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Autore: Policasta0015    28/04/2020    2 recensioni
Aiazawa si considerava piuttosto felice della sua vita.
Aveva una classe di giovani hero scalmanati ,e ,sebbene di un paio di loro avrebbe fatto anche a meno, ci teneva a quei ragazzi.
Aveva dei buoni amici, e aveva iniziato ad includere anche il fastidioso All Might tra di loro.
E poi aveva Eri,la piccola indifesa Eri,che lentamente stava diventando la persona più importante della sua vita.
Ma il destino aveva altro in serbo per Ereaser Head.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Hawks, Present Mic, Shōta Aizawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, e grazie di aver dato fiducia a questa storia.Non voglio tediarvi troppo, ma volevo chiarire un paio di cosine.
Le vicende narrate oscillano in un arco temporale piuttosto vasto.La trama principale si svolge in un presente in cui ,idealmente ,i nostri personaggi sono in un momento di relativa pace dopo il festival della cultura.Tuttavia, ci saranno nei prossimi capitoli numerosi flashback per spiegare gli eventi che coinvolgono i vari personaggi.
Piccolo dettaglio tecnico, le parti in grassetto sono i pensieri dei personaggi.
Detto questo , vi lascio alla lettura, spero vi piaccia.Ci vediamo a fine capitolo.

 

Aizawa non aveva idea di come si fosse fatto trascinare in un centro commerciale di sabato pomeriggio da quei due esaltati di Togata e Midoriya.

In realtà , nel profondo del suo ailurofilo animo perennemente in debito di sonno, sapeva di averlo fatto per la piccola Eri.

Izuku aveva scoperto che la piccola non era mai stata in un centro commerciale e Mirio aveva deciso che bisognava rimediare.I due esaltati avevano scelto proprio un afoso sabato pomeriggio di maggio, giusto per essere certi che ci sarebbe stata metà della popolazione locale a godersi l’aria condizionata e le fontane.Quando glielo avevano comunicato, Aizawa aveva sfiorato la crisi di nervi al solo pensiero.

Avrebbe potuto semplicemente acconsentire e lasciare che portassero la bimba a fare una nuova esperienza da soli.Era un centro commerciale importante, sarebbe stato pieno di eroi in pattuglia, non correvano alcun pericolo.E invece aveva iniziato a sentire una sensazione che mai avrebbe pensato di provare. Un misto tra apprensione immotivata e attaccamento morboso nei confronti di Eri.

-You know man, questo significa essere un papà- Sapeva che non avrebbe dovuto parlarne con Hizashi.Mic aveva ragione, aveva iniziato a voler bene alla bambina, e questo non gli dava problemi ,ma non avrebbe ammesso di essersi trasformato in una mammina apprensiva.

Il fatto che Hizashi si fosse unito all’ultimo avrebbe dovuto essere una consolazione, ma il biondo , invece di tenergli compagnia, aveva deciso di fare pubbliche relazioni con i due adolescenti.Teneva una mano sulla spalla del giovane e mortalmente imbarazzato Midoriya mentre discuteva di ragazze con Mirio.
Forse avrei dovuto chiedere di venire anche a Toshinori.
 

L’unica sua consolazione era proprio la piccola Eri, che teneva teneramente la manina nella tasca dei suoi pantaloni e si era lanciata in una serie di domande sull’ambiente circostante.

-Perchè c’è tanta gente?-

Aizawa se lo era sempre chiesto.Cosa ci trovava la gente nei centri commerciali?La maggior parte di loro non faceva nemmeno compere, se ne stava semplicemente a gironzolare.

-Perchè è sabato e non sanno come passare il tempo.-

-Anche noi non lo sappiamo?-la piccola aveva rivolto il suo sguardo confuso verso il moro.

-No Eri, noi volevamo mostrarti il centro commerciale, abbiamo un obiettivo .-

Eri aveva ripetuto la parola obiettivo un paio di volte, come per appropriarsi del suo significato e poi aveva sorriso soddisfatta della sua scoperta ed era corsa a dirlo ad Izuku e Mirio.

Hizashi si era finalmente ricordato della sua presenza .

-Bro, siete so sweet!- nello stesso istante in cui il biondo gli buttava un braccio sulle spalle un adolescente con i pantaloni alle ginocchia e l’andatura di un cercopiteco aveva pensato bene di finirgli praticamente addosso.

Aizawa sentì che stava raggiungendo il limite della sopportazione nel momento in cui afferrò il ragazzino per le spalle e lo allontanò bruscamente.

Troppa gente, troppo rumorosa e vicina, Mic compreso.

-Quanto deve durare ancora questa tortura?-

-Oh come on, è per la bimba!-

In effetti , ora che Shota ci faceva caso, Eri , a cavalcioni sulle spalle di Midoriya aveva il sorriso più bello che avesse mai visto.

