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Autore: writtenfables    30/04/2020    0 recensioni
- “Stai cercando un tutor di Matematica finanziaria? Chiama o manda un messaggio a Blaine Anderson al numero elencato di seguito. Prezzo negoziabile” –
Kurt e Blaine frequentano le stesse lezioni dal primo anno di università. Kurt ha una cotta per Blaine dal primo giorno ma non ha mani avuto il coraggio di parlargli.
Ora sono al loro ultimo anno e Kurt trova una scusa per avvicinarsi a lui.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Artie Abrams, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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MATING RITUALS
 
- “Stai cercando un tutor di Matematica finanziaria? Chiama o manda un messaggio a Blaine Anderson al numero elencato di seguito. Prezzo negoziabile” –
 
Kurt si guardò intorno prima di strappare, rapidamente, il volantino dalla bacheca.
 
Finora era l’unico volantino che aveva trovato di Blaine.
 
Se ce ne fosse stato un altro, sarebbe sparito prima che qualcuno potesse prendersi uno dei pezzettini di carta col numero di Blaine.
 
Tirò fuori il suo cellulare e controllò l’ora.
 
Aveva ancora due ore prima della sua prossima lezione, con Blaine.
 
Kurt si avventurò fuori mentre digitava il numero di Blaine sul suo cellulare, mandandogli un veloce sms.
 
Sei ancora disponibile per le ripetizioni? – Kurt”
 
Premette invio ed aspettò la risposta.
 
Sapeva già la risposta perché nessuno aveva ancora preso nessuno dei pezzettini di carta del volantino con su scritto il nome di Blaine.
 
Si … come ti chiami e quando è un buon momento per vederci per te? – Blaine”
 
Kurt sorrise mentre digitava la risposta.
 
Sono Kurt e sono libero domani mattina… Va bene per te? – Kurt”
 
“È perfetto. Ci vediamo in cortile verso le nove? Sarò seduto sotto uno degli alberi con i miei occhiali dalla montatura scura – Blaine”
 
“È grandioso… grazie! Ci vediamo domani. J - Kurt.”
 
Kurt sospirò.
 
Non poteva crederci di averlo fatto.
 
Non riusciva a credere di aver messaggiato con Blaine per le ripetizioni per una materia che non faceva nemmeno poi.
 
Kurt non sapeva molte cose su Blaine a parte un paio.
 
Il suo nome era Blaine Anderson.
 
Era un senior, come Kurt.
 
Aveva degli incredibili capelli ricci e neri.
 
Indossava degli occhiali dalla montatura scusa e delle magliette strette da nerd.
 
Ed era semplicemente l’uomo più adorabile ed affascinante che Kurt avesse mai incontrato.
 
I primi anni di college frequentavano insieme quasi tutte le lezioni.
 
Kurt pensava che Blaine avesse il suo stesso corso di laurea, giornalismo e tecnologia.
 
Venne poi a scoprire che Blaine si sarebbe invece laureato in finanza.
 
Kurt aveva provato a frequentare dei corsi di finanza, realizzando, poi, che i numeri non facevano per lui; cosa che a lui stava fin troppo bene.
 
Ora doveva scoprire cosa fosse matematica finanziaria e vedere cose potesse rispolverare per fargli credere di avere almeno un po’ di familiarità con la materia.
 
Era piuttosto patetico, pensò Kurt, che provasse a passare del tempo con Blaine ingannandolo, ma in che altro modo avrebbe potuto farlo?
 
“Sai cosa puoi fare?” Artie Abrahms chiese a Kurt un giorno mentre camminavano sul marciapiede del campus.
 
Kurt camminava, Artie si spingeva sulla sua sedia a rotelle.
 
“Umm…”
 
“Potresti andare direttamente da lui e salutarlo” disse Artie con tono condiscendente.
 
Kurt si era pentito di aver parlato ad Artie dell’uomo incredibilmente sexy che aveva incontrato alla sua lezione di composizione inglese.
 
Da quel momento, Artie aveva preso in giro Kurt per la sua cotta ed aveva perfino cercato di convincerlo ad andare a parlargli.
 
