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Autore: Allen Glassred    27/04/2020    2 recensioni
Cosa succederà quando Vanitas deciderà di preparare la colazione per la sua promessa sposa?
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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" Signore, per favore! Non credo sia una buona idea! ". La voce di un disperato uomo dalla fiammeggiante chioma rossa si spande ben presto nel corridoio di palazzo Hikari. L'uomo in questione sta inseguendo disperatamente un ragazzo dalla lunga chioma corvina, che tuttavia non pare volergli dare retta. " Signore! Insomma, mi volete ascoltare? ". Fa in tono disperato, mentre colui che sta seguendo si ferma a metà scala. Il rosso sospira sollevato: che alla fine abbia ceduto?

" Hai ragione, Dante. Non posso certo fare una cosa simile da solo, no? ". Chiede, e l'altro gli si avvicina con un sorriso soddisfatto: ce l'ha fatta, lo ha convinto a desistere! Gli poggia una mano sulla spalla.

" Ben detto mio re, non potete. Tornate nelle vostre stanze insieme a vostra moglie, ci penseranno i domestici a... ". Ma il corvino si volta verso di lui con espressione imbronciata, per poi incrociare le braccia al petto.

" Non posso farlo da solo! Tu verrai con me e mi aiuterai ". Sentenzia, mentre per poco Dante non cade letteralmente dalle scale per lo shock: ma allora non lo ha convinto a desistere! Quel ragazzo è più testardo di un mulo.

" Ma, nobile Vanitas... ". Tenta disperato il maggiordomo, ma colui che a quanto pare si chiama Vanitas scuote il capo con enfasi.

" Quale parte della frase " mi aiuterai anche tu " non riesci a comprendere, Dante? ". Gli chiede. Il maggiordomo si porta una mano sul viso, scuotendo il capo.

" Ma non fa per voi una cosa simile, e non lo avete mai fatto! ". Insiste. A quelle parole Vanitas sbuffa alterato, per poi voltarsi e dirigersi a passi spediti verso la cucina. Dante rimane un momento interdetto per poi decidere di seguirlo, allarmato. " Nobile Vanitas, aspettate! ". Lo chiama, ma lui è già giunto sul luogo. Le cuoche lo osservano stranite: che ci fa il re bambino li, ancora in pigiama? E come mai le fissa in quel modo assurdo? Le loro domande trovano ben presto risposta.

" Uscite tutte. Oggi preparo io la colazione per me e Milady ". Ordina, e le donne si guardano in faccia shoccate.

" Signore? ". Chiedono, credendo di aver capito male. Tuttavia l'espressione contrariata di Vanitas non lascia spazio a dubbi e, dopo un rispettoso inchino, le donne escono e lasciano solo il re bambino nella grande cucina di palazzo Hikari. Lui si avvicina con sguardo minaccioso verso una teglia, come se questa potesse a sua volta guardarlo e rispondere. Poi il suo sguardo si sposta sulle uova poco distanti.

" Adesso, a noi due ". Sibila il corvino, afferrando la padella: la sua prossima sfida? Preparare una colazione per la sua neo moglie.

Un forte boato desta di colpo Ivy Hikari. La corvina inossa in fretta e furia una vestaglia e corre alle scale, raggiungendo il luogo della presunta esplosione. Appena entra ad accoglierla vi è una cortina di fumo, mentre Dante esce dalla stanza e la guarda. " Milady, perdonate ma la colazione non è ancora pronta... ecco... ". E guarda un giovane dai capelli corvini che ancora sta imprecando contro una padella ormai bruciata.

" Stupida pentola, non lavorerai mai più per me! ". Protesta. A quella scena sul viso di Ivy spunta un leggero sorriso: eh si, teme che per stamattina la colazione dovrà proprio saltarla.
   
 
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