce due anime gemelle. Dicono che questo filo rosso sia invisibile, lunghissimo e indistruttibile; però essendo molto lungo tende ad aggrovigliarsi, creando intrecci e nodi che portano difficoltà alle due anime fino al momento di congiungersi.
Fino all’anno scorso avrei riso davanti un discorso del genere, ma adesso sono proprio io a dire che i nodi del mio filo rosso si sono ufficialmente sciolti il 6 Marzo 2017.
Anche se il nostro destino è già scritto, ricordate che ognuno di noi può cambiarlo.“
-
Che cos'è esattamente l'amore? L'amore può avere diverse forme, può essere astratto e concreto. Nel caso dei nostri due protagonisti ha l'immagine di una borsa.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Altro personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
K♡d♡cha, l'am♡re ha l'immagine di una b♡rsa.
 

Penso conosciate tutti la leggenda del filo rosso, quella dell’anima gemella; questa leggenda narra che ogni persona viene al mondo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che unisce due anime gemelle. Dicono che questo filo rosso sia invisibile, lunghissimo e indistruttibile; però essendo molto lungo tende ad aggrovigliarsi, creando intrecci e nodi che portano difficoltà alle due anime fino al momento di congiungersi.
Fino all’anno scorso avrei riso davanti un discorso del genere, ma adesso sono proprio io a dire che i nodi del mio filo rosso si sono ufficialmente sciolti il 6 Marzo 2017.
Anche se il nostro destino è già scritto, ricordate che ognuno di noi può cambiarlo.

 
Un anno prima.
 
“..tre..due..uno..“ trattenni il respiro qualche secondo, chiusi gli occhi e “Saaana, sei proonta?“ urlò una voce a me conosciuta aprendo la porta della mia stanza e facendomi urlare a mia volta.
“Robby ma che ti salta in mente eh?! Ormai sono una signorina, dovresti imparare a bussare!“ imposi al mio manager a braccia conserte.
Lui, che aveva ancora la mano appoggiata alla maniglia della porta, allungò il collo verso di me, alzò gli occhiali da sole di poco con l'indice e il pollice e cominciò a sghignazzare piegandosi in due.
“Lo trovi divertente? Vieni qua Robby carissimo, così finalmente smetti di ridere così sguaiatamente!“ gli dissi irritata, spingendolo di spalle verso la scrivania dove, in quel momento, era esposta la mia ceretta.
“Uhm..magari la prossima volta, adesso siamo in ritardo!“ rispose lui dimenandosi dalla presa e ritornando dov'era un secondo prima.
Controllai il mio orologio da polso e notai che effetivamente, o meglio dire sfortunamente, era vero.
“Cavoli, sono già le nove meno un quarto!“
Passai della crima postceretta sul viso, presi la cartella e scesi a passo veloce al piano di sotto.
“Dove credi di andare signorina?“ chiese mia madre fermandosi con la sua macchinina davanti la porta di casa Smith.
“Mamma sono in ritardo il primo giorno di scuola, posso anche saltare la colazione per un giorno!“
“Tesoro voglio ricordati che prima del tuo debutto nello spettacolo, arrivavi tutti i giorni a scuola alle nove. Quindi adesso fila in sala da pranzo e fai colazione!“ alla sua risposta alzai gli occhi al cielo rassegnata e andai a sedermi a tavola.
Dannate ossessioni di mia madre.
“Okay Robby, adesso è ora di andare! Ciao mamma, ciao Patricia, ci vediamo dopo!“ mi diedi un'ultima controllata davanti lo specchio dell'ingresso, indossai le scarpe e corsi in macchina.
E' arrivato il momento di presentarmi: il mio nome è Rossana, per gli amici Sana, ho 16 anni, abito a Tokyo e sono un'attrice; ho i capelli ramati e lisci, gli occhi color cioccolato e altezza nella media. Sono un'Idol già da molti anni, tre anni fa mi proposero di lavorare all'estero e accettai l'offerta pensando fosse un'occassione più unica che rara; dopo un pò cominciai a sentire nostalgia di casa, avevo bisogno di tornare, quindi adesso eccomi qui, di nuovo nella mia città natale a continuare la vita che avevo lasciato prima di andarmene.
Io abito con mia madre Catherine Smith, che fa la scrittrice, la mia governante Patricia e il manager Robby.
Come avete potuto notare oggi è il mio primo giorno di scuola all'istituto Jinbo, per fortuna la scuola è cominciata solo un mese fa*, almeno non dovrò recuperare tanti argomenti.
“Robby, vorrei farti notare che stai andando a stento a 10 km/h e sono quasi le nove. Sai chi altro va quasi alla tua stessa velocità?“ chiesi inquieta marcando la parola velocità, non gli diedi tempo per rispondere che terminai la frase per lui guardandolo torva “Il bradipo“.
“Ci siamo svegliate di cattivo umore oggi eh“ disse accelerando di poco e voltandosi verso di me.
“Mmpf..semaforo rosso..“
“COSA?“ ulrò il mio conducente tornando a fissare di fronte a sé  frenando di colpo, facendomi sbattere la testa nel finestrino.
“Intendevo dire un altro tipo di semaforo rosso..“ risposi ringhiando.
“Eew Sana! Adesso si spiega tutto!“
“Eccoci quì! Buon primo giorno di scuola! Ah, mi raccomando per qualunque cosa usa il cercapersone. Ci vediamo quì fuori alle tre e mezza.“
“Va bene Robby, grazie. Scusa per prima ma sono anche un pò agitata, sai.. nuova scuola, amici nuovi!“ dissi scoccandoli un bacio sulla guancia, poi scesi dalla macchina e superai il cancello dell'istituto. Tolsi le scarpe, indossai le pantofole scolastiche e andai a cercare la mia nuova classe: 2 - H.
Ero ferma dietro la porta già da un minuto pieno, ero irrequieta. Purtroppo nonostante fossi un'attrice non riuscivo a non essere nervosa in certe situazioni; insomma stavo ricominciando la scuola dopo tre anni e la situazione mi spaventava.
Mi feci coraggio, bussai e spalancai la porta, quello che vidi però non era quello che mi aspettavo: i banchi appoggiati ai muri laterali, la professoressa che piangeva disperata con le mani ai capelli, la lavagna piena di offese e gli alunni si urlavano contro, in particolare femmine contro maschi; solo uno era indifferente a tutto quel trabusto: un ragazzo in fondo alla classe seduto su una bassa libreria che ascoltava la musica con le auricolari.
Non appena misi piede in classe calò il silenzio qualche secondo e si voltarono tutti a guardarmi.
Ma che diamine sta succedendo?


*la scuola in Giappone comincia ad Aprile.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Ela Pink