Artie non conosceva Blaine, ma se poteva andare lui a parlare con le ragazze che non conosceva con la sua sedia a rotelle, allora poteva anche Kurt andare da un ragazzo a fare lo stesso.
 
“Facile per te dirlo” borbottò Kurt.
 
“Non è difficile da fare; è la tua mente che te lo fa sembrare tale.
 
La cosa peggiore che può succedere è che ti dica no” aggiunse Artie.
 
Kurt ruotò gli occhi e cambiò argomento.
 
Nessuno voleva sentirsi dire di no quando chiedeva a qualcuno di uscire per un caffè.
 
Ed ora, Kurt era nei guai.
 
Digitò il numero di Artie, mormorando tra sé…“Rispondi , rispondi, rispondi” fin quando non sentì il familiare click.
 
“Che succede doc?” lo salutò Artie.
 
“Artie… cosa ne sai di matematica finanziaria? “chiese affannosamente Kurt.
 
“Abbastanza da sapere che non hai bisogno di quelle lezioni.
 
Perché me lo chiedi?” chiese Artie.
 
“Ho appena mandato un messaggio a Blaine per darmi ripetizioni su questa materia… “disse Kurt, con tono miserabile come un bambino che aveva mangiato il gelato nel freezer quando gli era stato detto di non poterlo avere.
 
Ci fu un lungo silenzio dall’altra parte tanto che Kurt pensò che Artie avesse attaccato.
 
“Artie?”
 
“Perché diamine lo hai fatto?” chiese Artie.
 
“Sei stato tu a dirmi di parlare con lui!”
 
“Si … dirgli “ciao come stai? Vuoi venire a prendere un caffè con me?” no “Hey vuoi farmi da tutor per una materia che nemmeno faccio?” “rispose Artie.
 
“Lo so, lo so. È stato stupido. Ma ho visto un volantino e l’ho strappato prima che qualcun altro potesse vederlo.
 
Lo vedo domani mattina.
 
Ti prego aiutami!” lo pregò Kurt.
 
Alcuni studenti fissarono Kurt perché era in strada e stava urlando al telefono.
 
Ma a Kurt non importava.
 
Era in difficoltà ed aveva bisogno di aiuto.
 
“Kurt?  Pensi davvero di cavartela così?” chiese Artie
 
“Giuro su Dio che ci proverò… ora mi aiuterai?”
 
“Sei fortunato… non faccio matematica finanziaria ma solo matematica, non potrà essere poi così diversa.
 
Vieni stasera e ti mostrerò tutto quello che so. Come minimo devi prendere un appuntamento per un caffè solo per questo.
 
Kurt ci sperava.
 
 
 

A Kurt faceva male la testa.
 
Sapeva che i numeri non erano il suo forte, ma aggiungerci anche delle lettere era davvero crudele.
 
Alla fine, Kurt imparò alcune basi di matematica finanziario; abbastanza comunque per fare almeno una lezione di ripetizioni.
 
Kurt tornò al campus la mattina seguente e si diresse in cortile dove Blaine aveva detto sarebbe stato.
 
Ed eccolo lì, sotto all’albero.
 
Indossava i suoi occhiali e stava leggendo su un quaderno, probabilmente il suo quaderno degli appunti.
 
Kurt non poté fare a meno di sorridere per la maglietta che Blaine stava indossando.
 
Era una maglia verde scuro con dei gufi sistemati in una specie di formula matematica.
 
Kurt non sapeva cosa fosse, ma Blaine era bellissimo come sempre.
 
Prese un profondo respiro, lasciandolo andare lentamente mentre di avvicinava a Blaine.
 
“Umm… Blaine?” fingendo di essere incerto.
 
Non voleva che Blaine sapesse che Kurt lo conosceva fin dal loro primo anno.
 
Fin dal giorno che aveva sentito Blaine presentarsi durante una lezione nel periodo di introduzione del professore.
 
“Ciao, sono Blaine… frequento questa scuola perché Hogwarts non accetta borse di studio.”
 
Kurt aveva ridacchiato insieme ad un altro paio di studenti.
 
