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Autore: A a l e x    28/04/2020    1 recensioni
« Dimmelo onestamente. Quali sono i tuoi sentimenti? »
Quando glielo chiesero, Usopp serrò le sue labbra. La verità è che quando togli l'involucro di una bugia, non è così bella e dolce come le caramelle o la cioccolata.
Proprio come uno ha bisogno della pelle per coprire le proprie ossa, per difendere se stesso, lui aveva bisogno di mentire.
Falsi sorrisi, falsa gentilezza, false risate.
Invece di essere onesto, nonostante il dolore che ogni giorno lo soffocava lentamente, mentire mentre sorrideva gioiosamente era più sicuro per lui.
Proprio come si ha bisogno della pelle per proteggere i muscoli e i vasi sanguigni, aveva bisogno delle bugie per proteggere la verità.
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U s o p p centric.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Usop
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Skin to Skin



Tell me
With your sweet smile
Tell me
Tell me like you’re whispering into my ears
Don’t be like a prey
Be Smooth like a like a snake
I want to escape but

Ah woo woo
Get away away away from me
Get away away from me
Ah woo woo
Whatever it takes, save me, me
Save me.

Bugie.
Cosa sono le bugie?
-

Bugia

bu·gì·a/
Sostantivo Femminile
1.
Falsa affermazione per trarre altri in errore, di solito a proprio vantaggio, o anche per celia (più familiare e meno grave di menzogna ): dire una b., un monte, un sacco di bugie; non dico bugie, quando s'afferma una cosa poco credibile; prov. le b. hanno le gambe corte, prima o poi la verità che esse nascondono si scopre.
-
E' la verità dell'immaginazione, quella che non vuole arrendersi alla realtà.
Quella parola disgustosamente finta inventata da persone troppo codarde e impaurite da cosa quella verità che li spaventa tanto possa riservargli nel corso del futuro. Piccole percezioni diversificate dal vero a proprio piacere, ciò di cui Usopp aveva vissuto per tutti gli anni della sua vita.
La verità è che non era neanche certo di esser nato il 1 Aprile, nessuno in realtà dovrebbe essere troppo sicuro della propria data di nascita, a pensier suo.
Non ricordiamo quel preciso momento, semplicemente ci è stato detto e ci siamo dovuti affidare a quelli che si sono presentati a noi come genitori. Ci siamo affidati per tutta la vita a quella realtà. 
Non sappiamo cosa sia il vero, ci fidiamo, dobbiamo fidarci. Nessuno si sarebbe mai fatto queste domande, se non Usopp, abituato a menzogne e stroncato sin dall'infanzia dai propri sogni. 
 
It keeps happening even though I run away
I’m caught in a lie

Caught in a lie
Find the me that was innocent
I can’t free myself from this lie
Give me back my laughter

Caught in a lie
Take me out of his hell
I can’t free myself from this pain
Save the me who’s being punished.

Lo sapeva, lui lo sapeva.
Sapeva di vivere in un mondo in cui tutto poteva essergli concesso, a patto di fare solo ciò che gli si imponeva. Sopravviveva in una cupola creata dai genitori, a detta loro, per proteggerlo. 
Poteva urlare, ribellarsi, disperarsi, dare pugni o calci alla cupola, essa sembrava essere resistente e dura, spessa e indistruttibile, come le bugie.
La sua realtà era una bugia costruita man mano negli anni, la sua cupola diventava anch'essa sempre più reale, fino a punto di arrivare lui stesso a proteggere quella cupola. Diventava più stretta, più spessa, più persistente: lo soffocava e lo opprimeva piano piano, lentamente.
Want me
The me who has lost the way
Want me
Like always, I

I feel so far away
You always come my way
I repeat again

Ah woo woo
Get away away away from me
Get away away from me
Ah woo woo
Whatever it takes, save me, me
Save me

It keeps happening even though I run away
I’m caught in a lie

Caught in a lie
Find the me that was innocent
I can’t free myself from this lie
Give me back my laughter.

Ormai quella però, era diventata una bugia necessaria, il suo involucro, il suo scudo contro le cattive emozioni. Sapeva cosa facessero i suoi genitori, sapeva perché era forzato a fare determinate cose, purtroppo sapeva tutto. Il senso di nausea quando la sera, dopo una lunga giornata, si ritrovavano a circondare quel tavolo privo di vita in una stanza priva di armonia e di calore, quello non se lo sarebbe dimenticato mai.
Doveva tenersi le belle e le cattive emozioni, per quanto quest'ultime prevalessero sulle prime. Doveva concentrarle nel momento in cui si sentiva più libero in assoluto, doveva concentrarle quando si ritrovava lui stesso, a raccontar bugie.
Era una cosa sua, non qualcosa che era forzato a fare, era quella piacevole verità di cui piaceva circondarsi ogni volta che ne aveva occasione. Sentire il proprio corpo libero, finalmente libero da quella cupola ormai costruita dalle sue stesse mani, come se per un momento diventasse una barriera invisibile che gli permetteva di respirare aria fresca.
Spesso si era ritrovato il volto umido, salato, bagnato dalle proprie lacrime. Quando raccontava le bugie solo dava al suo corpo libera interpretazione dei propri sentimenti, ma dava sfogo anche a quelle emozioni di rabbia, tristezza, rimpianto e rimorsi, che inevitabilmente si manifestavano sottoforma di amare e salate lacrime.
 
Caught in a lie
Take me out of his hell
I can’t free myself from this pain
Save the me who’s being punished

I’m still the same me
The me from before is still here but
The lie that’s gotten too big
Is trying to swallow me up

Caught in a lie
Find the me that was innocent
I can’t free myself from this lie
Give me back my laughter

Caught in a lie
Take me out of his hell
I can’t free myself from this pain
Save the me who’s being punished.

Usopp però allora non avrebbe mai immaginato, non gli era nemmeno passato per l'anticamera del cervello che, quella cosa così sua, così intima, un giorno lo avrebbe mostrato a qualcuno di sua spontanea volontà, avrebbe mostrato il suo vero 'io'.
Usopp era insicuro, aveva paura.
Aveva paura di restare rinchiuso in quella cupola per sempre, non sapendo però, che qualcuno si sarebbe sacrificato per romperla, lasciando che lui finalmente volasse via, volasse e prendesse il suo posto nel mondo, nel Nuovo Mondo.
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