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Autore: BeautyLovegood    02/05/2020    0 recensioni
Come forse ricordate, Magic è "nata" proprio nel 2020, ma quando ho iniziato la ff, non avevo previsto il Coronavirus...
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anatema Device, Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Crowley era arrivato al limite della sopportazione. Grazie alla convivenza con il suo Aziraphale, riusciva a sopportare il lockdown per il virus che aveva colpito quasi tutto il Mondo, ma quando è troppo è troppo.

- Aziraphale, che cosa cazzo stai facendo là dentro? È un’ora che ti aspetto e la cena si è ormai raffreddata!- gridò Crowley contro la porta della piccola libreria che aveva fatto apparire nel suo appartamento per Aziraphale da quando era iniziata la quarantena nel Regno Unito. La porta si aprì appena e sbucò la testa riccioluta e bionda dell’angelo.

- Crowley, amore, ti prego, abbassa la voce!

- E perché dovrei?!

Uno strano verso si diffuse nell’aria. Sembrava… un pianto di neonato.

- Angelo… che cosa nascondi nel tuo regno di carta e inchiostro?

Aziraphale arrossì per l’imbarazzo. Crowley alzò gli occhi al cielo e schioccò le dita per aprire tutta la porta della libreria. Alle spalle di Aziraphale c’era una culla con dentro una bambina dai capelli rossi, gli occhi verdi e con un pigiamino a righe bianche e rosa che piangeva e agitava le braccine e i piedini. Crowley si tolse gli occhiali e si strofinò gli occhi per assicurarsi di aver visto bene. La bambina era ancora nella culla che piangeva.

- Crowley… posso spiegare…- disse Aziraphale facendo dondolare delicatamente la culla, ma la piccola continuava a piangere, così Crowley fece apparire un ciuccio rosa e glielo mise in bocca, riuscendo a calmarla.

- Ti ascolto.

- Stavo preparando… il mio regalo per te. Mi stavo esercitando in un piccolo numero di magia…

Crowley alzò di nuovo gli occhi al cielo e sbuffò. Non riusciva proprio a sopportare i trucchi magici che il suo angelo faceva sempre senza usare i suoi veri poteri, li considerava stupidi e imbarazzanti.

- … qualcosa che piacesse sia a te che a me e non so come… è apparsa questa creaturina.

- Ma come hai fatto esattamente? Hai detto qualche formula magica come Abracadabra o Bibbidi-Bobbidi-Bu?- chiese Crowley mentre accarezzava la bambina con un dito sulla guancia. Lei glielo prese con la manina e non lo lasciò più. Per fortuna che aveva il ciuccio, così non avrebbe potuto mettere il dito del demone in bocca.

- Spiritoso, non ho fatto niente del genere. Non ho neanche schioccato le dita.- protestò Aziraphale. Crowley gli credeva, ma anche se si era già affezionato alla bambina, aveva bisogno di risposte.

- Dobbiamo scoprire la natura di questo… tipo di magia. E c’è solo una persona che può aiutarci.

Aziraphale sapeva a chi si stava riferendo.

- Le telefono io, tu occupati della bambina, per favore.

Mentre l’angelo andava ad accendere il computer di Crowley per fare una videochiamata con Anatema su Zoom, Crowley guardò la bambina. Gli aveva appena lasciato il dito. Aveva ricominciato a piangere e per un buon motivo. Per modo di dire.

- Mmm… che odoraccio… sei stata tu?- le chiese Crowley con la faccia disgustata. Fece apparire un fasciatoio, ci posò sopra la bambina e le aprì il pigiamino. Il pannolino era gonfio, scuro e puzzolente. Crowley schioccò le dita tre volte, una per far sparire il pannolino sporco, una per pulire il sederino della creaturina e una per metterle un pannolino pulito.

- Così va meglio!

Crowley aveva parlato troppo presto. La bambina ricominciò a piangere.

