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Autore: RikkyTikkyTavi2121    03/05/2020    0 recensioni
"Era un sabato pomeriggio di aprile più o meno come tutti gli altri. O meglio, lo sarebbe stato se Eva non so fosse sentita così male."
Un "missing moment" fra Eva e Martino, il giorno dopo quella famosa festa nella terza stagione. Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Era un sabato pomeriggio di aprile più o meno come tutti gli altri. O meglio, lo sarebbe stato se Eva non so fosse sentita così male. In effetti, la rossa si era svegliata a mezzogiorno, con un mal di testa incredibile; dopodiché erano arrivati i ricordi della sera prima, confusi e sfocati a causa dell'alcol: Giovanni con l'Argentina, la musica, tutti gli shottini che si era fatta, e quei due con cui si era messa a parlare, non abbastanza lucida da poter considerare le loro vere intenzioni. Intenzioni che, per fortuna, non avevano avuto il tempo di realizzare, perché Ele aveva chiamato Martino, che... 

Martino.

Ricordava di essere stata allontanata mentre i due uomini si rivolgevano al ragazzo e iniziavano a spintonarlo, ma poi nella sua mente c'era un grande vuoto. Non aveva idea di come potesse essersi risolta la cosa, e questo la fece sentire, se possibile, ancora peggio.
Una parte di lei avrebbe voluto chiamare Martino, controllare che stesse bene, ma al tempo stesso non pensava di averne il diritto; e poi, se avesse scoperto che gli era veramente successo qualcosa di grave, non era sicura di poter reggere i sensi di colpa.

Ad ogni modo, il cellulare vibrò sulla sua scrivania, distogliendola per un secondo dai suoi pensieri. Eva lesse sul display diventato coloratissimo "chiamata in entrata da martino.rametta" e sentì come un nodo formarsi dalle parti dello stomaco. Tuttavia prese un bel respiro e rispose, trovandosi di fronte alla faccia, visibilmente reduce della serata, del suo migliore amico.

Sì, nonostante il brutto tiro che le aveva giocato l'anno prima e aveva portato alla fine della sua storia con Giovanni, alla fine Eva era riuscita a capire le ragioni dietro il comportamento di Martino, e lo aveva perdonato. Negli ultimi mesi entrambi si erano impegnati per ricostruire il loro rapporto, e ormai , da fuori, poteva quasi sembrare identico a quello che avevano prima di essere spostati dalla succursale, più di un anno prima.
Ma in realtà, di identico non c'era più nulla.
Nemmeno loro stessi.

"Buongiorno!" disse allegramente il ragazzo dall'altro lato dello schermo, distogliendola dai suoi pensieri. 
"Hey..." 
"Tutto bene?"
"Io sì dai... Tu invece stai bene?" mentì Eva, senza troppa convinzione
"Si si, tutto bene. Vabbé, ti ho chiamato per sapere come stavi, sai, dopo ieri sera..."
Eva ora aveva una tremenda voglia di vomitare. Lui si era preoccupato di sapere come stava. Eppure non era stata lei a essere stata aggredita da due idioti...
"Mi dispiace, Marti" sputò fuori, interrompendo quello che ormai era diventato quasi un monologo.
Il ragazzo lo guardò attraverso lo schermo, confuso.
"Per cosa, scusa?"
"Perché è stata colpa mia se quei due ti hanno aggredito, io non avevo capito cosa volessero, è colpa mia..."

"Eva, basta così" la interruppe Martino "Non è stata colpa tua in nessun modo. Quegli stronzi stavano cercando di approfittarsi di te perché eri un po' ubriaca, e avrebbero attaccato chiunque cercasse di fermarli... Con me , hanno solo trovato una ragione facile per insultarmi."
Fece una pausa, come se il ricordo fosse ancora difficile da digerire, lasciando a Eva il tempo di realizzare cosa gli dovevano aver detto mentre lei veniva portata via, forse da Eleonora.

