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Autore: JennyPotter99    02/05/2020    0 recensioni
Una giovane ragazza e sua madre arrivano, in una fredda giornata ventosa, in un paesino francese per rivoluzionare la regola della tranquillitè.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nel cuore della notte di quello stesso giorno, Anouk fece tardi in cucina per preparare le ultime cose.
Vienne era già andata a dormire quando si udì un boato, come di vetri che si erano rotti.
Preoccupata, Anouk uscì dalla cucina e vide che il conte era entrato dalla vetrina e si stava abbuffando voracemente di tutto il cioccolato in esposizione.
Aveva uno sguardo disperato, di chi non mangiava da settimane ed era caduto in tentazione.
Alla fine, anche Paul cedette alla squisitezza del cioccolato.
Anouk rimase in disparte a guardarlo scoppiare a piangere, forse con i sensi di colpa.
Infine, si rannicchiò su se stesso, tutto sporco di cacao.
Anouk sciolse in acqua una pastiglia che lo avrebbe calmato e gliela offrì.
Solo allora il sindaco si rese conto davvero di quello che aveva fatto e arrossì.- Sono mortificato…- balbettò, cercando di pulirsi, per quanto fosse possibile.
-Tenga, beva questo, le farà bene.- le disse Anouk, porgendogli il bicchiere. Intanto, il sole stava per albeggiare.- Deve darsi una ripulita, oggi è la domenica di pasqua.-
Paul abbassò lo sguardo.- Non ce la farò mai, non ho nemmeno finito il sermone…-
Tra Anouk e Paul non era mai scorso buon sangue, ma alla ragazza faceva troppa pena. -Per l’aspetto posso pensarci io, per il sermone…Sicuramente padre Henri si inventerà qualcosa, deve solo dargli un po' di fiducia.-
Allora, Anouk andò a casa del sindaco e lo aiutò a vestirsi per bene e a sistemargli i capelli, senza mettergli tutto quel gel che egli usava ogni giorno.
In quel momento, parve che tra i due calò una tregua.
Prima di andare in chiesa, il conte prese dal cassetto della scrivania un biglietto da visita.- E’ una buona clinica, ci lavora mio fratello.- le disse, porgendoglielo.
Anouk non avrebbe mai creduto che stesse facendo qualcosa di gentile verso di lei: probabilmente gli era arrivata voce della malattia di Vienne.
-Grazie.-
-E…Sarei molto contento se facesse la festa di cui parlava: magari farà bene alla gente di questo villaggio.-
Il cioccolato lo aveva completamente cambiato.
-E la regola della tranquillité?- domandò Anouk.
-Sono anni che sono tranquilli.- commentò Paul, facendo scoppiare a ridere entrambi.
Sicuramente il sermone di padre Henri, quel giorno, non fu il più eloquente che avesse mai fatto, ma fece capire ai cittadini di Lansquenet che stava girando un’aria nuova.
Proprio davanti alla chiesa, quella domenica, vennero appesi festoni e da tutto il mondo arrivarono carretti sta-colmi di cibo buono, tra cui, ovviamente, il cioccolato.
Giunsero anche artisti e giocolieri che intrattennero la gente del posto.
Caroline, una volta per tutte, decise di lasciare libero Luc e fu come se il bambino le trasferisse la sua gioia.
Anouk vedeva il conte un po' spaesato, così prese un pezzo di torta al cioccolato e gliela offrì.- Assaggi questa, è la sua preferita.-
Timidamente, lui la prese e diede un morso sorridendole.- Ha ragione,  lo è.- rispose lui.- Volevo anche dirle che sono molto dispiaciuto per quello che è successo al molo…Serge è venuto da me…Era arrabbiato con Josephine e ha commesso quel orribile peccato. L’ho bandito subito dal villaggio.-
Anouk gli fu grata per averglielo detto e gli diede anche un bicchiere di aranciata.- Alla sua, allora.-
***
Quella stessa sera, prima di andare a dormire, Anouk e Vienne sentirono che il vento del nord non si era placato.
Vienne aveva trovato sul comodino il bigliettino.- Hai ragione, credo che sia ora che qualcuno mi visiti…Prima che io peggiori….Prima che mi dimentichi di te.- le disse, con gli occhi lucidi.
Anouk la strinse a se.- Oh, mamma, tu non mi dimenticherai mai.-
Il vento fece spalancare la finestra e scompigliare i ricci di Vienne.
-Ti parla?- le domandò la figlia.
-Sì…Mi racconta di paesi lontani da esplorare…Le persone da aiutare.- rispose Vienne, prendendo le ceneri della nonna e, con grande sorpresa di Anouk, le gettò in aria. -Da qualcun’altro, la prossima volta.-
Ciò era la conferma che finalmente, per una volta, Vienne decise di restare.
***
Sembrarono tutti più felici nel villaggio dopo la festa, perfino la statua del vecchio conte, che aveva assunto una smorfia più contenta.
Un giorno di calda estate, mentre Anouk si apprestava a preparare della frutta fresca, qualcuno entrò nel negozio, facendo scricchiolare la porta ancora una volta.
-Sono venuto a sistemare quel cigolio.- le disse Roux, sorridendole.
Meravigliata, Anouk sgranò gli occhi e gli corse in contro, saltandogli letteralmente addosso.
Lui l’afferrò e la baciò con dolcezza.- Credo che ci vorrà tanto tanto tempo.- mormorò, guardandola negli occhi.
Questo fece capire ad Anouk che sarebbe rimasto per sempre.
Finalmente anche lei era felice, aveva tutto ciò che voleva.
Mentre Roux sistemava la porta, padre Henri entrò nel negozio.- Buongiorno, c’è qualche novità oggi?-
-Buongiorno padre, sì, abbiamo la macedonia al cioccolato.- gli rispose, aggiungendo una cascata di cioccolata su pezzetti di frutta dentro una scodella, sorridendogli poi.- Basta un assaggio.-
 
FINE.
   
 
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