 

Un paio di ore più tardi l’allegro gruppo si stava gustando un gelato per contrastare il caldo insolito di maggio.

Stavano allegramente ipotizzando come sarebbe stato il cucciolo di un elefante blu e un elefante rosa

Era stata ovviamente Eri a porre la domanda, ma dopo un’iniziale leggerezza, la discussione si era decisamente animata.

Secondo Aizawa il cucciolo sarebbe stato o blu o rosa, e Midoriya concordava, optando arbitrariamente per il blu.

Mirio e Hizashi invece difendevano a spada tratta l'idea di un elefantino viola.

Quando la discussione aveva iniziato ad animarsi, soprattutto tra i due adulti, Eri, che Aizawa aveva notato mal tollerasse i toni agitati, aveva risolto il problema proclamando solennemente che secondo lei erano vere tutte e due le cose.

Nessuno aveva osato contraddirla.

Avevano quasi finito di mangiare, quando ad un tratto Mic aveva sgranato gli occhi, aveva guardato sconvolto Ereaser e poi aveva urlato :-Oh My God!-

Il biondo si era scaraventato verso un tavolino poco lontano, dove sedevano quelle che ad Aizawa sembravano  due donne .

Pensò immediatamente ad un’ emergenza, notò un passeggino.

La prima cosa che gli venne in mente fu che l’amico avesse visto il bambino in difficoltà, forse soffocare , ma da quella distanza non riusciva a vedere. Maledisse i suoi dannati occhi secchi.

-Mirio, rimanete con Eri, torno subito-

-Tutto bene sensei?-aveva chiesto preoccupato Midoriya mentre ripuliva il mento di Eri da macchie di gelato al cioccolato.

-Credo di si, voglio solo controllare.-

Mentre Aizawa avanzava verso il tavolo , lentamente iniziava a mettere a fuoco.

Non gli sembrava ci fosse nessuna emergenza, eppure Mic era stranamente agitato.

Quando il biondo si accorse che Shota avanzava verso di lui, iniziò a passare lo sguardo nervosamente da lui a una delle due donne.

Improvvisamente qualcosa nel profondo lo mise in allerta.

Aveva una terribile sensazione.

Quando fu abbastanza vicino da poter finalmente riconoscere la donna bionda che parlava con Mic, iniziò a sudare freddo.

E non per quella donna in sè.

Ma perché , a quel punto , sapeva perfettamente chi era la ragazza castana con il bambino in braccio .

-Yara!-

Aizawa rimase pietrificato.

Sentendosi chiamare, la ragazza si era voltata.

In quel preciso istante, qualcosa in Shota Aizawa era morto .

E non tanto per i meravigliosi occhi che ora lo fissavano sconvolti, né per il volto che per mesi era stato l’unica cosa bella della sua vita.Neanche per il corpo che aveva a lungo desiderato e amato con tutto se stesso nelle ore di passione.

Ma per il piccolo umano dai capelli neri e il nasino all’insù che se ne stava tranquillo accoccolato tra le braccia della ragazza.

Anche lei era sconvolta, spaventata.

Dopo qualche secondo di silenzio, sul volto della ragazza era comparso un sorriso rassegnato.

-Ciao , Shota-

 

 

Il mondo intorno ad Aizawa si era fermato.Non riusciva distogliere lo sguardo dal bambino.

Yara ha un figlio. La mia Yara ha un figlio.

No, non era più sua da quasi due anni ormai .E poteva incolpare solo se stesso.

-Allora darling , quanto ha questo cucciolo?- Mic aveva attirato su di sè l’attenzione della ragazza, dando a Shota il tempo di uscire dalla sua trance.

-Un anno fra un mese.-Pur avendo risposto alla domanda, Yara non aveva spostato lo sguardo da Aizawa.

Ereaser aveva notato inconsciamente che la ragazza si era fatta più protettiva con il piccolo, che ora stringeva forte al petto mentre con una mano gli teneva la testolina.

Lo stava nascondendo.

Fu in quel momento che Shota comprese perché Mic lo stesse fissando a bocca aperta e Yumi , la ragazza bionda, si tenesse una mano sul volto.

Il bambino ha quasi un anno.

Quindi era stato concepito circa 20 mesi prima.

Loro si erano lasciati, o meglio, lui l’aveva lasciata da un anno e mezzo .

Per un lungo istante sentì la terra cadergli sotto i piedi.

Il suo cervello perse il controllo del suo corpo.

-Tu eri incinta!-

Si pentì nell’istante stesso in cui le parole gli uscirono dalla bocca.

Yara lo guardò affranta.L’aveva ferita.