A giudicare dall'espressione di Martino, era anche stata la prima volta in cui aveva ricevuto un attacco così diretto, esplicito.
"Vabbé, prima o poi doveva succedere, no?" riprese lui amaramente, quasi per confermare quest'ultimo pensiero. 
"In ogni caso, niente di tutto questo è stato colpa tua. Il mondo è pieno di deficienti, a quanto pare"
La ragazza, almeno un po' rincuorata dalle parole dell'amico, disse:"Marti, ma da quando sei così saggio?"
"Sará l'influenza di Nicco, che ti devo dire... Ma tu non dirglielo, mi prenderebbe in giro per tutta la vita". Entrambi risero, ed Eva sentì una piccola stretta al cuore nel vedere gli occhi dell'amico brillare mentre nominava il fidanzato.

Un po' le mancava avere qualcuno così, ed immediatamente nella sua testa balenò l'immagine di un volto dai grandi occhi azzurri e con un sacco di riccioli castani. Nessun pallanuotista al mondo avrebbe potuto competere, ed Eva, suo malgrado, ne era consapevole. Tuttavia, c'era già abbastanza casino nella sua testa, perciò ricacciò tutta la questione in un angolino, decisa ad ignorarla per un po'.

Si riscosse sentendo Martino che, dall'altra parte dello schermo, la chiamava.
"Oooh ci sei?"
"Si si scusami, stavo pensando a quante cose siano cambiate dall'anno scorso"
Il che era in parte vero.
"Già, assurdo..." convenne l'altro, con un'espressione sufficientemente imbarazzata sul volto. Di certo anche lui stava ripercorrendo tutto quello che avevano passato negli ultimi 12 mesi.
"Però, beh,alla fine siamo sempre qua" riprese poi con un sorriso.

Ed era vero, così vero che Eva provò un enorme slancio di affetto nei confronti del ragazzo che stava al di là dello schermo e ne ricambiò il sorriso.
Stava per dire qualcosa, quando dall'altro lato arrivò il suono di un campanello. "È arrivato Nicco" spiegò il ragazzo, prima di alzarsi e fare qualche passo, rimanendo nell'inquadratura solo con le gambe, per poi tornare a sedersi sul divano con uno sbuffo.
"Beh, non vai ad aprire?" 
"No, é arrivata prima mia madre, e lo terrà in ostaggio per le prossime due settimane" rispose Martino, accennando alla porta della stanza, da cui proveniva un brusio indistinto.
"Capisco..." disse la ragazza, ed entrambi scoppiarono a ridere.

Smisero soltanto quando la voce di un ragazzo chiese:"Che si dice qui?"
Niccolò apparve nell'inquadratura, mentre Martino lo salutava con un bacio.
Eva, dal suo lato, esclamó:"Ah, zozzoni!", in parte anche in memoria di quei vecchi tempi di cui parlavano poco prima.
Martino si staccò dal fidanzato giusto per dirle un rapido e sorridente "Si si vabbé, ci sentiamo poi eh" e chiudere la chiamata, lasciandole a malapena il tempo di dire ciao. 
La rossa buttò il cellulare sul letto, sentendosi senz'altro più felice di quando lo aveva preso, svariati minuti prima.
Penso di nuovo a quanta strada avevano fatto in quest'ultimo anno, e si sentì felice di una cosa in particolare: 

L'avevano fatta insieme.


Angolo autrice:
HEILÀ GENTE come va?
Non avevo intenzione di pubblicare questa os quando l'ho scritta, qualche mese fa... Tuttavia, alla fine, dopo averla mandata a netflixit per il contest mi sono decisa a pubblicarla anche qui. Spero vi piaccia questo piccolo momento fra Eva e Martino, una delle amicizie che amo di più in questa serie. 
Che dire, se vi va lasciate una recensione, se no grazie comunque!
Buona fase 2 a tutti!
-RTT
   
 
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