- E ora che c’è?

- Credo che abbia fame.- intervenne Aziraphale e fece apparire un biberon pieno di latte tiepido.

- Allora, che ti ha detto la matta della bicicletta?- chiese Crowley mentre l’angelo dava da mangiare alla piccola.

- Sta per accendere il computer anche lei.

Un suono meccanico si diffuse da lontano e le due creature andarono in salotto con la bambina per sedersi sul divano e rispondere alla richiesta della loro amica strega per fare una videochiamata con loro. Anatema apparve davanti a loro sorridente, ma poi sussultò alla vista della bambina.

- Ciao, matta della bicicletta!- la prese in giro Crowley.

- Lieta di rivederti anche io, Crowley…- disse Anatema con sarcasmo.

- Finitela voi due, per favore!- intervenne Aziraphale mentre cercava di calmare la bambina e di farle fare il ruttino.

- Allora, che cos’è questo problema urgente di cui mi hai parlato, Aziraphale? E da quando fai il babysitter? Rischi una multa per questo!

Aziraphale ripeté quello che aveva detto a Crowley poco prima.

- Capisco… posso vederla meglio?- chiese Anatema indicando la piccola. Aveva appena fatto il ruttino e Crowley aveva schioccato le dita per pulirla e far sparire il suo rigurgito dalla spalla di Aziraphale.

L’angelo si avvicinò allo schermo finché Anatema non vide soltanto il faccino della piccola che la fissava.

Anatema si focalizzò sui suoi occhioni.

- Anche se è un po’ sfocata… sento una forte aura intorno a lei… è di colore viola… come se le vostre aure si fossero mischiate tra loro…

- Le nostre aure? Che intendi dire?- chiese Crowley confuso. Aziraphale si era allontanato dallo schermo e stava guardando la piccola negli occhi.

- La tua è rossa, Crowley, mentre la tua è azzurra, Aziraphale.

- Ma cosa vuol dire?- insistette il demone.

Anatema rise divertita.

- Che siete diventati genitori! Congratulazioni! E tu, Aziraphale, sei praticamente la mamma di questa piccolina! Un vero e proprio miracolo!

Aziraphale e Crowley si guardarono sconvolti.

- Noi abbiamo… una figlia?

- Avevi detto che volevi fare una magia che piacesse sia a me che a te, angelo…

Aziraphale si aspettò un altro rimprovero dal suo compagno. E invece si ritrovò con la bocca coperta dalla sua mascherina in fantasia tartan e Crowley, anche lui con addosso una mascherina, ma nera, gli diede un bacio sterile.

- … ci sei riuscito.- concluse Crowley e Aziraphale sorrise commosso, mentre il compagno faceva sparire le mascherine.

- Allora, benvenuta tra noi, piccola… piccola…

- Magic!

- Magic?- ripeterono in coro l’angelo e la strega.

- Dopotutto è così che è arrivata, no? Con un tipo di magia diverso dal solito. E ne avevamo un grande bisogno in un periodo come questo.

- È vero. Ciao, piccola Magic.- intervenne Anatema.

- Sai che ti dico, Anatema? Da questo momento in poi, considerati la madrina di nostra figlia.- disse Aziraphale con orgoglio.

- Davvero? Oh, ragazzi, sarebbe un grande onore per me! Aspetterò con ansia il giorno in cui potrò vedervi di persona e prendere in braccio Magic!

Crowley e Aziraphale salutarono la loro amica e spensero la videochiamata.

- Crowley… non so che cosa dire…

- Io sì: che questa è la tua magia migliore e noi l’ameremo e la proteggeremo per sempre. Ti amo, angelo mio. E anche te, amore del papà.- disse Crowley commosso e abbracciò il compagno e la bambina cercando di non avvicinarsi ai loro volti, poi fece apparire una nuova camera per la piccolina, dalle pareti color lavanda e con tante stelle bianche che al buio s’illuminavano. Per il momento, tutto quello di cui lui e Aziraphale avevano bisogno per occuparsi della bambina erano una culla, un fasciatoio, una sedia a dondolo, una cassiera, un baby monitor e qualche pupazzo che tenesse compagnia a Magic durante la nanna.

