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Autore: Fre Angel    03/05/2020    2 recensioni
Valeria è una ragazza di venticinque anni che per tutta l'adolescenza ha lottato contro le emozioni negative. Sotto consiglio di una professoressa del liceo ha cominciato a scrivere il suo "diario delle emozioni", messo da parte quando la sua vita è migliorata con l'inserimento nel mondo del lavoro e l'inizio di una storia d'amore importante. Nel 2013 si ritrova senza certezze, così decide di prendere in mano il suo vecchio diario, ma in maniera più moderna: apre un blog.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15 maggio 2013

E così, dopo aver aperto l’ennesima e-mail con l’ennesimo rifiuto, ho ripreso Te, piccolo grande “diario delle emozioni” che una donna di mezza età esperta a trattare con adolescenti, ha voluto che tenessi. Ricordo ancora come se fosse ieri: “puoi scriverci quello che vuoi, sai? E non deve essere per forza tutto in ordine, puoi cancellare, disegnare, ripetere sempre le stesse cose…” o vaffanculo! Sì, vaffanculo!  Devo averlo urlato nei miei pensieri, per poi estraniarmi del tutto, perché poi non ricordo più nulla di ciò che è successo.
Però ti ricordi? Poi ho camminato fino a casa e passando per la cartoleria, ti ho comprato! Mi sei pesato sulle spalle più dei miei quaderni di scuola, ed eri vuoto. Ho scritto per un giorno, due, tre… in breve tempo sei diventato il mio confidente e mi hai sul serio aiutata a mettere in ordine i miei pensieri. Poi mi sono diplomata, poi c’è stato Vincenzo, poi non ho più avuto bisogno di te, poi c’era la vita.     
E adesso eccomi qui. Una 25enne in piena paranoia sul futuro che non ha più nulla. Non c’è più Vincenzo, non c’è più quella vita che avevo, c’è il ritorno nella mia camera da ragazzina e ok, ti riprendo in mano. Se devo fallire, tanto vale fallire per bene, o no? Tanto vale andare giù, nell’abisso, toccare il fondo e solo allora decidere se risalire o rimanere lì, ad annegare. Pensieri profondi, eh? Comunque merito di Zarrillo, mi pare.   
Insomma, Vincenzo non c’è più, e con lui è andato via anche il sogno del negozio da aprire insieme, della casa da comprare in un quartiere vicino al centro ma tranquillo e quei due, tre bambini che mai avrebbero litigato tra loro, felici e starnazzanti che giocano, che aiutiamo nei compiti… oh, fanculo anche a quei bambini tanto desiderati! Chissà se lui parlava di quei bambini anche alla sua collega? Eh sì, perché la ragazzina che al liceo era un cliché: bassina, cicciottella, bruttina… è rimasta un cliché anche da adulta: bassina, cicciottella, bruttina, con un fidanzato che l’ha tradita per un anno intero con la sua collega del bar e sai cosa? Sono già andati a vivere insieme! O, per lo meno lui sta cominciando a realizzare quel sogno. Certo, quel sogno che una volta era anche il mio, ma a chi importa, no? “Alza le spalle e fregatene. Non era quello giusto” mi ha detto mia sorella, al telefono, mentre allattava Serena. Ma cosa ne poteva sapere lei di “non era quello giusto”, se ha avuto solo un fidanzato in tutta la sua vita?       
Ma il problema non è neanche Vincenzo, mia sorella, o il lavoro mollato e mai più trovato. No, il problema sono io, caro mio diario delle emozioni. Perché sì, oltre a essere rimasta bassina, cicciottella, e bruttina sono anche rimasta quella che va in paranoia per tutto, che si isola, che non si apre con il mondo esterno, che piange e non vuole risolvere i problemi. E allora sono anche felice per Vincenzo, davvero. Ma devo tornare a essere felice anche per me.        
Ma sai cosa c’è? Scrivere sulla carta, con la penna, con le varie decorazioni, con le frasi cancellate… insomma, non fa più per me. È roba per adolescenti, e io non sono più adolescente, anche se vivo di nuovo a casa con i miei, nella mia stanza e devo chiedere a loro i soldi per tutto. Comunque non sono più adolescente, sono un’adulta. E che fa un’adulta nel 2013? Affida i suoi pensieri a un blog. Così eccomi qua, con il mio diario dei pensieri virtuali pubblici.
Vecchia prof, guardami ora! Valeria è pronta per il mondo, anche se in maniera virtuale.
   
 
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