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Autore: Miharu_phos    27/04/2020    0 recensioni
[Goufubu]
Kevin lo studiò attentamente, provando a leggere il suo atteggiamento fin troppo calmo.
Shawn, sentendosi osservato, si voltò per sorridergli; ma lo sguardo rapito che incontrò non gli piacque per niente.
-Sai Shawn, sei ancora più bello-
Il ragazzo trasalì.
Quelle parole erano state pronunciate con una voce fin troppo lenta e bassa, quasi in un sussurro; eppure il tono duro e pesante che contraddistingueva la parlata dell'altro le aveva rese in qualche modo invadenti e fastidiose; erano del tutto indesiderate.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Kevin/Ryuugo, Shawn/Shirou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Oh, ciao Shawn, finalmente soli. È tutta la sera che ti guardo, come sei cambiato-

 

Le inaspettate parole di Kevin sorpresero il ragazzo seduto fuori dal pub.

 

Era passato un mese dallo scioglimento del quinto settore, e, un po' per festeggiare, un po' per fare una rimpatriata, tutti gli ex giocatori dell'Inazuma Japan si erano riuniti quella sera, pronti a perdersi nei vecchi ricordi delle avventure passate insieme.

 

-Ciao a te Kevin- 

 

Un sorriso cortese aveva accompagnato la risposta di Shawn, d'altronde se c'era una cosa che lo aveva sempre contraddistinto era proprio la gentilezza, anche quando quest'ultima non era meritata.

 

-Come mai qua fuori tutto solo? Fra un po' arriverà Axel, stiamo aspettando tutti quanti il suo arrivo- 

 

Shawn avvertì un brivido corrergli lungo la schiena al sentir pronunciare quel nome, ma cercò di non darlo a vedere.

 

Non faceva che pensarci da giorni, fin da quando aveva ricevuto l'invito per quella serata da passare insieme.

 

-Oh, si è vero...non ci avevo pensato- mentì il ragazzo, tentando di sembrare indifferente.

 

Kevin lo studiò attentamente, provando a leggere il suo atteggiamento fin troppo calmo.

 

Shawn, sentendosi osservato, si voltò per sorridergli; ma lo sguardo rapito che incontrò non gli piacque per niente.

 

-Sai Shawn, sei ancora più bello- 

 

Il ragazzo trasalì.

 

Quelle parole erano state pronunciate con una voce fin troppo lenta e bassa, quasi in un sussurro; eppure il tono duro e pesante che contraddistingueva la parlata dell'altro le aveva rese in qualche modo invadenti e fastidiose; erano del tutto indesiderate.

 

-Ti ringrazio- mormorò Shawn estremamente a disagio.

 

Deglutì e cominciò a guardarsi in giro, leggermente intimorito.

 

-Che cosa c'è, ti ho messo in imbarazzo?- domandò l'altro un po' dispiaciuto.

 

-No, affatto. È che non mi aspettavo una frase del genere, tutto qui- spiegò Shawn.

 

Kevin lo fissò con un'espressione che faceva soltanto pena al povero Shawn, tanto buono e genuino da riuscire a sentirsi in colpa anche per la più piccola sciocchezza.

 

Temette di aver ferito l'altro ragazzo, così si affrettò a rimediare.

 

-Non fraintendermi, spero di non averti offeso. È che non credevo di sembrare bello agli occhi di qualcuno, ecco. Tanto meno ai tuoi...-

 

Kevin tacque per un po', poi portò lo sguardo fisso davanti a se e cominciò a parlare con tono deciso.

 

-Beh, sai, non è la prima volta che tento di confessarti i miei sentimenti. Ci avevo già provato, molti anni fa, ma forse eri ancora troppo piccolo per capire. Adesso voglio essere chiaro, Shawn: sono venuto soltanto per rivedere te. Non ho smesso di pensare a te neanche per un momento in tutti questi anni.-

 

Quella dichiarazione provocò ulteriore disagio nel ragazzo che raddrizzò la schiena di scatto, come punto da un ago invisibile e appuntito.

