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Autore: Allen Glassred    03/05/2020    4 recensioni
In una notte di Samhain, meglio conosciuto come Halloween, la cacciatrice Charlotte si imbatte nel suo antico, eterno amore: il principe dei Vampiri e nipote di Dracula è tornato sulla Terra e, proprio come il nonno ed il padre che anni prima si innamorarono di una donna umana e la convertirono nella loro Regina, anche lui pare avere ben in mente chi vuole come Regina al suo fianco.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La leggenda del Re dei Vampiri'
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E' la notte di Halloween, ed una bella giovane dalla chioma bruna è uscita di casa vestita da vampira: il nome della giovane in questione è Charlotte. A dire il vero pensa, le sembra tutto quanto perfettamente inutile: perchè vestirsi in quel modo? Sa bene che tali maschere non serviranno a spaventare gli spiriti dei defunti, che anzi si burlano di tutti quegli umani piuttosto buffi che tentano, persino, di imitarli goffamente. Tuttavia le sue amiche le hanno chiesto di partecipare alla festa in maschera da loro organizzata e, forse un pò per noia, la fanciulla ha deciso di accettare. O forse pensa, è nostalgia: nostalgia di lui, e... scuote violentemente il capo. Lo deve dimenticare! Lo ha lasciato, si sono lasciati per il bene di entrambi e così rimarrà. In tutti questi anni non l'ha mai cercata, forse si è dimenticato di lei o forse, probabilmente anzi, non è ancora riuscito a dimenticare la sua amata Avril. O forse, semplicemente non è ancora riuscito a liberarsi dal giogo di Stella e dal suo ricatto. " Insomma! Basta, Chatlotte! Non ci pensare più! Anzi, fingi che i vampiri non esistano e divertiti, semplicemente! Ti costa tanto!? ". Si rimprovera, ad alta voce e piuttosto esasperata. Riflette: menomale che non c'è nessuno in strada o sarebbe pure stata presa per pazza! Già, pensa: le ci manca solo questa per completare la sua turbolenta esistenza. Sbuffa pesantemente e si gira per incamminarsi, facendo in tempo a fare alcuni passi prima che un pipistrello le passi di fronte sbattendo le ali proprio accanto al suo viso. " Ehi! ". Protesta la fanciulla mettendo le braccia a protezione. " Ma che ci fa un pipistrello qui?! ". Chiede spazientita. Il pipistrello le gira nuovamente attorno al viso, agitandola. " Sciò! Sciò, vattene! ". Fa la bruna, dimenando le mani un paio di volte. L'animale pare darle retta e si allontana, permettendo così a Charlotte di proseguire il suo cammino. " Ma tu guarda! Pure i pipistrelli mi ci mancavano ". Protesta semplicemente. Fa per riprendere il cammino ma una strana sensazione, una sorta di formicolio o brivido lungo la schiena, non sa nemmeno lei come definire la cosa, la fa desistere. Una risatina le gela il sangue nelle vene tanto da impedirle di voltarsi mentre qualcuno prende parola. 

" Ti fanno paura i pipistrelli? Eppure, credo che dovrebbero essere il tuo ultimo problema, cara Charlotte. Almeno, in questo momento ". Ridacchia nuovamente il proprietario della voce, perchè di un uomo si tratta. La ragazza rimane immobile e deglutisce agitata mentre l'altro riprende parola. " Oh, percepisco il tuo nuovo potere: sei una cacciatrice ora, dovrei tremare di paura ". E' palesemente ironico. Charlotte sussulta: come sa quell'uomo, che lei è una cacciatrice di vampiri? Sono anni ed anni che non esercita più il suo ruolo, pensa. Allora? Come può essere che lui conosca tutto ciò? Credendolo un nemico si volta di scatto, alterata. 

