LUNA PIENA
La Luna
e Venere
danzano nel cielo di Primavera;
il loro è un ballo lento,
dura ore al calar del sole;
la Luna è a falce,
ma Venere compensa la sua mancanza;
sembra che la Luna
sia rivolta verso il pianeta
in un moto romantico.
Ma su questa Terra
di romantico non c’è rimasto più
nulla;
ora vedo ancor più
il vero volto di chi mi circonda,
odo le loro parole
rabbiose
frustrate
sibilate
in modo infame, nella notte
a turbare la danza nel cielo,
a devastare l’Amore Supremo;
gente che, col virus,
è scomparsa con soldi altrui
e il cuore di chi l’amava;
Umani che hanno approfittato del
periodo oscuro
per dire; sono giorni no,
e sparire così, misteriosamente.
Ma la Luna,
oh, no, la Luna no,
non mi lascia mai!
E quando è piena,
io sotto la sua fioca luce mi siedo
nel parco, tra alberi e animali,
di notte
avverto il cuore pulsante
della Natura
e dell’Universo,
e mi chiedo cosa sono
io, nemmeno un puntino
nella sua infinità…
non sono niente,
io non sono niente
ma nell’angoscia dei tempi bui
sono tornato ad amare
non una persona,
ma la Vita, il Cosmo,
la serenità del contatto interiore
col Divino
e l’Assoluto.
Quanto meno, nella mia infinita
umiltà,
per una volta ho percepito tutto
dentro me
e sono rinato, come lo zafferano
quando tornano le piogge
sono sbocciato di nuovo
al chiaro di una Luna piena
che mi fa da Madre;
sono rinato,
del dolore umano
mi sono lavato,
depurato;
le mie cellule sono quelle di un
neonato,
ho sfidato il Tempo e il Buio
per vincere il mio conflitto
interiore
e capire finalmente quanto valgo,
che quando stavo tra la falsità umana
mi sentivo uno zerbino,
ma durante il momento più critico
ho resistito e ho cercato,
annaspato
per trovare appigli e salvarmi;
prima, che io mi odiavo,
che mi sentivo inutile,
ora che sono uomo, finalmente,
ora che so che la Vita vale
e vale in ogni sua forma.
E alla Luna piena
io dono il mio voto d’amore;
quando anche l’Uomo tornerà a
contaminare
il mio animo,
a farmi sentire miseria e zerbino,
io brucerò tutto col fuoco che ho
dentro;
dalle rovine di un castello
ho costruito un impero interiore;
una rinascita che ormai non mi
aspettavo più,
ma saprò salvarmi, continuare così,
a posare ogni giorno un nuovo, fresco
mattone
alla metropoli festosa che ora vive
dentro me?
Luna,
con te ho vissuto
tempeste di neve,
visitato mercatini serali,
affrontato dinosauri e paure,
occhi roventi,
inalato dolce profumo di miele,
ho sognato Maracaibo,
ho fissato a lungo una foto dai pixel
sfocati
di tempi ormai passati,
mi sono sentito una frana
ma tu, in fondo, sei stata la mia
terapia;
il Creato mi ha salvato la vita,
non l’Uomo, mio Fratello,
consanguineo che mi ha abbandonato,
Caino del mio animo.
NOTA DELL’AUTORE
Credevo che questa quarantena mi avrebbe ucciso. Annientato,
immerso com’ero nel pessimismo.
Invece mi ha illuminato.
Ho ritrovato sonno e armonia. Ho ricostruito me stesso,
risorgendo dalle rovine.
Il tempo si è dilatato, di sera ho potuto osservare il cielo,
i pianeti, la Luna.
Anche se non ho mai smesso di lavorare per via dei miei
animali e delle attività agricole impellenti, ho trovato la pace che… non ho
mai conosciuto.
Questa raccolta è iniziata quando mi credevo il niente.
Quando avevo ‘’amici’’ che poi con l’emergenza hanno preferito non parlare più
con nessuno, o quanto meno con me(anche solo telefonicamente, ovviamente), e
quando amavo chi invece non provava niente per me, se non invidia… invidia per
cosa, poi? Non l’ho mai capito. Ma non era interesse, alla fine era invidia…
Questa raccolta termina quando, solo la sera prima, mi sono
messo a sedere sull’erba e ho meditato, la Luna e Venere sopra la mia testa,
immerse in un tramonto magnifico. Ho avvertito tutto sulla mia pelle, dalla
vita del grillo al movimento continuo dell’Universo.
Amici e amiche, voi che avete resistito come me, ricordate
sempre che la vostra vita vale e nessun altro essere umano deve permettersi di
screditarla. La vita è bella così com’è, in ogni sua forma, è preziosa, è sacra.
È limitata, fatene buon uso. È un dono.
Il giorno in cui ho buttato nel bidone il sudicio parere
nefasto altrui è stato quello in cui finalmente mi sono sentito bene, altro che
un misero orgasmo… è stato come andare direttamente in Paradiso. Ricordate che
la verità su voi stessi la potrete sempre trovare in fondo ai vostri cuori…
anche se a volte bisogna scavare un po’…
Ma non vi annoio oltre. Ringrazio tutti gli altri
partecipanti alla sfida, che mi hanno permesso di scrivere e di sognare… avevo
previsto di scrivere poesie non impegnative, ma alla fine è venuto fuori un
progetto completo. Grazie Soul per avermi voluto e inserito tra i partecipanti
e per avermi così concesso di crescere e di fare del mio meglio.
Scusate per l’umiltà dei miei componimenti.
Scusatemi per tutto, sono noioso, lo so.
Un abbraccio a tutti… spero ci ritroveremo presto, siete
fantastici ^^