 

Non disprezzava Kevin, questo no; gli voleva bene, infondo era pur sempre un suo vecchio compagno di squadra. 

 

Ma quelle parole lo avevano inevitabilmente disgustato.

 

-Kevin...Kevin io non so cosa dire- borbottò tremante, mentre fissava la piccola fontana gorgogliante che decorava l'esterno del pub.

 

-Non c'è bisogno che tu dica nulla, Shawn. Lascia fare tutto a me-

 

Un rigurgito di birra e patatine fritte risalì lungo la gola del ragazzo che dovette tapparsi la bocca allarmato.

 

-Che cosa c'è, non ti senti bene?-

 

La mano di Kevin si era posata premurosamente sulla schiena di Shawn e dopo che quest'ultimo ebbe scosso la testa, per rassicurarlo, l'altro aveva cominciato a muovere su e giù quella mano sul cappotto, forse convinto che con quel gesto sarebbe riuscito a far tranquillizzare l'amico.

 

Shawn si irrigidì ulteriormente ma Kevin non colse il suo fastidio e gli si accostò, facendo congiungere il proprio torace con la schiena piegata in avanti dell'altro.

 

Avvicinò il viso al suo collo scoperto, ci respirò sopra; Shawn era sempre più a disagio ma al tempo stesso non riusciva ad opporsi, sia per paura di aver frainteso, sia per non rischiare di sembrare troppo sgarbato.

 

"Sta solo cercando di consolarmi" pensò, tentando di convincersi.

 

Cercava con tutto se stesso di trattenersi e non scappare via; sentire quella presenza opprimente lo stava disgustando profondamente ma non avrebbe mai rischiato di ferire qualcuno, nemmeno in una situazione del genere.

 

Quando però le labbra di Kevin si posarono sulla sua gola, per poi salire lentamente lungo il viso, non ci fu più nulla che Shawn potesse fraintendere; quelle attenzioni erano chiare, evidenti, e certamente erano indesiderate.

 

Ma cosa poteva fare? Come ci si dovrebbe comportare in una situazione del genere? 

 

-Kevin...Kevin che stai facendo...?-

 

La sua voce uscì in un soffio.

 

Quel tono debole attirò maggiormente l'altro che gli prese il viso, diretto verso le labbra del ragazzo intimorito fra le sue braccia.

 

"No, ti prego!"

 

Non riuscì a pronunciare quelle parole a causa della paura, era completamente paralizzato ed incapace di reagire.

 

-Shawn, non posso lasciarti solo neanche un secondo che ti metti a provarci con i tuoi vecchi compagni?!- 

 

La voce divertita di Axel spezzò quell'incantesimo terrificante ed improvvisamente i due ragazzi si voltarono verso la figura alta e slanciata dell'ex imperatore.

 

Shawn si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo e d'istinto regalò al biondo un grosso sorriso, riconoscente per la sua interruzione.

 

Axel si abbassò in avanti e schioccò un sonoro bacio sulla sua bocca, lasciando di stucco entrambi i ragazzi.

 

-Amore andiamo dentro? Mi aspettano tutti, mi dispiace per il ritardo-

 

Shawn impiegò dieci secondi buoni prima di capire, ma dopo pochi istanti si decise a reggergli il gioco.

 

-Hai ragione...tesoro...andiamo, Kevin?-

 

Il ragazzo dai capelli rosa guardò gli altri due, rosso di vergogna.

 

-Aspettate, mi state dicendo che voi due state insieme? Che siete fidanzati?-

 

Axel guardò negli occhi il suo ragazzo improvvisato e tentò di rassicurarlo con lo sguardo.

 

-Ma certo che siamo fidanzati, Shawn non te l'ha detto?-

 

Il ragazzo dai capelli argento gli sorrise con lo sguardo; si alzò in piedi e Axel lo abbracciò d'istinto, contornandogli la vita con un braccio.