- È bellissima, amore…- mormorò Aziraphale. Magic si era appena addormentata tra le sue braccia.

- Aspetta, ho dimenticato una cosa.

Crowley schioccò di nuovo le dita e le stelle fosforescenti sul muro formarono la scritta Magic.

- Così va meglio.- concluse il demone soddisfatto. Aziraphale adagiò Magic dentro la culla e le rimboccò le coperte, mentre Crowley le metteva vicino alla manina destra una piccola anatra di peluche.

- Quella non ha le orecchie, ne sono sicuro al cento per cento.- disse a voce bassa mentre usciva dalla stanza con il suo paffuto compagno che rideva cercando di non farsi sentire dalla creaturina.

- Concludiamo il nostro primo anniversario come coppia ufficiale con una bella cenetta.- disse Crowley conducendo Aziraphale nel suo studio, dove si trovava la tavola apparecchiata. Schioccò le dita per far tornare caldi alcuni piatti e versò il vino rosso in due bicchieri.

- Ti confesso che... era tra i miei progetti per il futuro formare una famiglia tutta nostra, Crowley.

- Lo era anche tra i miei.

- Non riesco a spiegarmi come sia successo esattamente, se per miracolo o per magia, ma non m’importa. Abbiamo una figlia, è reale, sana e amata.

- E soprattutto… è fortunata ad avere due padri come noi.

I due neo-papà brindarono al loro amore e alla loro bambina e diedero inizio alla cena, ma proprio mentre Aziraphale si godeva il suo grande piatto di vichyssoise, dal baby monitor si sentì il pianto disperato di Magic.

- Vado io, angelo.- disse Crowley e andò nella camera della bambina.

- Sssh… stai tranquilla, amore… papà Crowley è qui...- sussurrò mentre prendeva delicatamente Magic in braccio. Le testò il pannolino con la mano. Era asciutto e non puzzava e non poteva avere già di nuovo fame.

- Hai fatto un brutto sogno? Oh, adesso i tuoi papà ti staranno vicini e scacceranno i brutti mostri insieme a te.- le disse portandola nel suo studio. Aziraphale si pulì la bocca con il tovagliolo e sorrise alla vista delle due creature più importanti della sua esistenza.

- Non ti dispiace se Magic ci fa compagnia, angelo?- chiese Crowley sedendosi sul suo trono.

- Certo che no. Posso mangiare e guardare te e la nostra bambina. Questo è l’anniversario più bello dell’Universo.- disse Aziraphale riprendendo in mano il cucchiaio. Crowley gli rispose con un sorriso e guardò Magic accoccolata tra le sue braccia che gli stringeva il pollice con una manina.

- One dream, one soul, one prize, one goal
One golden glance of what should be
(It's a kind of magic)
One shaft of light that shows the way
No mortal man can win this day

Crowley cantò a bassa voce anche dopo che Magic ebbe chiuso gli occhietti. Sembrava apprezzare la canzone che aveva ispirato il suo nome.

- Credo che questa canzone sia appena diventata… la mia preferita.- bisbigliò Aziraphale dopo l’ultima cucchiata. Crowley posò delicatamente la mano sul petto di Magic per sentire il suo cuoricino. Il battito era regolare.

- Magic, it's a kind of magic
It's a kind of magic
Magic, magic, magic, magic
Magic, ha ha ha ha it's magic



















































Mi ha ispirata il video di ieri del Good Omens Lockdown! Spero che stiate riuscendo a sopportare questa maledetta quarantena! CE LA FAREMO A SUPERARLA! CE LA FAREMOOOOOOOOOOOOOO! Alla prossima ff!
  
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