" Maledetto! Non credere di poterti burlare di me in questo modo! ". Alza leggermente la gonna e, dalla giarrettiera nera estrae un pugnale d'argento dal suo fodero: la sola arma anti vampiro che porta sempre con sè perchè, nonostante provi a negarlo lei lo sa bene: i vampiri esistono eccome, e lei ebbe a che fare anni prima con due dei più crudeli: Dracula Rosa Rossa e suo figlio Strauss, Re di Costaluna. Poi, beh: ci fu lui. Ma di lui non vuole nemmeno conservare il ricordo, perchè nonostante tutto le fa ancora molto male. " Preparati ad assaggiare la mia lama d'argento! ". Commenta la giovane cacciatrice. Quando la lama arriva ad un millimetro dall'avversario tuttavia, la fanciulla si accorge che questo le ha afferrato con forza il polso e glielo stà stringendo così forte che per un momento teme voglia spezzarglielo. " Tu...! ". Sibila solamente la bruna. Poi osserva il polso dell'avversario e rimane decisamente shoccata: sbianca di colpo per poi prendere finalmente parola. " Non è possibile! Ma tu sei... ". L'altro ghigna da sotto il cappuccio per poi portare una mano ad esso. 

" Sono passati quasi dieci anni, solo per questo ti perdono il fatto di non avermi riconosciuto, Charlotte ". Di nuovo: Charlotte ha la netta sensazione di conoscere quella voce. Lui sogghigna ancora una volta quasi per burlarsi di lei. Spaziantita dal suo atteggiamento la bruna gli afferra il cappuccio con la mano libera, guardandolo con rabbia. 

" Adesso basta! Chiunque tu sia, abbi il coraggio di mostrare il tuo viso! ". Detto ciò abbassa di colpo quel cappuccio per poi sbarrare gli occhi shoccata: aveva ragione! " Non è possibile! ". Commenta. L'altro ridacchia per poi stringere leggermente la presa sul suo polso, tuttavia stavolta non pare volerle fare male. Solo non la vuole lasciare scappare. 

" Ciao, Charlotte ". La saluta con quell'ironia così tipica della sua famiglia, ironia per la quale stavolta la giovane non ha nemmeno il tempo di arrabbiarsi: se non la tenesse lui per il polso sarebbe sicuramente finita a terra ed in ginocchio per lo shock. Le sue labbra tremano per un pò, prima che in fine riesca a riprendere parola ed a pronunciare una frase sensata. 

" L... Liuva! Liuva Rosa Rossa, sei... sei davvero tu! ". Commenta solamente: non ha dubbi: certo è un pò cambiato, ma riconosce benissimo chi sia quell'eterno giovane. E' Liuva Rosa Rossa, il figlio maggiore di Strauss e di Tea e principe dei Vampiri. Il giovane dalla chioma azzurra, ora più lunga rispetto a dieci anni prima, punta lo sguardo alla ragazza per poi prendere parola. 

" Certo che sono io: te lo dissi, tanti anni fa. Ti dissi che ti avrei ritrovata, ed io mantengo sempre la parola data ". Charlotte avverte forti e contrastanti sensazioni in lei: vorrebbe da un lato fuggire, dall'altro rimanere e baciarlo. La ragione ed il sentimento, la paura e l'amore iniziano da subito la loro battaglia per il dominio. La bruna non ha nemmeno il tempo nè forse, la voglia di chiedere come abbia fatto Liuva a raggiungere Assiah, il regno degli Umani. Non ha tempo e forse, nemmeno voglia di domandare che fine abbiano fatto Stella e suo padre, il crudele Saberagen. Non riesce neppure a domandare come stia il figlio che sapeva che la nuova Regina attendeva: infatti, dopo la sconfitta di Strauss e Dracula fu Liuva ad ereditare il trono, e con lui la moglie. Non riesce a domandare nulla, nè a contestare, nè tentare di fuggire: è come se in questa strana notte di Halloween esistessero solamente loro due. " Ah, Charlotte... ". La chiama ad un certo punto il giovane dalla chioma azzurra, riscuotendola dai suoi pensieri. Lei lo guarda confusa mentre, senza nemmeno darle il tempo di protestare il giovane erede di Strauss avvicina il viso all'orecchio di lei, concludendo la propria frase. "... buon Samhain ". Fa solamente. Lei sente di voler parlare, ma tutte le parole che potrebbe dire le muoiono in gola facendola limitare ad annuire incerta.  


In una notte di Samhain, meglio conosciuto come Halloween, la cacciatrice Charlotte si imbatte nel suo antico, eterno amore: il principe dei Vampiri e nipote di Dracula è tornato sulla Terra e, proprio come il nonno ed il padre che anni prima si innamorarono di una donna umana e la convertirono nella loro Regina, anche lui pare avere ben in mente chi vuole come Regina al suo fianco. 
   
 
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