Blaine alzò lo sguardo dal quaderno e sorrise a Kurt mentre si alzava.
 
“Si…sono io… tu devi essere Kurt. Penso che abbiamo fatto qualche lezione insieme, vero?” chiese Blaine.
 
Kurt si sedette accanto a lui.
 
“Vero, effettivamente…”
 
“Lo immaginavo… non ti ho visto in quasi nessuna delle mie lezioni ultimamente.
 
Che insegnanti hai per matematica finanziaria?” chiese Blaine .
 
“Merda!” -  pensò Kurt.
 
Non si era preparato per questa domanda.
 
“Umm… sto facendo lezioni online” disse frettolosamente.
 
Non aveva idea se c’erano classi online, ma Blaine non disse nulla.
 
“Oh, okay… anche qualche mio amico sta facendo lezione online e lo odiano.
 
Io preferisco frequentare in classe” disse Blaine.
 
Kurt lasciò andare il respiro quando vide che Blaine aveva creduto alla sua bugia.
 
“Anche io… credo di essermi iscritto più tardi di quanto avrei dovuto” rispose Kurt.
 
Blaine annuì.
 
“Ho fatto la stessa cosa… devo averti fregato l’ultimo posto” scherzò Blaine.
 
“Beh… se lo hai fatto… ti perdono per questa volta.” Disse scherzosamente Kurt.
 
“Va bene…beh… perché non mi dici dove stai avendo problemi e partiamo da lì? Hai il tuo libro di testo?” chiese Blaine.
 
Kurt, in realtà, non si era preparato per questo come aveva pensato.
 
Artie aveva cercato di insegnargli qualche termine, ma nessuno dei due aveva pensato al libro di testo né ad inventarsi dove Kurt stava avendo problemi,
 
“Oh… il libro… sapevo di aver dimenticato qualcosa… ero in ritardo…” rispose Kurt.
 
“Va bene… ho il mio libro… stai avendo problemi con la prima parte del capitolo?” chiese Blaine, sfogliando il libro.
 
Quando Blaine aprì il libro di testo, Kurt fu completamente perso…
 
Era qualcosa che andava oltre le “basi” ed era qualcosa che Kurt non aveva mai visto.
 
“Si… quel capitolo per la maggior parte” disse Kurt così su due piedi.
 
Blaine tirò fuori il suo blocco degli appunti.
 
“Nessun problema.
 
Perché non iniziamo da qui?” propose Blaine.
 
Kurt si avvicinò a Blaine per vedere dove stava indicano.
 
Blaine aveva un odore incredibile, di cannella e lavanda.
 
 
 

Venti minuti dopo, Kurt pensò che il suo cervello stesse per scoppiare.
 
Blaine passava da una sezione all’altra come niente fosse.
 
Kurt fece del suo meglio per seguirlo e fingere di sapere di cosa stesse parlando.
 
“Dov’è che ti ho perso?” chiese scherzosamente Blaine.
 
Kurt scosse semplicemente la testa.
 
Blaine chiuse il libro e si votò per ritrovarsi faccia a faccia con Kurt.
 
“La verità” chiese Blaine.
 
Kurt aggrottò le sopracciglia.
 
“Umm… okay... temo di essermi perso su tutto quello che hai detto” disse Kurt.
 
Fu uno stupido tentativo di scherzo.
 
Blaine semplicemente sorrise.
 
“Kurt? Ma frequenti davvero queste lezioni? Perché ho perfino nominato qualcosa del primo capitolo e non avevi idea di cosa fosse… ho perfino buttato li qualcosa che non aveva nulla a che fare con matematica e non mi hai nemmeno corretto”
 
Kurt era stato beccato.
 
Prese un profondo respiro prima di parlare.
 
“No… non frequento lezioni on line… non frequento questa materia. Mai fatta.
 
Se non ne avessi avuto bisogno, non l’avrei mai fatto!” disse Kurt, con un pesante senso di colpa nella voce.
 
“Allora… perché mi hai messaggiato per chiedermi di darti ripetizioni?” chiese Blaine.
 
