Il bullismo si esaurì in fretta, non c’era davvero alcuna voglia di continuare qualsiasi conflitto, non c’era più voglia di pensare ad una parte avversaria e denigrarla. Passò com’era venuto e, in poco tempo, le persone che erano state nel “lato sbagliato” della guerra divennero persone da evitare, che non contavano, che avevano il permesso di stare a scuola solo per bontà d’animo e con cui non valeva più la pena interagire.
Così sopraggiunse l’indifferenza e con essa… il silenzio.