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Autore: AngelCruelty    01/05/2020    2 recensioni
Fan fiction partecipante al contest "Tre incantesimi - contest fiume - solo Haikyuu e Harry Potter" indetto da Juriaka sul forum di EFP.
Dal testo: "I suoi lunghi capelli sembravano denotare un conflitto interiore. Una parte di essi era nera e ricordava la classica pettinatura dei Black, l’altra parte aveva quel colorito biondo platino tipico dei Malfoy. Eppure, non vi era alcuna sfumatura che mediava tra l’uno e l’altro colore. Non c’era tentativo di conciliazione, in quella battaglia."
Viaggio introspettivo nella mente di Severus Piton durante degli incontri con Narcissa Malfoy-Black, incontri in cui l'uomo riesce a comprendere ogni volta qualcosa di più su di lei, ma anche e soprattutto su sé stesso.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Narcissa Malfoy, Severus Piton | Coppie: Severus/Narcissa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Il sussurro della luna di notte

Severus Piton fu accolto all’ingresso della villa dei Malfoy da una donna: era una figura spettrale, neutra e fiera. I suoi lunghi capelli sembravano denotare un conflitto interiore. Una parte di essi era nera e ricordava la classica pettinatura dei Black, l’altra parte aveva quel colorito biondo platino tipico dei Malfoy. Eppure, non vi era alcuna sfumatura che mediava tra l’uno e l’altro colore. Non c’era tentativo di conciliazione, in quella battaglia.
“Severus Piton” notò la donna: “Lucius mi aveva accennato della sua visita. Tuttavia temo che dovremo aspettarlo, è un tantino impegnato nel suo ufficio” disse Narcissa Malfoy-Black in tutta tranquillità, mentre gli faceva strada verso un salottino pieno di mobili spettrali e cupi: “Mi permetta di offrirle un tè.” Aggiunse subito dopo, invitandolo a sedersi su un divano pomposo e rigorosamente nero.
Severus non rispose, ma lei chiamò prontamente l’elfo domestico di famiglia per affibbiargli il compito di portare loro un vassoio. L’uomo la osservò accigliato. Lei e Lucius si erano sposati da poco, eppure quella donna sembrava già avere il controllo della casa, come se fosse sempre stata lì, come parte dell’arredamento. Il suo portamento, la sua aura, il suo tono di voce da persona chiaramente superiore si intonavano benissimo con la stanza e il comportamento altezzoso dei Malfoy. Riusciva ad intravedere una sicurezza e una fierezza nel suo modo di fare che non aveva mai notato prima. Tutte le volte che l’aveva vista, dopotutto, era sempre rimasta sullo sfondo. Andromeda le rubava la scena con la sua ribellione, Bellatrix con la sua follia, Sirius con la sfacciataggine, Regulus con la sua obbedienza eccelsa e Lucius con il suo senso di superiorità. Così, nemmeno durante il suo stesso matrimonio era riuscita ad attirare l’attenzione di tutti, almeno non quella di Severus. In quel momento però, l’uomo non trovava nient’altro di interessante nella stanza a parte lei. La cosa che più era curiosa, era quell’increspatura delle labbra, che non era esattamente un sorriso ma non assomigliava nemmeno alla linea retta e imperscrutabile a cui Piton era avvezzo. Denotava orgoglio, denotava fierezza e sicurezza. Ma lo sguardo la tradiva. C’era un qualcosa in quegli occhi che gli diceva che Narcissa non possedeva tutta la freddezza che cercava di dimostrare.
La guardò versargli il tè, in silenzio. E continuò a guardarla mentre lo sorseggiava. Non prese la sua tazza: non voleva sembrare una vecchia signora in visita ad un’amica di vecchia data. Stava solo attendendo il suo colloquio con Lucius, e sapeva che anche la donna stava bevendo solo per educazione. Stava svolgendo i comuni doveri di casa come ci si aspettava da una novella sposa.
“Sei proprio un chiacchierone…” disse la donna, con appena un filo di voce.
Quella fu la prima volta che Narcissa Malfoy-Black sussurrò qualcosa a Severus Piton.
*
La seconda volta che Severus Piton rimase da solo con Narcissa, fu poco dopo la nascita del piccolo Draco.
Piton e altri seguaci di Voldermort si erano riuniti alla Villa Malfoy per parlare di ‘questioni importanti’. Si stava dirigendo verso l’uscita con una certa urgenza, quando vide la donna nel corridoio. Indossava una vestaglia ed era bianca come un lenzuolo. Nemmeno in quella mise sembrava sciatta o debole, tutt’altro. Dava l’impressione di essere una dea del caos, con i piedi scalzi a contatto con il freddo marmo del pavimento. Delle nuvolette di fumo provenienti dal tabacco che teneva tra le dita le conferivano un aspetto etereo.
“Non dovresti essere con tuo figlio?” chiese l’uomo, cinicamente.
Lei aveva la solita espressione di superbia in volto, anche in vestaglia, anche se sfiancata dalla maternità. Sostenne il suo sguardo per un poco, poi tornò a fissare il pavimento sovrappensiero. In quel breve attimo Severus si rese conto di essere stato ingiusto, nei suoi confronti. Inspiegabilmente ricordò il giorno in cui avevano preso il tè nel salotto di quella stessa casa, e la sensazione che gli occhi di lei celassero una tenerezza inaspettata: adesso era tutta lì.
Il sorriso, il portamento e le parole potevano ancora sembrare distaccati e noncuranti, ma quello sguardo era ricolmo di amore e gratitudine.
“Come se tu sapessi cosa significhi, avere un figlio.”  Sussurrò appena. Avere dei Mangiamorte a pochi passi dalla camera del suo bambino doveva averla resa nervosa, dopotutto.
La sua voce era così bassa che Severus ebbe difficoltà ad udirla.
Era vero: lui non lo sapeva, e probabilmente, non lo avrebbe mai saputo. Con un nodo allo stomaco, il suo pensiero volò ad un’altra donna che stava per diventare madre. Con lo stomaco in subbuglio proseguì per la sua strada, e quella fu la seconda volta in cui Narcissa sussurrò qualcosa a Severus.
*
“Ti prego…” sussurrò Narcissa, con gli occhi velati di lacrime.
La sua espressione mostrava tutta la disperazione di una madre che teme per la vita del proprio figlio: “Ti prego Severus, promettimi che lo proteggerai.” La donna avrebbe voluto urlare, richiedere, straziarsi, ma il suo atteggiamento composto le richiedeva di mantenere la decenza persino nei momenti meno razionali.
Severus non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo. Bellatrix era lì con loro, mentre Narcissa gli teneva le mani e gli chiedeva con il cuore in mano di aiutare Draco, ma lui l’aveva quasi dimenticata.
E così, la pazza figlia dei Black era stata finalmente eclissata dalla sorella silenziosa, dall’ombra di Lucius Malfoy, dalla madre di un ragazzino arrogante.
In quel momento Severus sentì di poter toccare la sua anima. Lei, così forte, così elegante e allo stesso tempo capace di amare qualcuno più di ogni altra cosa… aveva bisogno di lui e si fidava di lui. Solo di lui, aveva detto. Gli stava affidando tutto ciò che amava al mondo.
Severus sapeva che l’avrebbe aiutata, l’avrebbe fatto per Draco, che aveva visto crescere durante gli anni. Ma in quel istante seppe che l’avrebbe fatto anche per lei. Il suo cuore perse un battito, mentre continuavano a toccarsi e guardarsi.
L’uomo tornò con la mente alla notte in cui l’aveva vista in vestaglia, struccata ma pur sempre bellissima. Ai tempi l’aveva paragonata a Lily Potter, perché entrambe erano delle madri. Severus capì solo allora che le due avevano ben altro in comune. Erano così diverse… ma il coraggio di entrambe era evidente, ormai. Entrambe sarebbero state pronte a morire per salvare il proprio figlio. Lily aveva preferito gridare il suo urlo di battaglia a pieni polmoni, mentre Narcissa lo stava quietamente sussurrando. Severus aveva tenuto il corpo freddo della prima donna tra le braccia, ma non avrebbe lasciato che la stessa cosa accadesse anche a Narcissa.
Aveva respinto Lily fino a farsi odiare, allontanandola da sé per orgoglio, quando forse, forse, avrebbero potuto rimanere amici e addirittura qualcosa di più. La loro sarebbe potuta essere una semplice storia tra adolescenti. Ma per quanto l’avesse amata, lei era il sole in pieno giorno, rossa, brillante, calda e lui era l’oscurità.
Adesso invece, una vita con Narcissa appariva impossibile, per via di una guerra imminente, di un matrimonio e di un figlio con un altro uomo, eppure Piton si rese conto di essere pronto all’impossibile, pur di scrivere un finale per quella storia che potesse dare anche la più minima speranza a quella fantasia folle. Una fantasia in cui un giorno lei si sarebbe potuta liberare dal pilastro che gettava ombra su di lei e Piton avrebbe potuto consolarla. Perché Narcissa era la flebile luna di notte, bianca, malinconica, fredda e lui era l’oscurità.
Il cupo e tetro Severus Piton aveva creduto per troppo tempo di non meritare la luce del sole, quando invece era il sole a non poter permettere a Severus Piton di essere. Nessuna oscurità avrebbe potuto persistere sotto i suoi accecanti raggi.
In uno dei momenti più pericolosi e terribili della sua vita, l’uomo comprese finalmente che solo la luna avrebbe potuto accettarlo per com’era realmente.
Quella fu la terza volta in cui Narcissa sussurrò qualcosa a Severus, ma purtroppo per lui, fu anche l’ultima.