Ed eccoci.
 
Era il momento di seguire il consiglio di Artie e dirgli semplicemente la verità.
 
Kurt guardò Blaine.
 
“Mi hai chiesto se avevamo fatto delle lezioni insieme” iniziò Kurt.
 
“Si… mi ricordo di te dal primo giorno del nostro primo anno” disse Blaine.
 
Kurt ne rimase davvero sorpreso.
 
“Davvero?” chiese.
 
Blaine rise.
 
“Ovviamente… penso di non averti mai visto due volte indossare la stessa sciarpa.
 
Lo so… ho tenuto il conto.
 
In realtà mi sono segnato di che colore e tessuto fossero ogni volta che ti ho visto” ammise Blaine.
 
Kurt arrossì ma non poté fare a meno di sorridere.
 
“Oh… wow!” disse Kurt dolcemente.
 
“Questo mi fa sembrare quasi un maniaco, vero?” chiese Blaine completamente imbarazzato per la sua confessione.
 
Kurt scosse la testa.
.  
“No… no per nulla… in effetti… io ti ho mandato un sms per farmi ripetizioni solo per aver abbastanza coraggio di parlarti e chiederti di uscire per prendere un caffè.
 
Il mio migliore amico ha continuato a prendermi in giro perché dal 1 anno abbiamo frequentato la maggior parte delle lezioni insieme e non sono mai riuscito semplicemente ad alzarmi e venire da te a salutarti.
 
Semmai sono io quello che sembra un maniaco”
 
Blaine sorrise con calore, mentre si toglieva gli occhiali.
 
Kurt fu in grado di vedere gli occhi di Blaine.
 
Erano color miele e diventavano più verdi di secondo in secondo.
 
“Aiuterebbe se ti dicessi che ne sono lusingato?” chiese Blaine.
 
“Dipende… lusingato del tipo “mi piacerebbe prendere un caffé con te “ o lusingato nel senso di “ gentile ma no grazie”?” chiese Kurt.
 
Blaine scoppiò a ridere.
 
“Mi piacerebbe molto prendere un caffé con te” rispose Blaine.
 
“Davvero? Grande… Um… cose ne dici di ora? E guiro che ho rimesso il volantino sulla bacheca prima di incontrarti” disse Kurt.
 
“Hai tolto il mio volantino?” chiese Blaine.
 
Kurt arricciò il naso.
 
“Potrei averlo fatto… ma conta il fatto che l’ho rimesso a posto?”
 
Blaine rise di nuovo mentre rimetteva gli occhiali.
 
“Diciamo di si… e come ho detto ne son lusingato.
 
Non credo che qualcuno abbia fatto così tanto per attirare la mia attenzione” disse Blaine con tono quasi timido.
 
“Davvero? Lo trovo difficile da credere” disse Kurt in tono flirtuoso.
 
Blaine rimise i suoi libri nella tracolla.
 
“ Ne saresti sorpreso … quindi… Andiamo a prendeci questo caffé e ricominciamo daccapo?” chiese Blaine.
 
Kurt sorrise grato.
 
“Mi piacerebbe molto”.
 
Kurt fece una pausa prima di allungare la mano verso Blaine.
 
“Ciao Blaine… sono Kurt. Abbiamo frequentato molte lezioni insieme e volevo chiederti di uscire dal primo anno”.
 
Blaine sorrise mentre stringeva la mano di Kurt.
 
“Ciao Kurt… volevo fare la stessa cosa dal primo anno anche io… Andiamo a prenderci un caffé!”ribatté Blaine.
 
“Ottima idea”
 
Kurt non vedeva l’ora ma allo stesso tempo temeva di dire ad Artie che aveva finalmente avuto il suo appuntamento per un caffè; ma non ci avrebbe comunque pensato ora….
 
Aveva il suo appuntamento con il suo bellissimo nerd.
 
 
NOTE 
 
Non mi sono dimenticata né ho smesso di tradurre, ho solo un periodo un pochetto più impegnativo... 
 
Continuo a tradurre e presto, spero, ne pubblico un'altra 
 
Buona lettura!
  
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