 

-Scusami Kevin, avrei dovuto avvisarti in effetti. Mi dispiace-

 

-Ma no, dispiace a me, ecco non so cosa dire...-

 

Si grattò il retro del collo mentre il suo viso andava in fiamme per la vergogna e portò lo sguardo altrove, per evitare quelli dei due ragazzi abbracciati davanti a lui.

 

-Bene, allora vi aspetto dentro ragazzi- mormorò infine, dirigendosi poi verso l'interno del locale sotto gli occhi sollevati degli altri due ragazzi.

 

-Stai bene?- si affrettò a chiedere premurosamente il biondo una volta che fossero rimasti soli.

 

-Grazie Axel, non sapevo davvero come reagire, sono rimasto a dir poco sconvolto-

 

-Lo immaginavo, ho ascoltato tutta la conversazione sai ero proprio qui dietro. A dire il vero ti cercavo anch'io- spiegò.

 

Shawn gli lanciò un sorriso appena accennato, poi portò nuovamente lo sguardo sulla fontana.

 

-Vieni, sediamoci, sarai sconvolto. Mi dispiace tanto, sarei intervenuto prima ma non credevo che si sarebbe spinto così tanto in la con te. Devi avere più carattere di fronte a questo genere di cose Shawn-

 

La voce di Axel era preoccupata, sincera. Era veramente dolce.

 

-È che non me lo aspettavo, mi sono ritrovato da un momento all'altro stretto dalla sua presa e non sapevo cosa fare, non riuscivo a pensare. Per fortuna sei intervenuto in tempo.-

 

Axel gli accarezzò la schiena per rassicurarlo ulteriormente e Shawn, rasserenato da quel contatto, gli sorrise ancora e spinse maggiormente il suo corpo contro le dita gentili del biondo.

 

-Vieni qui. Non è successo niente- gli sussurrò spingendo con delicatezza la sua testa sulla propria spalla.

 

Il ragazzo si lasciò guidare e assecondò quel gesto, beandosi del dolce profumo che gli abiti di Axel emanavano.

 

Restarono così per svariati minuti, in silenzio, ad ascoltare i dolci suoni acquatici della fontana appoggiati l'uno all'altro.

 

-Sai, su una cosa però Kevin aveva ragione. Sei diventato ancora più bello- osservò Axel facendo arrossire l'amico, che si sforzò di mantenersi composto nella stessa posizione.

 

Aveva sempre avuto un debole per il biondo, fin da quando erano ragazzini; eppure a causa della sua timidezza aveva sempre preferito tenere celati i propri sentimenti, troppo timoroso di combinare disastri o disarmonie.

 

-Hey, Shawn- chiamò il biondo dopo un po', attirando l'attenzione del ragazzo adagiato su di lui.

 

-Mh?-

 

Il volto dell'altro era ora nella sua direzione e lo guardava con un'espressione serena.

 

Axel si sporse dolcemente contro il suo viso, sfiorandogli le labbra con le proprie per lasciarvi un leggerissimo bacio.

 

Shawn lo guardò confuso e piacevolmente sorpreso da quel contatto inaspettato.

 

-Penso che dovremmo fare un po' di pratica per continuare a recitare anche dentro, sai, Kevin potrebbe arrabbiarsi- si giustificò Axel.

 

L'altro lo guardò sospettoso e un po' divertito.

 

Forse se ne stava un po' approfittando, ma infondo gli avrebbe fatto piacere fingersi il suo ragazzo per una sera... era sempre stato il suo sogno d'altronde poterlo essere.

 

-Certamente...-

 

-Allora entriamo...amore?- mormorò ridacchiando il biondo dopo essersi alzato in piedi.

 

Shawn accettò la mano che gli stava porgendo e si alzò anche lui, lasciandosi poi abbracciare mentre si dirigevano verso l'interno del pub.

 

E quella sera recitarono veramente bene, perché si sbaciucchiarono per tanto di quel tempo che nessuno dubitò dell'autenticità della loro relazione, né tanto meno Kevin, che si decise una volta per tutte a farsi da parte.

 

 

   
 
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