Anime & Manga > Altro - anime/manga vari
Ricorda la storia  |      
Autore: hapworth    29/04/2020    2 recensioni
[Fugou Keiji Balance: Unlimited]
«Allora cosa vuoi?» gli domandò quello; aveva lo sguardo più irritante che avesse mai visto in vita sua. Sottile, tipicamente orientale, eppure i suoi occhi non erano comuni. Scuri, sì, ma blu. Sembrava quasi sottolineare la sua levatura sociale – come la pelle chiara, o la figura longilinea e aggraziata. Era fin troppo attraente, ma rimaneva uno stronzo.
[pre Haru/Daisuke] ~ Scritta per "The Writing Week" indetta da Fanwriter.it!
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
So che non abbiamo visto molto di questo anime, ma non ho saputo resistere. Ho cercato di mantenermi il più ic possibile (per quanto abbiamo potuto comprendere di entrambi i personaggi fino a ora), quindi ecco. Una cosetta un po' stupida, un po' innocente e pucciosa (?) senza una connotazione precisa, ma comunque missing moment. Io la vedo molto "pre-pairing", per questo l'ho segnalato, ma di fatto non c'è molto su cui basarsi in quello che ho scritto.
E niente, come al solito vi auguro una buona lettura!

hapworth

Questa fanfiction partecipa a "The Writing Week" indetta da Fanwriter.it
!
prompt: assegno || lista: fugou keiji: balance unlimited


Senza prezzo

«Che stai facendo?» la domanda si perse quasi, mentre Haru fissava Kambe chiudere la porta del tetto. Lo vide poi voltarsi nella sua direzione, il solito sguardo insondabile e sottile, le mani guantate che si sistemavano il colletto e la cravatta in un gesto automatico.
«Quanto vuoi?» l'ennesima domanda stupida, qualcosa che Katou non poteva accettare e che lo faceva scattare istintivamente; lo afferrò per il colletto, come in una sorta di déja-vu, tirandolo verso di sé. «Ancora con questa storia?! Non voglio i tuoi soldi!» lo aggredì verbalmente.
Era arrabbiato, arrabbiato perché nessuno sembrava capire davvero il problema. Perché i soldi di quel damerino facevano gola a tutti e risolvevano i problemi con uno schiocco di dita. Ma lui non lo accettava, non poteva.
«Allora cosa vuoi?» gli domandò quello; aveva lo sguardo più irritante che avesse mai visto in vita sua. Sottile, tipicamente orientale, eppure i suoi occhi non erano comuni. Scuri, sì, ma blu. Sembrava quasi sottolineare la sua levatura sociale – come la pelle chiara, o la figura longilinea e aggraziata. Era fin troppo attraente, ma rimaneva uno stronzo.
«Che te ne vai. O che la smetti con questa maledetta abitudine di tirare fuori i soldi dal tuo-»
«Ma aiuto a risolvere i casi.» era un'argomentazione ineccepibile, ma la odiava lo stesso; era uno dei motivi per cui non sopportava la Prima Divisione, troppo interesse, troppo denaro che contava e che girava... era uno schifo. Una parte di sé era davvero felice che fosse andato via. L'altra, ancora, gli faceva rodere il fegato.
«Non è così che si risolvono! I soldi non risolvono un bel niente.»
Lo sguardo di Kambe, seppure così indifferente, gli trasmise il fatto che non avesse sortito l'effetto desiderato. Certo, cosa poteva pretendere da un uomo che era nato e cresciuto in mezzo alla ricchezza? Anche se avesse potuto capire, non avrebbe mai compreso completamente.
«Perché sei arrabbiato?» la domanda lo fece, se possibile, irritare maggiormente. «Quando offro dei soldi, la gente è contenta di assecondarmi e mi ringrazia. Tu no. Perché?» Haru rilasciò la presa sull'altro, arretrando di mezzo passo e abbassando lo sguardo. «Non credi che sia una domanda retorica?» la rabbia stava scemando velocemente, sostituita da un senso di frustrazione.
«No. Ti ho appena offerto un assegno in bianco, perché dovresti non volerlo?»
«Non c'è motivo per cui tu mi debba offrire un assegno in bianco.»
Kambe parve pensarci qualche istante, prima di alzare le spalle in un gesto noncurante. «Perché no? Il tempo di tutti ha un prezzo.»
Haru avrebbe voluto tirargli un pugno in faccia, ma si limitò a chiudere le dita delle mani a pugno, lungo i propri fianchi: stavano avendo una discussione quasi normale, il che era pressoché un miracolo visto il temperamento egoista e completamente fuori di testa dell'uomo di fronte a sé.
«Vuoi comprare il mio tempo? Perché?»
«Perché sei diverso dagli altri. Strano. E ho interesse nel capire il tuo punto di vista.» sembrava sincero, mentre lo diceva; non sembrava in agitazione, eppure notò il modo rigido in cui stava in piedi e sbuffò. Ma era divertito, non più arrabbiato o frustrato.
«D'accordo.» acconsentì.
«Quindi quanto vuoi?» avrebbe dovuto farlo arrabbiare di nuovo, ma la risposta gli arrivò alle labbra senza poterla bloccare. Un piccolo scherzo, qualcosa di infantile.
«100 yen. Il mio tempo costa 100 yen.»


Fine
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Altro - anime/manga vari / Vai alla pagina dell'autore: hapworth