NA: Ciao a tutti! Il contest chiedeva di scrivere una drabble, una flash e una OS su tre diversi tipi di coppia (canon, fanon e crack). Non so come mi sia venuto in mente di lasciare il crack per la OS, visto che si sarà capito che non è il mio forte, ma ho accettato la sfida letteraria ed eccomi qui. Cerco di spiegarvi com'è nata questa ff. Questa coppia, a mio parere, ha potenziale. Potenziale che però fa meglio a rimanere inespresso, quindi una vera tresca non ce la vedo, il sentimento più o meno profondo deve rimanere un po' nella testa dei personaggi ecco perchè mi sono gettata sull'introspettivo. Ho letto molte SeverusxNarcissa ma quasi tutte vedevano lei come coinvolta e lui a volte, sì, forse, chissà. Per questo ho voluto provare a sperimentare il suo punto di vista nella coppia. So quali pericoli ho corso: sia quello dell'OOC per via delle eccessive riflessioni di Piton circa Narcissa, che quello della credibilità per via del 'salto di sentimento' tra le prime due scene e l'ultima. Eppure sono proprio quelle riflessioni inaspettate, non da lui, che rendono dei momenti apparentemente insignificanti come i primi due, così importanti da far capire a Piton che prova in realtà qualcosa per quella donna. Spero che questo messaggio sia arrivato, ma se ho dovuto spiegarvelo forse non è così, e anche se mi spiace, me ne farò una ragione haha poi sì, non sono fan di SeverusxLily ma credo sia imprenscindibile non nominarla. Severus ha conosciuto solo quell'amore, forse non è certo che quello che prova per Narcissa sia amore, ma qualsiasi cosa sia è più forte di un'amicizia e lui non ha altro metro di paragone all'infuori di Lily. Scusate per le note chilometriche!
  
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