-Ok guys, Yumi, sei sempre la solita stronza,ma sei splendida. Yara,dear, è stato meraviglioso rivederti e conoscere questo piccolino.Direi che avete parecchio da dirvi , quindi io riporto i ragazzi e Eri-chan alla UA.See you.-

Prima di andarsene , Mic gli aveva dato una pacca sulla spalla.

-Meglio che vada anche io, chiamami quando torni a casa.-Yumi lasciò un bacio sulla fronte del piccolino, prima di salutare l’amica.

Yara annuì mestamente.

La bionda fece qualche passo per poi girarsi .

-Tu-disse puntando un dito sul petto di Aizawa- sei il più grande pezzo di merda che esista sulla Terra.-

Credimi Yumi, lo so.

Yara nel frattempo aveva messo il piccolo nel passeggino e gli aveva dato un giochino per distrarlo.

-Siediti Shota, dobbiamo parlare.-

Aizawa si voltò per vedere se Mic era ancora lì, ma al loro tavolo era seduta una coppia di adolescenti.

Yara lo stava guardando, aspettando che si facesse come aveva detto.

-Si , credo di si- disse sedendosi.

Guardò il piccolino ,concentrato sul suo giocattolo.

-Lui è…insomma, è figlio mio?-

Yara sospirò, la situazione non le piaceva.

-Si Shota, Minho è tuo figlio.Ascolta, mi dispiace che tu lo abbia scoperto in questo modo…-

-Scoprirlo in questo modo?Yara cazzo, ha quasi un anno, quando credevi di dirmelo?- il moro non voleva attaccarla, ma gli stava montando dentro una rabbia incomprensibile.Resosi conto della cosa, cercò di addolcirsi.Yara odiava litigare, gli ricordava Eri.

-Mai. Fosse stato per me, tu non lo avresti mai saputo. -gelo.

Aizawa la guardò sconvolto.

-Perchè ti sorprendi? Tu mi hai lasciato di punto in bianco, dicendomi che non volevi nessun legame , che non volevi responsabilità oltre al tuo lavoro.Quando ho scoperto di essere incinta, qualche giorno dopo, ho pensato che un figlio fosse la più grande responsabilità possibile.Tu non ne volevi, me la sono gestita da sola.-

Mentre Yara parlava , Minho aveva iniziato a lamentarsi .

-Stai buono tesoro, tra poco andiamo a casa.Ascolta Shota, ho cresciuto il bambino quasi da sola fino ad ora, e posso continuare a farlo tranquillamente se tu non vuoi saperne più nulla.Puoi fare finta di non averci mai visti e tornare alla tua vita. D’altronde la scelta di metterlo al mondo e tenerlo è stata mia.Però- e tirò fuori un foglio di carta e una penna dalla borsa- questo è il mio numero, nel caso tu decida di volerlo rivedere.Pensaci su quanto vuoi, poi mi chiami e ne parliamo.Ora mi sembri troppo sconvolto, non credo tu sia lucido, e io prendo la vita di mio figlio molto seriamente.-

Detto questo Yara si alzò , sbloccò il passeggino e inizio a muoversi per andarsene.

Ad un tratto Aizawa riottenne il controllo del proprio corpo.

-Aspetta… te ne vai così?-

Yara si bloccò.

Shota la osservò per la prima volta in quell’istante.

Era bella.Più bella di come la ricordasse, molto diversa.

Portava i capelli corti, all’altezza delle spalle, non più lunghi fino ai fianchi come due anni prima .Come sempre era vestita semplicemente, jeans e maglioncino azzurro, ma c'era qualcosa di più voluttuoso nelle sue forme.Doveva essere stata la gravidanza.

-Scusami Shota, davvero, ma voglio parlare con te solo quando avrai deciso cosa fare.Non posso lasciare che tu prenda decisioni affrettate e poi te ne vada di nuovo.-

Aveva gli occhi pieni di lacrime.

Aizawa annuì.Non voleva farla soffrire più di quanto avesse già fatto.

-Spero di sentirti presto-non si voltò più.
Sono nella merda.


Bene , questa è la fine del primo capitolo, spero vi sia piaciuto.
Aggiungerò il secondo capitolo, che sto già scrivendo, molto presto.
Ci tenevo a fare una pecisazione sul rating della storia. Ho scelto l'arancione perchè voglio inserire più avanti delle scene erotiche, anche se non so ancora quanto.Se dovessero essere molto dettagliate, provvederò a modificare il rating.
Per il resto, non vedo l'ora di continuare. Per il momento il nostro Aizawa si trova in una situazione piuttosto complessa...vedremo come i suoi amici e un improbabile studente lo aiuteranno a tirarsene fuori.
Fatemi sapere che cosa ne pensate, sono più che ben accette anche le critiche .
Al prossimo capitolo.

 

   
 
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